Chap.2
Nick faticava a respirare e Joe non tornava, mi resi conto che non potevo restarmene là con le mani in mano, così chiamai il cercapersone della dottoressa. Premetti il numero 4 a ripetizione, doveva capire che era un’emergenza!! Mi girai sperando di star avendo un’allucinazione ma Nick e Kevin erano ancora lì.. Li guardavo e non trovavo niente che potessi fare, volevo essere utile ma non sapevo in che modo.
Mentre cercavo di riflettere venimmo travolti da infermiere e medici. Due assistenti mi portarono di nuovo al mio letto, gli altri caricarono Nick su una barella e uscirono di corsa. Kevin aveva le braccia ricoperte di sangue, la madre invece il viso ricoperto di lacrime. Questo fu il poco che riuscii a vedere prima che ri-chiudessero la tenda.
Rimasi venti minuti con quei due infermieri, erano gentili, mi rassicuravano dicendomi che Nick stava bene, ma da quanto avevo visto sembrava il contrario. Poi entrò un altro viso sconosciuto e venne accanto il mio letto.
Mr. Jonas: “Grazie Hope.. Kevin mi ha detto che hai chiamato la dottoressa.”
H: “Si.. di niente.. Mi scusi posso.. ehm.. sapere chi è lei?”
Mr. J: “Certo, sono il padre dei tre ragazzi che hai conosciuto oggi. Puoi chiamarmi Paul.”
H: “Grazie Paul.” Quell’uomo, nonostante la tristezza e la confusione del momento, aveva un’aria simpatica e sembrava premuroso, diverso dalla ragazza che conobbi quello stesso giorno. Ashley, ovvero fidanzata di Joe. Non capivo se fosse venuta per stargli vicino e rassicurarlo, o per farselo nella sala d’attesa! Insomma una persona molto sgradevole. Il contrario di Danielle, moglie dell’altro fratello, Kevin. Lei era sorridente, cercava di consolare tutti. Quando me la presentarono la prima cosa che mi disse fu: “Hope come speranza, non perderla mai!” E’ una persona rassicurante e sempre pronta ad asciugare le lacrime altrui, con qualunque mezzo. Molto più disponibile di quell’altra tizia.
La splendida famiglia di Nick passò la giornata aspettando che il ragazzo uscisse dalla sala operatoria.. Era brutto vedere così tante persone con quegli sguardi tristi e preoccupati..
Tutte le attenzioni che mi dedicavano, il fatto che mi presentassero ogni singolo parente, il fatto che erano vicini a me quasi quanto lo erano a Nick, mi fecero capire che avrei dovuto interessarmi un po’ di più a loro, così chiesi insistentemente alla dottoressa cosa stava succedendo al giovane Jonas e chi fosse di preciso. Le informazione che ricevetti furono veramente interessanti. Per prima cosa, e devo dire che avrei voluto non sentirlo, Nick aveva subito danni agli organi interni, era stato 5 ore in sala operatoria, sembrava andasse tutto bene ma alzandosi per venire da me (motivo per il quale mi sentivo molto in colpa) aveva sforzato la zona addominale e la ferita si era ri-aperta. La forte perdita di sangue o non ho capito cosa gli aveva provocato un’emorragia interna ed ora era di nuovo sotto i ferri. Come lato positivo c’era che se non si fosse alzato dal letto fino a comunicazione contraria la situazione si sarebbe ristabilita presto e sarebbe potuto tornare alla sua vita senza il minimo problema, solo una piccola cicatrice. Ora parlando della sua vita, la dottoressa mi disse che fa parte di due gruppi musicali; quello dei Jonas Brothers, insieme ai due fratelli, e quello di Nick Jonas and the Administration, in cui è il cantante solista. I tre ragazzi sono di fama mondiale e associati con la Disney svolgono spesso anche il ruolo di attori. Insomma una vita che è un casino, ma un casino piacevole. Una vita piena di energia dove ogni giorno è pieno di cose da fare.. ma le uniche cose che c’erano da fare in quel momento erano sperare e aspettare.
Durante i due giorni successivi osservai molto quelle persone, facevano turni di rotazione per passare la notte lì, in attesa che Nick tornasse dalla sala di rianimazione.
A quanto pare le cose per lui peggioravano..
Io invece ero stabile e impaziente, l’unica novità positiva fu che mi tolsero le bende e la mia mano poté tornare a muoversi liberamente. Per quanto riguarda la mia attenzione, era rivolta a quel ragazzo più di quanto si ci potesse aspettare. Ogni due ore spostavo la tenda nella speranza di trovarlo.. Nel frattempo la dottoressa continuava a raccontarmi la mia vita ed io continuavo a chiedermi se la mia memoria sarebbe più tornata.. La dottoressa diceva comunque di aspettare, forse Danielle aveva ragione, forse non dovevo perdere la speranza.. forse.
Il sesto giorno della mia permanenza in ospedale fu senz’altro il più difficile. Mi fecero TAC contro TAC e terzi gradi contro terzi gradi!! Quando andai a dormire la sera, ero davvero distrutta!! “Niente riuscirà a svegliarmi!!” Pensai.. ma pensavo male.
J: “Shhh!! Kevin fa meno rumore!! Hope e Nick dormono!” E pensare che stava solo sussurrando!!
K: “Scusa.. ma Frankie, solo due minuti!” Frankie??
Frankie: “Va bene solo due minuti, ma domani me lo fate salutare!” Un bambino?? Nick sta dormendo?? Ma allora è tornato!!
