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Autore: CarliParalyzed    23/02/2011    6 recensioni
Questa FF parla dell'amore tra Robert Pattinson e Kristen Stewart.
Non è niente di che, è la prima che scrivo. Non parla di Robert e Kristen davanti alle telecamere, ma di ciò che secondo me, accade o è accaduto nella vita di Robert e Kristen, prendendo spunto da "Gossip" e "interviste" varie. Spero vi piaccia!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ok, riprendiamo da dove avevamo lasciato i nostri amati Robsten :D Ringrazio come sempre chi ha recensito e tutti quelli che hanno letto il capitolo precedente, grazie davvero a tutti! *-*
Non dico nulla sta volta, spero solo vi piaccia ;)
Un bacio a tutti - Carli.
Ps. Come sempre c'è una canzone, sta volta una delle mie preferite in assoulto. Il momento che viene cantato, poi leggerete, parte dal minuto 3:55.

BUONA LETTURA.



""Voglio stare con te Rob, sono ubriaca e non mi reggo in piedi ma l'unica cosa che so con certezza è che voglio te e che ti amo e che ti amerò per parecchio tempo ancora quindi smetti di fare il cazzone con le altre, cazzo. Ho deciso, ti amo, hai capito o no? Ti amo Robert cazzo!"  le lacrime mi rigano il viso mentre tu sei davanti a me nella tua porta d'albergo, gli Mtv Movie Awards sono finiti qualche ora fa, ci siamo parlati ed abbiamo scherzato sul palco, ma non ho resistito quando tu, Kellan e Peter avete iniziato a scherzare su quante ragazze "fighe" ci fossero alla serata. Mi sono ubriacata a dovere, ho chiesto ad Anna della biancheria che non avrei mai messo da sobria e mi sono presentata alla tua porta, con una bottiglia di vino in mano e solo la tua felpa addosso.
Hai sgranato gli occhi e mi hai semplicemente detto "Ci hai messo meno tempo del previsto siamo tornati dall'Italia solo qualche settimana fa e sei già alla mia porta?" 
"Smettila Robert! Vuoi che ci fidanziamo? Ok va bene, faremo le cose come si deve ma smettila di fare il coglione!"  
"E tu smettila di piangere..." mi hai afferrato il braccio e mi hai fatto entrare dentro la tua stanza d'albergo. Abbiamo fatto l'amore tutta la notte e ci siamo salutati la mattina dopo quando mia madre è venuta a prendermi.
"Ci vediamo a fine Luglio" hai detto, con un finto sorriso sul viso per cercare di tranquillizzarmi - tu girerai il tuo film ed io il mio, ci rivedremo tra due mesi e non ho la minima idea di come farò.
Ti ho abbracciato forte e ho respirato il tuo profumo per qualche minuto prima di uscire dal retro dell'albergo, sei rimasto un po' con me e mia madre e poi sei corso a prendere l'aereo facendo un semplice ciao con la mano. Sono salita in macchina con le lacrime agli occhi, ma non hai resistito e ti sei avvicinato a darmi un bacio, veloce, come una cosa comune - da tutti i giorni.
"Ci vediamo presto... Fidanzata." mi hai fatto l'occhiolino e sei andato via.




Comic Con 2009, Luglio.


Pov Kristen


La macchina che si ferma interrompe i miei ricordi, siamo arrivati al CC, oggi presentermo New Moon e finalmente ti rivedrò. Forse ci saremo dovuti vedere prima, anche perchè non so quanto resisterò dal non saltarti addosso innumerevoli volte oggi.
Scendo dalla macchina ed i paparazzi iniziano a scattarmi foto stupide, a chiedermi come sto e perchè ho tagliato i capelli.
Rispondo con un semplice "Lavoro." e scappo via.
Taylor è già arrivato, mi abbraccia forte e mi solleva qualche centimetro da terra, gli chiedo come sta e se è stato bene quest'estate, dice di sì mentre mi scompiglia i capelli corti dicendo "Sono quasi corti quanto i miei, ma mi piacciono!" - almeno a lui.
Arrivano gli altri, Nikki, Ashley e Peter. Mi abbracciano e mi salutano tutti quanti, Peter dice che ora sono ufficialmente un maschiaccio con i capelli così, lo ero anche prima.
Dove diavolo sei? Se hai perso l'aereo giuro che ti strozzo.
Afferro il telefono e trovo un msg: "Rob."
"Arrivo, giuro che non faccio tardi!"
Spero vivamente per te, perchè almeno un bacio prima di salire sul palco te lo voglio dare, cazzo.
Parlo un po' con Nikki che finalmente si è calmata e rilassata, ha accettato il fatto che io voglia stare con te e non si lamenta, le sta bene così.
Sento le urla dei fans da fuori, sei arrivato.
Tutte urlano il tuo nome e ti vedo da dietro il vetro mentre ti fermi a salutare tutte le fans, fare foto e firmare autografi.
Hai i capelli "leggermente" incasinati ed un po' più corti, una camicia a quadri, un paio di jeans che fanno sì che le tue gambe lunghe si notino ancora di più ed un paio di anfibi neri, e questi da dove escono fuori?
Entri dentro esordendo con "Ehilà cast!" scoppi a ridere ed inizi a salutare tutti, Peter, Ashley, Taylor... Dai il cinque a Kellan e sorridi a Nikki, un sorriso forzato, si vede. Sono seduta ad un tavolino e non riesci a vedermi, ma continui a cercarmi mentre saluti gli altri.
"Kristen?" chiedi a Tay mentre ci parli.
"Oh era qui... - si gira a cercarmi e mi vede - ah eccola! E' seduta la infondo!"
"Arrivo!" gli dai di nuovo il cinque e ti avvicini verso di me.
Non hai niente da dire sui miei capelli, non ti piacciono per niente, ma ormai mi hai visto quasi tutti i giorni su Skype quindi ti sei abituato a vedermi così.
"Ehilà Runaway." mi fai l'occhiolino e ti siedi al tavolo con me.
"Ciao!" ti dico sorridente e non so, credo parecchio imbarazzata.
"Come stai?" chiedi sorridente.
