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Autore: Bellafifi1986    08/01/2006    2 recensioni
Non so come descriverlo quindi se siete curiosi, leggetelo... E' la mia prima D/H.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Arthur Weasley, Bellatrix Lestrange, Fleur Delacour, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Lucius Malfoy, Luna Lovegood, Molly Weasley, Narcissa Malfoy, Nuovo personaggio, Padma Patil, Severus Piton, Viktor Kru | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2 - Un'amica per Draco

Il giorno dopo era arrivato ed era il momento di salire sul treno, sapeva cosa lo aspettavo sguardi, bisbiglio e indifferenza ma avrebbe tenuto la testa alta e cosi entrò nel treno alla ricerca di uno scompartimento e mentre camminava molti studenti gli gridavano "Spostati, lurido figlio di un Mangiamorte", "Non dovresti essere qui", "Dovresti essere ad Azkaban a far compagnia a tuo padre" lui non disse nulla prosegui come se non fosse successo niente ma dentro soffriva terribilmente. Vide uno scompartimento vuoto e si infilò dentro socchiudendo la porta, avrebbe voluto piangere ma non ci riusciva, voleva un amico che lo consolasse ma non lo aveva, era solo e niente avrebbe potuto cambiare quella realtà.

L'Espresso di Hogwarts aveva iniziato il suo viaggio e Draco guardava da finestrino immerso nel suoi mille pensieri intanto in un altro scompartimento non lontano dal suo c'era Hermione con Grattastinchi appoggiata sulle sue ginocchia e in compagnia di Harry, Ron e Ginny si stava parlando di Malfoy.

"A me mi fatto pena, quando gli hanno gridato quelle cose" disse Hermione dispiaciuta.

"Hermione, ma che cosa stai dicendo?" esclamò Ron incredulo e disse "Se le merita per tutti gli anni che ci ha tormentato"

"Ron, ha ragione" disse Ginny alla sua migliore amica "Ma non ti ricordi di come ti ha chiamata in questi anni"        

"Si, lo so ma..."

"Niente ma. Era ora che se lo meritasse" disse Harry aggiungendosi ai due.

Grattastinchi balzò giù dalle sue ginocchia e scappo fuori dallo scompartimento.

"Grattastinchi!" lo chiamò Hermione alzandosi e precipitandosi fuori dallo scompartimento. "Dove vai? Torna qui!"  

"Hermione, dobbiamo andare nel vagone dei Prefetti. Ci stanno aspettando" la avvisò Ron ricordandoselo.

"Tu vai, io riprendo Grattastinchi e ti raggiungo" gli disse Hemiorne prima di corre verso la direzione presa da Grattastinchi.

Ron andò nel vagone dei Prefetti lasciando soli Harry e Ginny nel frattempo Grattastinchi entrò nello scompartimento di Draco e saltò sopra alle sue ginocchia.

"E tu chi sei?" disse Draco accarezzandolo con una mano. "Dove la tua padrona o il tuo padrone?"

Grattastinchi gli fece le fusa.

"Che tenero che sei" gli disse Draco continuandolo ad accarezzare e poi il gatto lo lecco la faccia. "No, dai mi fai il solletico"

Hermione aveva sentito il miagolio di Grattastinchi entrò nello scompartimento e trovò Draco con Grattastinchi sopra le ginocchia.

"E tu?" le chiese Draco con un tono di voce differente.

"Si, si chiama Grattastinchi" gli rispose Hemiorne calma.

"E' un gatto intelligente" le disse Draco con tranquillità. "Puoi venirtelo a prendere, non mordo mica"

Hemiorne si levo dalla porta che si chiuse a una piccola frenata del treno e si avvicinò a Draco che le porse Grattastinchi, lo stava prendendo quando Draco fece una cosa improvvisa la strinse a sé, non sapeva come ci era finita, fatto stava che era a cavalcioni su di lui.

"Malfoy, che fai?" gli chiese Hemiorne confusa e arrossendo, non se lo sarebbe mai immaginato e all'improvviso lo senti piangere."Ma..."

"Non voglio essere solo, ho bisogno di un amico" le confessò Draco singhiozzando e bagnando la camicia di lei "ho un disperato bisogno di un amico"

"Non fare cosi, Malfoy" gli disse Hemiorne cercando di calmarlo, era stupita da quel sfogo e le stringeva il cuore.