Finsi di dormire finchè non sentii i passi allontanarsi, volevo vederlo, era il mio primo ricordo e volevo avere cura di lui, volevo che non svanisse come i restanti 15 anni, dovevo andare da lui, così infransi la promessa di non muovermi e mi diressi verso la tenda. Quando la scostai lo vidi dormire, era molto pallido, aveva le labbra quasi viola e tremava. Evidentemente sentiva freddo. Non avrei voluto svegliarlo, ma allo stesso tempo avrei voluto coprirlo, alla fine degli altri passi decisero per me. Quando li sentii avvicinarsi corsi di nuovo a letto e feci di nuovo finta di dormire. Stavolta era un medico salito insieme a Joe con una coperta. Si vede che il mezzano si era reso conto che il fratello stava congelando.
Inizialmente avevo pensato di non ri-alzarmi per paura di disturbarlo, ma era più forte di me, così quando Joe e il medico si allontanarono tornai da Nick. Stavolta mi avvicinai di più al suo viso. Era così bello.. ero felice di rivederlo in quel letto, era un passo avanti verso la guarigione e anche se un po’ mi dispiaceva l’idea di doverlo salutare entro pochi giorni, non potevo non sentirmi sollevata. Stava meglio! Gli sfiorai i capelli con le dita,  poi decisi di tornare a letto.
N: “Hey..” Mi girai di scatto.
H: “Scusa!! Non volevo svegliarti..”
N: “Tranquilla, non sei un disturbo.”
H: “Grazie.. credo che dovresti riposare, fai un viso così bello quando dormi.” Dissi sorridendo. Lui ricambiò.
N: “Come mai ti sei preoccupata tanto per me in questi giorni?”
H: “Perché sono parte del tuo incidente.” Ridemmo entrambi! Finalmente un po’ di serenità!
H: “Ma scusa tu come lo sai??”
N: “Ho i miei informatori, tutto qua.”
H: “Questa cosa voglio capirla, ma domani, ora torniamo a letto, o meglio io torno a letto, sogni d’oro!”
N: “Buona notte..” Dopo tutta l’ansia e la preoccupazione dei giorni precedenti, un bel sorriso prima di andare a dormire era proprio quello che ci voleva!!
 
*La mattina seguente*
 
Dottoressa: “Sveglia ragazzina! Ho delle sorprese per te!!”
H: “Mmmh.. domani!!”
Dottoressa: “No, ora! Guarda che è la mezza!! Dai apri gli occhi.” E va bene, tanto mi avrebbe fatta svegliare comunque, perciò aprii gli occhi come richiesto e poi automaticamente spalancai la bocca!! C’erano vestiti ovunque!! Jeans, maglie, felpe, top, gonne, shorts, abitini, pigiami, scarpe di ogni genere, pantaloni di ogni colore, camicie, di tutto!!
H: “E questi da dove saltano fuori??”
Dottoressa: “Se non mi avessi chiamata al cercapersone magari a quest’ora Nick sarebbe morto per aver perso troppo sangue, non c’erano medici in giro per l’ospedale, era l’alba, c’erano solo infermieri, per cui hai salvato la vita di Nick e la sua famiglia ti ringrazia. In più sono passata a prenderti delle cose dalla vecchia casa.
H: “Vecchia casa??”
Dottoressa: “Ti spiego più tardi, ora tieni.” La dottoressa mi porse una piccola scatola, all’interno c’erano un diario, dei testi di canzoni e una collana, questa collana aveva un filo di spago nero e poi due ciondoli, uno a forma di chitarra elettrica, piccola e nera, l’altro era una targhetta con incisa la frase “Play my Music”. Mi venne spiegato che erano cose mie e che quello era il mio diario segreto. Lo lessi e lo terminai senza mai staccarmici in 2 ore e mezza. Scoprii che avevo due migliori amiche, Anne e Sasha, che mi piaceva cantare ma solo nella doccia, che odiavo la scuola e che amavo i Jonas Brothers, in più avevo una foto di Nick incollata su ogni domenica, e ora ero in ospedale nella stanza accanto la sua.. caspita come è piccolo il Mondo!!
Sospesi la lettura per il pranzo, poi continuai.. scoprii anche che odiavo la casa in cui vivevo, che era un tugurio e che sarei voluta scappare.. l’idea di tornarci mi faceva un po' paura..
Dottoressa: “Finito di leggere?? Ho una buona notizia per te!!” 
____________________________________________________________________________
Chiedo scusa ai fans di Ashley ma la trovo antipatica!! Cioè mi piace insieme a Joe, ma la trovo comunque antipatica!!
Ok, andiamo alla storia: Ho cambiato il nome perchè "Nata a 15 anni." non mi soddisfaceva affatto!! Invece "Hope" non solo è il nome della protagonista, ma nella lingua corrente significa "speranza" e la speranza è un punto fondamentale nella vicenda perciò mi sembrava più appropriato.. Spero la pensiate come me!
Ovviamente chiedo scusa per eventuali errori che mi fossero sfuggiti e altri che, sicuramente, non ho neanche notato!! Buona lettuna!! =)
P.S.: Grazie alle ragazze che hanno recensito!! Spero di essere ancora all'altezza dei vostri occhi con questo nuovo capitolo e grazie di cuore a: baby jonas; barbykekka; fearless13 (Gran bel nickname!!); mona18 e smarty_05 per aver inserito la storia nei preferiti!! Anche per voi, spero di rimanere in questa categoria! Grazie, davvero!!
Debbie.