FOREVER YOUNG
Frank Pov.
-Non
ci posso credere!- Sbraitò Gerard una volta tornati a casa di quest’ultimo,
inutile dire che gli abbiamo rovinato la serata, ma non era colpa nostra! O
meglio non direttamente...colpa di quella stupida ape! Se non fosse per lei a
quest’ora nessuno urlava contro nessuno! Dannazione.
-Izzie
tu poi...- Disse Becky, la situazione era a dir poco buffa, insomma sembravano
due genitori che sgridano i figli per la bravata appena commessa...insomma Gee
ce lo vedevo benissimo nei panni della madre isterica, e Becky beh...per
esclusione, nel padre bonario al quale dispiace sempre punire i figli perché infondo di bravate ne
ha fatte anche lui da giovane. Mi veniva da ridere ma se l’avessi fatto, Gerard
mi avrebbe ucciso all’istante, io ed Izzie ci limitammo ad abbassare lo sguardo.
-Eri
nei paraggi, eh Frank?- Domandò ironico mentre io trattenevo un sorrisetto.
-Sì,
infatti! Volevamo fare una passeggiata in spiaggia...e vi abbiamo incontrato,
pura casualità- Risposi facendo spallucce, come se fosse la cosa più naturale
del mondo, Gerard inarcò un sopracciglio.
-La
finisci di sparare cazzate?!- Vabè, almeno ci avevo provato.
-Okay-
-Va
bene, sentite...adesso io e Frank andremo a prendervi un film qualche schifezza
e concludete la serata, okay?- Propose Izzie cercando di toglierci in qualche
maniera da quella situazione; i due ci pensarono un po’...
-Che
dici?!- Chiese Gee a Becky.
-Per
me va bene- Gerard annuì e ci fece cenno di andare, ci alzammo e senza dire una
parola uscimmo di casa, dove dopo cinque secondi neanche, scoppiammo a ridere.
Dovevamo
anche pensare a quale film fargli vedere, ma era ardua la cosa...
-Titanic?-
Chiese tirando fuori il DVD dallo scaffale.
-Nah,
Gee l’ha visto almeno dieci volte...- Lo rimise a posto.
-Oddio!
Io non conosco i film d’amore!- Esclamò esasperata.
-Figurati
io...che ne dici di questo?- Tirai fuori un DVD ed osservammo la copertina, non
era male.
-L’amore
non va in vacanza? Cazzo, c’è Jude Law questo lo voglio vedere io!- Me lo sfilò
dalle mani e la guardai molto male. –Oh no, tesoro tu sei decisamente
meglio...-
Dopo
varie discussioni, alla fine avevamo deciso di prendergli “la dura verità” con un certo tipo Butler che
Izzie sosteneva essere un gran figo, bah ovviamente non ero d’accordo ma vuoi
tu discutere con una donna?! Neanche a pensarci.
Dopo
aver lasciato film e schifezze varie ai due piccioncini, ce ne tornammo a casa
mia anche perché Izzie non voleva tornare a casa, aveva avuto una brutta
litigata con la madre e non se la sentiva, chi meglio di me poteva capirla?!
Dopo il divorzio dei miei non facevo altro che litigare con mia madre, non so
perché ma davo tutte le colpe a lei...anche se sapevo che alla fine non era
colpa di nessuno, era andata così...ma avevo quindici anni per me era stato un
trauma.
-Ehi
cos’è quella faccia pensierosa?- Mi chiese Izzie, ci eravamo appollaiati sul
divano a guardare Star Wars che davano in tv quella sera. Lei era appoggiata al
bracciolo del divano ed io ero appoggiato a lei con la testa sulla sua pancia,
mi stava accarezzando i capelli...
-Stavo...pensando-
Ecco, capitan ovvio. –Quando avevo quindici anni i miei hanno divorziato e io
non facevo altro che prendermela con mia madre...non so perché, ero incazzato
con lei...ero convinto che era tutta colpa sua, cazzo e lei ci stava da
schifo...sono stato un coglione- La cosa strana non era che me ne rendevo conto
adesso, il fatto era che l’avevo sempre saputo il che mi faceva sentire ancora
più in colpa.
