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Autore: Alessiuccia    08/01/2006    1 recensioni
Barbara, toglimi dalla cronaca mondana! Per pietà, puoi anche mandarmi in giro per il mondo alla ricerca della torta più lunga o della campana più grande… decidi tu, per quanto mi riguarda, tutto è meglio di questo strazio…
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Orlando Bloom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Sette- SECONDA PARTE

Buon Anno a tutte!

Eccomi qua, stavolta senza molto ritardo… e con una grossa sorpresa: HO FINALMENTE DECISO COME ANDRA’ A FINIRE LA STORIA. Incredibile, vero?!

Ho avuto un attimo di ispirazione e, in quattro e quattr’otto, ho buttato giù un bozzetto, con i momenti principali da descrivere nei prossimi capitoli.

Spero di non deludere nessuna di voi!

UN BACIO

PS continuate a recensire: mi rendete orgogliosa della mia piccola opera!!!

Capitolo Sette- SECONDA PARTE

 

Chiara, pallida in viso da sembrare quasi un fantasma, dopo aver dato un veloce sguardo alle foto pubblicate sulla nota rivista americana, cominciò a leggere attentamente il lungo articolo che seguiva.

“NUOVA FIAMMA PER ORLANDO BLOOM: sarà imminente la separazione dalla Bosworth?”, il titolone beffardo troneggiava in alto nelle due pagine.

“Ce li ricordavamo così: belli, sorridenti e terribilmente innamorati. Durante la presentazione del nuovo film dell’affascinante attrice di sangue blu, non avevano fatto altro che tubare come due piccioncini… Ma il sogno si è infranto, lasciando alla bionda (e rifatta) Kate un bel paio di corna, oltre ad una villa da favola e a gioielli vari”.

L’articolo continuava su questo tono sarcastico, spiegando, di volta in volta, dove erano state rubate le immagini che ritraevano Orlando insieme ad una “venere in miniatura”, (questa la definizione data dal settimanale scandalistico), in diverse situazioni.

“Fatti l’uno per l’altra”, “Proprio una bella coppietta”, “Manca solo un bambino per poterli considerare una famigliola felice”, erano le didascalie che incorniciavano alcune di quelle fotografie.

L’attenzione della giornalista, però, si focalizzò su un paragrafo, intitolato “Chi sarà mai la causa della rottura?”, nel quale si facevano le ipotesi più varie sull’identità della misteriosa ragazza.

“Fonti ben informate dichiarano di sapere con sicurezza il nome della donna, che passeggia tranquillamente con Bloom per i viali di Hyde Park e le strade di Roma. Secondo questa teoria, si tratterebbe, infatti, di Chiara D’Amico, giornalista italiana di cronaca mondana.

“La giovane ventiquattrenne ha, in effetti, intervistato l’attore protagonista dell’ultimo film di Scorzese, per conto del mensile GAIA. Da quel momento, i due sono diventati inseparabili”.

Il servizio si concludeva con diversi interventi di famosi sociologi statunitensi, che elencavano le cause di un possibile tradimento del partner ed elargivano consigli sul modo migliore per preservare un rapporto.

Infine, un test sulla personalità aiutava a capire se si era potenziali “TRADITORI O VITTIME?”.

 

- Chiara… Chiara- Matteo tentava di riportarla alla realtà; ma lei era china sulla rivista, alla ricerca di qualche informazione, sfuggitale ad una prima lettura.

 

- Com’è possibile?- riuscì a dire.

 

- Hai davvero avuto una storia con quell’attore?!- le chiese. Se non l’avesse conosciuto così bene, avrebbe potuto anche pensare che fosse geloso.

 

- Matteo, hai voglia di scherzare?!- fu la risposta- Certo che no!

 

- Ma… queste foto…?- come sperava di negare l’evidenza dei fatti?

 

Chiara gli raccontò tutto. Gli spiegò che non l’aveva fatto prima perché non pensava fosse così importante.

