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Autore: _AkAtSuKiNa_    19/02/2011    1 recensioni
"La mia famiglia non naviga nell'oro. Adorano preparare gli udon e visto che non hanno un grande naso per gli affari, non si preoccupano molto di guadagnare... riusciamo a malapena ad arrivare a fine mese!
Nonostante tutto, sembrano sempre molto felici... credo che il loro lavoro li diverta molto.
Davvero non riesco a capirli..."
« Ascolta Hinata - mi disse un giorno mio padre - Riuscire a vivere insieme alla persona che ami, facendo un lavoro che ti piace è davvero un lusso ai nostri giorni! »
« Io preferirei avere un sacco di soldi per comprarmi tutto quello che voglio! Magari circondata da un sacco di bei ragazzi! »
« Eh, eh... hai ragione! In effetti, credo che siano in molti a pensarla così. Però... credo che ci si stanchi molto presto di uno stile di vita così realistico! » ammise con certezza.
Conservai queste parole gelosamente nel mio cuore, anche se non avevo appreso pienamente quel che cercava di dirmi.
Finché un giorno...
« Buongiorno signorina Hinata. È ora di alzarsi. »
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Capitolo 7
Una volta uscita, Itachi osserva dentro il pacco il dispositivo esplosivo che ha appena disinnescato. Questo è solo l'inizio! 




Il compleanno della mia miglior "nemica"



Siamo a scuola in un giorno come tanti altri e finalmente è suonata la campanella che annuncia l'inizio del momento più atteso della giornata: la ricreazione.
Dopo ore di lezione possiamo riposare la mente e scambiare quattro chiacchiere in tutta libertà con i compagni.
Ma soprattutto, dopo l'entrata in scena di Itachi, è il momento migliore per rimpinzarsi di dolci!
Dal mio banco erge un vassoio a tre piani ricco di pasticcini e tortine dall'aspetto invitante. Io e le mie amiche siamo sedute intorno ad esso e ci serviamo sotto lo sguardo con un po' di invidia di chi è rimasto in aula.
Mentre loro iniziano sorseggiando una tazza di tè fumante, io assaggio subito quel pasticcino alla crema che ho adocchiato qualche minuto prima.
Itachi resta alzato alle mie spalle, mentre Noriko lo ringrazia per aver preparato tutte quelle leccornie.
Ormai non m'imbarazza più questo comportamento, credo di averci fatto ormai abitudine.
Dopotutto è diventata parte della nostra quotidianità!
« Ragazzi un attimo di attenzione! » Karin attira gli sguardi dei presenti su di sè « Domenica prossima organizzerò una festa a casa mia per il mio compleanno. Vi concedo l'onore di partecipare! »
Le ultime parole inaspriscono i nostri compagni che da un lato dell'aula, avvolti da un'aura oscura, rimproverano i modi arroganti della ragazza.
« Coraggio ragazzi! Cercate di essere carini con lei! » esclama Suzume cha da brava insegnante prende le difese dell'alunna.
« Oh, mi scusi, professoressa! Concederò questo grande onore anche a lei. »
Se dapprima è stata comprensiva ora è infuriata fino alle punte dei capelli. Per questo Natsumi è costretta a bloccarla per evitare che si crei una baruffa.
Nel frattempo Karin, trascurando il fatto di essersi inimicata la classe, con fare di prima donna si avvicina a Sasuke stringendosi al suo braccio.
« Uchiha, tu ci verrai, vero? » squittisce non volendo lasciare la presa.
L'altro invece le risponde con indifferenza un " perché mai dovrei venirci? " mentre si divincola dalla ragazza.
Mi avvicino ai due « Mi piacerebbe esserci! A che ora inizierà la festa? » chiedo entusiasta.
« Tu non sei invitata. » risponde apatica mentre mi dà le spalle.
Rimango sbigottita, anzi no, ci rimango veramente male a sentire con quanta freddezza sono state pronunciate parole così taglienti.
Sento il cuore diventare pesante come un macigno. Sasuke, però, non rimane indifferente alla mia tristezza.
« Se non ci verrà Shinonome, non ci sarò anch'io! » la provoca.
« Neppure io! »
« Idem! »
Anche le mie amiche prendono le mie difese e con indifferenza rifiutano l'invito.
« Siete proprio degli stupidi! » grida Karin piena di risentimento e irritazione.
Abbandona l'aula sbattendo violentemente la porta.
Con voce bassa e piena di rammarico mi rivolgo all'Uchiha minore.
« Ascolta, Uchiha... è il suo compleanno e ti ha invitato. Devi andarci per lei. È evidente che ti vuole bene... »
Lui si irrigidisce in volto e mi costrige ad interrompere il mio discorso.
« Tu sì che sei davvero stupida! »
Non capisco perché mi insulta. Mi piacerebbe andare alla sua festa, ma è evidente che non le sto tanto simpatica.
Però Sasuke si sta dimostrando troppo cattivo nei suoi confronti. A volte si comporta proprio da insensibile!
Le mie amiche dispiaciute si voltano verso Itachi sperando che almeno a lui venga in mente una soluzione.
« La signorina Hinata non è stata invitata, e vorrebbe andarci, mentre il mio fratellino è stato invitato e non vuole partecipare. » riassume brevemente la situazione « Io vi consiglio di andarci entrambi. Più uno, meno uno equivale a zero, dico bene? »
Lo troviamo un ragionamento un po' contorto, ma vale la pena provare. In qualche modo è riuscito a farmi tornare il sorriso.
Non vedo l'ora che sia domenica!