"Bene, ora bene."
"Vieni con me?"
"Dove vuoi andare?"
"Tu vieni."
Mi prendi la mano ma la lasci quasi subito, incroci lo sguardo di Peter gli fai l'occhiolino e lui sorride annuendo e facendo "ok" con la mano.
"Dove stiamo andando? Un altro corridoio pieno di stanze, Rob?" scopi a ridere e mi guardi, poi ridi di nuovo e mi fai uscire dall'entrata sul retro, una limousine nera è parcheggiata fuori.
"Ah! Oggi usiamo la macchina, beh gran bel passo avanti!" ti tiro un colpo sull'addome che non ti arriva perchè afferri la mano prima che possa toccare il tuo corpo.
"Mh..." dici sotto voce - "Jeans sbagliati anche oggi Stewart."
Mi tiri verso di te, poggi una mano sul mio fianco e ti abbassi leggermente per baciarmi.
I nostri nasi si sfiorano e le nostre fronti si toccano, poggio le labbra sulle tue ed inclino leggermente il capo - sento la tue mani stringere entrambi i miei fianchi adesso, il mio corpo preme contro il tuo, faccio salire le mani tra i tuoi capelli e ci gioco un po', sento la tua lingua sfiorare le mie labbra e le dischiudo leggermente facendola entrare nella mia bocca. Sai di sigaretta e birra, come sempre, quanto mi è mancato il tuo sapore in questi due mesi?
Mi alzo sulle punte dei piedi per arrivare meglio alle tue labbra e mi sollevi di qualche centimetro, le nostre lingue giocano un po' e ci stacchiamo qualche secondo solo per prendere fiato. Mi sollevi leggermente la maglietta per toccare la mia pelle, l'accarezzi. I baci sono talmente forti che la mia schiena è totalmente poggiata alla macchina, le tue mani ormai sono dentro la mia maglia, le mie gambe ti avvolgono i fianchi e le incrocio dietro la tua schiena ma Dean esce fuori dalla macchina con un "Ehm Ehm...."
Ti stacchi da me e lo guardi.
"Che c'è?" chiedi infastidito, ci ha interrotto.
"Arriva qualcuno, entrate in macchina se dovete continuare la scenetta se no tornate dentro." ha un'espressione severa, ovvio. Lo paghiamo per proteggerci e allontanare i paparazzi e poi ci mettiamo a fare scenette mezzo porno in mezzo alla strada?
Lo guardo e gli faccio l'occhiolino mentre mi fai scendere e apri lo sportello della macchina per farmi entrare, meno male che la limousine è grande, se no non ci saresti stato dentro.
"Avete 10 minuti esatti ragazzi, muoversi."
Entri dentro la macchina e ti siedi nel sedile davanti a me, mi guardi e porgi la mano, l'afferro e mi tiri verso di te, mi fai sedere sopra di te e torni sulle mie labbra, mi togli la maglietta e mi slacci i jeans mentre io faccio lo stesso con i tuoi. Mi accarezzi i fianchi e la schiena, scendi sul mio fondo schiena e mi infili le mani dentro i pantaloni, ti tolgo la camicia e la maglietta e continuo  a baciarti prepotentemente.
Dean comincia a bussare sul finestrino ma nessuno dei due lo guarda, continuiamo a fare ciò che facciamo e sono più che sicura che finchè non finiamo non ci muviamo di lì.
Mi fai alzare e fai scivolare i jeans sulle mie gambe assieme agli slip ti abbassi leggermente i jeans ed i boxer e mi fai sedere di nuovo sopra di te entri dentro di me, sono ridotta così male che potrei mettermi ad urlare per tutta la strada, davvero.
"Ahi..." sussurro al tuo orecchio, non per il dolore, questo è logico, solo per il piacere e tu l'hai capito perfettamente. Afferri i miei fianchi e segui i miei movimenti dolci, non mi fai andare più veloce, mi accompagni e basta.
Mi baci il collo ed il seno ed ogni tanto torni sulle mie labbra.
Dean è ancora fuori che bussa e che parla dicendo qualcosa sull'ora.
"DEAN NESSUNO DEI DUE TI ASCOLTA, SMETTI DI PARLARE, CI ROVINI IL MOMENTO!" gli urli da dentro la macchina ridendo e con il respiro spezzato. Scoppio a ridere e ti avvolgo il collo con le braccia, ti stringo forte e mi rendo conto che siamo tremendamente in ritardo.
"Credo sia il momento di muoverci..." ti sussurro all'orecchio con un filo di voce.
"Sei tu che comandi, fai tu Stewart..."
"Ah giusto giusto..." ti sento ridere.
Il movimento aumenta un po', vado un pochino più veloce e sento le tue mani stringermi esageratamente forte i fianchi, mi allontani un po' da te e chini il capo indietro mentre vieni ansimando e cercando di trattenerti abbastanza, ma c'è ben poco da fare.
Dean sente le nostre urla da fuori e lo sentiamo mentre inizia a tossire, sale in macchina e accende la musica a tutto volume.
Avrei riso se avessi le forze per farlo, ma al momento sono all'apice del mio piacere quindi non ho le forze nemmeno per fare quello.
Vengo qualche minuto dopo di te ti mordo la spalla.
"Non staccarmi la spalla Stew però..." dici con il poco respiro che ti è rimasto.
Alzo il viso e ti guardo per qualche secondo, ti sorrido e tu ricambi il sorriso felice.
"Mi sei mancata, lo avevi notato?"
"Direi di sì, in effetti sì..."
"L'altra dose te la do in albergo." mi dici facendo l'occhiolino prima che io provi ad alzarmi dalle tue gambe.
"Immagino Pattinson!" ti dico ridendo.
"Sai due mesi in astinenza..."
"Vale anche per me, sai?"
"Spero." dici serio.
"Speri bene! Aiutami ad alzarmi ho le gambe atrofizzate Rob!" scoppi a ridere mentre mi dai una mano ad alzarmi, tiro su i jeans e rimetto la maglietta, tu fai lo stesso.
Usciamo dalla macchina e ci stiracchiamo, nello stesso momento. Dean ci guarda arrabbiato e torna in macchina per abbassare il volume mentre mi fai cenno di passare per prima sulla porta.
