-CAPITOLO 4-
Bunny riattaccò velocemente il telefono. “Ci
vediamo al tempio di Rea” aveva detto Sidia poco prima di terminare la
chiamata. Bunny non perse un attimo. Si mise addosso la prima cosa ammucchiata
in armadio e uscì di corsa insieme a Luna. Mentre correva veloce iniziò a
pensare: davvero Sidia aveva capito tutto? Probabilmente una parte di lei non
avrebbe voluto sapere la verità. Si fermò un istante. “Bunny che succede?”
chiese Luna notando l’amica ferma immobile “Luna, sai, forse proprio non voglio
sapere la verità” “Coraggio Bunny” le urlò “ devi essere coraggiosa e se questo
vorrà dire andare in contro ad un'altra battaglia ebbene sia, tu sarai pronta
come lo sei sempre stata!”. Bunny zittì. Davvero avrebbe avuto la forza di
combattere ancora? La battaglia con Galaxia l’aveva sfinita, troppe cose erano
successe. E purtroppo in una piccola parte del suo cuore desiderava che non
finissero. Riprese a correre per non arrivare tardi all’appuntamento.
Al tempio tutte l’aspettavano incuriosite di
quello che Sidia avrebbe rivelato. Nessuna di loro poteva nascondere la
preoccupazione. In ogni caso il ruolo di guerriera veniva prima di ogni altra
cosa. Rea era seduta sugli scalini in pigiama, aspettando l’arrivo delle altre.
Poco dopo arrivarono Amy e Morea mentre Marta quasi si schiantò su un albero
per raggiungerle di corsa insieme ad Artemis.
“Ragazze!” urlò ansimante Bunny salendo le
scale per raggiungere il tempio
“Bunny non urlare!” la esortò Rea “è notte
fonda, il nonno dorme”
“oh scusa Rea hai perfettamente ragione!”
“chissà cosa dovrà dirci Sidia di così
importante per buttarci giù dal letto” disse Marta sbadigliando vistosamente
“sicuramente qualcosa di importante…”
rispose Amy “ed è proprio quello che temo”
“non avete niente da temere guerriere sailor!”.
Sidia si diresse verso di loro, con Heles e Milena poco dietro.
“Sidia finalmente” Bunny le andò incontro
“allora dicci tutto…!”
“è così grave?” chiese Morea prima che Sidia
potesse iniziare
“veramente no…non credo si stia profilando
una minaccia…almeno non per noi…”
“che cosa intendi dire?” chiese Bunny. Poi
si ricordò del suo incubo, di quella richiesta di aiuto di cui era ancora
sconosciuta la provenienza. Bunny abbassò la testa.
“credo sia arrivato il momento di dire alle
tue amiche tutta la verità” disse Sidia poggiano la mano sotto il mento di
Bunny cosicché potesse alzare la testa per fissarla negli occhi. “di cosa sta
parlando Bunny?” Rea iniziava ad agitarsi. Pensava da tempo che l’amica
nascondesse qualcosa ed ora ne aveva avuto la certezza. “Bè ragazze…vedete…non
è la prima volta che sto male in questi giorni…mi sono sentita male spesso,
sempre lo stesso dolore…e poi questa notte ho fatto un incubo strano di cui
ancora non capisco il significato…e tutto sembra legato a quella stella…” “Ma
perché non ce l’hai detto?” chiese Rea, con gli occhi malinconici “Non volevo
farvi preoccupare, non pensavo fosse qualcosa di serio…ora mi rendo conto di
aver sbagliato mi dispiace!”. Rea, Marta, Morea ed Amy guardarono l’amica
mortificata per la mancata sincerità. Sapevano chi era Bunny, non avrebbe mai
mentito di proposito. Sorrisero e l’abbracciarono “Non preoccuparti Bunny…ora
siamo qui e risolveremo tutto” Bunny guardò tutte intensamente “Grazie Morea…e
grazie a voi amiche mie!”.
“ora per favore Sidia” Amy si girò a
guardare le tre guerriere rimaste fino a quel momento in silenzio “spiegaci
quello che hai scoperto!”. Sidia annuì, appoggiando la schiena al piccolo
albero di fronte a loro. “Questa notte ho percepito una strana anomalia
spazio-temporale…anche nei giorni scorsi l’avevo avvertita ma non ci avevo
fatto caso. Non è raro che diverse dimensioni vengano a contatto fra di loro
producendo così strani effetti. Tuttavia questo non ha mai portato a gravi
risultati, almeno fino ad ora. Questa notte però è stato diverso. Mi è sembrato
quasi che vi fosse una sorta di apertura sul nostro pianeta, come se qualcuno
avesse spalancato di colpo una grande porta.”