***

Arriva il giorno della festa e Sasuke aspetta Hinata nel corridoio all'entrata dell'abitazione.
" Uffa! Perché le ragazze ci mettono così tanto tempo per prepararsi? " pensa proprio nel momento in cui appare la ragazza.
« Scusami se ti ho fatto aspettare! » gli dico.
Intimidita porto le mani congiunte sul grembo ed abbasso gli occhi sulle mie scarpette nere lucide.
Sono tentata dal non conferir più parola, tuttavia, per sciogliere la tensione che mi attanaglia lo stomaco, trovo la forza per chiederglielo.
« Allora... come sto? »
« Una ranocchietta rimane sempre una ranocchietta, qualunque abito indossi! » risponde.
Volta il capo da un lato per far percepire la sua indifferenza e per nascondere quel leggero rossore che dona al suo viso pallido un po' di colore.
« Non gli dia retta signorina Hinata! Questo abito le dona molto. » mi rincuora Itachi.
Mi appoggia sulle spalle una giacchettina bianca per coprire il vestitino azzurro a maniche corte e poi aggiunge « Chi non riconosce la bellezza quando se la ritrova davanti è solo uno stupido. »
Queste parole bastano per far arrabbiare il fratello minore che non ribatte per superiorità.
Nel frattempo le mie amiche ci raggiungono a casa e salgono sull'auto guidata da Itachi. Destinazione: la casa di Karin.

***

« Beh, ci siamo lasciate convincere dal tuo maggiodomo e ora ci troviamo in questa situazione. » si lamenta Mai « Nonostante tutto, Karin rimane insopportabile! »
« Hai ragione! Lei si comporta sempre così! Qualcuno ha frequentato la sua scuola elementare, per caso? » chiede Noriko che  vorrebbe capire il motivo del caratteraccio della compagna, ma nessuno le risponde.
« Mia sorella diceva... » racconta ad un certo punto Natsumi « ...che Karin appartiene ad una circoscrizione scolastica diversa dalla nostra. »
« Ma perché adesso frequenta la nostra scuola? » le domando.
« In effetti non ne ho idea... »
« Ecco, siamo arrivati! » ci annuncia Itachi parcheggiando la macchina davanti al cancello della lussuosa villa.
« È enorme, non è vero? » chiedo ai due fratelli dietro di me.
Il più grande chiude gli occhi e fa un cenno di "sì" con la testa. Però non mi sembrano molto convinti.
" È poco più grande del garage di casa Hyuga. " pensano all'unisono i due.
« Siete in ritardo! » la voce squillante di Karin ci accoglie all'entrata della sua dimora.
« Visto che mi avete fatta aspettare entrerete dalla porta di servizio! » esclama "calorosa" la padrona di casa.
Seguo le mie amiche all'interno della villa, ma prima di entrare il mio maggiordomo mi parla.
« Signorina Hinata, io devo andare. È successo un piccolo imprevisto. Quando vorrà tornare a casa, mi telefoni e verrò a prenderla. »
Rimango delusa dal fatto che non parteciperà mentre, per un attimo, mi è sembrato che Mamechiha ne fosse felice.

