Crossover
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Autore: ghirigoro    15/02/2011    11 recensioni
Lei è bellissima, intelligentissima, innocentissima, amatissima, bravissima Mary Sue.
Lui è il fighissimo, malinconicissimo, perfettissimo Gary Stu.
I due si incontrano.
E il resto è leggenda...

Eccomi qui con una demenziale storiella! Dedicata a tutti quelli che soffrono a causa dei critici che li accusano di aver creato una Mary Sue o un Gary Stu.
Genere: Comico, Demenziale, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Film, Libri, Telefilm
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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La nostra eroina passeggiava tranquillamente nella affollata Sala Grande della Scuola di Magia per Vampiri, Licantropi, Maghi e Streghe, Angeli, Demoni, Folletti, Elfi, Tizi Che Non Si Sa Bene Cosa Facciano Ma E' Sicuramente Una Figata, Ragazzi con Talenti Speciali e Ogni Cosa Faccia Arrapare Le Ragazzine, o come la chiamavano tutti Scuola M.V.L.M.S.A.D.F.E.T.C.N.S.S.B.C.F.M.E.S.U.F.R.T.S.O.C.F.A.L.R.
Era il primo giorno di scuola per lei, ma aveva già tantissime nuove amiche di cui non mi preoccuperò di parlare, e a cui non darò uno scopo nella vita, un profilo psicologico né tanto meno un nome. Ma stiamo scherzando?! Comunque...

Qualcosa attirò l'attenzione della bellissima ragazza, che si fermò di colpo in mezzo al passaggio senza essere travolta dalla gente.
-Oh mio Dio, chi è quello?!- esclamò Mary Sue con la sua incredibile, femminile, soffice, musicale, sensuale, innocente voce, riferendosi al misterioso figuro dai bicipiti notevolmente sviluppati e i capelli dorati, del colore del rame, della notte, dell'argento e del cioccolato. E nonostante la nostra eroina fosse a più di duecento metri da lui e la sala fosse completamente piena di gente di cui non ci preoccuperemo per niente, non poté non notare di quegli occhi, così profondi, espressivi, maliziosi, ingenui, carichi di emozione, di sentimento, di superbia, di astuzia, di superiorità, di bellezza, di interesse e di indifferenza.

-Dovrebbe chiamarsi Gary Stu Perfect, è uno di seconda! Il suo colore preferito è il nero, ha un cugino che vende braccialetti fatti di rami intrecciati vicino a Londra, suona in una gruppo rock chiamato The Ovviusly Successful Band*, i suoi genitori sono morti in un incendio quando lui aveva sei anni, e lui si tormenta perchè era in casa e non aveva potuto fare niente, poi è stato mandato dai suoi zii che lo incolpavano della morte dei suoi, ha dei poteri assolutamente straordinari e di martedì ha gli allenamenti di Cornovagliatch, il suo sport preferito. Ma ovviamente non lo conosco!- la informò una non specificata delle sue amiche, comparendo e poi sparendo perchè... beh, perchè non me ne frega niente di lei.
-Wow... secondo voi sono il suo tipo?- chiese speranzosamente sicura di sé la nostra super modella.

Gary Stu alzò lo sguardo, e la vide.
Il ragazzo la squadrò sognante, il suo cuore cominciò a battere forte, si sentiva le ginocchia deboli davanti a quella sconosciuta, avrebbe voluto correre da lei e baciarla, senza nemmeno chiederle il nome, pensava di impazzire, in un attimo si ritrovò a desiderarla intensamente, voleva toccarla, sentirla, amarla... ma poi storse la bocca e la mandò affanculo con tanto di dito.


Mary Sue avrebbe voluto scoppiare a piangere e strapparsi i capelli dal dolore, buttarsi a terra e rotolare picchiando i pugni e i piedi per terra, tagliarsi le vene, sbattere la testa contro il muro, ma poi lo mandò affanculo pure lei.

Non avrebbe più pianto per un ragazzo, si giurò, mentre i ricordi dei giorni passati con Jim Da Madex**, quel ragazzo che l'aveva ferita ed umiliata, le inondavano la mente come l'acqua inonda una buca nella sabbia di una spiaggia.


-Su vieni Mary Sue, andiamo... quello là non ti merita.- la consolò la sua migliore amica, emersa dal gruppetto apposta per offrirle una spalla su cui piangere.

-Grazie, Raimonda Maria Pancrazia... tu sì che sei una vera amica!- Vera amica che, ovviamente, era un essere assolutamente vomitevole o strafigo oltre ogni immaginazione (chiaramente mai quanto Mary Sue) a seconda delle esigenze.

-Di niente, Mary Sue. Anzi, grazie a te per esistere, per portare luce nelle tenebre delle giornate di tutti noi, per essere sempre così disponibile e gentile, generosa e servizievole, per dare sempre saggi, saggi consigli, per avermi salvato la vita innumerevoli volte, per essermi stata vicina nei periodi più bui, illuminandoli con il tuo dolce e curato sorriso, per andare oltre le semplici apparenze che si sa, spesso ingannano, e per essere amica di una schifezza con le gambe come me.- rispose allora Raimonda Maria Pancrazia, abbracciando l'amica ed asciugandosi una lacrima di commozione. Le due si allontanarono in direzione del dormitorio delle ragazze.