“Quando hai avuto queste percezioni?” chiese
Rea incuriosita
“Pochi giorni fa le prime…stanotte la più
forte in assoluto”
“Come mai non ho avvertito niente?”
“Non potevi Rea…solo la custode del tempo
riesce a capire quando si verificano questi sbalzi spazio temporali”
“Non capisco Sidia…dici di aver sentito
questa anomalia…ma cosa dovrebbe centrare con Bunny? Come puoi collegare tutto
questo con gli avvenimenti degli ultimi giorni?”
“Vedi Amy…inizialmente non ci ho fatto caso.
Poi però mi è sorto un dubbio così ho cercato di capire quando questi strani
fenomeni si erano effettivamente verificati…”
“e cos’hai scoperto??” chiese Morea
“vedete…tutti coincidono con la caduta delle
stelle cadenti e quindi con i malesseri di Bunny…le cose sono fra loro
collegate!”. Le ragazze rimasero in silenzio. Non riuscivano davvero a capire
come una semplice anomalia spazio temporale potesse provocare dei dolori a
Bunny.
“Io non riesco davvero a capire” intervenne
Bunny
“Non è facile da spiegare purtroppo” rispose
Sidia “è la prima volta che mi capita una cosa del genere”.
“quello che davvero non capisco è come
un’alterazione spazio temporale possa da sola provocare questi fenomeni”
“e’ qui il punto centrale Amy” continuò
Sidia “questi fenomeni non sono stati provocati dalle alterazioni spazio
temporali…queste sono solo il mezzo, lo strumento del loro verificarsi!”. Amy la
guardò. Per quanto fosse preparata e audace in materia non riusciva davvero a
darsi una spiegazione.
“ci stai dicendo che qualcuno avrebbe per
così dire aperto questa strana porta nello spazio per far star male Bunny?”
chiese Heles incredula.
“Mi dispiace ragazze ma vi sbagliate
un’altra volta…il dolore di Bunny non è per niente legato alla caduta delle
stelle cadenti!” rispose Sidia, in modo serioso ma quasi divertito. A quanto
pare l’unica che davvero sapeva la verità era lei e nessuna delle guerriere riusciva
a trovare una soluzione a quello che era diventato un vero e proprio enigma.
“Oh cavoli non ci capisco davvero più
niente, il cervello mi sta andando in pappe” disse Marta sconsolata
“non sei la sola te lo assicuro” Morea la
confortò con un piccola pacca sulla spalla.
“Sidia, come può essere? Ho iniziato a stare
male proprio dalla caduta delle stelle!”
“Bunny, quello che sto cercando di dirvi è
che qualcuno ha appositamente fatto cadere quelle stelle ed il tuo dolore non è
legato alle stelle ma al dolore di chi te l’ha inviate!”
“Inviate?” chiese Bunny
“Aspetta un attimo…” chiese Amy. Sidia la
guardò, sapeva che Amy stava iniziando a capire. Bunny le fissava con
inferiorità.
“vorresti dire che…” “si Amy…” la fermò
Sidia “ le stelle cadenti non sono altro che messaggi…messaggi che qualcuno ha
voluto inviarti Bunny…messaggi che solo tu potevi capire…e chiunque te li abbia
mandati in questo momento sta soffrendo…e a quanto dicono i fatti tu devi
essergli molto legata perché il suo dolore si riversa su di te!”.
Tutte si girarono verso Bunny. Era
incredula, doveva ancora rendersi conto di quello che Sidia le aveva appena
detto. Messaggi, solo lei poteva capirli. La forza delle stelle cadenti si
stava dissolvendo. A Bunny tornarono in mente brevi ma bellissime parole “Ogni creatura vivente possiede una stella
tutta sua, io confido nella luce splendente della tua stella!”. Bunny
scosse la testa…no non poteva essere vero. “Bunny?Bunny…!!!” Rea la esortò a
riprendersi e la costrinse a guardarla “Ti è venuto in mente qualcosa?? Avanti
devi dirci quello che sai!”. Bunny alzò lo sguardo, fissò Sidia poi le altre.
Le parole non le uscivano dalla bocca era come bloccata.
“sono dei messaggi principessa…solo tu puoi
aiutarci a capire” Milena si mise a fianco a lei. Si allontanò da tutte per
sedersi in una piccola panchina di pietra vicino al tempio. Rimase in silenzio
per moltissimi minuti….ore.
Tutte stettero al tempio quella notte, nella
speranza che Bunny dicesse qualcosa. Alle prime luci dell’alba, Bunny le raggiunse.
Loro la fissavano, ansiose.
“Quei messaggi…” disse con un’unica lacrima
che scese coprendo il sorriso “…quei messaggi sono di Seiya”.