Seguendo le altre salgo al piano di sopra, ma noto una strana atmosfera; precedentemente Karin non ha fatto altro che osservare guardinga i corridoi prima di attraversarli, ma la cosa più strana è che cammina in punta di piedi.
Chissà perché si comporta in maniera strana?
« Ascolta Karin... » sto per dire, ma m'interrompe facendo segno con le mani di fare silenzio.
Raggiungiamo la sua cameretta piena di mobili e accessori sfarzosi.
Al centro c'è un tavolino basso pieno di antipasti sfiziosi, bevande analcoliche e non poteva mancare una grande torta con tanto di candeline!
Dei cuscini dalla fodera lucida e abbellita da merletti invece erano stati appoggiati sul pavimento intorno al tavolo.
« Questa è la tua camera Karin? » domando mentre con stupore muovo i miei occhi da un lato all'altro della stanza.
« Esatto! Niente male, vero? »
« Però... per essere la sua festa di compleanno, sembra piuttosto modesta, non trovi? » bisbigliano Noriko e Mai.
« Avanti! Datemi i miei regali! » esclama contenta allargando le braccia.
Li scarta uno ad uno e li appoggia sulla scrivania; sembra felice anche se non lo ammetterà mai!
« Per essere scelti da voi sono... » si ferma un attimo per trovare il termine giusto « ...decenti. Li accetto volentieri! »
Poi si volta verso Sasuke.
« Mi dispiace, ho dimenticato di portarlo. » ammette il ragazzo, ma a Karin sembra non importare.
« Non preoccuparti! La tua presenza è già un regalo per me! » dice con occhi luccicanti.
Finalmente arriva anche il mio turno. Dalla borsa cerco il regalo che ho preparato, spero con tutto il cuore che le piaccia.
Ho fatto del mio meglio e ci ho messo tutta l'amicizia che provo per confezionarlo. Non sono sicura del risultato, ma mi auguro che apprezzi il mio gesto.
« Siccome tu puoi comprarti tutto quello che vuoi... ho pensato di realizzare qualcosa con le mie mani. Ecco prendi! »
Le porgo un peluche con le cuciture storte dal quale esce ovatta in alcuni bordi chiusi male e dalla forma indefinita.
Quando l'ho fatto vedere ad Itachi ha detto che era un bel cagnolino, però io ho fatto un coniglietto! Poi ha aggiunto " Non si preoccupi signorina Hinata è il pensiero che conta! " Questo mi ha resa felice perché l'ho cucito proprio pensando a Karin!
Ripensando a tutto questo non bado alla faccia disgustata di Karin davanti a quel "coso".
« Signorina! » grida la domestica sbattendo la porta.
Vuole avvisarla di qualcosa, ma non fa in tempo che una signora dai capelli rossi, lo stesso colore dei capelli di Karin, arriva inviperita con le mani sui fianchi.
« Karin! » grida « Che cosa significa tutto questo? Oggi viene l'insegnante che ti dà lezioni private! Ascoltami bene! Tu frequenterai il prestigioso istituto femminile dove ho studiato io! Però sei stata bocciata a tutti gli esami d'ammissione! Sei una vergogna! »
« Per Karin sarà impossibile frequentare quella scuola! »
« Allora è per questo che è venuta nella nostra scuola! Perché non è riuscita a superare gli esami di ammissione! » parlottano fra loro Mai e Noriko.
« Vi chiedo scusa ragazzi, ma la festa è finita. Tornate a casa. » ci dice la madre della festeggiata con meno rabbia rispetto a quando ha rimproverato la figlia.
« Mamma aspetta un momento! » si giustifica la rossa « L'anno scorso, quello precedente... non mi hai mai organizzato una festa per il mio compleanno! Per questo motivo ho invitato i miei amici senza chiedertelo! »
« Mi avevi promesso che avresti rinunciato alle feste di compleanno finché non saresti riuscita a superare gli esami di ammissione, quindi smettila di fare i capricci e pensa solo a studiare! » taglia il discorso in modo che la figlia non possa ribattere.
