Un
odore molto invitante arriva al
mio naso. Cosa può essere?
Aprendo
gli occhi noto che la stanza
è oscurata dalle tende. Non ricordo di averle chiuse.
Mi
alzo lentamente controllando di
avere forze sufficienti per camminare. Seguendo il profumo mi ritrovo
in
cucina.
Non
credo ai miei occhi... non avrei
mai immaginato di assistere a questa scena.
Ryan
ai fornelli, con indosso il
grembiule. Mi metterei a ridere, se non fosse così dannatamente sexy.
Mi
sembra di tornare al passato,
quando non dovevo nascondermi per vedere i suoi occhi sorridenti. Ormai
lo so
che, quando ci sono io, lui è sempre freddo e distaccato.
Senza
accorgermene mi appoggio allo
stipite della porta e continuo a fissarlo per non so quanto tempo.
Mi
torna in mente il sogno.
Chissà
come sarebbe essere sua
moglie: vedere queste scene giornalmente, sapere di poterlo avere
accanto in
qualsiasi momento. Mio e soltanto mio.
La
donna che lo sposerà sarà
veramente fortunata...
Come
io lo sarò con Harry. Da quando
sono tornata in Italia, mi dimentico troppo spesso di lui, ma sapevo
che
sarebbe accaduto. Nonostante le promesse che mi ero fatta, sul
resistere al
Principe, so che se starò troppo vicina a lui combinerò qualche danno.
Ragion
per cui devo tenerlo a distanza.
-Da
quant’è che stai lì, immobile, a
mangiarmi con gli occhi?- Cavolo, mi ero dimenticata di essere ancora
imbambolata.
Helen,
svegliati!! Non puoi
permetterti simili errori, soprattutto con lui.
-Stai
perdendo colpi Ryan? Un tempo
ti saresti subito accorto della mia presenza-
-Oppure
non ti do più la stessa
importanza di allora-
Dolore.
Ecco quello che vuole farmi
provare... e ci sta riuscendo benissimo. Spero che l’esperienza che ho
fatto a
Londra serva a non fargli notare la sua vittoria.
Uno
dei miei cambiamenti principali
è proprio questo. Anche se non riesco a gestire le mie emozioni, ho
imparato a
nasconderle.
Vivere
due anni, da sola, cercando
di ricostruire la propria vita non è esattamente semplice. Soprattutto
se si
vuole cancellare completamente il passato.
Guardo
distrattamente l’orologio e
noto che sono ancora in tempo per prepararmi ed andare a pranzare
fuori. Non
voglio rimanere sola con lui e poi non c’è niente di commestibile in
casa.
Prima
di andare a sistemarmi, però,
passo dalla “stanza della sposa”. Praticamente dove sono state
sistemate le
cose che serviranno a Nicole e anche a me, sua testimone.
Appena
entro sento subito l’odore
dei fiori, sono bellissimi. Non so come faremo a scegliere il bouquet.
-Lo
sai chi ho visto un paio di
settimane fa?-
-Dovrebbe
interessarmi?- ormai non
faccio più caso alle sue apparizioni.
-Veramente
non lo so. Non ti è mai
interessato di lui, visto che l’hai anche tradito con il sottoscritto-
ghigno
maledetto.
Eric...
l’ho trattato malissimo. E
lui, nonostante tutto il dolore che mi ha fatto provare quando mi aveva
lasciata
la prima volta, non se lo meritava proprio. Mi amava e io l’ho
abbandonato
senza nessuna spiegazione.
Dovrei
organizzare un incontro con
lui, uno di questi giorni. È giusto affrontarlo, ed evitare che Harry
venga a
sapere cosa ho fatto.
-Ryan
ti pregherei di non parlare di
questioni che non conosci-
Sono
sempre stata contraria al
tradimento. Mi chiedevo il senso di stare con più persone
contemporaneamente...
e ancora oggi non sono felice dei miei comportamenti. Ma come si può
resistere
a donare se stessa alla persona che ami veramente?
Forse
per Ryan è stato un gioco...
un modo per farmi capire che non amavo Eric e che, in realtà, non potrò
mai
stare con nessuno che non sia il mio Principe Demoniaco... Ma per me,
quel
bacio, è stato la dimostrazione del mio amore per lui. Cedere alla
tentazione,
al tradimento. Andare contro dei miei principi per lui.
-Cos’è
che non so? Non è forse vero
che, mentre stavi con lui, mi sei saltata letteralmente addosso? E poi
sei
anche scappata, come una ladra. Lasciandomi quella lettera ridicola,
che fra
parentesi non ho neanche finito di leggere. Devo dire che le fiamme
l’hanno
divorata molto velocemente, si vede che era piena parole inutili-
L’ondata
di emozioni negative che mi
travolge, per quel ritorno al passato, mi sconvolge tanto da farmi
cedere. Lo guardo negli occhi, pronta ad
affrontare
tutto l’odio che prova per me. Non rispondo alle sue provocazioni, come
lui si
aspetta. Non parlo, non dico niente. D'altronde non c’è niente che io
possa
dire per esprimere la voragine che ero riuscita a chiudere, a malapena,
in due
anni. E che lui è riuscito a riaprire in un attimo.
Questa
volta non ci riesco. Mi
guarda e capisce. Capisce che questa volta ha vinto, che mi sto
arrendendo, che
la mia fuga è finita.
Quelle
lacrime che trattengo da due
anni cominciano a scorrere sul mio viso e proprio davanti al loro
creatore.
Mi
sento così stupida in questo
momento, così debole.
Mi
rendo conto che, tornando in
Italia, ho buttato al vento tutti i miei sforzi di dimenticarlo. È
stato tutto
inutile.
