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Autore: stella93mer    18/02/2011    8 recensioni
Usagi è una studentessa universitaria il cui sogno è quello di diventare una psicologa. Un giorno incontra un certo Mamoru Chiba nei panni di un poliziotto e in un'occasione "speciale": proprio nel momento in cui Usagi commette un'infrazione stradale. Come si comporterà il nostro agente?
AGGIUNTO ULTIMO CAPITOLO! A presto :)
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luna, Mamoru/Marzio, Minako/Marta, Usagi/Bunny
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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Salve a tutti, gente di EFP!!!!!

Ora vi chiederete che ci faccio io qui con questa storia dopo averne iniziata e cancellata una precedentemente. Posso solo dirvi che ero insoddisfatta di quella fan fiction: il mio stile non mi piaceva, i personaggi non avevano sentimenti, sembravano vuoti e la trama non era ben definita nella mia mente; proprio per questo non sono riuscita a portarla avanti. Ma è da quest’estate che mi sono cimentata in questa nuova storia per la quale ho avuto da sempre in mente una trama ben precisa che ho arricchito con ulteriori particolari, descrizioni e idee che mi venivano man mano che la scrivevo: insomma era una storia viva. Così ho deciso di portarla a termine, di pubblicarla su EFP e di vedere cosa ne pensavate voi, miei cari lettori, della nostra coppia preferita immersa in un panorama completamente diverso da quello del manga e dell’anime. È un esperimento al quale però tengo molto, poiché il personaggio di Mamoru rappresenta una figura alla quale noi dobbiamo molto e che nonostante il suo lavoro rischioso, non è sempre è ripagata con la nostra gratitudine. Allo stesso modo tengo ai vostri pareri e alle vostre critiche, anche perché non sono ancora pienamente soddisfatta del mio stile e vorrei migliorarlo anche attraverso i vostri suggerimenti: sono completamente disponibile per quanto riguarda la correzione di errori e consigli sul mio modo di narrare (troppo monotono, poco preciso ecc…). Prima di lasciarvi alla lettura del capitolo voglio fare alcune precisazioni: questo è un capitolo vero e proprio e non vi è né un’introduzione, né un prologo; non ho scelto una città precisa in cui far svolgere le vicende; i nomi dei protagonisti non sono quelli italiani, ma quelli originali tranne che per uno di essi e infine vorrei tranquillizzarvi dicendovi che la stesura della storia è completata: 11 capitoli di circa 1200 parole ciascuno. Con questo ho concluso….vi auguro buona lettura!

 

Stella93mer

 

 

 

 

• Capitolo 1

 

 

Ecco! Come ogni mattina sono i ritardo! Come ogni giorno di ogni mese di ogni anno della mia vita. Un momento questa non è la mia caratteristica principale! Ok cominciamo la mia presentazione da capo. Mi chiamo Usagi Tsukino, ho 23 anni e frequento la facoltà di psicologia, ho preso da poco la laurea triennale e adesso intendo specializzarmi. Perché ho scelto psicologia? In realtà mi ha sempre attirato l’idea di conoscere le persone in modo approfondito; non che sia una tipa invadente! Con “approfondito” intendo dire che vorrei indagare nell’animo delle persone e far emergere la parte più buona di esse. Insomma vorrei fare la psicologa. Io penso che uno dei modi per aiutare la gente sia sostenere ognuno nell’obbiettivo di essere in pace con sé stesso, di essere in armonia con il proprio animo. E questo non è naturale per tutti; alcuni hanno bisogno di confidarsi e di consigli per vivere serenamente ogni giornata, di eliminare le proprie paure e i proprio tormenti. Ovviamente ci sono altri modi e altre occupazioni che mirano ad aiutare la collettività, come quella del poliziotto, una figura che stimo e apprezzo moltissimo. Dopo questa parentesi sulle mie aspirazioni riprendo da dove ho interrotto. Sono le 8.00 h e tra mezz’ora dovrei essere all’università. Dico dovrei perché ancora devo finire di prepararmi e devo attraversare la città nell’orario di punta.

Mission impossible.

 

In tutta fretta raccolgo i miei lunghi capelli biondi in due piccoli chignon lasciando però che da essi scendano due lunghissime code. Lo so un’acconciatura un po’ infantile, ma la porto da così tanto tempo che se uscissi con i capelli sciolti non mi riconoscerei. Un abitino bianco di cotone che mi arriva al ginocchio e un paio di sandali argentati. Dopo passo al viso mettendo matita, mascara e un velo di phard. Dopo un bicchiere di succo d’ananas esco di casa in tutta fretta, scendo le scale come se dovessi fissare un record alle olimpiadi – riuscendo quasi a ruzzolare giù – ed entro in macchina. Accendo e si parte. Ecco non faccio che 100m e sono già bloccata dal traffico. Attraverso una serie di scorciatoie e riesco ad arrivare a poca distanza dall’università, ma ancora manca un tratto di strada. Ovviamente gli ultimi metri sono impercorribili e non riesco a scorgere un posteggio. Ragioniamo. Potrei prendere quella strada, ma è senso unico. Ma se non lo faccio non arriverò mai in tempo! Prendo una decisione e imbocco la famosa via, quando mi ritrovo una volante della polizia che procede nel senso di marcia opposto. Quello giusto per la precisione. Ecco ci mancava solo questa! Il poliziotto scende dall’auto e mi fa segno di accostare. Inevitabile. Ok manteniamo la calma. Si avvicina un agente in divisa: giovane, sui 30, alto, capelli neri e occhi blu intenso. Mi rimprovera con il solo sguardo. Abbasso il finestrino.

