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Autore: Edo    24/02/2011    3 recensioni
Avrei dovuto saperlo, nel momento esatto in cui sentii quella voce, che mi sarei terribilmente cacciato nei guai...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Axel, Roxas
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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 11-*Strage calls*

"come si fa a capire di essere innamorati..?”

 

"si bè..cioè.. come fai a sapere se..

come fai a capirlo? E non mi dire cose tipo 'le farfalle nello

stomaco o ..bho non lo so."

E con un gemito metà disperato e metà rassegnato, un "Awwww", termino il video.

 

*STOP*

 

Spengo la telecamera e l'appoggio sul comodino.

Torno ai miei compiti.. e fra un esercizio di matematica e l'altro

mi scappa un sorriso al pensiero di quel rosso pazzo che

mi coccola così, gratuitamente..

 

Dopo aver cenato, io e la mamma ci guardiamo un film.

Mi piace stare con lei.. da quando in casa ci siamo solo noi due

stare insieme nella stessa stanza è diventato una sorta

di rituale terapeutico per entrambi.

Ci manca Cloud, con lui a casa il clima sarebbe di sicuro più allegro!

Non che così non si stia bene... ahah..

 

Alle undici e mezza decido di andare a letto, il film che stavo guardando

con la mamma mi ha messo un sonno increbilile-

Metto il pigiama, lavo i denti, e prima di infilarmi sotto le coperte

dò un'occhiata al display del cellurare..

nessuna chiamata, nessun messaggio..

"aww..uffa"..brontolo fra me e me.

Axel non avrà avuto tempo di scrivermi,

sarà stato sicuramente in ritardo come suo solito, e avrà dovuto fare tutto di

fretta.

Mi sembra di vederlo Demyx, che sbuffa e sbraita perché il suo cantante

non si presenta sul palco

ahahahahaha!!!

 

Mi butto letteralmente sul letto, e con un mezzo salto mi

infilo sotto il piumone. Rimetto il cellulare dove l'avevo preso, sul comodino, accanto alla videocamera e spengo la lampada che illumina fiocamente la stanza.

 

***

 

 

VRRRR VRRRR VRRRR

 

VRRRR VRRRR VRRRR

 

VRRRR VRRRR VRRRR

 

VRRRR VRRRR VRRRR

 

"...?"

 

VRRRR VRRRR VRRRR

 

VRRRR VRRRR VRRRR

 

VRRRR VRRRR VRRRR

 

 

Ma chi cavolo è...AAAaarrgg?

Butto una mano in cerca dell'interruttore della lampada.

Apro gli occhi a fatica, accecato dalla luce;

le vibrazioni del telefono sul comodino, che mi hanno fatto svegliare di colpo sembrano maledettamente chiassose.

nel silenzio notturno.

Butto un'occhi alla sveglia che stà li, appoggiata fra il casino,

 

3.07

 

"Chi cavolo.."

Sto per tirare giù tutti i santi dal cielo..!

Guardo lo scermo del telefono con parecchia difficoltà

è stramaledettamente luminoso!

Quando riesco a mettere a fuoco..

rimago stupito dal nome uscito sul piccolo schermo.

Il mio stomaco fa una piroletta.

"Axel...?!!

La mia espressione da furibonda e irritata passa immediatamente

a piacevolmente sorpresa..

e da sorpresa passa a preoccupata..

mi imbarazza parecchio l'idea di rispondere...

AAARGGGH

 

 

VRRRR VRRRR VRRRR

 

VRRRR VRRRR VRRRR

 

VRRRR VRRRR VRRRR

 

il telefono non demorde, vuole che io risponda.

 

*CLICK*

 

"..p-pronto..?" chiedo non molto convinto

"ROOOOXXXXYYYYYYY!!!!!!!!!!!!!!!!!"

AAARRRRGHH allontano di scatto il telefono dall'orecchio.

Quanti accidenti urla 'sto tipo!

"e non urlare!!" dico di rimando irritato,  poi aggiungo più calmo "che c'è?"

"SAI CHE HAI PROPRIO UN BEL FACCINO?? E NON SOLO QUELLOO!!!..DIO.."

Imbarazzo, emorme imbarazzo. Cosa.Accidenti.Sta.Dicendo.?.

"Cos-Cosa stai dicendo?? AXEL?!!" cerco di capire che accidenti vuole

a quest'ora assurda.

"BIONDINOOOOOO PERCHE' NON SEI QUI? E'?? E'??"

"MI MANCHI MI MANCHI E IO SONO FUORII FUORII AHAHAHAHAH"

"AXEL SMETTILA!! E DATTI UNA CALMATA PER LA MISERIA"

Questa in sottofondo deve essere la voce di Demyx.

"AXEL"

M.. deve averlo strattonato

"EEEH!!! STATTI CALMOOO"

Stanno facendo un casino assurdo, che succede?

Sembra che stiamo lottando per il possesso del telefono.

