Scambio di ruoli
Di: Shangrila
Eccomi qui! Ebbene sì, anche io sono finita nel giro delle fan-writers, questo è solo un esperimento spero vi piaccia e chissà che non mi decida a scriverne un’altra!?!
Per ora vi lascio alla lettura, mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate.
Nota legale: i personaggi di ranma & co. Non mi appartengono, sono frutto infatti della mente geniale(e ammettiamolo un po’ sadica, dato che ci molla sempre sul più bello)di Rumiko Takahashi
Breve leggenda: i discorsi sono tra “…”, i pensieri tra *…*
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“RANMAAAAAAAAAAAAAA”! Come al solito, anche quella mattina, l’urlo d Akane per svegliare il suo fidanzato riecheggiò per casa Tendo.
L’interessato,
invece, dormiva beatamente inconsapevole dell’uragano che stava per investirlo.
-Splashhhhhhh-
Una
secchiata d’acqua ghiacciata investì il poveretto che con un salto uscì
fradicio e, oramai, trasformato dal proprio giaciglio.
“Ma
che cavolo.” - Ranma infuriato guardava la propria
ragazza che, a sua volta, indispettita fissava lui- “Ma ti sembrano questi i
modi di svegliare qualcuno?!” urlò inviperito.
“Sono
ore che cerco d svegliarti,ma tu niente,quindi a mali estremi.”
“Non
sei per nulla carina, persino io saprei
fare la fidanzata meglio di te, anzi ne sono sicuro.”
Ecco,
l’aveva fatto di nuovo!Ormai i litigi erano una simpatica routine per quei due,
ma stavolta Ranma aveva detto una frase di troppo
che, però, ebbe un effetto insolito su Akane.
Si
aspettava la solita martellata o un pugno, ma lei lo stupì.
“Se
sei così bravo a fare la fidanzata, perché non mi fai vedere come si fa?!”
“Co-cosa?”
“Sì,
mostramelo! Fai tu la parte della fidanzata nella nostra storia e fammi vedere
di cosa sei capace!”
“Credi
che non ne sarei capace?” chiese non
convinto lui per primo, ma questa aveva tutta l’aria di essere una sfida e lui
non ne rifiutava mai una e questa non
faceva eccezione, quindi- “D’accordo!” - esclamò convinto.
“Bene,”
esclamò lei soddisfatta “allora a partire da oggi per una settimana ci
scambieremo i ruoli. E ora sbrigati che siamo in ritardo.” E così uscì dalla
stanza lasciando Ranma alquanto perplesso.
Che
le era preso? Non aveva reagito come le era congeniale, ma soprattutto ora cosa
sarebbe successo? In realtà lui non aveva idea di come si facesse ad essere un
buon fidanzato, figurarsi una fidanzata!
Rimuginando
su queste cose sì vestì e scese per la colazione.
Poco
più tardi, in strada, ecco i nostri che correvano verso la scuola, senza
rivolgersi una parola.
Akane era ancora nervosa per la scenata che c’era stata anche quella
mattina, mentre Ranma era intento a pensare a come si
sarebbe dovuto comportare.
Non
dovette attendere molto.
L’occasione
per sperimentarlo gli fu data appena solcato il suolo scolastico.
Come
al solito, ecco arrivare Kuno che si avventò come un
lupo affamato sulla preda(Akane), ma stavolta non fu
rispedito in orbita dalla stessa, che, stranamente, cominciò a farfugliare
frasi sconnesse tentando di allontanare il ragazzo con scarsi risultati!
Ranma non riusciva a crederci.
Akane, la violenta scorbutica ragazza
che scattava ogni qual volta qualcuno le si avvicinava, non reagiva!
Fu
un attimo di smarrimento il suo perché, ripresosi dallo shock, pensò lui a mandare via Kuno
con un sol calcio, dopotutto Akane era sempre la sua
fidanzata!
Guardò
stralunato Akane, che entrava tutta tranquilla
nell’edificio come se niente fosse accaduto. In quel momento gli tornarono in
mente le parole che lei aveva detto quella mattina: *Allora a partire da oggi per una settimana
ci scambieremo i ruoli.*
possibile che intendesse questo?
Effettivamente
lei s’era comportata come faceva lui ogni qual volta veniva “assalito” da una
delle sue tante pseudo- fidanzate, né più né
meno!ancora perso in questi pensieri entrò in classe.