-No...non
sei stato coglione, eri solo incazzato e te la prendevi con tua madre perché
era lì...- Mi rispose e prese a farmi i grattini sul collo, chiusi gli occhi.
Dio quanto stavo bene.
-Già...ora
ci parlo con mia madre, ma non abbiamo mai parlato di questa cosa...mai-
Mormorai amareggiato.
-Io
litigo con i miei ogni volta che metto piede in casa...forse mi hanno adottato-
Mi fece scappare una risata, almeno sapeva come tirarmi su. Di rado pensavo al
passato, alla mia adolescenza ...preferivo non farlo ma ogni volta che mia
madre mi voleva a pranzo a casa sua, non potevo farne a meno e ogni volta mi
sentivo uno schifo.
Dopo
poco tempo ci addormentammo proprio mentre il maestro Yoda elargiva i suoi
fantastici consigli al piccolo Anakin Skywalker mentre Obi Wan Kenobi si
occupava di uccidere androidi, come al solito.
Izzie Pov.
Quando
mi svegliai il mattino dopo nel letto di Frank, mi accorsi che erano le nove
passate ed io dovevo già essere in redazione alle nove in punto, Giselle mi
avrebbe ucciso.
Mi
alzai di colpo, recuperai i miei vestiti abbandonati sulla poltrona vicino al
letto e mi chiusi in bagno, Frank ancora dormiva...tanto lui aveva il sonno
pesante, neanche una cannonata l’avrebbe svegliato.
Mi
feci una doccia veloce e quando uscii dal bagno, con mio sommo stupore, c’era
Frank sveglio...cioè più o meno sveglio, che giocava con Doc.
-Non
stavi dormendo?- Domandai sorpresa.
-Sì
ma mi hai svegliato quando hai sbattuto la porta del bagno- Oh merda pensavo
non mi avesse sentito.
-Ops
scusa...-
-Fa
niente...tanto dovevo alzarmi presto oggi, ho le prove...- Disse con tono
sconsolato.
-Nuovo
cd?- Domandai curiosa sedendomi accanto a lui, cominciai anche io ad
accarezzare Doc che si stava crogiolando tra le nostre coccole.
-Mh
no, non credo...è uscito da poco Black Parade, dobbiamo fare i video di alcune
canzoni...- Mi sporsi per dargli un bacio che Frank non poté rifiutare e
infatti al contrario, lo approfondì e in meno di un secondo ci trovammo di
nuovo stesi sul letto, tanto ero già in ritardo...minuto in più o in meno che
differenza faceva?! A quanto pare però il telefono di Frank non la pensava allo
stesso modo, visto che si mise a squillare proprio in quel momento.
Frank Pov.
Eddai,
ma proprio sul più bello...io non ho parole.
-Pronto...-
Risposi con un tono che più scocciato non si può.
-FRANK! Ah sei sveglio
allora bene!- E
chi altro poteva essere se non quello scassa coglioni di Way.
-Gee...ma
che cazzo urli, sono qui-Borbottai irritato.
-Ah si vabbè...comunque, oggi pomeriggio ci
sono le prove- Ok, dovevo mantenere la calma, non c’era nessun bisogno di
perdere la pazienza già di prima mattina visto che poi avrei dovuto sopportarlo
per tutto il giorno.
Sospirai.
–Come sarebbe oggi pomeriggio?- Domandai con estrema calma.
-Eh sì perché stamattina sono impegnato...- Ok,
mi stava nascondendo qualcosa, ne ero certo.
-Sei
impegnato...a fare che? Guarda che distruggere gnomi al computer non conta-
-Ah Frankie quanto sei ignorante...non sono
gnomi, sono androidi...- Puntualizzò, sì come se mi fregasse qualcosa .
-Quello
che è...chissene frega!-
-Oh scusa ti devo lasciare, Becky si sta
svegliando...- Eh certo...no aspetta, cosa?!
-Cosa...Becky?!
Ehi brutto idiota aspet...- Troppo tardi aveva chiuso, quel coglione, ma almeno
aveva concluso qualcosa!
Mi
voltai verso Izzie che mi osservava curiosa.
-Credo
che i nostri amici si siano divertiti stanotte- Mi guardò interrogativa. –Gee
ha chiuso perché doveva tornare da Becky-
-Ooh,
capisco...la spremerò per bene oggi...- Disse serafica.