"Complimenti per i jeans."
"Sì me l'hai già detto, lo so che mi fai passare prima per guardarmi il culo." ti sento ridere alle mie spalle e mentre arriviamo dov'erano tutti ci rendiamo conto che siamo 20 minuti in ritardo.
Peter si avvicina a noi e ci guarda con aria entusiasta.
"Vi siete raccontati un paio di cose, eh?"
"Così pare..." gli rispondo, leggermente infastidita.
Ci chiamano sul palco, siamo io tu e Taylor. Io per prima, Tay per secondo, tu per terzo. Come sempre Tay sta in mezzo a noi e ci divide, al momento non ho la testa per pensare a New Moon e sono talmente estasiata ed eccitata che me ne fotte gran poco delle loro domande, continuo a fissarti e tu fai lo stesso con me.
Mentre rispondo ad una delle tante domande, dopo averla fatta ripetere alla giornalista essendo troppo distratta da te per ascoltare, scrivo un bigliettino sotto il tavolo e lo passo a Tay.
Lui te lo passa senza chiedere niente, e nel momento in cui lo stai leggendo qualcuno ti fa una domanda, tu t'interrompi e rispondi educatamente cercando di sembrare il più attento possibile.
Torni sul bigliettino, lo leggi:"Quand'è che andiamo in albergo Pattinson?" - Mi guardi, mi sorridi e ti lecchi il labbro inferiore.
Le domande per ora sono finite, dobbiamo fare le foto ci alziamo in piedi ed andiamo verso i paparazzi, ti metti vicino a me e mi avvolgi con il braccio destro la vita, mi tocchi la pelle e l'accarezzi.
"Sono troppo arrapato per stare qui, quando ce ne andiamo?" mi dici con il labbiale stretto in modo che nessuno si possa accorgere di ciò che dici.
Mi limito a guardarti ed a farti lo sguardo più compiaciuto che riesca a fare al momento e torno sui fotografi.
Continuiamo con le foto, sento la tua mano muoversi sulla mia schiena.
"Comunque sia, il tuo fondoschiena è veramente bello." dici sotto voce. Lo pizzichi e mi sposto un po' avanti, ti guardo di nuovo facendoti un mezzo sorriso ma fai finta di guardare i fotografi per far sì che non si accorgano di nulla.
Finiamo le foto e scendiamo dal palco salutando tutti, si sono accorti che siamo strani e Nikki mi chiede che mi prende; rispondo semplicemente con un "Ho voglia di fare sesso Nikki, perchè?" e lei rimane quasi allibita, come che non abbia mai sentito queste parole.
"Che c'è, Nik?" le chiedo divertita.
"Tu stai uscendo fuori di testa! Potevi scopartelo sul palco visto che c'eri!"
"Oh, in effetti c'ero quasi...."
"Pure io." intervieni tu poggiando il tuo petto sulle mie spalle, ed anche qualcos altro.
"Siete fuori di testa secondo me, si notava troppo! Ed il biglietto? Oddio siete fuori di testa."
"No, non siamo fuori di testa, siamo arrapati Nikki." mi avvolgi i fianchi con le braccia e poggi il mento sulla mia spalla.
"Oh no Stewart?"
"Sì leggermente Pattz, leggermente." mi giro a guardarti il mio naso sfiora la tua guancia, tu ti giri e mi dai un bacio sulle labbra.
"Eccerto, anche le affusioni in pubblico ora?"
"Nikki non c'è nessuno, siamo solo noi ed i manager, lo sanno tutti che vanno a letto assieme." interviene Jackson.
"Non andiamo a letto assieme." dici scocciato, hai ancora il mento poggiato sulla mia spalla.
"Ah no?" chiede Stephanie, la tua manager.
"No, non andiamo a letto assieme, e comunque sia sono fatti nostri."
Lasci la mia vita e ti sposti, hai l'aria infastidita, forse troppo...
"Lasciali perdere..." ti dico mentre ti guardo.
"Che palle - incroci le braccia al petto - quando staremo da soli? Mi sono rotto il cazzo di stare qui."
"Lo so, tra poco andiamo via..." ti sorrido e tu ricambi.
"Kristen? Devi andare a fare l'intervista con Tay qui fuori, muoviti su!" Ruth mi tira per un braccio e mi allontana un po' da te.
"Ed io? Dove mi lasciano?" chiedi un po' infastidito.
"Sono sola con Tay?"
"No Rob, solo Kristen e Tay." dice lei mente continua a tirarmi.
"Oh perfetto, questo film comincia a darmi sui nervi." mi giro a guardarti mentre lei mi tira via, mi guardi con l'aria sconsolata e ti metti seduto su una sedia ad aspettare.
L'intervista con Tay dura pochi minuti, giusto in tempo per tornare da te.
Saliamo con tutto il cast sul palco ed io mi metto affianco a Nikki, tu sei vicino a Kellan. Nikki ci ha consigliato di stare lontani per un po'. Ognuno di noi dice qualcosa al microfono prima di andare via, poi mi chiamano al microfono e dico la prima stronzata che mi viene in mente, ma che mi frega? Non sono in vena oggi.
Mi metto vicino a te, poggiandomi alla spalla di Taylor, prendiamo un po' in giro Ashley ed è pianemente convinta che sia stato tu a toccarle il culo, ma non è così in realtà sono stata io, si gira verso di me come per dire "Di al tuo ragazzo di tenere le mani a posto!" in realtà se fossi stato tu ti avrei preso a calci nel culo, altro che.
Scendiamo giù e facciamo qualche foto, ci mettiamo a scherzare e cominci a prendermi per il culo.
"Smettila di stare braccia conserte Kristen! Stai sempre così!" mi imiti ed io ti tiro un colpo.
La giornata prosegue con interviste varie in cui non faccio altro che darti fastidio - non ti faccio finire le frasi, lo odi perchè sei un tipo che mentre parla pensa molto e ci metti un po' per far venire bene le frasi facendole coincidere con i tuoi  pensieri, quindi perdi il filo del discorso due o tre volte e poi ci rinunci definitivamente mentre io scoppio a ridere.