 

<< Signorina, non si è accorta del cartello? Questa via è a senso unico! >>.

Non riesco a dire una sola parola, quest’uomo mi ha intimorito con il suo sguardo e ora con il suo tono di voce. Ok ha ragione, ma un po’ di tatto!

 

<< Lo so, ma sono in ritardo! Devo arrivare all’università e quest’ultimo tratto è bloccato per via del traffico. Non potrebbe chiudere un occhio? >>

 Chiedo con tono supplichevole. Nella sua espressione neanche un attimo di esitazione.

 

<< Mi dispiace ma non posso fare eccezioni per nessuno. Innanzitutto patente e libretto >> .

Ormai rassegnata apro lo sportellino del porta oggetti per prendere i documenti e li porgo all’agente che dopo averli controllati procede con la stesura del verbale.

 

<< Ecco a lei i documenti e la copia del verbale con l’importo della multa da pagare entro 60 giorni. Arrivederci >>

 

 << Grazie e arrivederci! >>

Rispondo abbastanza sgarbatamente. Quanto mi ha innervosito il comportamento di questo agente. Mi ha quasi indotto ad avere un ripensamento sull’importanza della polizia. Cioè lo so che è da sciocchi pensare ciò, ma poteva fare un’eccezione! Sono sicura di aver incontrato il più antipatico degli agenti. Sì deve essere così. Tant’è che una volta sono andata a denunciare uno scippo e in quel caso incontrai un poliziotto gentilissimo che mi  guidò nella presentazione della denuncia e mi offrì addirittura un caffè!

 

Dopo questa disavventura arrivo a lezione con mezz’ora di ritardo, beccandomi un’occhiataccia da parte del professore. Prendo posto e cerco di seguire le spiegazioni e di prendere appunti, ma la mia mente non riesce a pensare ad altro. Ore dopo, al momento della pausa pranzo, non faccio altro che sfogarmi con la mia amica Minako. Lei è…. Bè lei è Minako e basta. È unica! Nel vero senso della parola. Fisicamente mi assomiglia molto, tranne per il fatto che lei porta i suoi lunghi capelli biondi quasi sempre sciolti o legati con un fermaglio. Caratterialmente è un vero uragano di allegria. E anche di pazzia. Così quando le racconto cosa è successo prima di arrivare a lezione, lei non si pronuncia per quanto riguarda la multa, ma a un certo punto mi interrompe e domanda: << Almeno l’agente era carino? >> con una faccia sognante. A quel punto la mia rabbia scompare e scoppio a ridere. Ecco questa è Minako. Riesce a metterti di buon umore anche se sei in bestia con una sola frase o parola.

 

Il resto della giornata passa senza intoppi. Dopo le ore di lezione nel pomeriggio io e la mia amica andiamo a fare un po’ di shopping e ovviamente mi rilasso perché questa è una delle mie attività preferite! Potrei svaligiare interi negozi, soprattutto di scarpe: sandali, zeppe, scarpe con il tacco o senza, nei più svariati colori e materiali. Dopo aver speso un patrimonio ritorno a casa. Piccola ma accogliente. Non mi piacciono le case esageratamente grandi, ma l’arredamento per me è essenziale. Quando i miei mi hanno regalato questo appartamento per poter raggiungere più facilmente l’università, per me era solo un insieme di muri che stavano in piedi per costituire delle stanze. Ma nel giro di pochi mesi l’ho trasformato in un ambiente degno di essere chiamato casa. Ho pitturato le pareti con colori caldi, ho sostituito l’arredamento precedente, tutto in metallo e spoglio, con dei mobili in legno. Così ora ho una casetta con una zona soggiorno, una cucina in legno con la zona pranzo, un bagnetto e una cameretta interamente nuova (quella precedente faceva pena). Il  tutto con i miei soldi. Infatti lavoro in un locale qui vicino e, mettendo da parte del denaro e rinunciando alla mia attività preferita – ahimè è stato difficile – sono riuscita a completare il tutto. Quindi posso dire che le spese folli di questa sera insieme a Minako sono state una specie di premio di consolazione con, per finire in bellezza, un enorme cono al cioccolato. Ecco un altro mio difetto: la golosità. Lo so sono piena di difetti, ma penso di avere anche qualche pregio; inoltre io sono così e non cambierei per nulla al mondo.

 

Ecco il primo capitolo…cosa ne pensate? Fatemi sapere!!! Ciao a tutti J

 

  
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