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Autore: camy robsten HP    21/02/2011    1 recensioni
Robert e Kristen. Queste due persone mi hanno cambiato la vita. Grazie a loro ho scoperto nuovi valori e ho iniziato a credere che il vero amore ancora esite. Quel giorno, quel maledetto giorno... sconvolse totalmente la vita di Robert.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Robert's POV

 

Non sapevo quale fosse la mia meta, ma avevo solo bisogno di restare solo. Sapevo anche che senza di lei non avrei resistito a lungo. Cazzo, come è possibile? Eravamo stati a letto insieme qualche giorno prima. Non l'avevo lasciata un solo giorno da sola... Forse è accaduto quando è andata a promuovere OTR in Giappone... ma con chi? E se fosse ritornata con il babbuino? Sono incazzato, la sua è stata una condanna. Conosco troppo bene Kristen: non abortirà. Sembra una persona forte e ribelle, ma alla vista del sangue sviene. Potrei scrivere la sua biografia su Wikipedia, qualche giorno. Aggiungerei alla sessione “curiosità” che mentre il suo fidanzato Robert Pattinson la pensava lei era chissà dove a scoparsi uno sconosciuto, rimanendo perfino incinta e dopo due mesi non ha ancora le palle per dire a Rob chi è il padre di quel bambino. In questo modo i suoi fan la conosceranno realmente per quello che. Camminavo in queste campagne, senza far caso agli sguardi “assassini” delle volpi o di altri animali selvatici. Avrei voluto una birra, peccato che oltre al mio cuore, in quella limousine lasciai anche i portafogli. Avrei dormito sotto qualche ponte, come un barbone, cercando di dimenticarla. Chissà chi è stato il bastardo che ha deciso che la vita fosse così complicata. Non ho visto mai così tanti intrecci amorosi nemmeno a Beautiful! “Vorrei solo che tu sapessi una cosa: ti amo. Ti ho sempre amato e non smetterò mai di amarti”- erano state queste le sue parole, prima di ammettere che quel bambino non è di mia proprietà. Kristen è ribelle, Kristen “be healthy and fuck everyone”, Kristen è bella, Kristen ha degli occhi da favola, Rob se la porta a letto, Rob se la deve sposare una donna del genere... Questi sono alcuni dei pochi annunci letti velocemente sul web. Cazzo, perché la gente non capisce? Non capisce niente. Chi cazzo mi può dire che fare o con chi andare? Sono io il guidatore della mia vita. Quando le ho parlato delle anime gemelle, io credevo realmente di possederne una, e di averla finalmente trovata. Sono un illuso, e tutti, fin da bambino hanno sempre sfruttato la mia innocenza. Io non l'ho mai tradita. Prima che ci conoscessimo ho avuto un flirt con Anna e Nikki, ma è durato una settimana al massimo, e non sono stato io a cullarmi fra le loro braccia. “Il vampiro sexy” - Sì. E' quello che sono? Kristen mi ha utilizzato solo per pubblicizzare quella cagata di film. Ora le riprese sono finite, massì, andiamo al letto con il primo sconosciuto! Magari ora era anche andata a quella fottuta festa da Kellan, e alla sua lista aveva aggiunto anche lui. E' una persona fatta di pietra. Non ha sentimenti, e tutto ciò che lei provava per me era semplicemente una nuova pennellata su quella pietra già scolorita. Dietro a me campi di grano, davanti il buio. Avrei camminato per sempre su quella strada, fregandomene del resto. Il mio futuro sarebbe giunto presto, seguendo la giusta via. Non vedevo niente, ma il mio cuore era stato accecato, colpito dall'abbondante luce. Nessuna emozione. Buio, in tutti i sensi. Sarebbe stato più facile dimenticare e prendere una torcia. Il mio cellulare vibrò: una chiamata. Lo presi e lessi sullo schermo: Kris. Ma vaffanculo! Non solo mi disprezza, ora qualcuno le ha finalmente prestato due palle per riuscirmi a chiamare. Rifiutai la chiamata, e continuando a camminare, gettai il cellulare nel campo di grano, all'indietro. Sarà sfigato chi lo troverà. Era da tanto che cercavo quella tranquillità e quella quiete: nessuna ragazzina quattordicenne che mi pedinava, nessun paparazzo fra i cespugli, solo io e la mia cazzo di vita, con addosso uno smoking e importanti decisioni da valutare. Basta, avevo sopportato abbastanza, il mio cuore era stanco, così come la mia mente. Avevo paura, non sapevo quale fosse il mio obiettivo, volevo solo cambiare strada, cercare di andare per la prima volta per il verso giusto. Mi diressi verso una gravina disabitata e mi accomodai tra i cespugli: ecco la mia nuova vita, tutta da scoprire, vivendo ogni singolo giorno come se fosse l'ultimo, felice e spensierato, senza lei per la testa.

