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Autore: Alison_95    28/02/2011    9 recensioni
La storia prende luogo sempre dopo la fine della quinta serie. Sembra che la pace regni sovrana, ma vengono percepite delle onde di energia negativa dalla Tv Galaxy che porteranno al ritorno dei Three Lights e a conseguenze disastrose per Bunny. Cosa succederebbe se lei divenisse una persona completamente diversa?
Buona lettura ^^
P.s. la nota OOC è rivolta al solo personaggio di Bunny :)
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Seiya, Un po' tutti, Usagi/Bunny
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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 Capitolo V: That day
 
Bunny si alzò, era ancora assonnata. Guardò Luna mentre riposava e poi aprì le tende della stanza, facendo sì che i raggi del sole illuminassero la stanza. Si trovava in un albergo non molto lontano dal centro città dove soggiornavano vari studenti visti i costi ridotti: non si pagava molto e le stanze possedevano un piccolo spazio dove c’era un letto, una scrivania, un armadio e il bagno. Ma Luna e Bunny si erano adattate e avevano decorato a modo loro quelle pareti grigie che si erano tinte di rosa, per loro poi non era un problema vivere lì visto che in realtà dovevano solo dormirci, sapevano bene che avrebbero trascorso tutta la giornata fuori.
Luna si mosse, nonostante ancora avvertiva la stanchezza per il lungo viaggio, e decise, a malincuore, di svegliarsi, andò da Bunny, sedendosi tra le sue braccia e sussurrando: “Primo giorno di scuola eh?”
- “Sai mi sento emozionata, in fondo non metto piede in quella scuola da una vita”
- “Conoscendoti non sarai neanche molto entusiasta..”
- “Puoi dirlo forte, il solo pensiero che devo ascoltare quei discorsi assurdi di quella gente”
- “Si chiamano lezioni e quelli sono i professori, Bunny..”
- “Si si non farmi la predica! Ci vado solo perché devo e poi voglio vedere come se la cavano senza di me…”
- “Ti mancano, vero?”
- “A volte, ieri mi sono ricordata di tutto… Saranno sempre una parte di me, ma non posso coinvolgerli, lo sai. E poi questi sedici anni a qualcosa sono serviti..”
- “Bunny…”
- “Il nostro rapporto non sarà mai più uguale, ma mi sono accorta che ciò che mi dispiace di più è stato perdere l’affetto che provavo per esempio per Marzio e che ora non sono più sicura di sentire… Dovrei rivederlo, ma non posso.”
- “Magari potresti parlargli, è sempre la persona che hai amato più della tua stessa vita”
- “Ci penserò, ora prepariamoci e andiamo!”
 
Detto questo, prese la sua vecchia divisa, il bianco la riportava indietro a tutti i dolci che aveva mangiato con le sue amiche e a tutte le volte in cui era tornata a casa sporca di cioccolata, il blu le ricordava Ami, i suoi capelli e la sua incredibile dolcezza, la sua intelligenza non comune e la sua nascosta golosità per i biscotti di Morea… Sì, Morea la stessa che all’apparenza sembrava una comune liceale ma che in realtà nascondeva una forza strabiliante, un enorme coraggio e la forza di non arrendersi mai. Dopo rivolse lo sguardo al fiocco rosso, come il fuoco, l’elemento dominante di Rea, e la mente ripercorse tutti i battibecchi, lei non gliel’aveva mai detto ma ogni volta che litigavano, sentiva dentro di sè l’affetto che provava l’amica e infine i suoi capelli biondi sciolti le ricordavano Marta, due ragazze così simili, entrambe negate per la scuola, entrambe bionde e complici, ma che potevano contare l’una per l’altra.
Non volendo che la malinconia prendesse il sopravvento, Bunny si vestì rapidamente, prese la cartella e uscì diretta verso scuola.
 
