Title: Triste dolcezza
Rating: per tutti
Paring: 104
Disclamer: xxxHOLiC e i suoi personaggi
sono proprietà CLAMP
Note: spoilers volume 10
Ecco
finalmente l'epilogo. Spero che la storia, nonostante vecchia, vi sia
piaciuta nel suo complesso. Se vi va lasciate un vostro parere ^_^
#**#
Pochi secondi dopo le ciglia di Watanuki cominciarono leggermente a
muoversi preannunciando il suo imminente risveglio.
“Oi” la voce di Doumeki lo accolse nel mondo dei
vivi.
“Ah…” rispose ancora confuso.
“Come va?” chiese ormai come di consuetudine il
robusto ragazzo. Era abituato a essere presente al momento dei
risveglio dell’amico dopo un qualche strano avvenimento che
lo avesse coinvolto.
“…insomma – sussurrò ancora
in dormiveglia il giovane mentre tentava di alzare la testa -
dove?…”
“EHHHHHHHHHHHHHHHHH?????????” Watanuki si accorse
di colpo di trovarsi tra le braccia di Doumeki e ciò che ne
derivò non fu nulla di diverso da quello che il giovane
arciere si era immaginato…
“WHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
NON PROVARE A TOCCARMI!!!!!!! NON AVVICINARTI NEANCHE CON IL
PENSIERO!!!!! CHE MI HAI FATTO ??????” urlò con
tutto il fiato che aveva in corpo allontanandosi dal corpo
dell’amico come se fosse un portatore di una pericolosa
malattia contagiosa.
Doumeki non si stupì, ma non potè evitare di
lasciarsi sfuggire un sospiro leggero che rapidamente si
trasformò nel suo solito sorrisetto ironico.
“Adesso sei di nuovo tu, non ci sono dubbi” disse
alzandosi in piedi e togliendosi di dosso la polvere dalla divisa.
Watanuki lo osservò per un momento e in un attimo si
ricordò cosa fosse successo…
“Allora…sei …sei riuscito a
parlargli?” disse con un filo di voce.
Doumeki volse lo sguardo verso il basso dove l’amico era
ancora fermo a sedere rivolto verso la tomba di Haruka.
“Si” rispose il ragazzo posando anch'egli gli occhi
sulla lapide.
“Bene…- disse solamente il piccolo ragazzo
sorridendo – spero che Haruka-san sia felice
allora” poi rivolgendo gli occhi all’amico aggiunse
“ guarda che l’ho fatto per tuo nonno, sai, non
mica per te! Che sia ben chiaro”
“Si certo” ripose l’altro ben sapendo
quale fosse la verità.
“Beh ora possiamo andare allora” concluse Watanuki
alzandosi in piedi.
“No, c’è un'altra cosa che dobbiamo fare
prima” e detto questo afferrò il polso
dell’amico e lo trascinò con se verso un altro
vialetto.
“EHI! MA CHE FAI? LASCIAMI!” si lamentò
il ragazzo come previsto agitandosi come un gatto arrabbiato.
“Eccoci” ripose Doumeki semplicemente fermandosi
dopo alcuni metri.
Gli occhi di Watanuki si fecero ancora più grandi per la
sorpresa…
“Papà…Mamma…”
Davanti ai suoi occhi c’erano le tombe dei suoi genitori,
tombe che da quando era rimasto solo avrebbe voluto andare a vistare,
ma a cui non aveva mai potuto avvicinarsi.
Si accucciò davanti alle due lapidi e si avvicinò
toccando leggermente la pietra con la mano…era la prima
volta che le vedeva…finalmente poteva vedere dove erano
stati messi a riposare i suoi adorati genitori…Non
potè fare a meno di lasciarsi sfuggire le lacrime
…dapprima cominciarono a scendere lente una ad una, ma con
il passare dei secondi i ricordi cominciarono a susseguirsi nella mente
del ragazzo e con quelli le lacrime si fecero sempre più
intese finchè non si ritrovò come un bambino
piangente davanti a quelle due pietre che gli trasmettevano emozioni
talmente intense che non poteva contenerle…
Doumeki cercò di allontanarsi un po’, non troppo
per non mettere in pericolo il suo protetto, ma allo stesso tempo per
permettergli un po’ di privacy, ma venne bloccato dalle
parole del giovane inginocchiato.
“Fermati! …tu mi hai permesso di vederti piangere,
quindi anche tu puoi fare lo stesso…” disse
semplicemente senza guardarlo in volto.
Doumeki ne fu leggermente stupito, ma comunque si avvicinò
all’amico e gli pose una mano sulla spalla nel tentativo di
consolare la tristezza che ben sapeva scorrere nel corpo del ragazzo.
Rimasero li fermi per alcuni minuti finchè le lacrime di
Watanuki non cominciarono a smettere di scendergli
dagl’occhi… Una volta fermate le lacrime i due si
ritrovarono in un assoluto silenzio, spezzato solamente dal gentile
fruscio del vento che faceva muovere delicatamente le fronte degli
alberi…
#**#
Alcuni minuti dopo entrambi erano usciti dal cimitero. Doumeki
ripensava all’incontro con il nonno mentre Watanuki stava
ripensando alle tombe dei due genitori.
La cosa che non capiva era come mai le tombe di due persone della cui
famiglia era rimasto solo lui erano così ben tenute, con
fiori e incenso…
“Spero che i fiori siano adatti”
“Eh?” Watanuki si volse verso l’amico con
uno sguardo che richiedeva ulteriori spiegazioni che il giovane arciere
gli fornì poco dopo.
“Non sono fiori che solitamente si usano per le onoranze
funebri, ma una volta mi è parso di capire che ti piacessero
i fiori di ciliegio quindi ho pensato che sarebbero piaciuti anche ai
tuoi genitori” spiegò con molta
semplicità.
“Sei stato tu? Perché?”
“Non potevo certo lasciare quelle due povere anime sfortunate
che ti hanno generato senza un minimo di onoranza…non
è colpa loro se tu non puoi avvicinarti alle loro
tombe”
“Non è nemmeno colpa mia, scusa
tanto…” ripose seccato il ragazzo intendevo le
parole dell’amico come un insulto nei suoi confronti.
“Non era quello che intendevo, lo so bene che non
è colpa tua …stupido! Comunque se non vuoi che me
ne occupi non lo farò…”
“No scemo, va bene, ma voglio venire anch’io la
prossima volta…”
“Con me?” chiese incredulo.
“Per forza … da solo non posso
venire…”
“Ok…allora andremo insieme…”
Insieme…come sempre avrebbe voluto
aggiungere, ma in fondo sapeva che non ci fosse bisogno di
sottolinearlo … anche Watanuki stava cominciando a percepire
la presenza dall’arciere come una costante della sua vita e
chissà, forse cominciava anche a considerarla una costante
piacevole nonostante tutto… Entrambi sapevano di essere
legati l’uno all’altro, … erano
speculari e complementari, come il giorno e la notte…come i
loro poteri… diversi, ma con un destino comune a cui si
stavano avvicinando percorrendo la stessa strada uno a fianco
all’altro come rivali, come ragazzi, come amici…