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Autore: Sorrymusicjunkie    19/02/2011    0 recensioni
'L'amore che diventa schifosamente violento, la vodka che sale su, insieme all'angoscia, le carezze che non risolvono più i problemi.
Tutto il male represso torna a galla insieme alle lacrime sul viso sfigurato di lei, insieme alla delusione di una vita passata tra falso amore e baci insignificanti.'
E' una piccola storia senza pretese, la mia. E' un po' dura, forse, e in un certo senso grezza, con un linguaggio semplice e diretto, ma è necessario, per mandare avanti la trama.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO.

E le mani che si muovono su e giù, i gesti volgari che si trasformano in schiaffi, pugni. E l'amore che diventa schifosamente violento, la vodka che sale su, insieme all'angoscia, le carezze che non risolvono più i problemi.
Tutto il male represso torna a galla insieme alle lacrime sul viso sfigurato di lei, insieme alla delusione di una vita passata tra falso amore e baci insignificanti.

Sorrisi finti e poche parole per tranquillizzare chi fa sorgere il dubbio sul suo stato d'animo.
Ronnie cammina tra la folla con un libro in mano e i guns come sottofondo, a passo svelto si avvicina al portone grigio del liceo artistico, e come altri cento e passa studenti entra dentro, con una smorfia che dovrebbe assomigliare ad un sorriso, ma non si avvicina minimamente ad esso.
'Hei bellezza.' un braccio ossuto le circonda le spalle, e l'alito di chi s'è appeno tracannato un numero indefinito di bicchieri di birra le invade il viso.
'Sparisci, Nik.' le mani di Ronnie cercano inutilmente di allontanare il ragazzo, che barcolla leggermente ma non molla il corpo minuto di lei.

'Oh, andiamo dolcezza.' e un'atra volta l'alito di Nik s'insinua tra il profumo della creta presente nel laboratorio e l'odore di muffa che ha messo le tende da diversi anni nella scuola.
'Ho detto che devi sparire, Nik, sei ubriaco, come sempre, e sono solo le 8.00 del mattino.'
'Non è vero, sono sobrio.'
'Nik, lascia stare Ronnie.'
Anna si avvicina ai due ragazzi e porta la rossa con sè, lasciando da solo il ragazzo che ancora non ha realizzato nulla di quello che è successo.
'Hei Rò, tutto bene? Non farci caso, lo sai che è sempre la stessa storia.' l'amica le mette le mani sulle spalle e la scuote leggermente, notando il suo sguardo assente, ma lei non sembra neanche accorgersene, persa in chissà quale pensiero.

 Le urla rimbombano anche più delle botte, nella stanza buia di Ronnie, che seduta per terra si copre le orecchie con le mani, nel tentativo di non sentire.
'Sei solo una troia.' la voce di suo padre la sente forte e chiara, e sente anche il rumore dello schiaffo in pieno volto che tira a sua madre. Le lacrime scivolano sul viso della bambina come semplice acqua.
Per l'ennesima volta i suo genitori litigano, per l'ennesima volta lui è tornato a casa ubriaco, e si è preso gioco di lei, che ha passato tutto il giorno a cercarlo, inutilmente.
E come sempre dalle parole si è arrivati alle mani, e l'uomo scarica la rabbia sulla madre di Ronnie, che non ha più la forza per difendersi, e si lascia colpire dai violenti pugni, fino a cadere a terra, ma lui non è soddisfatto, e si piega su di lei, continuando a colpirla ferocemente, mentre anche le grida cessano, come il suo respiro, come il battito del suo cuore.
Ronnie esce dalla sua stanza, e se è possibile anche le sue lacrime aumentano alla vista che trova nel salotto.
Sua madre è stesa per terra, priva di vita, e il padre è seduto sul divano, con la bottiglia di vodka in mano, sorride, quasi soddisfatto, non si rende conto di aver tolto la vita alla donna della suo vita.
'L'hai uccisa Papà, sei un mostro, è morta, Papà!' la bambina grida, tira calci e pugni al padre, ma lui non sembra minimamente colpito da quella scena, e l'unica cosa che riesce a fare è tirarle uno schiaffo, lei smette di gridare, e corre di nuovo in camera sua.

La ragazza scuote il capo, finge un sorriso per nulla convincente e si siede vicino all'amica, mentre il professore di Soria dell'Arte entra in classe. 

  
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