"Io non voglio diventare come mio padre... non voglio uccidere... io non sono come lui... " continuò Draco piangendo. "Voglio solo una vita normale... non credo di chiedere tanto"

Hermione non sapeva che fare, da una parte voleva consolarlo dall'altra non sapeva come aiutarlo.

"Non ho mai chiesto aiuto a nessuno, ma ora lo chiede a te" disse Draco piangendo "Ho bisogno di un amica, ho bisogno di te"

"Calmati, Draco" disse Hermione accarezzandogli i capelli.

"Ti prego, non abbandonarmi" la supplico Draco piangendo"Non respingermi, Hermione"

"Non lo farò, Draco. Non lo farei mai" gli sussurrò Hermione dolcemente stringendolo, cullandolo.

Restarono in quella posizione per un po' di tempo, abbracciati l'uno all''altro mentre il treno continuava la sua corsa ma i due non se ne accorgevano. Fu Draco a parlare.

"Ti ho bagnato tutta la camicetta"  le disse Draco vendendo la macchia.

"Non fa niente, mi basta  sapere che tu stia meglio" gli disse Hermione tenera, asciugandogli le guancia bagnate con il suo fazzoletto e poi si sedette accanto a lui.

"Sarai davvero mia amica, Hermione?" le domandò Draco.

"Si, sarò la tua amica"

"Perdonami, per quello che ti ho fatto in questi anni e che..."

Hermione lo azzittì premendo un dito sulle sue labbra "Non c'è bisogno... scordiamoci il passato e ricominciamo da capo"

"Sei cosi buona"

"Si e no, so quando uno dice la verità e i tuoi occhi sono limpidi e sinceri"

Draco ora una amica, la sua prima amica anche se è segreta ma non gli importa e felice raggiunse con Hermione il vagone dei Prefetti.

Non si senti cosi bene da un po' di mesi e doveva ringraziare Hermione per quello.

Una volta arrivati a Hogwarts, ognuno era seduto nel proprio tavolo. Hermione vedeva come i suoi compagni lo tenevano alla lontana e come lui ne soffriva e Draco sapeva perfettamente che sapere successo, tutti lo ignoravano parlando tra loro; persino Blaise Zabini con cui aveva sempre parlato in quegli anni.

"Benvenuti a un altro anno a Hogwarts" disse Silente alzandosi in piedi e tutti smisero di parlare "Dirò poche cose, anzitutto do il benvenuto alla professoressa  Fleur Delacour che ha gentilmente accettato il posto d'insegnate di Difesa contro le Arti Oscure, molti se la ricorderanno perché ha partecipato al Torneo Tremaghi. Buona fortuna, professoressa"

Tutti applaudirono sopratutto i ragazzi, Ron e Harry, Hermione notò che Piton era strano, non era ostile come con gli altri insegnanti di Difesa contro le Arti Oscure, non capivo il perché ma era strano visto che parlavano amichevolmente.

"Annunciò il ritorno della professoressa Cooman, molti ne saranno felici"

Lavanda e Calì erano contente mentre Harry non era dello stesso parere, avrebbe ricominciato a predirgli presagi di morte e non sapeva se sarebbe riuscito quest'anno a reggere.

Silente passò a un'altra nomina, infatti avrebbero avuto una nuova professoressa di Babbanologia, una donna di  trentasei anni si alzò in piedi, molti ragazzi restarono colpiti dalla sua bellezza; Cassandra Goodfried aveva dei lunghi capelli corvini, gli occhi color d'ambra, un corpo perfetto con curve mozzafiato e l'abito che portava le valorizzava.

"Secondo te, possiamo ancora iscriverci a Babbanologia?"  chiese Ron con gli occhi fuori delle orbite a Harry.

"Ronald, è solo una donna. Sembra che tu non la abbia vista una" gli disse Hemione

"Io lo facevo per imparare Babbanologia"

"E da quando ti interressa?"

