Mi volgo a guardare l’orizzonte. Che triste deserto…
La nebbia non permette di guardare oltre la sua coltre…. Hogwarts sembra quasi
fuori dal mondo, allontanato da esso. Silente dice per proteggerci… ma
proteggerci da cosa? I mangiamorte se lo vogliono possono entrare con un
semplice schiocco delle dita. Le spie sono ovunque ormai, Silente lo sa bene. E
allora come mai , per quale motivo ci ritroviamo qui nelle più oscure nebbie?
Questo paesaggio mi ricorda qualcosa, ma… non riesco a trovare quel ricordo
nella mia testa. Quanta angoscia mi mette… troppa forse. Mi sento preda di un’illusione. Una personale, creata
dagli altri oppure tutte e due le cose? Sono davvero io a dettare le leggi della mia
vita? Nemmeno Hogwarts è più padrona di se, quindi cosa mi dice se sono libera
o no? Che inquietudine. E lungo la schiena si propaga questo brivido di
incertezza che non precede mai nulla di buono. Le nebbie e ancora le nebbie, quel tepore familiare e poi, ricordi tornano a galla, sempre più.
Rimase
immobile nella tensione della magia,
poi protese le braccia sopra le testa con le
palme rivolte al cielo,
e le riabbassò all'improvviso.
A
quel gesto le nebbie scesero…
Mi distacco da questo “ricordo”… è possibile definirlo
così se non l’ho mai vissuto? Eppure una spiegazione deve esserci, nascosta da
qualche parte. Ma lo stesso non riesco a vederla, sono abbastanza “ceca” da non
ricordare me stessa? E mi vedo riflessa
nei tuoi occhi. Mi sento a casa,ancora
una volta. Di nuovo. Ma non è la mia dimora quella…. Non ora.
Non più. E mi sembra tutto così sbagliato, così dannatamente sbagliato.
Perché?
Il tuo corpo mi schiaccia contro il freddo vetro. Così
freddo, che non posso non rabbrividire e mi sento scossa sempre più. Non è il freddo, ne il terrore del tuo volto.
Non so dare un nome…. Non so
specificarlo. È per causa tua, solo per causa tua. È la tua vicinanza. Quanto
vorrei un sorriso in quelle labbra, ma no, solo ghigni che creano ombre maligne
sul tuo volto, come in un corridoio di una casa quando appena esci da una
stanza illuminata e li le vedi, quelle ombre nere. Cosa possono darti? Solo
terrore. Ti si avvicinano per inglobarti. Ma puoi solo fuggire verso la luce. Tu che
provochi questo. Tu, brutta Serpe, ne sei consapevole e ne ridi beffardo.
- Cosa cerchi di fare Granger? -
- Non sono affari tuoi.-
- Non sai
quanto ti sbagli. -
- Smettila…-
- di fare cosa?-
- di stringermi come se fosse la tua amante.-
-Cosa sei allora, Granger?-
Cosa sono allora? Cosa sono realmente? Non so chi
sono io, e allora che cosa sono?
Intanto le tue labbra prendono possesso delle mie.
Nel tuo dolce bacio mi catturi, facendomi sciogliere. Eppure non so da dove esca
tutta questa “ forza”dentro me, per lottare.
- Lasciami andare-
Sussurro dura sulle tue labbra, hai un attimo di
esitazione, la tua mano leggermente trema, ma ancora non ti arrendi.
-sei un idiota Malfoy –
Mi mordicchi il labbro inferiore.
- Mi frego del pensiero della gente –
E la tua lingua si insinua dentro me…. Questo strano calore si insinua in me. Arde e mi da pace….
Perché? Perché non riesco a dare spiegazioni alle
mie domande? Esisteranno in questo mondo le risposte? O in un altro, o in
qualunque parte in questo universo spiegazioni ai miei perché? Ma la risposta
so già dov’è. So dove si trova. Ma la strada per trovarla è troppo lunga e
tortuosa. È dentro me…. Può sembrare facile, ma non lo è. E con i tuoi freddi
occhi continui a guardarmi e a lambire ogni pezzo delle mia pelle.
- Cosa vuoi da me, Malfoy? Io non ti appartengo-
- non esserne sicura…-
La tua mano si insinua sotto la mia camicetta. La
scosto via rapidamente, e mi
allontano. La tua mano mi trattiene
ancora.
-Dove pensi di andare?-
- Lontana da te-
Mi lasci andare, mentre i tuoi occhi ,dal colore
delle nebbie, cambiano repentinamente.
Come una lancia che ferisce il cuore, non solo il
corpo, le mie parole tagliano il suo petto. Ma, mi sento di nuovo tra le tue
braccia e mi conforta tutto questo.
-Perché fai tutto questo? Lasciami andare….-
Non so il perché
del loro venir fuori, ma sentii le mie lacrime scendermi sulle guance. All’orecchio
la tua voce rabbiosa mi scuote.
- Perché? Perché l’ho promesso e giurato. Ti avrei
protetta sempre e in ogni situazione, Granger. E non ti lascerò andare via, ora
che ti ho ritrovato. Non posso.-
E continuo a piangere cullata tra le tue braccia. Non credo di riuscire a far altro.
Mi baci il capo gentilmente per poi scendere a
baciare le mie lacrime e infine la mia bocca. Non voglio più protestare, tra le
tue braccia sono al sicuro.
NdA
Allora... Salve a voi tutti lettori! eccovi giunto il nuovo capitolo, un po' incasinato come i pensieri della nostra cara Hermione. Vorrei spiegare alcune cose.
Questa storia è intrecciata a parti di un libro che amo e che ho letto ultimamente. Si chiama "Le nebbie di Avalon" di Marion Zimmer Bradley potete trovare la trama qui http://www.potereallafantasia.it/recensioni/le-nebbie-di-avalon-marion-zimmer-brandley.html Mi ha ispirato una storia che si trova nel libro, che più in là vi spiegherò. Il pezzo in corsivo è tratto dal libro, ed è l'accesso alla magica isola di Avalon. Non so se è chiaro come capitolo o meno. Fatemi sapere voi! ^^
Ringrazio Laretta per la recensione e voi altri che leggete.
Vi aspetto al prossimo capitolo.
Un Bacio per salutare la morte e un abbraccio per richiamare la vita
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