La scuola non era cambiata per niente, sempre le stesse facce assonnate, o in preda al panico per i compiti in classe, sempre lo stesso giardino, la stessa campanella… Era tutto identico a come lo aveva lasciato e la nostra guerriera della Luna avanzò, sentendo dentro di sé una grande agitazione, l’emozione come fosse il primo giorno in cui metteva piede in quell’edificio e anche la paura, non voleva rivederli, ma doveva, avrebbe condiviso la classe con loro e come si sarebbe comportata? Avrebbe finto per tutto il tempo?
Era davvero confusa ma pensò “Iniziamo entrando a scuola, poi si vedrà, andrà tutto bene”.
Erano le 8.30: inizio delle lezioni. Bunny chiese al professore di non essere presentata ai suoi compagni, avrebbe provveduto lei stessa a ricreazione, anche se metà della classe la conosceva già. Entrò salutando i suoi nuovi compagni e prese posto vicino a una ragazza dai capelli rossi, probabilmente tinti, visto che si notava la ricrescita nera. Stava scrivendo qualcosa su un piccolo quaderno azzurro ma, appena notò il corpo di Bunny vicino al suo, si girò e sorridendo accolse la sua nuova compagna: “Ciao, piacere, io sono Mary. Tu come ti chiami?”
- “Piacere, io sono Bunny” rispose, tendendo la mano per stringere quella della nuova amica.
- “Da dove vieni?”
- “Un paese qui vicino, sicuro non lo conosci. Come è questa scuola? Chiese, mostrandosi interessata, come se non avesse mai messo piede in quella struttura.
- “Oh beh, bella, ma noiosa se consideri il fatto che non cresciamo…”
- “Cioè?”
- “Non so, la popolazione ha avuto un blocco totale e io sono anni che ripeto questa classe perché ho sempre la stessa età!”
- “Si, ho notato, che dici se pranzi con me magari nei prossimi giorni? Mi sembri sola..”
- “Non ho molti amici, in questa classe i rapporti non sono dei migliori..”
- “Ma come io mi ricordo…cioè pensavo che fosse una bella classe..”
- “Lo eravamo, io sono arrivata qui quattro anni fa, ma mi hanno raccontato che c’è un gruppo di ragazze che frequentano i Three Lights: ecco, loro erano molto socievoli, simpatiche però col passare degli anni sono diventati sempre più un gruppo chiuso, non fanno entrare nessuno, sono amichevoli ma… strane…”
Three Lights, gruppo di ragazze. Bunny, prima di rispondere, fu presa dal panico. Sgranò gli occhi. Non poteva parlare di loro. Era un incubo.
- “Ho sentito parlare dei Three Lights…”
- “Sono famosi, belli e simpatici! E single!”
- “Non sono …fidanzati?”
- “Beh diciamo che… girano voci che Yaten stia o con Morea o Marta, le conoscerai presto, e Taiki con Ami, perché sono entrambi dei cervelloni!”
- “Non c’era anche un terzo membro?”
- “Logico: Seiya! E’ bellissimo…divertente e simpatico!”
Deglutì. Prese un respiro. Quel nome: era diventato un incubo durato sedici anni. La paura costante di rivederlo. Sognava sempre il modo in cui l’aveva fatto soffrire e non se lo perdonava.
- “Beh… e lui?”
- “Lui è anomalo…non sembra avere un feeling preciso con nessuna delle ragazze del gruppo eppure rifiuta ogni richiesta di appuntamento, ha frequentato solo due persone..”
- “Quindi ha avuto delle storie?”
- “No, pare che questo fatto risalga a quindici anni fa, ma con nessuna c’è mai stato niente perché a quanto pare erano un rimpiazzo.”
Di lei. L’unica che aveva amato e l’unica che gli aveva spezzato il cuore.
- “Povero…”
- “Già, considerando che potrebbe avere chi vuole… O eccoli stanno entrando!”
Una fitta al cuore. Quanto le mancavano. In quei sedici anni aveva passato le notti a sognarli, a sentire la malinconia attraverso il suo corpo.
 
- “Ehi, scendi dal mondo delle nuvole?” . Le tirò una pacca Mary sulla schiena.
- “A si…scusa…”
- “Pare che tu abbia fatto colpo negativamente, sembra che già ti odino..”
- “Non avrebbero tutti i torti…” sussurrò Bunny.
- “Hai detto qualcosa?”
- “No, ecco il professore, cominciamo la lezione, che pizza!”
 