 

- Ma, tu, come mai hai letto l’articolo?- gli chiese, camuffando la sua tensione con una vena ironica- non mi dire che t’interessi di gossip?!- disse, chiudendo il giornaletto. Il ragazzo sorrise leggermente.

 

- No, mi è capitato di sentirne parlare ieri dalla mia segretaria e da Jacqueline. Sono due pettegole della peggiore specie, quando si uniscono…- disse, alzando gli occhi al cielo, sospirando. Chissà quante volte gli era capitato di dover sopportare i loro pettegolezzi?!

 

Chiara ritrovò parte della sua sicurezza.

 

- E, poi, queste foto non dimostrano nulla… Sì, qualche abbraccio… ma, da qui a costruirci sopra una storia di bugie e tradimenti, ce ne vuole!

 

- Ora, però, dovrai stare più attenta a chi frequenti- la incalzò l’amico- Sicuramente, quando si saprà qui, in Italia, avrai più difficoltà a girare per strada e incontrare chi ti pare… sarai guardata a vista da qualche paparazzo…- Chiara si rese conto che Matteo aveva ragione: non sarebbe stata più libera come una volta.

 

E, per lei, che teneva moltissimo alla privacy, alla sua e a quella delle persone che intervistava, sarebbe stata dura resistere, senza dare in escandescenza.

I due ragazzi parlarono ancora per qualche minuto dell’accaduto, di come tutti i preconcetti sull’attore hollywoodiano erano crollati dopo il loro incontro, di quanto, in realtà, fosse diverso da come appariva (o, forse, doveva apparire). Insomma, Chiara lo descrisse come un “normale trentenne, con tutti i pregi e i difetti del caso”.

Matteo, se all’inizio era sembrato un po’ geloso, senza volerlo, ora si sentiva sollevato del fatto che la sua migliore amica non gli stesse nascondendo niente. Ma, allo stesso tempo, cominciava a nutrire un sentimento simile all’invidia nei confronti dell’inglese. E non riusciva a spiegarsi il perché.

 

- Hai impegni per la notte del 31?- le chiese all’improvviso.

 

- Ci credi che ancora non ho pensato a cosa fare?!- gli rispose, pensierosa- Ho avuto tanto di quel lavoro che proprio non me ne sono preoccupata…

 

- Ti va di andare a Los Angeles con me?- non le lasciò il tempo per rispondere- sai, Jacqueline sta organizzando un megaparty nella villa di famiglia; e, in quell’occasione, renderemo ufficiale il nostro fidanzamento- le disse- Vorrei che ci fossi anche tu, anzi, soprattutto tu!- lei distolse il suo sguardo dagli occhi del ragazzo- Ti prego…

 

- Non so…- rispose- dovrei… dovrei organizzarmi…

“La verità è che non voglio subire il confronto con la TUA ADORATA Jacqueline…”, pensò.

 

- Mmm… facciamo così: non mi fermerò a Roma, per adesso- lei lo fissò, interrogativa- Sì, sono solo di passaggio. Più tardi prenderò un aereo per Palermo, per stare un po’ con i miei… Tu pensaci, poi fammi sapere. Ma permettimi di dirti che ci divertiremo un sacco: sarà una festa con i fiocchi, te l’assicuro! E, poi, potremo passare un po’ di tempo insieme, dopo tutti questi mesi che non ci vediamo…- le voleva dire sicuramente qualcos’altro- Io… voglio passare il capodanno con te, Chiara!

 

- Ok, ci penserò- fu la risposta.

 

- Tornerò a Roma dopo Natale e resterò per alcuni giorni, per concludere un affare- le disse- così, potremo partire insieme per l’America.

 

Si dovettero lasciare, si era fatto tardi; ma si ripromisero di sentirsi nei giorni successivi, per mettersi d’accordo.

Chiara passò dalla redazione, ancora confusa a causa di tutte le notizie che le aveva dato l’amico. Prese ciò che le sarebbe servito per l’intervista a Grimaldi e si diresse verso il luogo dell’incontro: la casa dell’attore italiano, situata in uno dei quartieri più “in” di Roma, il Parioli.

