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Autore: Heart    02/03/2011    2 recensioni
Si svegliò urlando in quella notte senza luna, sudata e il fiato corto. Il cuore che le batteva troppo forte per un vampiro come lei. Ormai erano passati tre anni da quando aveva lasciato l'accademia, adesso viveva con Kaname che in quel momento era fuori e con gli altri vampiri. Credeva che non avesse provato più dolore..fisico. Si alzò dolorante come se quel sogno avesse qualche influsso anche nella realtà. Si affacciò alla finestra e l'aprì, voleva prendere un poco d'aria. I capelli lunghi svolazzavano liberi, gli occhi socchiusi..la bocca semi aperta. Ogni suono, ogni sapore, ogni movimento veniva percepito. I suoi sensi si erano ampiati dopo la trasformazione in vampiro...lei era stata diversa poco prima, viveva come un essere umano, privo del passato solo dopo, aver riaquistato quella forma potè dare un senso alla sua vita.(Titolo provisorio)
Genere: Dark, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaname Kuran, Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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  Red as your blood



Gocce di memoria




"Ti sei svegliata presto sta mattina" disse una voce assonata.
"Si" rispose, sedendosi sul letto con lo sguardo rivolto verso la culla dove stavano dormendo beatamente i suoi figli.
L'uomo si alzò e l'abbracciò da dietro, posando la sua testa sulla sua spalla.
"Yuuki, che cosa ti preoccupa?" Chiese, mentre le accarezzava i capelli lunghi con il fare affettuoso.
Non rispose, si beò di quel contatto. Girò il suo volto verso di Kaname, dove i suoi occhi incontrarono quelli del suo compagno, non disse nulla, gli sarebbero mancati quegli occhi, che quando s’incontravano sprofondavano in essi; lui le poteva leggere l'anima, senza che dicesse una parola e ... Si rese conto, che non poteva essere sconfitta, avrebbe lottato fino alla fine per portare la pace nel mondo. Un mondo pieno di gioie, non di dolore, non doveva vivere di solo buio, ma anche di luce... La luce.
Dopo essersi persa nei suoi pensieri o abbracciò forte e lui la strinse a sua volta, sapeva cosa turbasse la sua compagna.
Se la portò vicino, per poi stendersi con lei sopra, mentre lei gli accarezzava il petto; iniziarono a farsi le coccole, come animaletti che hanno bisogno di attenzioni, si strinsero come se sentissero freddo e poco dopo si riscaldarono, si dissetarono con il sangue dell'altro, come promessa d'amore.
Fino a che un piccolo gemito li fece svegliare dal loro mondo, i loro bambini si erano svegliati.
"Credo che tocca a loro occupare il posto mio" le diede con un grosso bacio sulla guancia e si alzò, prese la piccola Juuri dalla culla e se l'avvicinò, le diede un piccolo bacio sulla fronte, mentre lei sorrideva al suo papà.
Yuuki nel vedere quella scena pianse di felicità, era cosi dolce Kaname con i suoi figli.
Prese il piccolo Haruka e se lo portò tra le braccia si distese sul letto nuovamente dove  fu affiancata da Kaname, li mise tutti quanti vicino, voleva imprimere quei ricordi nella sua memoria, nel suo cuore, loro gli avrebbero dato la forza di continuare a lottare, la speranza erano loro.


Notte. Il collegio era in silenzio.
"Siete pronte?" Chiese Aro alla sua padrona.
"Si" rispose, decisa. Salutò Kaname che in quel preciso momento non la voleva lasciarla andare, aveva paura. Paura di non vederla più, non avrebbe sopportato la sua assenza, la strinse ancora di più, quando poi la lasciò.
"Fai attenzione piccola" disse.
Yuuki colse immediatamente il suo stato d'anima, anche se l’apparenza era calmo e tranquillo, invece era preoccupato per la sua sorte, non voleva che partisse, non voleva lasciarla, ma l'aveva fatto, solamente a una condizione che sarebbe ritornata da lui e dai suoi bambini: non voleva che la storia si ripetesse per la seconda volta, i suoi figli doveva avere una madre e un padre, sarebbero cresciuti nella felicità e nella gioia.
"Andiamo" disse, prima di scoppiare a piangere... Scomparse nel nulla.