Quelle ore sembravano interminabili, non tanto per la lezione quanto per l’atmosfera e le emozioni che venivano provate.
“Cosa ci fa qui? Cosa vuole ancora? Non capisco. Quante volte vuole spezzarmi ancora il cuore? Pensavo che fingere che non fosse mai esistita, avrebbe funzionato. No, ancora una volta, mi sono illuso delle mie capacità, pensavo di essere forte abbastanza per condurre un’esistenza senza di lei, eppure ora che me la ritrovo davanti… Quanto è bella, ha sempre quegli occhi che trasmettono calore, allegria e quasi compassione, ma come è possibile che un angelo sia diventato una persona priva di amore? Non voglio crederci, e ora la dovrò vedere ogni giorno. Vuole annientarmi, distruggermi, ma cosa le ho fatto di male?
Amore mio, ti prometto che ti farò tornare la Bunny di un tempo.” E mentre Seiya pensava queste parole, i pensieri delle altre sailor si focalizzavano su una sola domanda: Perché.
Come era possibile che fosse successo? Loro, che per tanto l’avevano cercata, si sentivano arrabbiate, umiliate per essersi comportate come persone che pendono dalle labbra della loro principessa. Ma forse era vero. Bunny era sempre stata “il capo”. Non era sicuro il leader per antonomasia, era piagnucolona, imbranata, ingenua e urlava per un graffietto, ma solo lei era capace di provare tanto amore per il prossimo, lei vinceva le battaglie non con la violenza, ma lottando per i sentimenti umani, quelli buoni, convertendo i nemici che, davanti a tutta quella luce, non potevano fare altro che inchinarsi. Per questo motivo era una principessa: non erano i suoi modi, alquanto goffi per dirla tutta, a renderla di stirpe reale, non era una corona, era la sua anima.
 
La ricreazione finalmente giunse, Bunny si alzò dalla sedia e si diresse verso il tetto, dove si lasciò accarezzare da una leggera brezza. I suoi capelli si muovevano verso sinistra, mentre avanzava piano verso la ringhiera, fino a quando non fu interrotta.
 
- “E così sei addirittura tornata a scuola…”
- “Che cosa diavolo vuoi?”
- “Siamo piuttosto scontrose… Bunny, voglio solo parlarti.”
- “Seiya, non ti è bastato il discorso di ieri?!”
- “Evidentemente no, ascolta voglio capire perché sei cambiata, sono disposto anche a conoscere la nuova te, ma tu non puoi allontanarmi..”
- “E che cosa dovrei fare?”
- “Stasera esci con me a cena”
- “Passo, non ci tengo”
- “Lo sai che non accetto un no come risposta, ci vediamo alle otto alla fontana del parco. Ciao”
- “Non aspettarmi…”
 
Ma Seiya era già sparito, mentre scendeva le scale per tornare dai suoi amici, rifletteva si quanto fosse stato avventato quel gesto. Lei non sarebbe mai andata e lui avrebbe aspettato invano, gli sembrava che fosse lui stesso a volersi fare del male, illudendosi. Eppure c’era una cosa che non l’aveva mai abbandonato: la speranza. Era un insegnamento che proprio lei gli aveva dato e che lui non avrebbe mai perso.
 
Nel frattempo Bunny finse un malore e si precipitò a casa. Era troppo confusa. Non sarebbe riuscita a rivederlo dopo quello che le aveva chiesto. Ma perché più cercava di allontanare e di eliminare ogni contatto lui tornava? E adesso…Avrebbe guardato un ragazzo col cuore a pezzi o sarebbe andata, cercando di fare la sostenuta?
Spalancò la porta della stanza, lanciò la borsa contro il muro urlando: “Lunaaaaaaaaaaaa, ho bisogno di te!”
- “Si può sapere cosa c’è?”
- “Seiya! Mi ha chiesto di uscire, è pazzo!”
- “Stai scherzando?!”
- “No, ha detto che vuole conoscermi anche così o robe del genere... vuole portarmi a cena!”
- “Non ci andrai vero?”
- “No…cioè…non lo so!”
- “Bunny, se esci con lui rischi di affezionarti..”
- “Pensi che non lo sia già?! Pensi che non mi manchino e che abbia dimenticato tutti loro?”
- “No Bunny ma sarà doloroso…”
- “Lo so…”
- “Avvicinandoti a Seiya rivedresti tutti, anche Marzio…”
- “Se esco, vedo solo con Seiya anche se… potremmo avere la prova…”
- “Bunny no, quello dobbiamo scoprirlo in un’altra maniera…”
- “Si, hai ragione. E ora che faccio?”
- “Cosa vuoi tu?”
- “Basta, io esco e che vada come vada!”
 