È triste. Mi si stringe il cuore. Non posso credere che Karin non festeggia il suo compleanno da così tanto tempo... deve essere difficile per lei.
« Signora... »
Sono incerta se intervenire o meno, però sento che è la cosa più giusta da fare. Per combattere l'agitazione stingo forte la gonna del vestito. Tutti mi fissano perplessi, i miei amici preoccupati; sento l'ansia assalirmi così aumento la stretta facendo colorare di bianco le nocche delle mani già candide. Ormai non posso più tirarmi indietro, quando mi metto in testa qualcosa non mi fermo se non la realizzo, perciò riprendo a parlare.
« Non crede di essere troppo dura con lei? »
Gli occhi bagnati di Karin mi guardano con tristezza mentre la reazione di sua madre mi lascia di stucco.
Ride forzatamente, prendendosi beffa delle mie buone intenzioni, come se non contassi niente.
« Voi campagnoli non avete di certo questo tipo di preoccupazioni! Ma io aspiro solo al meglio per mia figlia! Queste cose non vi riguardano! » termina aspra.
« La mia famiglia non è mai stata ricca come la vostra, ma mio padre e mia madre hanno sempre organizzato una festa per il mio compleanno! La prego! Lasci festeggiare a Karin il suo compleanno! Si rende conto del sacrificio che chiede a sua figlia? » le urlo tutto quanto senza fermarmi; spero che queste parole bastino a convincerla.
Purtroppo questa donna riesce a spezzare anche questa debole speranza con la sua ipocrisia.
« Che ragazza maleducata! » mi rimprovera « Avanti! Karin vieni subito qui! » le ordina mentre cerca di prenderla dal braccio.
Istintivamente tiro la mia compagna di classe allontanandola dalle grinfie della madre.
« Andiamo! » suggerisco alla rossa.
« Andiamo dove...? » mi chiede spaesata.
« Uchiha occupati di sua madre! » gli ordino mentre corriamo fuori dalla stanza.
« Ma perché proprio io? »
Sasuke si lamenta, il compito più difficile è toccato a lui. Chissà perché mi asseconda sempre?
Trattenere quella donna si rivela stancante; non solo si agita come un animale in gabbia, ma pur di fargli lasciare la presa gli stringe un braccio al collo impedendogli di respirare.
« Karin, dove vai? » continua a gridare non potendo fare altro « Se continui a frequentare cattive compagnie non diventerai mai una persona per bene! »
« Signora. »
Un ragazzo fa la sua apparizione parlandole con fermezza, nascondendo il tono di rimprovero perché sarebbe improprio per uno della sua età che si rivolge ad una persona più adulta.
« È pregata di smetterla. Se continuerà a insultare la signorina Hinata, sarà mia premura prendere provvedimenti contro di lei. » termina impeccabile Itachi.
« E tu chi saresti? Sei entrato in casa senza permesso! Potrei denunciarti! » prova a difendersi la donna.
Un uomo anziano arriva tutto trafelato nella camera dove sta avvenendo lo scambio di battute.
« Papà! » esclama « Sei arrivato proprio al momento giusto! Queste persone... »
« Sei davvero una stupida! Chiedile subito scusa! » urla alla figlia l'uomo.
Poco lontano da lì, ignorando il litigio dei due, Sasuke chiede dei chiarimenti al fratello.
« Che cosa hai detto a quel tizio? »
« Niente di speciale. » si limita a dire « Ho semplicemente riferito al nonno di quella ragazza chi fosse esattamente Hinata. Tutto qui. Ma... » pensa al fatto di averla vista allontanarsi di corsa dalla villa trascinando con sè Karin « ...pare che la signorina Hinata non avesse bisogno del nostro aiuto. »