"Oh state zitte!" riesci solo a dire prima di chiudere l'intervista, io e Ashley ridiamo ancora mentre salutiamo la giornalista che ci abbandona. Ci accompagnano fino alle macchine, firmiamo un paio di autografi ed andiamo via, snobbi la tua macchina ed entri nella mia fregandotene della tua agente che ti chiama.
"Ciao!" mi dici sorridente.
"Ciao!" ti faccio l'occhiolino.
"Se lo fai di nuovo in un'intervista m'incazzo!" mi dici sempre sorridente.
"Lo faccio per provocarti, razza di idiota!" mi alzo e mi siedo vicino a te, poggio la mia testa sulla tua spalla e ti afferro la mano, intreccio le mie dita con le tue e le stringiamo forte entrambi. Mi dai un bacio tra i capelli e poi posi la tua guancia sulla mia testa.
Rimaniamo così per un po', in silenzio.
"Che pensi?" ti chiedo sotto voce.
"Nulla nulla..."
"Dai dimmelo..."
"Mi mancavi, ma non credevo che rivederti mi facesse questo effetto, è tutto il giorno che mi trattengo. Anzi no, che i miei pantaloni chiedono pietà!" scoppio a ridere e guardo i pantaloni.
"Oh, poverini..."
"Non fare quell'espressione! Oddio non farla Kristen o finisce male per te oggi!"
"Quale espressione? Questa?" la rifaccio.
"Smettila Kris! Dico davvero, non riuscirò ad arrivare in albergo!"
"Esagerato!" la faccio di nuovo.
"Dio, Kristen!" mi prendi il viso tra le mani e mi baci prepotentemente. Infili la lingua nella mia bocca e ti butti su di me con tutto il tuo peso che mi fa stendere sul sedile.
"ROB! Soffoco!" non riesco a parlare, cretino.
Continui a baciarmi finchè non mi lascio andare e ricambio il bacio toccandoti i capelli.
Ti stacchi interrompendo il bacio.
"Mi fa impazzire quando mi accarezzi i capelli, te l'ho mai detto?"
"No, ma ora che lo so lo farò più spesso di prima." ti dico sorridente.
La macchina si ferma e ti alzi da sopra di me, mi tiro su dal sedile e corriamo dentro l'albergo, chiedi le chiavi della tua stanza ed io quelle della mia.
"Dovrei offendermi." dici sotto voce mentre ci allontaniamo dalla hall.
"Perchè?" ti chiedo incusiosita.
"Hai chiesto anche le chiavi della tua stanza."
"Ho per caso detto che dormo con te, scusa?" ho l'espressione serissima, ci rimani male, si nota e sto per scoppiare a ridere ma mi trattengo.
"Non dormi con me?"
"No! Facciamo poi torno in stanza, ovvio..."
"Perchè?" sei davvero convinto che sti dicendo sul serio, quanto sei cretino?
"Perchè dormire assieme è da... non so. Fidanzati? E noi non lo siamo, quindi facciamo sesso e poi torno in camera, o tu torni in camera tua insomma, come ti pare." entro nell'ascensore dandoti le spalle, sto per scoppiare a ridere, la tua espressione meriterebbe un oscar, davvero.
"Che?" chiedi fermando con il piede le porte dell'ascensore che si chiudono.
"Entra dentro dai!" lo fai e premi il bottone numero 11.
"Io sto al 12." premi anche il 12 che diventa rosso. Sei incazzato, lo sei seriamente, sei proprio un bell'idiota.
"Allora com'è andato il viaggio in aereo?"
"Bene." rispondi con un tono secco.
"Oh cos'hai ora?" faccio finta di niente.
"Un bel nulla, sono stanco." aw! Ti salterei addosso ancora di più quando hai il broncio.
"Allora ci vediamo domani se sei stanco?" ti chiedo con tono fintamente preoccupato.
"Sì, ci vediamo domani." le porte dell'ascensore si aprono ed esci arrabbiato.
"Ehi Pattinson, un bacio?" ti volti, mi guardi incredulo e poi dici "Il bacio è da findanzati.", scandisci bene la parola fidanzati ti volti di spalle e continui a camminare verso la tua stanza.
Non ce la faccio più, scoppio a ridere di gusto e tu ti fermi e mi guardi di nuovo.
"Che cazzo c'è da ridere?" continuo a ridere, la tua espressione fa davvero rotolare!
"Oh? Che ti ridi?" chiedi offesissimo.
"Allora vieni a darmene uno fidanzato, muoviti."
"AHAHAHA, non è divertente! Per niente! Ci sono rimasto male, non è carino!" metti il broncio ancora più di prima e ti volti per continuare a camminare, corro verso di te e ti tiro la camicia.
"Robert..."
"Cosa?"
"Stavo scherzando..." mi tiro su con le punte dei piedi e ti avvolgo il collo con le braccia.
"Mh... Non è carino come scherzo, ti stavo per mandare affanculo, c'è mancato poco."
"L'ho notato..." ti dico ridendo.
"Non ridere, ti ci stavo per mandare davvero ero già pronto alla sfuriata tipo MI HAI ROTTO I COGLIONI KRISTEN! Ma mi sono trattenuto un po'."
"Ti ho rotto i coglioni, Rob?" ti chiedo sfregando il mio naso sul tuo.
"Mh..." mi dai un bacio sulle labbra - "No, per niente..." un altro bacio.
"Scusa..." ti dico dandoti un altro bacio.
"Dovrai farti perdonare per questo..."
"So come fare..." ti dico leccandoti il labbro inferiore.
"Non ho ancora finito con te Stew, vieni qui." mi sollevi del tutto e mi trascini fino alla tua stanza, mi tieni con un braccio e con l'altro apri la porta della camera.
Mi metti giù ed accendi la luce, la mia valigia è affianco alla tua.
La guardi, poi guardi me e mi sorridi.
"Dove volevi che andassi a dormire, eh? Razza di cretino."
"Abbiamo la camera assieme?"
"Beh in teoria è a nome tuo, in pratica è di entrambi."
"Dividiamo una stanza? E se la convivenza non va bene?"
