Di nuovo lui, Stefan. E con questa, è la seconda volta che interrompe me e Damon. Ma non è questo il motivo per cui preoccuparsi. Bensì la frase con cui ci ha interrotto. "Più vicina a voi di quanto crediate." Che diavolo vuol dire? Katherine è ancora viva, ma dov'è?

"Elena, non badarlo.", comincia subito Damon, alzandosi velocemente dalla sedia, e ritrovandosi davanti a lui. Wow, non me ne sono nemmeno accorta.

"Elena, non badarlo.", Stefan fa eco a Damon. Sì, sta cercando di farlo imbestialire. Perchè? Rimango immobile sulla sedia, fissando quei due nel salotto.

"E' meglio che tu vada via, Stefan. Ora." Damon scandisce perfettamente quelle parole. Tanto da farmi rabbrividire, di nuovo.

"Ok, capisco quando non sono gradito." Stefan si volta, come per andarsene. "Ma prima .. Devo avvertirvi di una cosa." Ma come diavolo fa ad essere così tranquillo? Stefan non ha nemmeno un nervo teso.

"Bene, sbrigati, e poi vattene." Ribatte Damon. Riesco a vedere solo la schiena di Damon, e ogni suo muscolo è pronto a scattare, appena fosse stato il momento giusto.

Stefan comincia a muoversi per il salotto. Senza dire una parola, ma con un sorriso idiota sulle labbra, si avvicina al banco dei liquori. Prende una lunga e larga bottiglia, molto spessa, in cristallo. Le svita il tappo, e si versa il drink in un bicchiere. Ma quello non era vino. Sangue. Umano. Stefan ne assaggia un sorso, facendoci capire quanto fosse buono. Sono tutta un brivido, e soffoco le urla. Stefan ricomincia a camminare per la stanza, con il bicchiere in mano. Tutto d'un tratto è davanti a me. Mi sta scrutando, dalla testa ai piedi. Sobbalzo con la sedia all'indietro, mentre i miei respiri si fanno più profondi e veloci. Per non parlare del cuore.

"Sei identica a Katherine, sai piccola Gilbert? Sei proprio come lei, fisicamente. Mi piacerebbe così tanto conoscere anche il tuo carattere. Ma, sfortunatamente, hai conosciuto prima mio fratello Damon. Sai, lui è quello cattivo fra i due. Uccide la gente, la soggioga. Abusa di lei. Insomma, è un mostro. Per questo mi sono staccato da lui, circa dieci anni fa. E mi ha ritrovato lei, Katherine. Abbiamo passati anni intensi, fino a quando, non trovo te, a Mystic Falls. Più dolce, più carina, e non un mostro che mi usa da più di 150 anni. Rompo con Katherine, lei è intenta a uccidermi, ma io devo venire qui, io devo conoscerti." Stefan fa una pausa. Quelle parole mi stavano rendendo più confusa che mai. Che diavolo sta dicendo? Che lui .. ha rotto con Katherine per me? Intanto ho dato almeno una risposta alla mia domanda: Katherine è viva. "Ma arriva Damon, di punto in bianco, che non esita a conoscerti. Fa il finto nuovo alunno, fa il sexy, il 'fai tu il primo passo'. Tutte cose che fanno svenire una ragazzina di diciassette anni." Si ferma. Fino a un minuto fa stava camminando nervosamente davanti a me, avanti e indietro. Damon è in salotto, che guarda senza muoversi, sempre controllando i muscoli. Ma ora Stefan si ferma, e mi fissa negli occhi. "Dovevi essere mia, Elena. Dovevi conoscere prima me. Ma come al solito, mio fratello deve mettersi in mezzo, convinto di contemplare tutto e tutti. Ma io non sono più il vecchio Stefan. Sono cattivo. E se non posso conoscere il tuo carattere, posso conoscere questo.." Impercettibilmente, in una frazione di secondo, i canini affilati e perfettamente dritti di Stefan, sono nel mio collo. Affonda le sue zanno nelle mie vene, quelle del collo. Sento che comincia a bere, a bere. Il mio corpo vuole urlare, ma nessun suono riesce a uscire dalla mia bocca. Mi sta prosciugando.

Dopo pochi secondi, per me un'eternità, Stefan si stacca dalla mia carne. Anzi, viene staccato dalla mia carne. Damon. Sì, l'ha strappato via.

Ma non riesco a vedere altro, perchè svengo. Anzi, muoio.