Erano passati due mesi e di Yuuki non si seppe più nulla.
Kaname mantenne la sua promessa fatta in quella mattina, sarebbe stato un padre affettuoso, severo e li avrebbe coperti di affetto i suoi figli, i loro bambini; ma era difficile, lo stesso Sangue Puro lo ammetteva, le giornate non erano più come una volta, le mancava, le mancava quel sorriso pieno d'amore, i suoi occhi.
Era stata l'unica a rubargli il cuore, nessuno mai... Fin da quando era nata aveva promesso di proteggerla e adesso , in quel momento non sapeva neppure, dove fosse la Sua Yuuki, dispersa nelle dimensioni.


In tanto in una dimensione dove regnava solo il buio, la luce troppo fioca perché giunga fino a quella cavità lontano da tutto. Si chiamava Dimensione Oscura.
Era la tana di Seria, una creatura che dopo secoli si era risvegliata e si era prontamente scontrato contro la nuova padrona, durante i suoi millenni si era rinforzato, ma particolarmente il suo odio verso colei che l'aveva esiliata così lontano.
Adesso si sentiva rigenerata, aveva sconfitto la nuova padrona, reincarnazione della precedente. 
L'aveva sconfitta dopo una lotta all’ultimo sangue, le aveva dato filo da torcere, aveva combattuto con tutti i suoi poteri al massimo e quasi la stava sconfiggendo del tutto, ma poi si era ribaltata e adesso  si ritrovava, a vagare nelle dimensioni senza forze.
Il suo guardiano era stato ucciso per poi ridurlo in polvere, aveva riso di gusto dopo la sua scomparsa.
Ormai il suo piano stava per essere portato a porto, il mondo sarebbe crollato, tutti dovevano piegarsi al suo cospetto.
Ma prima di ritornare sulla terra doveva togliere di mezzo quella principessa, si avvicinò a lei con la sua frusta in mano:
"Allora principessina vuoi ancora piangere?" disse. Si Yuuki piangeva, non aveva smesso neanche per un momento; gli faceva male non essere utile alla sua gente, era solo una perdente, non aveva protetto il suo cavaliere, il suo amico ormai.
"Smettila! “Gridò.
"Uccidimi, ma non mi dire di smetterla" disse.
"Come preferisci. Lo sai pensavo che saresti stata più docile, invece ti sei dimostrata più forte di quanto immaginavo." Confessò. " La scorsa padrona, ha dovuto sacrificarsi per mandarmi in questa dimensione, dove non potevo vedere la luce, solo il buio mi circondava" disse con rabbia.
"Mi dispiace," disse Yuuki aprendo i suoi occhi.
"Ti dispiace per cosa, tu non sai nulla"
"Non so cosa hai provato, ma una cosa capisco. Ho vissuto per dieci anni nel buio, senza sapere chi fossi realmente, la mia infanzia era stata cancellata da mia madre per farmi vivere con il sorriso sulle labbra. E, quando ricordai tutto, quando ritornai a essere una vampira dovetti affrontare per la seconda volta la perdita dei miei genitori, nessuno mi aiutò." Disse.
"E cosa m’importa a me"
"Nulla. Ogni essere vivente di questa terra ha sofferto nella sua vita. Ma questo non gli dice di farla pagare a delle persone che non hanno colpa, puoi ancora cambiare strada, se hai la forza, c'è la puoi fare. SE lo vorrai io, ti aiuterò." Disse con un sorriso Yuuki. " So che ci sono delle persone che ti stanno aspettando in qualche luogo, non sei sola. Io ho un compagno e due figli che non vedono l'ora di riabbracciarmi... Se vorrai io sarò tua amica." Spezzando le catene che la imprigionavano.
"Come hai fatto"
"Non siamo del tutto soli in questo mondo" disse Yuuki per poi ricoprirla con il un suo abbraccio. In quel preciso momento Dal corpo di Yuuki comparse una luce calda, forte che invase la dimensione, in poco tempo, costellato da stelle la luce, quella luce della speranza, della vita.
"Abbandonati a me, io ti salverò" le sorrise.
"Io non sono sola" disse Seria chiudendo gli occhi per addormentarsi come una bimba piccola tra le braccia della mamma.
"La tua vita non si spezzerà, da oggi in poi ricomincerai tutto d'accapo, ti farai una famiglia, degli amici e poi chissà se un giorno ci rincontreremo di nuovo" e con queste ultime parole la luce esplose .




