Ho penato tanto scrivendo questa flash.
Sento chiaramente che Narcissa non è un personaggio che mi appartiene, ma ne è valsa la pena. Non che sia particolarmente entusiasta del prodotto finale, ma sono sicura che almeno un sorriso riuscirò a strapparlo ad una persona a me cara a cui ovviamente va la dedica di questo brano. Perchè l'ho scritto per lei. Perchè lei è la mia Cissy. Perchè oggi non è affatto un giorno come un altro.
Buon compleanno Lily.
Black
Sentiva le urla, sentiva le grida.
Doveva essere la serata più importante della sua vita, ma non percepiva alcun fremito di gioia, nessuno spasmo di agitazione.
Solo le urla, solo le grida, nella sua testa.
Era la sera del suo debutto, doveva spostare l'attenzione del mondo magico sulla sua bella figura, sulla sua pelle candida e gli occhi di luna, ricordando a tutti chi erano i Black, e che non bastava il cognome per essere degno della casata.
Indegna.
Doveva trovare una qualunque risposta solo in quella parola.
A quelle urla, a quei pianti, a quegli incantesimi e maledizioni, a quell'assenza.
Forte, viva, come non era lei in quel momento.
Non capiva l'errore della sorella, sentiva solo il suo abbandono.
Nella sera dove sarebbe stata amata da tutti, le mancava quell'amore che pensava scontato, forte e immortale. L'amore di una sorella, che per un altro amore ha fatto marcire le fondamenta del suo credo. Toujours Pur.
Non è da Black danzare nella grande sala, splendendo passivamente.
Non è da Black piangere silenziosamente.
Non è da Black fingere deliziosamente e riempire l'aria di falsi sorrisi.
Da Black sarebbe andare a riprendersi ciò che ti è sempre appartenuto.
Da Black sarebbe calpestare questa ridicola mania delle apparenze.
Da Black sarebbe vivere, non lasciarsi vivere così.
Sentiva le urla e le grida e le lacrime e le maledizioni cristallizzarsi lentamente dentro il suo cuore.
Sarebbero rimaste lì come monito; non avrebbe permesso a nessuno di derubarla dell'amore che le spettava. Mai più.