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Autore: stella93mer    20/02/2011    6 recensioni
Usagi è una studentessa universitaria il cui sogno è quello di diventare una psicologa. Un giorno incontra un certo Mamoru Chiba nei panni di un poliziotto e in un'occasione "speciale": proprio nel momento in cui Usagi commette un'infrazione stradale. Come si comporterà il nostro agente?
AGGIUNTO ULTIMO CAPITOLO! A presto :)
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luna, Mamoru/Marzio, Minako/Marta, Usagi/Bunny
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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Ciao a tutti!! Adesso penserete: ma questa di nuovo qua è? Non penserete di sbarazzarvi così presto di me? La storia è bella e pronte, non mi resta che pubblicare… perciò  passo subito a un secondo aggiornamento perché capisco quanto sia snervante l’attesa per un nuovo capitolo. Dunque ecco un altro incontro tra i due… sapete a chi mi riferisco no? Vi dico fin da ora che ognuno dei capitoli tratta un lo incontro/scontro: la storia è uscita così e non mi andava dilungarla troppo. Ok ora mi sto dilungando… vi lascio alla lettura! J
 
 
 
Capitolo 2
 
Sabato mattina… oh come adoro il weekend, in particolare questo giorno! Queste sono le ore in cui ci si gode la sensazione di avere un po’ di tempo libero. Mentre la domenica è già diversa, si ha già addosso l’angoscia del giorno dopo, il lunedì, con il quale ricomincia l’attività frenetica della settimana. Sono seduta in cucina che sorseggio un buon bicchiere di succo e mi gusto un caldo e soffice cornetto al cioccolato – la mia golosità non fa mai cilecca – quando accendo la tv per seguire un po’ il telegiornale. Parlano di infrazioni e multe. Che coincidenza un mese fa è capitato proprio a me.
<< Un momento. È già passato un mese??? Ma io la devo ancora pagare quella multa! >> penso improvvisamente.
Faccio tutto automaticamente e in dieci minuti – tempo record – sono pronta, sperando che l’ufficio per il pagamento sia aperto anche il sabato mattina.
Mi avvio in direzione del comando di polizia ma non so esattamente cosa fare. Sono agitata, rossa paonazza e la mia pressione starà schizzando alle stelle. Mannaggia a me e a quando ho svoltato in quel senso unico.
Arrivata in caserma mi mandano in una stanza – non ho idea di che ufficio sia – e ora sono qui che attendo l’arrivo di qualcuno. Un luogo molto disordinato. Ci sono ammassi di documenti, tre scrivanie con computer, diversi scaffali pieni di raccoglitori con l’iscrizione “ Denunce ’98, ’99 ” e così via. Denunce? Ma dove mi hanno mandata??
 
Improvvisamente si apre una porta ed entra un agente accompagnato da… non ci credo! Il poliziotto antipatico! Riesco a definirlo solo così. Anche lui sembra sorpreso di vedermi e arriccia le labbra come per mostrarmi un ghigno di soddisfazione. Il tutto mentre, oltre alla mia sorpresa, il mio imbarazzo cresce a dismisura. E subito l’altro agente mi rivolge la parola.
 
 << Signorina mi scusi per l’attesa. Desidera un bicchiere d’acqua? Mi sembra molto agitata! >>
 
<< Sì, grazie. Vede…io… >> odio quei momenti quando non riesco a dire neanche una parola. Inoltre so di avere lo sguardo dell’antipatico costantemente fisso su di me
 
<< Si tranquillizzi! Allora procediamo. Compili questo modulo inserendo tutti i dati indicanti il tipo di denuncia che vuole effettuare >>
 
Ma che sta dicendo questo tizio??? Lo fermo prima che questa situazione vada avanti.
<< Aspetti! Io non devo denunciare nessuno! >> 
Nel frattempo esco dalla borsa il verbale.
<< Io devo semplicemente pagare questa multa >> dico mostrando il documento
 
<< Ma allora ha sbagliato ufficio! Per effettuare il pagamento lei deve… >>
 
<< Aspetta – lo interrompe l’antipatico ridendo – faccio io non ti preoccupare, perché penso che se incominci a dare alla signorina tutte le indicazioni dei vari uffici, non ci capirà più niente >>
 
Ma gli sembra che sono scema? Oddio dal modo in cui mi sono comportata fin ora potrebbe sembrarlo.
 
<<  Se non ti dispiace ci penso io ad accompagnarla per le varie pratiche. Tanto ho finito il turno >>
 
<< Va bene Mamoru, come vuoi >> L’antipatico ha pure un nome.
 
Sono nella più completa confusione e non capisco le reali intenzioni di questo individuo. Vuole veramente aiutarmi o rincarare la dose della mia umiliazione? In ogni caso annuisco silenziosamente.
Così usciamo da quell’ufficio che cominciavo a non sopportare più.
 
<< La ringrazio veramente per la sua disponibilità, ma ora penso di poter fare da sola >> dico rivolgendomi al mio accompagnatore
 
<< Aspetti! Crede davvero che riuscirà a concludere il tutto entro stamattina? Il sabato pomeriggio gli uffici sono chiusi e se non sbaglio lei deve pagare questa multa entro oggi >>
Bene ricorda anche la data!
<< Ma sì, me la caverò! >> rispondo accennando un finto sorriso. Ancora non ha capito che deve levarsi dai piedi.
 