"Papà," disse una dolce vocina. Una piccola bambina sui due anni si avvicinò al suo papà per poi guardarlo negli occhi.
"Dimmi piccola" abbassandosi per prenderla in braccio.
"Ma quando ritornerà la mamma?" Chiese. "Mi manca tanto"
"Presto." Disse malinconicamente.
"Juuri non preoccuparti la mamma ritornerà da noi" Disse un 'altro bambino.
"Le stelle..." disse la piccola agitandosi tra le braccia del suo papà.
"Esprimi un desiderio tesoro" disse.
"Vorrei che la mia mamma ritornasse" congiunse le mani come sorte di preghiera e pregò quel il suo piccolo, grande desiderio .

Il tempo passa, e come mesi anche gli anni. Erano tre anni che la principessa sangue puro era scomparsa nel nulla. Fino a che una notte mentre i ragazzi della Night Class si stavano ritirando nel loro dormitorio dopo le lezioni si fermarono di scattò, percepivano qualcosa.
Come al solito il disciplinare Kiryuu era li, con la sua amata Blood Rose, cercando di individuare l'estraneo che si era introdotto nel collegio.
Una folata di vento si propagò, un colpo della pistola di Zero colpì qualcosa ma poco dopo lo ritrovarono a terra il proiettile.
"Chi sei?" Chiese brusco Zero
Nessuno rispose.
Poi ecco una nuova volta di vento, che butto per terra la pistola di Zero.
"Dannazione vuoi rispondere!?" Disse, sta volta più brusco.
"Calmati, non ho nessuna intenzione di attaccare questo collegio, ma solo di ..." lasciò la frase incompiuta.
"Che cosa stai cercando? " disse il guardiano.
"Casa mia" disse, avvinandosi.
Zero s i parò davanti allo sconosciuto coperto da un lungo mantello.

All'improvviso comparvero il capo dormitorio e i due bambini al suo fianco, lo sconosciuto gli brillarono gli occhi a vederli, quanto gli erano mancati.
A un tratto la piccola bambina dai capelli lunghi si avvicinò cautamente all'estraneo.
"Ciao" disse con un sorriso.
La guardò, e s’inginocchiò.
"Ciao piccola" disse dolcemente.
"Juuri, non si parlano con gli estrani" sbotto il piccolo per riprendersi la sorellina.
"Ma lei non è un’estranea, io la conosco" disse, mentre i presenti rimanevano fermi.
"E chi sarebbe?" disse Haruka.
"La mia mamma" Disse in fine. Juuri l'abbracciò e l'estraneo che fin dall'allora era nascosto dal cappuccio, si scoprì facendosi conoscere. Yuuki, la loro principessa era lì davanti a loro occhi, Zero si ritrasse immediatamente, vedendola, era viva... qualcun'altra dalla folla si avvicinò, con il cuore colmo di felicità, un sorriso apparse.
"Bentornata" disse per poi abbracciarla.
I vampiri si allontanarono lasciando spazio a quella famiglia di ricongiunta, ridere e piangere.
"Il desiderio che esaudito si è avverato" disse la piccola Juuri.
"Si tesoro, sono qui e non vi lascerò più" disse in fine.




Villa Kuran. La neve scende lentamente e si posa suoi grandi alberi che circondano la tenuta: due bimbi sorridenti giocano con essa, mentre i loro genitori parlano allegramente.
"Yuuki “disse Kaname stringendola tra le braccia.
"Mmm" 
"Che cosa è successo? " Chiese, nel capire cosa era avvenuto a quel tempo.
"Storia lunga, ma alla fine si è risolto nei migliori dei modi..." le sorrise per poi baciarlo.
"Anche tu misteriosa?"
"Pensavi che solo tu lo fossi?" baciandolo di nuovo. "E grazie a te, se sono  qui adesso, no, dispersa nella dimensione oscura."
"Invece io dovrei ringraziarti per esistere" sorrise lui.
"Mamma, papà" chiamarono i due piccoli Kuran.
Kaname e Yuuki si separarono e andarono dai loro figli, dove gli indicarono una famiglia che camminavano allegramente .
"Ciao" disse la piccola bambina a Yuuki e lei le sorrise.
"Ciao piccola" le rispose, arruffandogli i capelli .
"Grazie" disse per poi prendere le mani dei suoi genitori e allontanarsi.
"Chi era?" chiese Kaname
"Vivi felice" 
"Allora?" cercando una risposta ma non la ricevette solo un bacio.
"Non siamo del tutto soli in questo mondo, ci sarà sempre qualcuno che ci aspetta" disse abbracciando il marito.
"Ti amo" sussurrò lui.
"Io molto di più"

                 

                      Fine




***
Finito anche questa storia, allora come vi è sembrata? Spero che vi sia piaciuta.
  
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