 

Il giorno seguente mi alzai tardi e mi diressi verso il fiume, situato all'opposto. Bevvi un po' d'acqua, parlai con qualche lumaca e con un koala affamato e con un bastone di legno in mano aprii il libro e lessi la prefazione della mia nuova vita. Il passato era da buttare, inutile pensarci. Avrei letto ogni pagina con molta attenzione, gustandone ogni particolare. Al primo posto ciò che ho sempre desiderato, ma mai ottenuto: la felicità. Kristen? Appartiene al passato. Si, la amo. La amo da morire. Ma ha tradito la mia fiducia e perdonarla non è scritto nel mio nuovo libro. Vivrà felice con il suo maritino del cazzo e con il figlio in una casa di Los Angeles, lo pettinerà e lo curerà, la domenica mattina andrà in chiesa e trascorrerà la sua vita in modo tranquillo e allegro, senza di me tra le palle. Ovviamente non mi penserà, e se sarò fortunato mi menzionerà in un racconto sdolcinato che farà ai suoi nipoti quando avrà ottant'anni. “Robert, non ho sue notizie da sessant'anni. Oh, certo che lo amavo. Lo amo ancora. Quando lo vidi per l'ultima volta lo dissi, ma non mi ascoltò.” - e si vanterà , pensando che un libro può essere letto anche dal contrario. Cara Kristen, ti sbagli. Un libro va letto dall'inizio alla fine, senza voltarsi indietro e senza fare riferimenti che potrebbero ricordare il passato. Tu l'hai letto nel modo sbagliato: hai prima visto l'indice. Tutti i capitoli erano segnati lì, e in alcuni c'ero anche io. Si, mi dispiace, ho fatto parte del tuo libro. Spero di averlo migliorato. Non puoi tornare indietro nei tuoi errori, e devi sempre cambiare strada. Andai verso il centro di New York: con il mio aspetto da barbone nessuno mi avrebbe riconosciuto. Mi fermai in un edicola. “Pattinson è scomparso: fan deliranti” - “Caso Pattz: parla la Stewart “io non ne so niente” - è anche astuta la stronza. E trascorsi quelle giornate così, seguendo la mia ombra e rimanendo all'oscuro, come un cane abbandonato, in cerca del suo branco. Ma io il mio branco non lo volevo. Non so cosa volevo, sospettavo però che non sarei riuscito MAI a dimenticarla. Sarebbe rimasta impressa, in prima pagina sul mio libro. Tutte le pagine, con gli agenti atmosferici, sarebbero volate via, come farfalle, ma quella pagina sarebbe rimasta intatta, senza macchie nè graffi. Avrei voluto provare a strapparla, scriverla, ammazzarla senza scrupoli, ma il mio desiderio di ricordarla era superiore a quello di ucciderla. Sarei vissuto in conflitto fra due opposti, facendo rimanere quella pagina immobile, ma tentando in tutti i modi di nasconderla dal passato e non mischiarla con il futuro.

   
 
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