La
mattinata trascorse relativamente tranquilla senza fatti degni di nota fino
all’ora del pranzo.
Ukio non era in classe, Shampoo non si faceva vedere e lui non aveva uno
yen come al solito.
Già
si stava rassegnando a mangiare le schifezze preparate da Akane,
quando quest’ultima gli si avvicinò.
“Ranma io vado a mensa a mangiare, a meno che…non è che tu
hai preparato il pranzo vero?”
“Co-cosa? Io? E perché avrei dovuto pre…”
– una folgorazione! Già, ora toccava a lui preparare il pranzo per sé ed Akane. Beh, almeno avrebbe mangiato qualcosa di decente una
volta tanto, ma comunque non l’aveva fatto quel giorno quindi doveva
arrangiarsi.
“Beh,
allora io vado!” e uscì diretta a mensa.
Ripresosi,
Ranma ricordò di non avere i soldi per la mensa e-
“Akane aspetta” - ma la ragazza già era andata via, così per
quel giorno saltò il pranzo, la qual cosa lo rese nervoso per tutto il resto
della giornata!
A
casa Tendo quella sera si respirava una strana aria, non si sentivano urla e
insulti volare per casa né suoni di baruffa di nessun genere, ma la cosa sfuggì
agli abitanti della casa troppo occupati a mangiare i manicaretti cucinati da Kasumi, soprattutto Ranma, affamato
dal digiuno pomeridiano.
Però
l’esperienza di quel pomeriggio, aveva convinto Ranma
a prendere sul serio la sfida lanciatagli da Akane,
così l’indomani:
“Ranma ma cosa?” Kasumi non
riusciva a credere ai suoi occhi, in cucina davanti a lei c’era Ranma, versione femminile, che cucinava?
“Beh,
ecco io, ehm, non voglio morire per aver mangiato qualcosa cucinato da Akane, così oggi preparerò io il pranzo.”Salvato in corner
dalla sua esigua fantasia che, però, diventava fervida quando si trattava di
dire qualcosa di sgradevole sulla fidanzata.
“Strano,
è tardi eppure Akane non s’è ancora alzata, Ranma ti spiacerebbe andare a svegliarla?”
“Certo”
Prima
però Ranma si recò in bagno per cambiare aspetto e
per
-Spalshhhhhhhhh-
“AHHHHHHHHHH!
Ma cosa, RANMAAAAAAAAAAAAAAAAAA”
Ranma se la sghignazzava tutto tranquillo sulla soglia della porta godendosi
quello che, per lui, era uno spettacolo davvero esilarante, la sua ragazza
bagnata come un pulcino che strillava improperi contro di lui.
“Ma
t’ha dato di volta il cervello?”
“Beh,
cosa c’è? T’ho svegliato come fai tu di solito, non era questo che volevi?!”
“Cosa?
io ti uccidoooooo”
Detto
questo gli si avventa contro, ma i suoi colpi andarono a vuoto, come sempre
quando Ranma decideva di giocare con lei, riuscì,
però, a portarlo al limite dell’uscio della camera e gli sbattè
la porta in faccia non prima però di avergli urlato:
“Tu
non dovevi farmi vedere come si faceva ad essere una brava fidanzata?! E allora
smetti di imitarmi e fallo!!!”
Ranma tornò in cucina ancora col naso dolorante, ma non riusciva a non
pensare a ciò che Akane aveva detto. In effetti lui
s’era limitato a fare ciò che faceva Akane;
Questa
sfida si preannunciava più difficile del previsto, ma lui non vi avrebbe
rinunciato per nulla al mondo, chissà magari questo avrebbe facilitato le cose
tra loro *ma che cavolo vado pensando* scosse la testa e si rimise ai fornelli
intento a cucinare un piatto speciale.
Ecco,
ora l’ho revisionata ulteriormente. Dovrebbe andare spero. Ho cercato di
seguire i consigli che mi sono stati rilasciati da Ran
nei commenti. Ammetto di non aver prestato grande attenzione alla punteggiatura
e anche che non m’è mai piaciuta granchè.
Spero
di avervi posto rimedio, nonostante in alcuni punti l’esagerazione di punti
esclamativi e interrogativi mi serviva per dare il senso dell’intonazione delle
frasi al termine delle quali erano posti.
Se doveste riscontrare ulteriori errori vi prego di segnalarmeli e in accordo con il tempo che avrò a disposizione penserò a correggerli nel minor tempo possibile.