L’uomo è nato libero, e dappertutto è in catene. Rousseau.
Ne hai provate di ben peggiori.
Le catene non sono forse senso di impotenza, Clive?
E quale maggiore senso di impotenza di quello che provasti quel giorno?
E cosa mi dici, Clive, delle catene della vendetta?
Eri forse felice, lottando ogni giorno per costruire quell’accidenti di fortezza?
Vorrei chiamarti con nome e cognome, Clive, perché ti sentissi veramente chiamato. Ma dimmi, sei d’accordo con questo?
No, non vuoi le catene di un cognome, di un’appartenenza. Ma se potessi scegliere, probabilmente il tuo cognome sarebbe Dove.