-Ehi, Gary Stu, che fai?- chiese un baldo giuovanotto avvicinandosi a quel gran pezzo di ragazzo del nostro Gary Stu.

-Niente, Thomas.-

Ignorando ogni legge della fisica e dell'anatomia, secondo le quali se non si è di fronte o di lato ad un individuo non si può capire dove egli stia guardando, Thomas disse: -Ho visto che stavi guardando quella ragazza.- ...Appunto.

-La conosci?!- sbottò Gary Stu con impeto, assolutamente disinteressato.

-No, ma è uno schianto!- ghignò.

-Devo conoscerla.- stabilì il nostro figaccione, intendendo però "Non me ne può fregare una beata ceppa di quella là.".

-Se vuoi faccio delle indagini!- propose Thomas, proprio come avrebbe fatto un bambino di terza elementare per aiutare l'amichetto del cuore che ha una cotta per la bambina con le treccine bionde di seconda C.

-Sì, grazie.- Ma in realtà Gary Stu intendeva "No, grazie.".

-Com'è andata allora con il tuo primo allentamento di Cornovagliatch, sport nel quale eccelli per astuzia ed abilità, coordinazione e forza fisica, strategia e forma fisica?-

Il Cornovagliatch era un gioco che si basava sul cavalcare scopini da WC incantati, inseguire un bersaglio volante e colpirlo con dei maiali legati a forma di palla. Il tutto bendati e con un furetto nei pantaloni. Fico, eh?

-Mah, bene... dopo avermi visto salire sul mio scopino incantato di ultima generazione, lo Sturachess 2000, regalatomi da quel mio zio scozzese, Albus Silente, la squadra mi ah nominato Capitano Supremo. Niente di che.- rispose Gary Stu facendo spallucce.

-Ah... beh, sempre meglio della mia figuraccia alle selezioni di Flopping... un vero disastro.-

-Dai racconta!- esclamò entusiasta Gary Stu, intendendo però "Non so cosa il Flopping sia e non voglio saperlo, perchè sono certo che sia una cosa da sfigati come te e il saperlo mi farebbe apparire meno figo.".

-Allora, ero lì, da solo, in mezzo alla sala, e dovevo floppare i dischetti, ma ho sbagliato incantesimo e invece li ho diskati. Chiaramente ho cercato di rimediare, e sono passato direttamente alla seconda prova...-

Ok, basta, lasciamoli conversare in pace, anche perchè non vorrei che diventaste meno fighi a causa di Thomas e del Flopping. Passiamo ad altro...


Mary Sue si stava provando i suoi innumerevoli ed elegantissimi abiti da sera (che avrebbe sicuramente avuto modo di sfoggiare, lì a scuola) ed ogni vestito era seguito da circa venti minuti di "Oooooooh" estasiati, applausi ed Ole degne di uno stadio. Sicuramente la sua schiera di amiche non aveva altro di meglio da fare che stare lì, appollaiate sui letti o sul pavimento, a guardare la nostra top model mostrar loro il suo armadio.

-Oooooh come stai bene! Vorrei tanto esser bella ed aggraziata come te, avere quei bei capelli così lucidi e ben nutriti, quegli occhi incantevoli, quelle gote che si tingon di un soffio di modesto rosso appena un complimento giunge all'orecchio***, e quel corpo così seducente e tonico!-

Questa pseudo-dichiarazione di una delle ragazze a caso (insomma non dovrebbe importarci niente che non riguardi strettamente ciò che la nostra protagonista dice, pensa e fa) fu seguita da un lungo silenzio imbarazzato, alcune guardavano fuori dalla finestra, altre fischiettavano, altre si nascondevano sotto il letto per la vergogna.

-Allora ci sono novità?- azzardò Mary Sue per interrompere quella pausa che, se lo sentiva, avrebbe lesionato gravemente a livello psicologico le sue amiche se si fosse protratta oltre.

E, come uno stormo di cornacchie, aprirono la bocca simultaneamente e cominciarono a spettegolare a destra e a manca.



* Significa La Band di Ovvio Successo.
** Significa Jim l' Ex Pazzo.
*** O______O non chiedetemi nulla.

Ssssssalve!!!
Sono tornata! *lo stormo di cornacchie comincia ad applaudire e a spettegolare*
Perdonate il ritardo, ma ho avuto gli allenamenti di Floppin.... cioè di Cornovagliatch, mica di quello sport da sfigati! Aahahahhaha! ...
Comunque... sono lieta che il primo capitolo sia piaciuto, e mi scuso se non ho ancora risposto alle recensioni, la verità è che sono impantanata nei miei impegni, e non ho molto tempo per scrivere... Cercherò di fare più in fretta la prossima volta!
Beh... That's All Folks!
Al prossimo capitolo!
  
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