Serie TV > The Vampire Diaries
Ricorda la storia  |       
Autore: Kary91    16/02/2011    7 recensioni
Seconda classificata al contest 'The Vampire Diaries Contest' indetto da ReawhereverIgo
Una raccolta di frammenti ispirati al passato di Damon Salvatore.
1. He was like a young Deer Perfino il cielo portava il colore del sangue.
2. The little Prince of Darkness. Quando Damon Salvatore aveva tre anni, si svegliava di frequente nel cuore della notte con i piedini gelidi e gli occhi irrequieti.
3. Bulletproof Heart Lui aveva un cuore a prova di proiettile e lei un sorriso perforante.
4. Nero come il nulla Non c’è spazio per la compassione o per la vergogna nel cuore di un soldato.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altri, Damon Salvatore, Giuseppe Salvatore, Katherine Pierce, Stefan Salvatore | Coppie: Damon/Katherine
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Come rain or shine [through hell or high water]'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Premessa.

Durante la lettura del primo volume dei “Diari di Stefan” (una sorta di Prequel della serie TV), ho meditato parecchio sulla figura di Damon in versione umana: il Damon che aveva deciso di non nutrirsi dopo essere stato ucciso dal padre. Il Damon che era deciso a lasciarsi morire. Ho cercato di rinchiudere in queste poche parole, quello che penso potrebbe aver provato prima che Stefan lo forzasse a completare la sua trasformazione.

Buona lettura!

He was like a young Deer.

 

Damon Salvatore chinò appena la schiena per cingersi le ginocchia con le braccia: le iridi di ghiaccio erano intrappolate nel colorito scarlatto del tramonto, diluito fra i tratti dell’orizzonte: perfino il cielo portava il colore del sangue.

Il vento scompigliò i ciuffi di capelli corvini che ricadevano ribelli  sul volto del giovane uomo. Damon accarezzò con gesti meccanici il folto mantello d’erba su cui era seduto, contemplando la piacevole sensazione di freschezza emanata da quel contatto. Era incantevole avvertirne la delicatezza sui suoi polpastrelli; la pelle gli bruciava dolorosamente e il suo cuore era come congelato: paralizzato da un dolore troppo grave. Ma le sue dita percepivano la tenerezza di quei frammenti di verde, riportandolo con nostalgia alle corse sul prato di quando era piccolo. Alle risate, ai giochi condivisi con i ragazzi del villaggio.

Con suo fratello Stefan.

E in seguito con Katherine.

Ma Katherine non c’era più.

Damon strinse le mani a pugno, intrappolando manciate di terra e foglie ormai prive di linfa vitale. Avvertì le chiazze di terriccio farsi strada fra le sue mani pallide e schegge di polvere infilarsi sotto le sue unghie. Per lui, l’eterno ribelle che aveva in odio le costrizioni, la sensazione al tatto era quasi piacevole: gli ricordava un’infanzia trascorsa a marinare le funzioni della domenica e a rotolarsi nel fango come un cane di strada.

Un tenue sorriso fece capolino sul suo volto esangue e, per un attimo, quel sottile brandello di umanità che ancora lo manteneva in vita vibrò tremulo in un angolo appartato del suo petto. Non era più vivo, ma nemmeno privo di esistenza.

I fantasmi di un passato ormai separato dall’istante che stava vivendo incominciarono a rincorrersi fra le ombre della sua testa.

Ricordò con una punta di divertimento il volto insoddisfatto di suo padre, quando il giovane Damon tornava a casa da una delle sue scorribande con i vestiti sdruciti e la camicia slacciata.

Evocò con tenerezza il timbro allegro della voce di sua madre: delicato e fragile, proprio come lei.

Lo sguardo della signora Salvatore si era sempre soffermato sui lineamenti malandrini del suo primogenito con affetto e amorevole dolcezza.

Con un brivido, Damon avvertì la certezza che avrebbe rivisto presto il suo volto.

E Katherine: si, avrebbe rivisto anche lei.

Il pensiero delle due uniche donne che lo avevano amato fin dal primo istante, senza mai esitare o essere colte da alcun dubbio, lo aiutò a scacciare via la paura di quell’ultima notte che stava facendo capolino verso di lui.

Con un sorriso e una lacrima, Damon pensò a quanto avrebbe rimpianto il cielo: quel gigante imponente, ma benevolo che si estendeva libero sopra la sua testa.

Si accoccolò sull’erba, avvertendo con un brivido d’inquietudine l’aria farsi sempre più rarefatta e tagliente, contro la sua pelle ormai in frantumi.

Ma non pianse: non più.

Sorrise.

E chiuse gli occhi, Damon Salvatore.

Immaginò cosa avrebbe trovato al suo risveglio, al posto di quella radura spoglia. Di quel silenzio carico di dignità e rispetto. Di quella solitudine che picchiettava nel suo petto.

E per un attimo, solo un attimo, Damon avvertì la tenerezza in quel frangente, in aperto contrasto con la rigidezza spettrale del suo passato.

Sarebbe stato libero, si disse. Libero come aveva sempre desiderato essere.

Leggero.

Forse vuoto, ma questo avrebbe implicato un’assenza di qualsiasi tipo di fardello.

E felice.

Per la prima volta da giorni, il ragazzo accarezzò l’attesa del suo domani, ignorando i brividi di freddo che torturavano la sua pelle dilaniata.

Sì: Damon Salvatore sarebbe stato felice.

 

Il cervo era scappato via e il proiettile aveva colpito il cucciolo di cerbiatto al ventre.

Stavo per precipitarmi in suo soccorso, ma mio padre me l'aveva impedito.

"Gli animali sanno quando è giunta la propria ora. Concedigli almeno la serenità di morire da solo".

Aveva detto mio padre, costringendomi a proseguire la marcia.

Mi ero messo a piangere, ma lui era stato irremovibile.

 

In quel momento, osservando Damon, avevo capito.

Lui era come il giovane cervo.

 

"Addio, fratello". Sussurrai.

 

Da Il Diario del Vampiro. La Genesi.

 

Nota dell’autrice.

Se sono affascinata dal Damon vampiro, lo sono forse ancora di più da questo Damon catturato nel limbo: a metà tra la vita e la morte.

La citazione a fine racconto è uno dei passi che mi ha colpito maggiormente del libro citato. Il rimando di questo frammento nel titolo mi è sembrato d’obbligo.

Un abbraccio

Laura

   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: Kary91