Durante il tragitto, però, non poté fare a meno di notare, davanti ad un giornalaio, un paio di riviste scandalistiche, che già riportavano in copertina le foto, scattate da qualche paparazzo ben appostato ad Orlando e a lei.

 La sua vita era destinata a cambiare…

Gabriele le fece subito simpatia. E il sentimento fu reciproco.

 

- Scusi il disordine, ma la cameriera non c’è ed io non sono bravo come uomo di casa- ammise.

 

Era un ragazzo alla mano, per niente presuntuoso e molto modesto, anche se, quando si parlava di lavoro, era abbastanza puntiglioso.

Chiara non gli fece domande sulla sua vita privata: non gli chiese se fosse fidanzato o innamorato di qualcuna. Ciò fece una buonissima impressione al bell’attore castano e dagli occhi verde scuro, impreziositi da qualche pagliuzza dorata. Alla fine, prima che lei se n’andasse, Gabriele glielo fece notare.

 

- Grazie; è la prima volta che non ho bisogno di implorare un giornalista di non chiedermi chi frequento- le disse.

 

- Beh, credo che ognuno di noi abbia il diritto di tenere lontani dal pubblico i propri affetti- gli rispose, avviandosi verso la porta d’ingresso.

 

- Capisco ciò che vuole dire- l’accompagnò- Non si può neanche uscire con un’amica, o un amico, che ci ricamano su le storie più improbabili…

 

Chiara ebbe come l’impressione che si stesse riferendo proprio a lei. Che avesse letto i giornali?!

 

- In televisione, poco prima che lei arrivasse, hanno fatto vedere delle immagini che la riguardano da vicino…- le aveva letto nel pensiero?!

 

La ragazza non rispose. Era imbarazzata.

Si salutarono. La giornalista promise all’attore di fargli visionare l’articolo qualche giorno prima di farlo pubblicare. Lo faceva sempre, per questione di correttezza.

Si era ormai fatto buio, quando tornò a casa. Posò la borsa e la giacca in tutta calma. Ettore si trovava nell’appartamento dei suoi genitori, perché Davide era appena arrivato da Parigi.

Il vuoto e il silenzio la fecero sentire ancora più sola.

Si distese sul letto, sentendosi più stanca di quanto non fosse in realtà. Scoppiò a piangere, senza quasi rendersene conto. Pensò che fosse a causa delle foto che aveva visto su quei giornali.

Ma era davvero per quel futile motivo che si sentiva così a pezzi, oppure, forse, era stata la notizia delle imminenti nozze di Matteo a buttarla giù? Lei non prese neppure in considerazione la seconda ipotesi.

Doveva preparare al più presto il servizio su Grimaldi, ma credette fosse meglio prendersi prima un paio di giorni di completo riposo. Da dedicare alla famiglia e allo shopping sfrenato…

Niente pensieri di alcun tipo: della sua vita si sarebbe preoccupata successivamente. In quel momento, il suo sogno di vivere felicemente insieme ad un uomo da amare e dal quale essere amata era piuttosto lontano…

Decise di fare un salto in palestra: tirare calci e pugni ad un sacco appeso al soffitto era sicuramente gratificante. Le avrebbe dato la possibilità di sfogarsi e di schiarirsi le idee. Così fu. Ed ebbe anche l’occasione di parlare un po’ con Sandra, l’istruttrice, una bella ragazza italo-argentina sempre allegra e in vena di dar consigli.

Il proposito di Chiara di dedicare due giorni soltanto a se stessa venne mandato in fumo, l’indomani, dalla visita inaspettata di Marco. La lite fu inevitabile.

 

- Allora, è così che ti disperi per me?!- le urlò, sbattendole in faccia la rivista sulla quale la ragazza aveva visto pubblicate le sue foto.

 

- Proprio tu mi vieni a fare la predica?!- gli rispose a tono- Tu, che non hai avuto neanche l’accortezza di nasconderti mentre ti sbaciucchiavi con la tua bella rossa! Davanti a tutti… davanti a ME!