-Voi
donne dovete sempre mettere il naso ovunque vero?- Lei annuì sorridente. –Ah
beh...-
-Ehi
devo andare è davvero tardi...- Mi diede un veloce bacio prima di scendere dal
letto.
-Ehi
vuoi venire alle prove oggi pomeriggio? Da Gee, fai venire anche le tue amiche
se vuoi...-
-Okay,
a dopo!- Quando sentii sbattere la porta di casa, mi alzai contro
voglia...tanto ero già sveglio però stavo bene nel letto, non sapevo che fare
quella mattina così chiamai Mikey tanto per vedere se aveva qualcosa da fare.
Dopo
quattro squilli finalmente rispose.
-Bonjour?- Stavo per rispondere ma
poi aggrottai la fronte, ma che...c’era uno dall’altra parte del telefono con
una voce cupa, guardai un attimo la cornetta per vedere sul display se avevo
fatto il numero giusto.
-Mikes?-
Chiesi incerto, dopo qualche secondo sentii qualcuno scoppiare in una
fragorosa, era quel coglione di Mikey.
-Ahah ehi Frank!- E ancora rideva, bah.
-Mikey
quanti cazzo di caffè hai bevuto già?- Smise di ridere e ci fu un attimo di
silenzio dove sicuramente li stava contando mentalmente.
-Due- Uhm strano.
-Ah
solo? Strano...comunque, hai da fare stamattina? Il tuo stupido fratello mi ha
dato buca-
-Oh ehi! Non ti ricordi?
Oggi è il compleanno di Brad!- Cazzo! Mi ero completamente dimenticato! Era un
vicino di casa Way ma passava la metà del tempo con noi quando facevamo le
prove, era un mito quel ragazzino.
-Merda!
E’ vero...non gli ho fatto il regalo!- Esclamai in panico, sapevo quanto poteva
offendersi Brad per questo...era davvero permaloso per certi versi, ma aveva
solo dieci anni era comprensibile.
-Non ti preoccupare...c’è qui zio Mikey che
ti salva il culo! Andiamo a farlo insieme stamattina...- Oh, per una volta il
piccolo elfo si rendeva utile.
-Oh
sì, bravo...perfetto. Cosa gli facciamo?-
-Ho già in mente tutto...una bella chitarra
nuova!- Mh non male, quella che aveva ormai era distrutta per quanto ci
suonava, era una vecchia chitarra classica che gli aveva dato la nonna anni
prima...ma ormai lui era arrivato a un livello molto più alto che quella ormai
non bastava più, infatti quando veniva a sentirci ci rubava una delle nostre
chitarre e suonava sempre.
-Grande!
Vedi che sei intelligente quando ti impegni?!- Ora mi aspettavano almeno una
decina di insulti.
-Ignorerò il tuo commento solo perché sono di
buon umore oggi...- Oh...meglio allora.
-Ok...quindi
stamattina?-
-Passo a prenderti tra dieci minuti, a dopo
nano da giardino- Ah ecco mi sembrava troppo strano, appena chiuse la
telefonata andai a vestirmi, mi misi un paio di jeans dal cavallo basso, al
solito, con una cinta marrone tanto per...una t-shirt bianca e sopra la felpa
nera con il muso di un lupo bianco con varie scritte, non ricordo di chi
fosse...sicuramente qualche gruppo e poi i miei immancabili guanti con le ossa
della mano stampati sopra, adoravo quei guanti, erano una figata!
Mikey
era di parola, dopo dieci minuti era già a suonare al mio campanello come un
ossesso.
-Ehi
che cazzo...sono pronto!- Sbottai non appena aprii la porta.
-Forza!
E’ tardi!- Disse andando verso la macchina, oddio guidava lui! Mikey era
famigerato per il suo non-saper-portare la macchina. E’ un pericolo pubblico!
-Mikes,
posso guidare io?- Domandai vagamente allarmato.
-Scordatelo...mia
la macchina, io guido- E come potevi discutere con lui. Santo Signore aiutami tu...
Partì
in quarta e mise gli Smashing Pumpkins a tutto volume.