"Da quest'estate"

"Strano perché non me lo hai detto"

"E con questo, non ci diciamo le cose"

"Lo vuoi fare solo perché ora c'è lei"

"Non è vero"

"Si, che vero"

"Alt!" disse Harry irritato, Hermione e Ron litigavano sempre. "Comunque ci si può iscrivere"

"Allora domani tu e io ci andremo a iscrivere"

"Io? che centro? So tutto sui babbani"

"Ma sarà molto interessante studiarlo dal punto di vista dei maghi"                 

"Quella era la mia frase, copione" disse Hemiorne irritata.

Draco li guardava acchiapparsi, certo che Weasley era proprio bambino mentre Hemiorne era sempre stata più matura della sua età.

"Bene, le ultime due cose è vi lascierò al nostro bachetto, la prima è che i prefetti non staranno più nelle loro Casi Comuni saranno spostati in altre sede" annunciò Silente calmo e tutti rimasero stupiti "Ora la professoressa McGranitt vi dirà come verrete accoppiati e dividerete la stessa camera"

La professoressa McGranitt si alzò e prese una pergamena contenenti le coppie e poi disse schiarendosi la voce: "Pansy Pankisons e Hannah Abbott"

Pansy Pankisons non era contenta avrebbe voluto essere con Draco, anche se i suoi genitori le aveva detto di stargli alla larga.

"Anthony Goldstein e Ernie Macmillan"

Ron chiese gli occhi e si mise a pregare "Fa che non capiti con Malfoy! Fa che non capiti con Malfoy"

"Ronald Weasley e Padma Patil"

"Grazie, mille" disse Ron guardando il cielo e rivolgendosi a Harry chiese "Con chi sono?"

"Con Padma Patil" gli rispose Harry tranquillamente

"NOOOOOOOOOOOOOOOOOO!"

"Silenzio!" gridò la McGranitt a Ron e poi prosegui "E per ultima coppia, Draco Malfoy e Hermione Granger"

Tutti bisbigliavano tra loro, Draco e Hermione si guardarono e erano felici di essere stati messi insieme.

"Dirò a Silente di cambiarti e metterti con me" disse Ron a quella notizia.

"Ron, non c'è ne bisogno" disse Hermione tranquilla.

"Certo che c'è ne bisogno" ribatté Ron "Non lascerò che la mia migliore amica dorma con un Mangiamorte"

Draco lo voluto prenderlo a botte a quelle parole ma fu Hermione a intervenni in sua difesa e gridò arrabbiata: "Non ti permettere più di dire una cosa del genere, Ron! Il fatto che Lucius Malfoy sia un Mangiamorte, non rende Malfoy un Mangiamorte"

"Brava, la signorina Granger" disse Silente applaudendola "Ciò che ha detto è vero. Era questo l'ultima cosa che devo dirvi, le colpe dei padri non devono ricadere sui figli, dovete imparare ad andare oltre delle apparenza come a fatto la signorina Granger. Voglio che ci pensiate seriamente, è giusto condannare una persona per quello che ha fatto un genitore?" poi spostando il suo sguardo su Draco disse "Io sono sicuro di no, le mie porte saranno aperte a chiunque e chi avere una mano per cambiare"

Draco aveva sempre disprezzato a Silente per colpa di suo padre ma in quel momento gli fu molto grato, ora capiva perché molte persone lo stimavano e lo ritenevano il più grande mago di tutti i tempi poi guardò ad Hermione che era all'in piedi con le guancia rosse per quello che gli aveva detto Silente.

"Bene, ora si dia iniziò al banchetto"  disse Silente sedendosi. "Può sedersi signorina Granger"

Hermione si sedette ancora rossa in viso e il cibo appari dal nulla nei cinque tavoli almeno ora avrebbe pensato a mangiare invece di parlare.

"Silente non si accorge degli errori che ha fatto e sta facendo" disse Ron imperterrito a Harry.

"E quali sarebbe, Ronald Weasley?" gli domandò Hermione seccata. Era preoccupate che lo chiamasse per nome e cognome.

"Dare due possibilità a Piton"

"Ancora con questa storia, Piton è dalla nostra parte" disse Harmione per l'ennesima volta. Quando la finirà con questa storia.

"Era un Mangiamorte" 

"Hai detto bene era, tempo passato ora tempo presente, fa la spia per l'Ordine" appuntò Hermione seccata.