Sorrido.
Sorrido come solo i pazzi
possono fare in un momento di disperazione. E dalla sua espressione
capisco che
mi reputa come tale, ma lui non potrà mai capire quanto la mia vita mi
sembri
ridicola in questo momento.
-Continua
pure a uccidermi Ryan. Se
questo ti rende felice e ti soddisfa, continua a farlo. Sono stanca di
far del
male alle persone a me care e, come hai detto tu, per tutto questo
tempo sono
solo scappata. Finiamola qui-
Ed
ora, il Principe Demoniaco, fa
proprio quello che gli riesce meglio. Compie l’azione che non mi sarei
mai
aspettata. Mi fa indietreggiare, fino al muro, fino alla mia fine.
Proprio come
quella lontana sera.
Il
suo respiro è il mio, e il mio è
il suo. Si fondono come i nostri sguardi. Le nostre labbra si sfiorano,
facendo
scoppiare il mio cuore dall’emozione.
-Tu
non potrai mai finire niente.
Helen arrenditi all’evidenza, siamo fatti per stare insieme. Mi chiedi
di
finirla qua? Ancora deve cominciare tutto. Ricordatelo sempre Helen...
tu sei
MIA!-
Vorrei
dirgli che non è vero, che io
amo Harry. Questo è quello che dovrei fare, la cosa giusta.
Ma
come sempre compio la sua
opposta. Lo afferro dal colletto della maglietta nera e lo bacio.
Profondamente, con tutto il fuoco che ho trattenuto, quando ero lontana
da lui.
Ryan
ha ragione quando dice che
faccio schifo.
Mi
stringe a se come se avesse
aspettato, anche lui, questo momento da sempre.
Quando
le mie lacrime si mescolano
al nostro bacio, il mondo mi cade addosso.
Cosa
sto facendo? Sono ricascata
nella sua trappola. E sto tradendo Harry.
Interrompo
il bacio, sconvolta più
che mai.
-Helen...-
-No!
Non possiamo...-
-Come
puoi dire che non possiamo,
quando non riesci neanche ad alontanari?-
È
vero, non ci riesco. Anche se
pronuncio a fatica queste parole, non riesco a separarmi da lui. E come
potrei?
Lui è la mia droga, è parte di me. Il mio ossigeno.
Mi
prende per i fianchi, facendomi
allacciare le gambe dietro la sua schiena e, continuando a baciarmi, si
dirige
verso il piano di sopra. Ma la passione è troppa e non riusciamo a
trattenerci.
Comincio
a togliergli la maglietta a
metà scala e lui, un po’ a fatica, fa lo stesso.
Non
mi sono mai sentita così prima
d’ora. So che è sbagliato, so che Harry non è Eric. So che sto
rischiando di
distruggere quella meravigliosa vita che sono riuscita a costruirmi a
Londra.
So che me ne pentirò sicuramente quando tutto questo finirà. Ma non mi
interessa, non ci interessa. Ora contiamo solo noi. Noi egoisti amanti.
Raggiungiamo
a fatica la camera che,
qualche giorno prima, Nicole mi aveva detto di essere del mio principe.
Mi
butta a letto e ridiamo, come dei
bambini che stanno scoprendo un gioco bellissimo e mai provato prima.
Senza che
me ne accorga, slaccia il mio reggiseno e lo fa volare chissà dove,
insieme ai
miei jeans. Essere quasi nuda davanti a lui, che mi guarda con occhi
accesi
dalla passione, mi fa sentire la ragazza più appagata di questa terra.
Non
chiedo altro e so che, questo momento, me lo ricorderò per sempre.
Purtroppo.
Mi
inginocchio sul materasso e
comincio ad adoperarmi per togliergli i jeans. Ora ad ostacolarci ci
sono solo
queste piccole stoffe.
Si
ferma, mi osserva per un po’.
Quando si accorge che sto per parlare, mi poggia un dito sulle labbra,
accarezzandomele.
Come
faccio a resistergli? Come
posso riuscirci? I suoi meravigliosi occhi sono tornati quelli di un
tempo. Non
più di ghiaccio. Sono caldi, dolci... Come fa a mentire così bene?
Perché è
questo quello che sta facendo. Lui non mi ama. Sta facendo tutto questo
per prendermi
in giro un’altra volta, e io gli sto facendo fare quello che vuole.
Piango
lacrime amare, per questa
illusione di felicità. Un’illusione che sta per cambiarmi la vita.
-Non
piangere- la sua finta
preoccupazione fa aumentare le lacrime, non riesco a guardarlo negli
occhi.
Così lo abbraccio. Lo tiro verso di me e nascondo il viso nella sua
spalla.
-Helen...
non dirmi che ti vuoi
fermare, perché non riuscirei ad allontanarmi da te in questo momento-
-No,
no... non voglio fermarmi-
-Allora
perché piangi? Per Harry?-
Harry...
piango, mentre tradisco il
mio ragazzo, e non è per lui, ma per paura che non riuscirò a superare
il
dolore della fine di questo momento.
Come
farò a sopravvivere, se già
piango mentre lo sto amando?
Fa
per alzarsi, ma non glielo
permetto.
-Helen,
forse è meglio se me ne vado-
-NO!-
Lo
bacio con più passione di prima,
con la paura che lui possa abbandonarmi. Lui si fa coinvolgere e
riprendiamo da
dove ci eravamo interrotti.
I
sospiri del pianto, quasi subito,
si trasformano in sospiri e gemiti di piacere.
Così
ci abbandoniamo ai nostri
sensi, alle nostre emozioni. Ci uniamo, ci completiamo.
Così,
per la prima volta, vivo sul
serio.