 

- Fammi il piacere…- le disse, preso alla sprovvista e cambiando espressione, per l’imbarazzo.

 

- Ah, ma certo, non avevi idea che io potessi passare proprio sotto il tuo studio, a quell’ora…Ed hai ragione- gli disse con sarcasmo- se non fosse stato perché dovevo riaccompagnare Orlando Bloom in albergo, non avrei mai scoperto il tuo inganno… e, a quest’ora, sarei magari stata felice di sposarti…- la rabbia le era cominciata a crescere dentro ad un ritmo vertiginoso. Lo avrebbe volentieri picchiato, ma riuscì a frenare la tentazione di farlo una seconda volta: la prima era già stata sufficiente.

 

Lo accompagnò DELICATAMENTE all’uscita e gli sbatté la porta in faccia, non prima di avergli detto che non aveva intenzione di rivederlo mai più.

“Ci mancava solo questa!”, pensò, inginocchiandosi, stremata, all’ingresso.

 

 

Il Natale era ormai alle porte. Il 23 dicembre era, per Chiara, una delle giornate più belle dell’anno. L’intera redazione era in festa: i “collaboratori” di Barbara si scambiavano auguri e regali, dolcetti e spumante giravano per tutte le stanze…

E, poi, la ragazza aveva già consegnato i quattro articoli che doveva preparare per il numero di gennaio, quindi, avrebbe potuto godersi in pace l’ultima settimana del 2007.

Baci e abbracci, fotografie e brindisi a non finire rendevano l’atmosfera gioiosa.

Giorgio, il più brillo di tutti, distribuiva pacchetti agli amici… E, cosa ancora più importante, ognuno era felice del ruolo che ricopriva.

In mezzo a quella bolgia, Barbara e Chiara riflettevano sull’originalità dei regali.

 

- Finalmente hanno capito che bisogna mettersi d’accordo- diceva la direttrice- Ricordi l’anno scorso cos’è successo?!- le chiese, divertita.

 

- Già- rispose la ragazza- ti hanno regalato tre borse nere, due agende e un’enorme lampada stilizzata…- disse, contando gli oggetti sulla punta delle dita- A proposito, che fine ha fatto, poi?

 

- E me lo chiedi?! Ovviamente l’ho riciclata… il mio ufficio è eccentrico, sì, è vero, ma non è kitch!- esclamò la donna, che, per l’occasione, indossava un bel maglione bianco e rosso.

 

La confusione di voci e risate cessò di colpo, quando entrò nella sala principale un fattorino, che portava un gigantesco mazzo di boccioli di rosa. Tutti i ragazzi si fermarono a guardare a chi fosse indirizzato.

 

- E’ lei la signorina… Chiara D’Amico?- chiese l’uomo.

 

- Sì, sono io- rispose la giornalista, cominciando ad arrossire.

 

Il fattorino le consegnò i fiori rosa insieme con un biglietto, che diceva pressappoco così:

 

Non sapendo cosa regalarti

Sono andato sul classico

Buon Natale

                    A presto

                   G.G.

 

Immediatamente si formò una ressa invadente attorno alla ragazza, rimasta attonita.

La firma, seppur camuffata sotto le sole iniziali, era riconoscibilissima: di sicuro, il mittente era Gabriele Grimaldi.

Chiara cercò, allora, di chiamarlo, per ringraziarlo del dono, molto apprezzato soprattutto dalle colleghe, pronte ad immaginarsi chissà quale favolosa storia d’amore. Ma non ne ebbe il tempo, perché Marta arrivò di corsa verso di lei, porgendole una busta.

 

- L’ha portata stamattina il postino- le disse, un po’ imbarazzata- deve essermi caduta mentre dividevo la posta… e l’ho ritrovata proprio adesso.

 

Chiara si defilò, per leggerne con calma il contenuto e, soprattutto, per restare lontana da occhi indiscreti, mentre il resto della sala era ancora preso dall’interpretazione del biglietto di Gabriele.