"Torno in camera mia e riproviamo tra un mese!" dico tranquilla togliendo la felpa e buttandomi sul letto.
"Wow... Dov'è Kristen di due mesi fa? L'hai vista? La sto cercando."
"Ah l'ho mandata a fanculo da un po', tu no?"
"Devo farlo?"
"Dovresti sì."
"Ok, l'ho appena fatto mentalmente e do il benvenuto alla nuova!"
"Grazie!" ti dico mentre ti sorrido.
"Ma mi piacevano i capelli della vecchia, posso riaverli?" scoppio a ridere.
"Li riavrai tra qualche mesetto, tranquillo!"
"Lo spero..." ti siedi nel letto - "Mi piacevano davvero i tuoi capelli, è una delle parti di te che preferisco, spero ricrescano in fretta..." dici con un tono triste.
"Oh ricresceranno, tranquillo!" ti poggio una mano sulla coscia e l'accarezzo.
"Lunghi come prima però eh!"
"Va bene, lunghi come prima, promesso."
Mi guardi e mi sorridi.
"Ah aspetta... Dov'eravamo in macchina?" ti avventi di nuovo sulle mie labbra e mi baci, ti accarezzo la guancia ed il collo, scendo sulla spalla e sul petto, arrivo ai tuoi jeans e li slaccio, piano, infilo la mano dentro e mentre ti accarezzo il tuo respiro inzia ad aumentare e ad essere meno regolare.
Mi baci un po' più forte di prima ed infili la mano dentro la mia maglietta mentre mi spingi sul letto, mi stendo e tu sei quasi tutto sopra di me. Mi slacci i jeans e li tiri giu con forza, mi accarezzi l'interno coscia, sali più su e tiri giù anche gli slip mentre io faccio sparire la tua maglietta e la tua camicia sul pavimento, ti accarezzo le spalle, la schiena, scendo sul fondo schiena e ti accarezzo piano e faccio in modo che anche i tuoi jeans spariscano assieme ai tuoi boxer.
Ti sposti totalmente e ti metti su di me, stando attendo a non pesarmi troppo, mi accarezzi le gambe e ne tiri su una ma le piego entrambe e ti stringo i fianchi. Sento la tua erezione premere ma stiamo a guardarci per un po' senza dire una parola, il nostro respiro è leggermente irregolare nonostante ancora non abbiamo fatto praticamente nulla.
"Possiamo stare così per un po'?" ti chiedo.
"Certo am..." ti fermi per un secondo e io ti sorrido.
"Dicevi?" ti chiedo sempre sorridente.
"Nulla nulla..." dici un po' in imbarazzo...
"Robert?"
"Kristen?"
"Dillo..."
"Cosa?"
"Dillo, Rob..."
"Cosa?"
"Robert non te la do se non lo dici!"
"Ahah, non è valido! E poi ormai ci sono, non puoi scappare!"
"Ok non te la do per altri due mesi, sai che sofferenza?"
"Oddio no!"
"DILLO PATTINSON."
"Ok AMORE, lo dico. Contenta ora?" aw, l'hai detto. Ho un sorriso enorme sul viso, mi tiro un po' su e ti avvolgo il collo con le braccia tirandoti verso di me per abbracciarti.
"Sì, ora credo di essere la donna più felice e fortunata del pianeta!" poggi la testa sulla mia spalla e ricambi l'abbraccio.
"Ora possiamo? No perchè ci rimango secco, mi si stacca tra poco!" scoppio a ridere mentre ti guardo, ti accarezzo i capelli e ti spettino un po'.
"Sì, possiamo possiamo..."
"Era ora! I romanticismi e più tardi!" ti avventi sulle mie labbra e ci giochi un po', mi afferri una mano e la poggi sul letto intrecciando le mie dita con le tue e con l'altra mi accarezzi la coscia lentamente, fai sfregare il mio corpo con il tuo ed entri dentro di me, ti abbraccio con il braccio che mi hai lasciato libero e ti accarezzo la schiena mentre le spinte aumentano sempre di più, cerco di liberare l'altra mano ma la stringi più forte e non la lasci allontanare dalla tua, le spinte aumentano ancora e sento la tua mano stringermi esageratamente la coscia, la tua lingua è dentro la mia bocca e non riusciamo a respirare bene ma nonostante questo non ti stacchi, credo che mi stia per venire un infarto.
Premo con le unghie sulla tua spalla con tutta la forza che ho ma sembra che tu non te ne accorga.
"Mh! Rob!" cerco di parlare ma non ci riesco mentre mi baci.
"Ro-Rob-ROBERT!" ti stacchi per riprendere fiato e riesco a chiamarti, ma non rispondi e non ti fermi, scendi sul mio collo e lo mordi.
"Rob!" ancora nulla.
"ROBERT CAZZO!" ti stacchi dal mio collo e mi chiedi "Che?" con il poco di fiato che ti rimane.
"Piano Robert, piano..." ti dico accarezzandoti i capelli - "Va piano, sarò qui anche domani mattina quando ti svegli..." ti dico mentre mi guardi negli occhi, hai un espressione un po' impaurita, spaesata.
"Robert?" ti fermi e continui a guardami.
"Rob? Oh? Ti senti bene?"
"Sì... Sì Kris, mi sento bene..."
"Ti vuoi calmare? Hai intenzione di non farmi camminare per le prossime settimane?" ti dico ridendo.
"No, no scusami..." i tuoi occhi sono lucidi.
"Rob..." ti accarezzo il viso - "Robert che c'è?"
"Oi? Parla, che c'è?"
"Credo che mi sentirò male se non continuiamo, te lo dico dopo..."
"No Rob, non continuiamo, spostati e dimmi che hai!"
"No Kristen, mi vuoi far morire?"
"Robert stai piangendo cazzo! Chissene frega del sesso, dimmi che hai! Cristo..." dico con tono quasi disperato.
"Non sto piangendo Kristen, sono solo... Felice, credo di sentirmi felice al momento. Non riesco bene a capirlo, sai quando funziona lui il cervello non funziona molto bene... eheh."