"E secondo perché ha fatto tornare Malfoy"

"Basta! Io cambio posto" disse Hermione perdendo la pazienza e andandosi a sedere vicino a Ginny.

Dopo il banchetto i prefetti accompagnarono gli studenti alle vari case e poi tornarono da Silente per le loro nuove dimore. Draco e Hermione seguirono Silente, Ron e Padma alla McGranitt, Pansy e Hannah a Piton e Ernie e Anthony a Madam Bumb.

 

Draco e Hermione si ritrovarono della parte Est del castello, Silente si conduce in un corridoi di cui ignoravano l'esistenza e si trovarono davanti a un quadro raffigurati un uomo e una donna.

Draco riconobbe l'uomo visto che portava il simbolo di Serpeverde e disse  "Ma è Salazar Serpeverde"

"Hai indovinato, Draco" disse Silente "Non venivo da queste parti da molto tempo"   

"Signore, chi la donna ritratta con lui?" gli chiese Hermione curiosa.

"Non lo so"

"Ha il simbolo di Grifondoro però" disse Hermione osservando il dipindo.

"Ci sono cose che non posso sapere, nonostante sia considerato molto saggio e sapiente" gli confessò Silente a Hermione."Ora la vostra parola d'ordine è Amicitia ed mi sembra appropriata per voi due"

Hermione e Draco fecero la faccia stupita e si guardarono. Fu la prima a parlare "Lei lo sa?"

"Certo, io vedo e comunque sono felice che tu starai vicina a Draco, se lo merita di essere felice" disse Silente con gli occhi che gli brillavano.

"La ringrazio per ciò che detto" disse Draco con ammirazione.

"Di niente, ora vi lasciò anch'io come tutti vado a dormire"

Detto questo Silente sparì dietro l'angolo e Draco e Hermione dopo aver detto la parola d'ordine entrarono. C'era una piccola saletta con due porte una destra e un'altra a destra, il camino accesso, un divano color dell'oro, dei tappeti rossi e verdi, delle cadere argentate sul caminetto, una piccola scacchiera, un tavolino e  Raggomitolata sul tappeto vicino a fuoco c'era Grattastinchi mentre in una gabbia c'era un gufo reale.

"E tu?" gli chiese Hermione indicandolo.

"Si, me lo ha regalato mio padre per il mio undicesimo compleanno" le rispose Draco triste.

"E come si chiama?"

"Ambrogio II"

"Come

"Si"

"Non trovi che sia confortevole"

"Altro che è meravigliosa, meglio dell'atmosfera che si respirava nella mia sala comune"

"Voglio andare a vedere la stanza?"

"Certo, sono curioso di sapere come dormiremo" disse Draco malizioso.

"Non farti venire strane idee in testa, Draco o se no mi rimangiò tutto" disse Hermione seria e Draco già impallidì "Stavo scherzando" scoppiando a ridere.

"Che hai da ridere?"

"Dovevi vedere la tua faccia" disse Hermione ridendo piegandosi in due.

"Ah è cosi... ridi di me. Preparati a ricevere la mia vendetta" disse Draco scherzoso e in un secondo le afferra i fianchi e comincia a farle il solletico nei suoi punti più deboli e le comincio a ridere più forte, tentando di divincolarsi.

"Basta, ti prego,  basta!"

"Ti arrendi?"

"No"

"Allora devo continuare"

"No, fermati"

"Ti arrendi ora?"

"Si, va bene"

Draco non aveva mai scherzato cosi, una risata pura e no più strascicata. I due aprirono la porta in legno a destra e vi entrarono, era una stanza abbastanza grande con due letti a baldacchino, quello con le tende e coperte verdi era a sinistra e l'altro con il rosso era a destra, con vicino due armadi e due scrivanie.

Hermione si sdraio nel suo letto era più comodo di quando ricordasse e aprendo il baule prese il pigiama.

"Ti da fastidio se mi faccio il bagno per prima?" gli chiese Hermione, non sapeva le sue abitudini.

"No, me la farò domani. Intanto mi cambiò qui e disfarò la valigia" disse Draco tranquillamente.

Hermione con il pigiama, si alzò dal letto e camminò verso la porta mentre Draco la osservava usci dalla stanza.

 

Fine del 2° Capitolo.    

 

   

 

 

  
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