Dire che Bunny era nervosa è poco. Sembrava il suo primo appuntamento. Scelse con cura scarpe, vestiti, trucco, ma la sua così accurata concentrazione e la sua emozione erano dovuti alla paura, la paura di essere smascherata, di lasciarsi andare troppo e tornare quella di un tempo dopo che aveva faticato una vita a cambiare, a recitare un copione ben scritto nel quale faceva la parte della stronza.
“Devo semplicemente comportarmi come oggi a scuola. Posso farcela.”  Just a fool, just a fool to believe you can change your world.
 
Ore 19.30
 
Toc, toc.
 
- “Chi è?” Bunny era ancora in alto mare con i vestiti, il trucco e i capelli e chi poteva essere a quell’ora?  Senza neanche guardare dallo spioncino aprì la porta.
- “Allora è vero che sei tornata…”
Quella voce. L’aveva sentita così tante volte, molto spesso in semplici sussurri che le avrebbero dovuto comunicare l’amore che lui nutriva per lei, a volte erano state parole che l’avevano ferita, altre volte aveva gioito. Ma quella voce se la ricordava bene.
- “Marzio…Cosa ci fai qui?”
- “Volevo rivederti… Mi hanno raccontato.. tutto..”
- “Bene”
- “Ascoltami, manchi a tutti, devi tornare.”
- “Manco anche a te?”
- “Si…”
- “Bugiardo..”
- “Bunny è complicato…”
- “Non dire niente, ora parlo io: sono passati sedici anni, e devo ammettere che un certo effetto me lo fai ancora, all’inizio è stato difficile dimenticare tutti quanti e te.. Avevamo passato momenti così belli insieme e io ero davvero innamorata, ma tante volte mi sono chiesta se non fosse solo frutto del destino la nostra unione.. Forse non lo saprò mai, ma voglio dirti che ora sono davvero confusa e che ho bisogno di tempo per decidere come comportarmi con te, non so quello che provo e sapere quello che senti tu mi creerebbe solo ulteriore confusione quindi, quando un giorno te lo chiederò e avrai riflettuto, allora me lo dirai.”
- “Non so cosa dirti, anche io ho provato sentimenti molto forti per te però hai ragione… sono pur sempre sedici anni, sono confuso anche io. Ho capito che non tornerai da noi, almeno per il momento. Ora tolgo il disturbo.
- “Marzio… Io ti ho amato davvero.”
- “Lo so, anche io, spero che tu lo sappia e che tu sia felice.”
E così facendo il principe chiuse la porta alle sue spalle.
 
Bunny fece scorrere una lacrima sulla sua guancia, ma al contempo, nonostante il vuoto che provava, era fiera di se stessa, perché aveva detto la verità. Erano davvero quelli i sentimenti che provava per Marzio in quel momento. Sedici anni sono tanti, troppi per continuare ad amare follemente una persona senza vederla, senza sentire l’amore corrisposto, senza provare emozioni con lei.
E mentre si preparava per uscire con il suo migliore amico di sempre, ripensava alla frase del suo Milord: “Spero che tu sia felice.”
“Fidati Marzio, ho smesso di essere davvero felice quel giorno.”



Angolo dell'autrice: ecco qui il vero e proprio ritorno della nostra Bunny! Chissà cosa succederà ora con Seiya...Comunque non temete ci sarà spazio anche per gli altri, solo che era importante focalizzare questo capitolo su di lei anche perchè è la protagonista.
Un grazie immeno a tutti quelli che seguono la ff in particolare a Moana, ChibyRoy, Kay89, Cri Cri, EllieMarsRose.

  
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