"No, credo che tu sia emozionato... Come lo sono io. Ma non c'è bisogno di sfogarsi ora dopo mesi d'ansia, goditi il momento e non andare di fretta, ok? Sarò qui anche domani mattina, te l'ho detto."
"Sei sicura?"
"Sono sicura Robert. Sarò affianco a te domani, ed ancora per un bel po'."
"Non mi sembra vero, sono due anni che aspetto questo cazzo di momento..."
"Godiamocelo allora, tontino." ti accarezzo di nuovo i capelli e ti avvicini per baciarmi tornando a ciò che facevamo prima, nel modo più dolce che esista al mondo.
Quando mi sveglio la mattina dopo sento il peso del tuo corpo sul mio, sono scomoda ma va bene, visto che ci sei tu sopra di me... Apro gli occhi e la luce del giorno inizia a farli lacrimare un po', cerco di afferrare il telefono ma è un movimento inutile visto che non è al suo posto; tiro su la testa a mi guardo intorno, poi guardo te. Hai il viso poggiato sul mio ventre e le braccia totalmente aperte, dormi profondamente ed ho paura si svegliarti quindi evito di muovermi troppo.
Il telefono della stanza comincia a squillare all'improvviso e ti sveglia, ti muovi un po' e poi alzi la testa spaesato. Hai i capelli incasinatissimi e la barba lunga, gli occhi semichiusi mentre ti guardi intorno cercando da dove provenga il rumore.
Scoppio a ridere e ti giri a guardarmi.
"Che hai da ridere?" chiedi con un mezzo sorriso sul viso.
"Oh nulla, sei abbastanza inguardabile la mattina!"
"Ah parla lei... Ma ti sei vista allo specchio?"
"No, c'eri tu addosso a me... Sono comoda come cuscino, eh?"
"Ossì, parecchio! Infatti mi sa che ti userò solo come cuscino d'ora in poi."
"Gentile!" tiro il lenzuolo e lo porto fino al mio mento, tu ti butti sul letto affianco a me, tiri il lenzuolo e guardi il soffitto per un po', poi ti metti di lato e mi guardi.
"Buongiorno amore!" dici sorridente.
"Buongiorno!" ti rispondo mettendomi di lato per guardarti meglio.
"Hai dormito bene?" mi chiedi.
"Benissimo e profondamente, tu?"
"Anche io, sì... Ho dormito bene." tiri fuori una mano da sotto il lenzuolo e mi accarezzi una guancia dolcemente.
Ti sorrido ancora e afferro la mano per baciarla.
"Allora che vuoi fare oggi? Stiamo soli?"
"Sì stiamo soli, direi!"
"Perfetto allora, che vogliamo fare?"
"Devo tornare a casa a prendere delle cose, e poi non so... Mia madre mi vorrà a pranzo ma credo che le darò volentieri buca."
"Perchè? Vai a pranzo, poi ti passo a prendere. Cioè non io... Qualcuno per me!" dici ridendo.
"No! Voglio stare con te. Vieni con me?"
"A pranzo a casa tua?"
"Sì!"
"Ma sei impazzita?"
"Perchè? Li conosci, che problema c'è?"
"Sì ok, ma... ma no! Non è, no mi viene l'ansia Kristen!"
"Smettila cretino, vieni con me e basta!"
"Come mi devo vestire?"
"Mettiti ciò che ti pare Robert! Te la ricordi la mia famiglia, vero?"
"Sì... Chiaramente Kristen!" continui a ridere.
"Ecco appunto, pure se ci vieni in pigiama mia madre esulterà! Pranziamo ed andiamo via, dai!"
"D'accordo ok, me la devo fare la doccia?"
"No vai in giro così!"
"Ok!"
"Alza il culo e vatti a fare la doccia, e la barba! Mi pungi!"
"No la barba no!"
"FALLA!"
"Eddaaai!" ti spingo fuori dal letto con tutta la forza che ho finchè non ti alzi in piedi e vai verso il bagno.
Mi avvolgo nel lenzuolo e ti seguo.
"La barba Robert, prima della doccia."
"Oddio solo per oggi fammela tenere lunga, dai!"
"La barba, Rob. Non lo ripeto di nuovo davvero, mi graffia!"
"Ma è morbida, senti!" avvicini il viso al mio e lo sfreghi.
"AI! Non è morbida spostati! Tu fai la barba ed io la doccia, facciamo così." sfilo il lenzuolo e lo lascio cadere per terra, apro la porta della doccia ed inizio a far scendere l'acqua calda mentre da dietro il vetro appannato ti vedo armeggiare con il rasoio elettrico e ti sento cantare qualcosa, non capisco cosa.
Esco dalla doccia e guardo il tuo viso mentre ancora passi il rasoio. Lo accarezzo e controllo che non punga più.
"Oh ecco, ora che è più corta va molto meglio." ti dico sorridente.
"Solo per te, nessuna donna è mai riuscita a farmela tagliare."
"C'è sempre una prima volta, Robert!"
"Seh seh..." scoppio a ridere ed apro la valigia, prendo un paio di jeans ed una maglietta nera assieme alla biancheria mentre ti sento aprire la porta della doccia e l'acqua inizia a scendere.
Li indosso e cerco di aggiustare un minimo i capelli, prendo un elastico e faccio la codina più piccola che io abbia mai visto.
"Come fai a legarli? Sono cortissimi!" mi chiedi tutto divertito.
"Oh ci riesco, lasciali stare così che vanno bene!"
"Oh guarda fai così ora, ti avvicini tutto bagnato verso di me ed inizi a giocare con i miei capelli.
"Rob che diavolo fai?"
"Aspetta!" - "Ecco guarda ora, sono fighi così." mi guardo allo specchio faccio un espressione quasi schifata e ti guardo.
"No aspetta... Dovrei uscire così?" indico i miei capelli con la mano mentre mi guardo ancora allo specchio.
"Sì, stai bene!"
"Ho una cresta Rob!" ti dico ridendo.
"Appunto!" mi dici ridendo assieme a me.
"Oh d'accordo, se piacciono a te..." smetto di guardarmi allo specchio e ti guardo per un po'.
"Mi dai un bacio?"