<< Insisto! E mi assicurerò che lei paghi questa multa entro stamattina! >>
 
Un momento. Non starà insinuando…ora sono su tutte le furie.
<< Lei pensa che io abbia fatto solo una scenata e che in realtà non abbia intenzione di pagare questa multa?? >> dico alzando leggermente il tono della voce.
 
<< Assolutamente no! Non mi permetterei mai! Voglio che lei paghi questa multa entro oggi perché superati i 60 giorni dovrà pagare anche la mora! >>
 
<< Ma non dica stupidaggini! Lei si è permesso eccome! E ora ha anche la faccia tosta di cercare una giustificazione per quello che ha detto? Li cerco da sola gli uffici, grazie! E  anche se dovessi impiegare tutta la mattinata per pagare questa multa sarà sempre meglio che essere accompagnati da un individuo così scortese come lei! >>
 
Forse ho un po’ esagerato. Penso che al mio interlocutore possa uscire fuoco dalla bocca da un momento all’altro. Improvvisamente però lui sembra rilassarsi.
 
<< Va bene come desidera! Volevo solo aiutarla! Arrivederci. >> conclude in modo più tranquillo ma sempre con un tono di voce oltre il normale.
 
<< Arrivederci >> rispondo io.
 
Dopo ciò cerco di calmarmi e di dimenticare questa discussione che, massima vergogna, è avvenuta davanti a un gruppo di agenti. E anche se hanno finto di non ascoltare, so che hanno colto ogni singola sillaba dei nostri discorsi. Basta. Adesso diamoci da fare e vediamo dove sono questi maledetti uffici…. dunque… salendo queste scale dovrei arrivare al punto giusto.
 
Forse non è così facile. È da due ore che giro per i corridoi di questa caserma, ma ancora non sono riuscita a sbrigare una sola pratica.
 Sto scendendo una rampa di scale quando mi trovo davanti lui che parla con quella penso sia una collega. L’antipatico mi rivolge uno sguardo fuggente che trasmette divertimento. Perfetto penserà che sono una povera idiota.
Ma d’altra parte a me non me ne frega niente di ciò che pensa lui, giusto?
 
Percorro gli ultimi tre gradini e mi fermo, come per analizzare i miei documenti e vedere cosa manca per concludere il tutto. Appunto. Tutto.
Improvvisamente i due si salutano e lui, Mamoru, comincia a camminare nella mia direzione.
Bene. Umiliazione totale.
 
Ma nel suo sguardo oltre al divertimento c’è qualcos’altro e, mentre cerco di scoprire cosa, lui mi rivolge la parola.
 
<< Signorina, le serve aiuto? >> Ha capito che ho girovagato per tutta la mattinata in questa caserma e che ancora non ho pagato la multa.
 
<< Magari solo qualche indicazione… >> rispondo dubbiosa mentre lui inarca un sopracciglio.
 
Ok ha vinto e non mi aiuterà se non ammetterò la mia sconfitta.
 
<< Sì ho bisogno di aiuto… pensavo di poter raggiungere facilmente tutti gli sportelli ma mi sono persa, ho chiesto indicazioni e… >> parlo così velocemente che quasi quasi non mi capisco neanche io. Perché sto cercando una giustificazione?
 
<< Va bene, va bene – mi interrompe – mi segua. Faremo subito >> adesso sembra quasi gentile << anche perchè non vedo l’ora di smontare. E dire che il mio turno si è concluso due ore fa… >>
Ok ritiro tutto.
Comunque non ha tutti i torti. Se ne sarebbe benissimo potuto andare fregandosene di una come me che lo ha pure svergognato davanti agli altri agenti. Accidenti. Ovviamente non mancano le occasioni per mandarmi delle frecciatine. Per carità sarà gentile ad aiutarmi, ma rimane sempre antipatico.
 
Che strano… do aiuto a tutti senza però permettere che gli altri ricambino. Io me la cavo sempre da sola. Perché sto permettendo a questo estraneo di “aiutarmi”?
 
 
 
Qui si conclude il secondo capitolo e sempre qui ha inizio il loro “ rapporto ”… che sarà sempre così conflittuale? Mah…. Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo, pareri positivi e negativi, e se siete curiosi leggete il seguito ;)
 
Adesso passiamo ai ringraziamenti.
 
Un gigantesco grazie a chi…
 
… ha recensito:
 
diana89
cri cri
star86
Rei_Hino
Dilettascrittrice
luciadom alla quale dico grazie anche per i consigli…
Le risposte tramite posta...
 
… ha inserito la storia tre le preferite:
 
Dilettascrittrice
SERENATA
 
… ha inserito la storia tra le seguite:
 
Dilettascrittrice
luciadom
miss moonlight
pirilla88
star86
 
… ha anche solo letto ma mi ha dimostrato con il numero delle visite di aver apprezzato la mia storia!
 
Ora vi saluto… al prossimo capitolo!
Baci  
 
Stella93mer

 

 

 

 

 

 

  
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