Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Sciarpata di verde    02/03/2011    1 recensioni
- Volete dirmi che voi siete un… demone?! –
- Esatto… ho bisogno del tuo aiuto –
- Come dovrei aiutarti? – chiesi tanto per sapere, ma già avevo in mente di non accettare.
- Io posso aiutarti a realizzare i tuoi sogni se tu mi aiuti. Più demoni creo, più anime acquisto, e più divento potente! –
- E tu mi vorresti far credere che grazie a te io diventerei ciò che voglio…? –
- Non te lo voglio far credere. È così! –
- Lo spero vivamente per te… -
- è un si? –
Annuii sperando di non star sbagliando, come avevo fatto fino a quel momento.
- Bene! La tua anima è mia! –
Genere: Dark, Generale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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II

- Nuova meta, mia signora. – mi aveva comunicato il mio manager.

- e sarebbe? – gli chiesi continuando a camminare per il corridoio del teatro.

- Italia, baby! – si, è pazzo, non fateci caso… non per niente mi ha chiamata “mia signora”. Aveva un carattere tutto particolare ed era uno dei tanti demoni di Spirit. Ovviamente era a conoscenza del fatto che anch’io fossi un demone. Dicevo, ha un carattere davvero strano e all’inizio, quando l’ho conosciuto, credevo fosse un nerd sfegatato, quando poi, invece, si è rivelato essere solo un cartone animato vivente ed è per questo che mi sta così simpatico!

- Italia? Bene! – mi fermai davanti alla tenda che portava al palco, mi girai verso di lui e gli sosporai: - fammi gli auguri! – lui mi sorrise ed io entrai in scena mandandogli un ultimo sguardo. Era l’ultima esibizione a cui avrei dovuto partecipare per una gara molto importante francese. Ci tenevo a quel premio, e ci tenevo anche a farlo sapere a Spirit. Quasi a volergli dire “ehi! Guarda! Uno dei tuoi demoni è strabiliante anche senza bisogno della magia!” perché in effetti credevo mi considerasse solo un altro dei suoi demoni che gli avevano chiesto di realizzare il sogno di essere bravi in qualcosa. Io non avevo chiesto niente del genere! Avevo solo chiesto di diventare una ballerina famosa, ma il talento era tutto mio!

Ma bando alle ciance, quel giorno Spirit non si fece vedere da nessuna parte; né in teatro, né nei camerini, né nella nostra casa a quattro ruote. Provai anche a chiamarlo, ma non rispondeva e non si presentava in nessun modo. Il cellulare poi… nemmeno ce l’ha! Capisco che è un demone, ma potrebbe anche tenersi aggiornato in fatto di ultime tecnologie, no? La magia è anche uno spreo di energie! Se ne usi troppa dopo un po’ ti viene un’enorme senso di nausea… e non è bello!

 

Avevo vinto la gara. Ero davvero contenta della notizia! Un altro dei mille trofei d’oro che avevo nel mio mega camper da viaggio, insomma. Visto che non riuscivo a trovare da nessuna parte Spirit pensai di farmi un giro: magari l’avrei trovato che cerca di conquistare un’altra anima! Camminavo per strada tranquillamente. Avevo finito le mie poche interviste che avevo quel giorno ed era mia regola non fare allenamenti subito dopo una gara appena vinta: a parte che mi mette fame e tensione, ma poi un po’ di relax dopo una gara vinta ci voleva proprio! E poi stavamo per partire per l’Italia, avrei avuto tutto il tempo che volevo per allenarmi!

Mentre camminavo passai davanti ad una cattedrale di immense dimensioni. Non era “Notre Dame”, sennò l’avrei riconosciuta.

Entrai. Non c’era nessuno. Eppure c’era quel piccolo bisbiglio di persone che pregano. Io non vedevo nessuno. A parte una bambina, sola e triste in ginocchio che pregava silenziosamente. Poi mi resi conto che non veniva da dentro quel bisbiglio. Uscii dalla cattedrale e vidi finalmente Spirit. Era a parecchi metri di distanza eppure l’avevo sentito da dentro la cattedrale. Forse avevo anche il potere dell’udito? Bah! Non ricordo mica tutti i sogni che il mio subconscio gli aveva suggerito! Feci per avvicinarmi felice di vederlo, ma mi accorsi che stava parlando con qualcuno e mi fermai. Mi piace osservarlo quando sta per conquistare un’anima.