***

«Diamoci da fare! » si esalta Mai « Organizzeremo una bella festa di compleanno a casa Shinonome! »
« In casa abbiamo sempre preparato una bella torta con la farina degli udon, tutti insieme! » confesso ingenuamente « Dai Karin! Vieni anche tu! » le propongo antusiasta.
Ricambiando il sorriso amichevolmente accetta.
Solo per questo giorno può chiudere un occhio e dimenticare l'antipatia nei miei confronti. Dopotutto oggi è lei la protagonista!
« E va bene, ma per l'anno prossimo mi aspetto una torta vera e propria! »
Dalla contentezza apro il pacco di farina con troppa forza e sporco la festeggiata di bianco.
« S-scusami! Va tutto bene? »
Mi guarda truce.
« Ti uccido! »
Questo è tutto quello che riesce a dirmi prima di rincorrermi lanciandomi la farina a sua volta e ignorando le lamentele di Mai, Noriko e Natsumi che respirano quell'aria polverosa.
Poco dopo ci fermiamo esauste e sporche all'entrata. Vediamo che i due Uchiha sono appena tornati a casa.
« Maggiordomo, la prego ci aiuti! » esclama Noriko.
« Temevo che sarebbe finita così e quindi sono andato a fare la spesa. Vi preparerò qualcosa. »
« Grazie! Grazie davvero! » rispondono all'unisono le amiche.
Così ritorniamo in cucina, che in questo momento sembra un campo di guerra. Itachi ci consiglia di aspettare nel salone e inizia a cucinare senza perdere altro tempo.
Nel corridoio, un brivido di freddo corre lungo la schiena di Sasuke. Ha avuto l'impressione che qualcuno li stesse osservando.
Si guarda intorno e pensa che è stata solo un'impressione, tuttavia...

« Quella è Hinata Shinonome, anzi Hinata Hyuga giusto? Sì, ma è ancora una ragazzina... e quello sarebbe il suo maggiordomo? » domanda a se stesso l'intruso mentre dal cannocchiale vede Itachi che appoggia delicatamente un asciugamano sulle spalle della giovane erede ricoperta di farina « Più che il suo maggiordomo sembra il suo fidanzato. Chissà... » si lascia sfuggire.

...forse le sensazioni di Sasuke non erano poi così sbagliate!




*Note dell'autrice*

Per essere timida Hinata è davvero una pasticciona! Ah, ah! Per fortuna che Itachi è sempre all'altezza della situazione.
Non smetterà mai di sorprendermi... e come se sapesse in anticipo ciò che avverrà! Mi sorge un dubbio: non sarà mica veggente? XD
Questo è stato un capitolo transitorio: non vi è sembrato troppo tranquillo?
Forse è meglio così perché nel prossimo si scatenerà una vera e propria tempesta!
Non sono soddisfatta di come ho sviluppato questo capitolo però cercherò di fare meglio il prossimo!
Scusate, ma per vari imprevisti non sempre riesco ad aggiornare il sabato per cui sposto alla domenica la data di pubblicazione ^^"
Quindi vi do appuntamento al prossimo capitolo e saluto tutti voi, gentili lettori, che seguite e commentate questa storia.
Baci  =)
  
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