Una
volta arrivati al negozio di Jack, ci mettemmo più di un’ora e mezza a decidere
per la chitarra, ero io l’esperto dannazione! Ma no...lui doveva obbiettare
tutto quello che dicevo, finche non lo mandai a guardare i bassi, così io e
Jack potemmo discutere di tutta tranquillità sulle chitarra.
Alla
fine decidemmo di prendergli una Fender Squier celestina, con il battipenna
bianco...era per principianti, certo lui aveva un certo livello ma mi sembrava
assurdo comprargli una di quelle chitarra tipo Gibson Les Paul alla Slash.
Eravamo
in macchina diretti a casa di Gerard, lì avevamo intenzione di fare una specie
di festa.
-Dobbiamo
scrivergli un biglietto!- Esclamò di punto in bianco Mikey, facendomi quasi
prendere un colpo, era assolutamente malato quel ragazzo, beh considerando che
tipo sia Gerard, non vedo come potrebbe essere altrimenti.
-E’
proprio indispensabile?- Chiesi con voce quasi lamentosa, tanto a Brad
interessava solo il regalo, uno stupido biglietto non sarebbe servito a niente.
-Ho
carta e penna!- Si chinò lasciando il volante, al che sbiancai, Dio...era
fottutamente pazzo!
-Mikey
la strada!- Esclamai allarmato prendendo il volante e cercando di non andare a
schiantarci contro un muro o qualcosa del genere, mentre quel degenerato stava frugando in un
cassetto.
-Ecco,
tieni!- Disse alzandosi e dandomi foglio e penna, riprendendo poi il volante,
io ero ancora troppo scosso per fare qualsiasi cosa. –Vuoi scrivere quel
dannato biglietto?!- Sbottò dopo un po’ lui vedendo che non mi accennavo a
muovere un muscolo mentre io, nella mia mente, stavo ringraziando ogni angelo
custode o santo che ci aveva permesso di non andare a sbattere da qualche
parte.
-Cristo...-
Mormorai prima di prendere il foglio e appoggiarlo allo scatolone che avevo lì
davanti. –Che scrivo?- Domandai poi trovandomi lì e non sapendo che scrivere.
-Buon
Compleanno Brad, dai tuoi chimici preferiti- Lo guardai inarcando un
sopracciglio, dalla sua espressione era proprio soddisfatto di questi auguri,
poi era meglio non replicare visto che era lui al volante e volevo arrivarci ai
trent’anni. Stavo scrivendo tranquillamente, quando Mikey frena di colpo e
momenti mi fa schiantare contro il finestrino.
-Che
cazzo fai?!- Sbottai girandomi a guardarlo.
-C’era
il semaforo rosso...- E detto questo ripartì in quarta schiacciandomi sul
sedile del passeggero; quando arrivammo davanti casa di Gee, mi buttai
letteralmente fuori dalla macchina e m’inginocchiai a terra, abbracciando il
marciapiede.
-Grazie
Signore, che mi hai fatto tornare sano e salvo...grazie- Mormorai mentre
baciavo l’asfalto, non era il massimo, ma era d’obbligo, non sarei mai più
salito in macchina con Mikey.
-Andiamo...non
farla tanto lunga...- Commentò lui venendomi vicino con la scatola della
chitarra in mano.
-Un
giorno, guido come fai tu...e poi mi dici- Risposi alzandomi in piedi, ci
avviammo verso casa la porta di Gee ma non facemmo in tempo ad aprire che la
porta si spalancò e Brad comparve con un mega sorriso.
-Finalmente!
E’ ora di festeggiare!- Aveva urlato
correndo in casa come un forsennato, travolgendo Gee che ci stava venendo ad aprire.
-Gli
hanno regalato le pistole da paintball...-Commentò semplicemente e quella fu la
nostra condanna.
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Scusatemi davvero per il ritardo, ma sapere...l'ispirazione è
una stronza, non riuscivo più a scrivere ma devo ringraziare i
cari Killjoys che con le loro canzoni mi hanno aiutato a farla tornare
e quindi sono riuscita a scrivere questo capitolo...uff, non so quando
posterò poi, spero il più presto possibile ma la scuola
occupa troppo tempo, la odio...comunque sto iniziando il prossimo
quindi spero davvero di aggiornare presto. (: grazie a chiunque legge,
leggerà, commentarà e tutto grazie davvero! :D