- …ma non è solo per questo che ti ho tolto dai guai. – la voce suadente del mio demone preferito risuonò nelle mie orecchie ed io ebbi un flashback: mi venne in mente il giorno in cui lui mi aveva convinta a diventare un demone e a donargli la mia anima.

- ah si? –

- si… ho bisogno del tuo aiuto. –

- come? –

- ecco, vedi, io ti conosco, o meglio, conosco il tuo passato, le tue sofferenze, il perché sei qui, le rovine che hai dovuto affrontare fin da piccolina… - continuò a parlare.

Stava parlando con una ragazza dai lunghi capelli spennati ricci e castani, la faccia imbronciata e un vestito viola molto rovinato addosso e coperto da un pesante giaccone.

- NO! – aveva urlato la donna. Stava scappando, voleva andarsene. Beh, non sempre quel tono seducente di Spirit può ipnotizzare.

- ma io realizzerò tutti i tuoi sogni, non capisci?! – si era leggermente alterato.

- non mi interessa!! Anche se la mia vita fa schifo e vorrei tanto che i miei sogni si realizzassero, non venderò mai la mia anima ad un demonio! – adesso era proprio furiosa – chiamami anche scema, ma io non rinuncerò mai all’unica cosa che mi è rimasta solo per realizzare la mia felicità. Me la so costruire da sola! Non ho bisogno di uno come te! Stammi lontano! – lo guardava con una faccia schifata e quasi disgustata dalla proposta del moro. Non avevo mai visto, in tutti quei 6 anni, Spirit fallire. Chissà come avrebbe reagito?

La donna se ne stava andando nervosamente quando lui, come sempre soffiò la sua famosa polvere addosso.

Ma… è impazzito?! Mi domandai per un istante Non può trasformare le persone in demoni se la loro anima non è d’accordo! Che sta facendo??

Vidi la donna cadere come se fosse inciampata e pian piano contorcersi su se stessa, cacciare sangue dalla bocca ed urlare dal dolore.

Cosa le ha fatto?!

Ero davvero preoccupata, non sapevo cosa fare! I miei superpoteri non sarebbero serviti a niente in quel momento! Cosa fare? Cosa fare?? Ero nel panico, con la bocca spalancata e gli occhi ancor di più. Non avrei mai immaginato una reazione del genere. E il mio Spirit? Era lì impalato guardando con disgusto la donna che soffriva. Subito dopo la castana urlò un ultimo grido strozzato e poi si accasciò a terra. Dal suo corpo fuoriuscì una spcie di sostanza eterea bianca che si trasportò nel corpo del demone moro. I suoi occhi erano più rossi che mai e lo vidi assorbire la sostanza bianca che, ipotizzai, fosse l’anima della donna.

Esterrefatta mi allontanai da lì, impaurita, non sapevo dove andare né di chi fidarmi e di sicuro non sapvo cosa fare. Nel panico mi rifugiai nel primo luogo che in quel momento mi sembrava sicuro: la cattedrale. Almeno lì, ero sicura, Spirit non mi avrebbe mai seguita.

 

Eeeeeeh!! Che ne pensate di questo capitolo? Mi pare sia venuto abbastanza decente, su! Avvisetto però: portroppo il prossimo capitolo sarà l’ultimo, ma continuerà sicuramente con un'altra storia! Forse ci sarà anche del romanticismo, ma poco… in fondo l’ho creata cercando di scrivere il meno possibile di sdolcinato. Chiounque mi stia seguendo ecc, sappia che gli manderò sicuramente una pubblicità con l’avviso della nuova storia-continuo. Spero continuerete a seguirmi! ^^ baci! Ripeto: che ne pensate? XD

   
 
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