E alla fine, non so come, il conteso cellulare di Axel finisce nelle mani di

Dem.

"Scusa Rox, mi dispiace. Ti avremo sicuramente svegliato.." dice pentito

"E..direi. Sono un po' le tre di notte"

"Tre e mezza" precisa lui "Comunque -riprende velocemente il filo del discorso-

mi dispiace, fai finta di non aver mai ricevuto questa chiamata,

è Axel che è fuori come un balcone. E' stra fatto. Scusa, torna pure a dormire.

Scusalo davvero. Non sò cosa ti abbia detto, ma non è molto in sè..perdonalo ahah"

leggo una note isterica nella sua voce.

Dal tono che ha sembra che sia impicciato in una bella grana.

"M..ok..ma.. come stra fatto?" chiedo preoccupato

"Oh, em, niente di importante, tranquillo, dopo gli passa tutto!"

"Ma sta male? Cosa è successo?" sempre più preoccupato.

"Niente niente, stai tranquillo"

E' la seconda volta che mi dice di stare tranquillo..

ma lui non lo sembra molto..dho.

"Scusa devo andare, notte Rox, scusa ancora"

"Notte. Salutami Axel..quando si riprende.."

"Certo, certo, notte."

-

TU TU TU

Mi ha messo giù.

Chiudo la chiamata. E spengo la luce tornando sotto le coperte.

Cosa stava succedendo?

Perché mi ha chiamato?

Starà bene ora?

Questa inaspettata telefonata mi ha spaventato.

Sono dannatamente preoccupato.

La voce di Demyx non mi è piaciuta per niente.

C'era qualcosa che non andava..

..Stra fatto..

perché?

Volevo delle spiegazioni.

Volevo mandare un messaggio ad Axel, ma il telefono probabilmente

era nelle mani di Dem..che avrebbe potuto leggerlo..

e comunque Axel non sembrava in grado di potermi rispondere lucidamente..

ok, calma Rox.

Domani quando mi sveglio, gli mando un messaggio.

Rimetto il telefono dove stava prima di questo brusco risveglio

e mi rimetto comodo.

 

Ma si.. sarà stato solamente ubriaco. Normale no?

 

Chiudo gli occhi.

Ma.. inutile dirlo..

 

I miei pensieri mi divorano, e non mi fanno dormire..

Sarà una lunga notte...

 

Quando finalmente mi addormento devono essere le sei del mattino; e quando riapro gli occhi sono le 11.00 e una pallida luce entra dalle persiane abbassate.

 Ho un tremendo mal di testa!

A fatica mi alzo e mi faccio una doccia, nella speranza di riprendermi un po’.

Una volta lavato e asciugato, con i capelli ancora gocciolanti e una salvietta colorata intorno alla vita, mi fermo a osservare il mio riflesso nel grande specchio del bagno:

le spalle larghe, la pancia piatta, gli addominali appena accennati, i muscoli delle braccia, i capelli spettinati , e gli occhi di un azzurro così profondo.

La classica immagine di un ragazzo adolescente.

Non avevo nulla che si potesse definire femminile.

Come mi ero ridotto in quello stato??

Come accidenti avevo fatto??

Perdere il sonno, per colpa di un altro uomo, teoricamente adulto e vaccinato..

Torno in camera rifiutandomi di guardare oltre quell’idiota innamorato che mi fissava dall’altra parte delle specchio.

Era una cosa inaccettabile.

Torno in camera a vestirmi, e ancora nudo mi siedo sul bordo del letto e afferro il cellulare.

 

Cha fare?

 

Mandare un messaggio , oppure aspettare che lo faccia lui?

Mmmm…

 

“Ciao, come stai? Ieri non sembravi molto in te..”

 

No.

CANC

CANC

CANC

 

“Hei, com’è andata ieri?”

 

No.

CANC

CANC

CANC

 

“Hei, che è successo ieri sera?”

 

No.

CANC.

Definitivo:rinuncio a scrivere e lancio il telefono sulla scrivania, chiassosamente.

 

Aww.. maledizione!! Aspetterò.

 

***

 

Sono le tre e mezza del pomeriggio e mi sto annoiando sul divano davanti alla tv, e poi..

Improvvisamente  (e finalmente) il mio cellulare da segni di vita!

Mi ci fiondo sopra con un balzo incredibile ..

Axel..???

No.

E’ Sora.

ACCIDENTI.

 

 

 

“Ciao cugi!

Vieni a prendere un gelato con noi pome?

Sono da te fra 10min!”

 

 

 

M..Gelato. E’ decisamente ciò che mi serve per distrarmi un po’;

invio la risposta

 

“OK”

 

E vado alla ricerca di scarpe, cappotto e berretto..e perché no, anche videocamera.

I dieci minuti di Sora sono molto soggettivi, ed infatti non passano nemmeno due minuti dal suo messaggio, che il mio effervescente cugino suona (insistentemente aggiungerei) al campanello.

Si riconosce dal modo IN CUI lo suona, che è proprio lui.