 

“Nessun mittente”, pensò, rigirando la busta fra le mani, prima di aprirla, “strano”.

Così, sempre più incuriosita, prese un tagliacarte.

La curiosità lasciò il posto, dapprima, alla sorpresa e, infine, alla felicità.

Le urla di gioia attirarono l’attenzione di Giorgio e, ovviamente, dell’intera comitiva, che capì all’istante dell’esistenza di qualcosa più interessante di un “banale” mazzo di fiori.

 

- Cos’è successo?- domandò il fotografo.

 

- Andrò a vedere la Juve!- gli rispose, con un sorriso a trentadue denti, mostrandogli i biglietti per la partita Manchester-Juventus, valida per gli ottavi di finale della Champions’ League.

 

- Leggi qua- e gli diede un foglietto,con un messaggio scritto in bella calligrafia.

 

Buon Natale

Spero di poter “litigare” presto con te

Un Bacio

Orlando

 

- Quell’Orlando?!- esclamò il ragazzo, sgranando gli occhi.

 

- Sì, proprio lui!

 

Sul viso di Giorgio si dipinse subito un sorrisetto malizioso.

 

- Beh, vorrà dire che farò un SACRIFICIO per te! Dato che due sono troppi, che ne dici di lasciarmene uno? Decidi tu a quale attore devo rinunciare… a te la scelta!

 

Scoppiarono a ridere. Poi, mentre lui spiegava ai colleghi l’accaduto, tra applausi ed esclamazioni varie, Chiara si allontanò dal gruppo, per ringraziare i due “amici”.

Parlò prima con Gabriele, che si scusò con lei, perché aveva espressamente detto al fattorino di non fare un’entrata trionfale (detto, fatto).

Infine, chiamò un Orlando divertito e soddisfatto, perché era riuscito a trovare per lei due degli ultimi biglietti ancora disponibili per la partita all’Old Trafford del 15 gennaio.

 

- Che farai la notte del 31?- le chiese.

 

- Andrò a Los Angeles a festeggiare col mio migliore amico- gli rispose.

 

- Anch’io sarò lì… alla festa della figlia di Thompson.

 

- Chi? Jacqueline?- chiese, stupita.

 

- Sì, perché? La conosci?

 

- Sarò anch’io a quella festa. È la fidanzata di Matteo!

 

- Allora, ci vedremo!- esclamò felice l’attore- Così, potrai conoscere Kate!- aggiunse.

 

 

 

Natale era ormai passato. Ma l’atmosfera era sempre gioiosa. Fervevano i preparativi per il capodanno.

Chiara uscì con Matteo per prendere un aperitivo.

 

- Questo è per te!- le disse l’amico- anche se leggermente in ritardo.

 

- E questo è da parte mia- gli rispose.

 

- Quando l’ho visto in vetrina, ho subito pensato che fosse stato creato perché tu lo indossassi.

 

- Credo che tu abbia sbagliato pacchetto- gli disse, dubbiosa, facendogli notare la marca di una famosa catena di intimo.

 

- No, no… è proprio per te!- le rispose, divertito.

 

Così, mentre il ragazzo apriva la scatola in cui era confezionata una splendida agenda in pelle, la giornalista apriva quello che si sarebbe rivelato un… completo intimo rosso… Si ringraziarono a vicenda.

 

- Così, tra i tuoi diversi impegni, non ti dimenticherai mai di me.

 

- E come potrei?!- le rispose, dandole un bacio sul naso- A proposito, il colore l’ho scelto non per scaramanzia, ma perché, se non sbaglio, è il tuo preferito- le disse.

 

- Ricordi bene- gli sorrise.

 

Il completino era mooolto sexy, ma per niente volgare: il corpetto era impreziosito da brillantini, mentre la roulotte era semplice, ma con alcuni inserti in pizzo.

 

- Chissà, magari lo indosserai per capodanno…- lei rise.

 

- Non lo saprai mai!- fu la risposta.

  
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