"Anche due!" lasci ciò che stai facendo e vieni verso di me, mi dai un bacio, poi un altro ed un altro ancora, mi afferri i fianchi e me ne dai un altro.
"Vanno bene?"
"Sì per ora sì..." ti faccio l'occhiolino e torni a vestirti.
"Hai la maglietta nera, vero?"
"Sì Rob, è nera."
"Se usciamo vestiti uguali sembriamo pazzi?"
"Lo sembriamo comunque amore." ti rispondo.
Scoppi a ridere e ti infili una maglietta nera con un paio di jeans.
"Beh abbiamo le scarpe diverse però!"
"Giusto!"
"Ok siamo pronti? Andiamo dai." Prendo le sigarette ed il telefono assieme alle chiavi della macchina e torno da te, apri la porta e mi fai passare per prima, controlli di aver preso tutto e la chiudi alle nostre spalle.
"Rob... Il telefono dov'è?"
"Non lo so."
"Ecco appunto, esci senza?"
"Se mi serve qualcosa uso il tuo, non voglio che mi rompano i coglioni oggi."
"D'accordo allora possiamo andare!" camminamo lungo il corridoio e mi prendi la mano, intrecci le tue dita con le mie. Guardo le nostre mani intrecciate e sorrido continuando a camminare.
Scendiamo giù alla Hall e chiedo dove sia la mia macchina, mi dicono che è stata parcheggiata fuori e che dobbiamo passare dal retro, un cameriere ci indica la strada e ci porta fino alla mia mini.
"Guido io!"
"Cosa? No no, la mia macchina non la guidi, te lo scordi!"
"Eddai, mi sento una femminuccia!"
"Tu non sai guidare, Rob. Finchè non impari non guidi, non rompere!"
Salgo in macchina e tu mi segui, accendo il motore e parte una canzone dei Clash "Police On My Back".
"Iniziamo bene la giornata con questa canzone eh!" dici ridendo.
"Oh, problemi con la mia musica?"
"No no, andiamo pure!" uscendo dal parcheggio prendiamo l'uscita secondaria e freghiamo i paparazzi che erano appostati nell'altra.
Non è molto lontano da casa mia ma ci mettiamo un po' per via dei semafori vari che ci sono in giro per LA.
"Guidi di merda Kristen!"
"Oh ma parli tu che non sai nemmeno dov'è la frizione?"
"Lo so invece......."
"Ah certo certo." entriamo nel mio quartiere e il mio vicino di casa mi fa "ciao" con la mano, è Johnatan. Andavamo a scuola assieme, circa un millennio fa.
"Chi cazzo è quello che ti saluta?"
"Uno con cui andavo a scuola anni fa, lo odiavo in realtà. Ma da un paio di mesi ha riconsiderato l'idea di salutarmi, non so perchè."
"Chissà perchè..." dici con un tono di voce che fa sembra la cosa più che ovvia.
"E perchè?"
"Hai scaricato Mike, semplice."
"Ah ma certo! E' così ovvio Rob!"
"Lo è!"
"Sì sì certo amore, certo..." arriviamo daventi casa mia, parcheggio la macchina e tu scendi per primo e ti stiracchi.
"Me la ricordavo più piccola casa tua..."
"Io non me la ricordavo proprio invece!" ti dico ridendo, mi sorridi mentre ti guardi intorno.
La muscia hip hop di Dana arriva dal garage e rumori strani provengono sempre da lì, passo dritta senza entrare, tanto non mi sentirebbe.
Mi segui fino al portone, prendo le chiavi ed entro dentro, c'è profumo di fiori.
"MAMMA?" urlo mentre ti faccio entrare dentro e chiudo la porta alle tue spalle.
Lei compare dalla cucina e mi sorride.
"Ciao tesoro!" si avvicina e mi abbraccia forte, ricambio l'abbraccio per un po' e poi si stacca e si avventa su di te, che novità.
"Ciao Robert!" ti dice sorridente e abbracciandoti, anche tu ricambi l'abbraccio e sorridi a me mentre guardo la scena.
"Ciao Jules" rispondi, non sei imbarazzato per niente. Cosa che sarei io assolutamente se la situazione fosse inversa.
"Come stai?" ti chiede aggiustandoti la maglia, vizio pessimo che le farò togliere.
"Bene, tutto bene, tu come stai?"
"Bene, sì sto bene, sono in ferie! Sto benissimo!" ti dice ridendo, tu ridi assieme a lei e poi si volta verso di me.
"State a pranzo?"
"No, se posso evitarlo lo salto volentieri se ci sono anche le fidanzate dei tre geni, grazie mamma!"
"Ci sono anche loro, ma non c'è tuo padre oggi, pranza a lavoro. Non puoi lasciarmi sola con Sarah, Amanda e Eva, ti prego non farlo!" scoppi a ridere.
"E queste chi sono?"
"Le ragazza ragazza di Cameron è Amanda, quella di Tay è Eva e quella di Dana è Sarah."
"Wo. Ma Amanda l'ho già conosciuta, giusto?"
"Sì, ma lei è ok - interrompe mia madre - sono le altre due il problema. Basta adolescenti per casa."
Scoppi a ridere di nuovo divertito e mi guardi.
"Mi hai trascinato qui assieme alle fidanzate dei tuoi fratelli di proposito?"
"O no, ovvio che no. Noi non rimaniamo qui, logico. Salgo su prendo le magliette e ce ne andiamo!"
"Ti odio!"
"Lo so mamma, anche io." le sorrido e corro su a prendere le cose che mi servono, ti sento parlare con mia madre al piano di sotto mentre sento la macchina di Cam sul vialetto.
Scendo giù e me lo trovo davanti.
"Ehi sorellina!"
"Ehilà" mi abbraccia e mi solleva di qualche centimetro, ricambio l'abbraccio e gli sorrido.
"Sì Cam sto bene, tutto ok, non me lo chiedere ti prego ti chiamo domani, ciao!"
"Ok, sei di fretta. Ciao! - si ferma e poi continua - no aspetta, perchè Rob è di la? State assieme o no? Che cazzo mi dici qualcosa?"
"Sì stiamo assieme, te lo dico sempre nella telefonata di domani!"