“Roxas apri c’è Sora!!” Urla la mamma dalla cucina.

“Si mamma! Andiamo a prendere il gelato con Riku e gli altri.”

“Ok, ma non tornare tardi, ciao!”
“Ciao”

 

Grazie al tiepido sole, l’aria è un pochino più calda, e stare al parco, all’aperto è piacevole.

Dopo aver registrato un po’ della nostra uscita al parchetto, con il suo laghetto con paperelle annesse, mi do al gelato.

Ummm..buonooooo

Al sale marino, come piace a me. Dolce e salato …

Però anche il mio super dolce preferito non mi impedisce di controllare insistentemente, ogni due secondi, il display del mio cellulare.

Sono seduto sopra una panchina verde, di quelle che di solito nei film hanno il cartello “vernice fresca”. Sora e Riku si sono lanciati in una partita a pallone con dei ragazzi.

Li ho già visti a scuola sono, Hayner e Pence. Sono molto simpatici anche loro, ma di giocare con loro proprio non mi va. Preferisco lo skate alla palla.

Olette e una ragazza molto carina che sta sempre con loro, ed ora è qui sulla panchina con Kairi e Naminè, a spettegolare allegramente.

Uffa.

Una terribile sensazione di noiaaa sto per prendere il controllo.

 

VRRRR

VRRRR

VRRRR!!!

 

Ho il telefono in mano e ora che vibra sul serio, lo guardo incredulo con tanto d’occhi, come se fosse solo un’allucinazione. Me lo sto sognando.


“Rox va che ti vibra il telefono!” mi richiama sulla terra la voce di Kairi.

 

“Ah, e, si, lo so!”

Scatto giù dalla panchina e mi allontano dalle ragazze, senza una meta ben precisa. Premo il pulsante verde per rispondere alla chiamata:

 

“Hei..?”
“ROXAS!!!”

“AARRRGGH NON URLARE CAVOLOOO!”

“Oh, si scusa.”

“M…”

“Scusa.”

“…”

“…”

Silenzio..

Ancora silenzio.

M..è vivo???

 

“AXEL?”

“Eh?”

“che vuoi?”

“em,io , Demyx mi ha detto che ti ho chiamato ieri sera”

Ha un tono di voce che trasuda preoccupazione da ogni parola.

 

“M, si. E quindi?”

“E..si allora.. scusami! Qualunque cosa stupida abbia detto ti prego scusami ti giuro veramente scusami ti prego mi dispiace tantissimo però credimi non mi ricordo davvero scusa scusa devo averti svegliato! E poi, cos’ho detto? Qualche boiata sicuramente.. non era mia intenzione! ..”

 e ancora scuse su scuse.

 

O mamma mia. E’ così preoccupato del fatto che possa essere arrabbiato?

“Axel..”

“non volevo davvero! Se fossi stato in me non avrei fatto una cosa così stupida..”

“Axel..”

“non credere che sia sempre così perché io non..”

“Axel..”

“e poi..”

“AXEEEEEELL CAGAMIIIII!”

“…”

“ci sei?”

“si. Sei arrabbiato?” chiede debolmente.

“No, perché dovrei? Non ho il diritto di dirti alcunché. “

“…”

“Più che altro ero preoccupato”

“..come preoccupato?”

“come, come preoccupato? Ma sei fuori? Per te ovvio..”

“Ah.  E..cosa ti avrei detto di preciso?”

Whahah

Ancora rido di vergogna!

“Che.. “

“…??”

“che ho un “bel visino e non solo quello”  … ”

“Em…” lo sento imbarazzato. Ahahah bene molto bene!

“ahahah” rido sentendolo in difficoltà, ma ora anche lui sembra più rilassato e in qualche maniera divertito.

“Bhè, è vero” dice tutto convinto.

“Quindi che avete fatto ieri? Me lo volete spiegare?  Io ho capito solo che tu eri stra fatto, non so come ne con cosa, e che poi Demyx, era sull’orlo di una crisi nervosa nel tentativo di non farti fare cazzate. A quel che ho capito.”

“ahahahhahah, già povero Demyx! Ahahah”

“già”

“adesso dove sei?” domanda

“al parchetto”  non me l’aspettavo questa domanda, che vuole fare?

“a capito, sei solo? Posso raggiungerti? Almeno parliamo..” propone lui

“no sono con mio cugino, però se vuoi li scarico in qualche modo.. oppure semplicemente vieni qui anche tu..” rispondo io, tutto contento sotto sotto.

“ok, dammi un quarto mezz’oretta e arrivo, ok?”

“ok”

“Ciao”

“Ciao”

“hei..”

“si…?”

“Ti voglio bene.”

Ah. Nemmeno questo me l’aspettavo.

E prima che potessi rispondere, mi mette giù-

 

TU – TUM

TU -  TUM

 

Ho il cuore che batte, agitato, solo per tre parole messi in fila.

Ah.. Come sono conciato.

 

 

  
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