"Ah ecco ecco, ok, a domani allora."
Torno in salotto e ti trovo a parlare con Amanda, lo sapevo che ti incastrava.
"Ehi Amanda, come va?" le chiedo, come che m'interessi vagamente, certo.
"Ehi Stew!" mi abbraccia e mi sorride.
"Parlavo con Robert qui, nulla parlavamo di te."
"Ah sì? E che dicevate?"
"Nulla amore, nulla." scandisci bene la parola a m o r e davanti a lei che mi guarda ed alza le sopracciglia.
"Che?" le chiedo.
"Ci conosciamo da 4 anni e nessuno mi dice nulla? Da quando stai con lui?"
"Oh da ieri." dici tu ridendo.
"Non è... Da Aprile, ma... nulla, non ci siamo visti, quindi sì... Da ieri."
"WOW! Sono felice per te! Davvero!" un altro abbraccio, ti guardo e scoppio a ridere dicendo un "grazie".
"Ehm sì, noi andiamo adesso... Buon pranzo. CIAO MAMMA!" urlo dal soggiorno. Lei corre verso di me, mi abbraccia e poi abbraccia te, ci saluta e ci dice un "state attenti eh, mi raccomando."
"Mamma ti prego... Non ho 15 anni."
"No infatti, ne hai 7." interviene Cameron mentre mi guarda poggiato sulla porta.
"12 in più, Cam."
"Per me sono sempre 7." ti fa l'occhiolino e tu scoppi a ridere.
"Che rompi coglioni che sei, te l'ho mai detto?"
"E io te l'ho mai detto che per me avrai sempre 7 anni e io ti accompagno ancora a scuola?"
"Sì, me lo hai detto ora basta però."
"Sì vattene, scappa via che se no i paparazzi me li porti a casa! Sciò!"
"Vaffanculo Cameron!" gli dico con il sorriso.
"Ricambio." - mi fa l'occhiolino prima che chiuda la porta e ti trascini via.
"La tua famiglia è... strana." dici ridendo.
"Messa  a confronto con la tua, sì, lo è parecchio Rob!" ti dico ridendo assieme a te.
Vai verso la macchina ma ti fermo.
"Qui è come per te a Londra, conosco ogni vicolo e strada, possiamo stare nella valle con tranquillità, non preoccuparti." ti afferro la mano ed intreccio le mie dita con le tue.
"Wow, stiamo camminando in una strada presi per mano, renditene conto."
"Lo sto facendo!" ti dico ridendo.
Camminiamo per un po' e parliamo di un sacco di cose, per lo più stupide, poi mi fermi davanti ad un parco tutto verde.
"Possiamo sederci sotto l'albero che c'è lì infondo?"
"Sì certo!" camminiamo sul prato per un po' e ti fermi sotto l'albero, ti siedi e poggi la schiena sul tronco, ti metti gli occhiali da sole e mi tiri verso di te, mi siedo vicino a te e poggio la testa sulla tua spalla.
"Le nostre giornate dovrebbero essere sempre così, mi piacerebbe davvero."
"Le avremo... Quando avremo meno impegni, credo..." ti dico con il tono di voce un po' triste.
"Lo pensi davvero?"
"Cosa, Rob?"
"Che la nostra vita sarà normale, quando finirà tutto quel casino."
"Lo spero... Lo spero davvero. E sì, lo penso. Finirà, vedrai." ti dico accarezzandoti la gamba.
"Ok scegli una data!" mi dici mentre ti volti a guardarmi.
"Una data?" ti chiedo.
"Una data sì, come anniversario!"
"Non abbiamo quella di giugno?"
"No, è iniziato molto prima amore, scegli una data d'Aprile..."
"Mh... Non lo so, sceglila tu, a me va bene."
"No dai, dimmi un numero che ti piace."
"A me piace il... 14."
"A me il 21, dici tu."
"Ecco, ti pareva, non potevamo essere d'accordo nemmeno sulla data." ti dico ridendo.
"Facciamo... Il 7?"
"Il 7?"
"Sono multipli di 7, facciamo il 7 Aprile."
"D'accordo, vada per il 7 Aprile."
Mi prendi il viso tra le mani e mi da un bacio, dolce, caldo...
"7 Aprile 2009. Lo farò scrivere da qualche parte prima o poi."
"Non c'è bisogno, basta che la ricordi tu." ti dico sorridente.
"La ricorderò, ci puoi giurare."
Mi dai un altro bacio mentre ti stendi sul prato e poggi la testa sulle mie gambe, ti accarezzo i capelli e ti guardo per un po'. Vorrei davvero che la mia vita fosse un po' più calma solo per poter stare con te quando e come voglio, come in questo momento. Pagherei per poterlo fare...
"Rob..."
"Dimmi amore." mi dici mentre alzi lo sguardo per guardarmi meglio.
"Vivremo la nostra storia nel migliore dei modi, senza complicazioni, ok? Niente casini."
"Niente casini amore..." mi dici sorridente.
"D'accordo allora." mi chino su di te e ti do un bacio sulla fronte mentre inizi a cantare una canzone che non canteresti mai di solito, ma ora lo fai, per me.
"You are all I want - Tu sei tutto ciò che voglio
You are all I need - Tu sei tutto ciò di cui ho bisogno
You are everything - Tu sei tutto
Everything -
Tutto

You are all I want
- Tu sei tutto ciò che voglio
You are all I need
- Tu sei tutto ciò di cui ho bisogno
You are everything
- Tu sei tutto
Everything
- Tutto

And how can I -
e come posso
Stand here with you -
stare qui con te
And not be moved by you -
e non essere allontanato da te
Would you tell me -
vuoi dirmelo?
How could it be -
come potrebbe essere
Any better than this - 
meglio di cosi? "


"Rob..." ti dico sotto voce.
 Tu mi guardi e mi sorridi mentre continui a cantare per un po'.
"Robert..."
Smetti di cantare e mi guardi.
"Ti amo." dico sincera.
"Ti amo anche io. Da un bel po'..." 

"Anche io, da un bel po'."
"Lo sapevo..."

















   
 
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