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Autore: Melmon    03/03/2011    1 recensioni
- Pronto?
- Alice sono John, stai cacciando?
- Al momento no.
- Potresti farmi un favore?
- Non devi neanche chiedere!
- Dovresti sorvegliare un luogo, niente di sovrannaturale o pericoloso, solo sorveglianza a distanza So che non è quello cui sei abituata
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione, Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Alice e Dean.'
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C’è tanto silenzio ora nella mia vita, silenzio e dolore da quando ti ho lasciato quella maledetta sera. Come posso biasimare questo silenzio?
Mi manchi, mi manca sentirmi a casa, protetta, amata, mi manca lottare con te.
Una nuova avventura cambierà di nuovo le cose.
Non appena il telefono squilla sono di nuovo nel meraviglioso e pericoloso mondo dei Winchester.
- Pronto?
- Alice sono John, stai cacciando?
- Al momento no.
- Potresti farmi un favore?
- Non devi neanche chiedere!
- Dovresti sorvegliare un luogo, niente di sovrannaturale o pericoloso, solo sorveglianza a distanza So che non è quello cui sei abituata …
- Questo e altro per te. Dove?
- Università di Stanfort a Palo Alto.
- Parto subito. John?
- Si.
- Penserò io a tenere ogni essere demoniaco lontano dal tuo Sam. Come lo riconosco? Possiede anche lui il fascino dei Winchester?
- Cerca un ragazzo opposto a Dean, non puoi sbagliare.

L’università è grande, io non ho mai visto Sam, di lui so solo quello che Dean mi ha raccontato, quando era in vena di parlare ...
In un’università non ci sono mai stata, neanche mai pensato di seguire le lezioni, ho preso la mia decisione, anche se vedendo quanti la pensano diversamente qualche dubbio mi sorge … l’unica cosa positiva è che pochi di questi universitari, quasi nessuno in realtà, potrebbe fare quello che io faccio normalmente: proteggere e uccidere.
Troppa gente, troppi ragazzi, è un bene se vuoi passare inosservato e sentirti al sicuro. Sentirti a sicuro perché non lo sei: anche il nemico si mimetizza cosi.
Trovare un ragazzo che sia l’opposto di Dean?
C’è ne sono a centinaia …
Con il fascino Winchester?
Neanche uno, che fortuna !
Sam non caccia da anni ma deve ancora avere un residuo dell’istinto da cacciatore, l’istinto non svanisce mai o almeno credo …
Passato oscuro, amici solo da quando è qui, nessuno sa del suo passato, serio e tutto di un pezzo, alto e, se non ricordo male, studia per diventare avvocato questo è quello che so di Sam, spero che non abbia cambiato nome e che si senta tanto al sicuro da aver smesso di mimetizzarsi.
Entro in qualche bar del posto senza risultato, sbircio in segretaria, non che mi aspettassi un cartello a caratteri cubitale ma dovevo provarci …
Nel pomeriggio proverò di nuovo in università, nel frattempo recuperò una stanza in un motel, sono troppi per cercarlo qui o altrove senza contare che è qui da anni potrebbe aver comprato o affittato una vera casa.
Non ho niente ma è per John, per Dean, la mia occasione per sdebitarmi, per conoscerlo e in più adorò le sfide!
Ovviamente Winchester non è sull’elenco del telefono, sarai stata troppo fortunata ma internet non ha limiti!
Entrare nell’archivio dell’università è facile, sono una brava hacker, cerco Sam e finalmente ottengo buone notizie:
Ha mantenuto il suo nome e cognome, studia effettivamente giurisprudenza e secondo il suo orario nel tardo pomeriggio ha lezione in una delle aule che ho controllato questa mattina.

A inizio lezione sono fuori dall’aula, nessuno mi nota, chi troppo preso dallo studio chi nota solo un'altra bella ragazza. Al mio profilo purtroppo corrispondono un paio di ragazzi, sono costretta a entrare nell’aula per continuare la ricerca, o almeno ci provo … dopo due interminabili ore sono costretta a seguire qualcuno non sapendo chi, faccio quello che faccio sempre, a volte sbagliando, e seguo il mio istinto.
Non so se l’uomo che seguo è Sam ma posso notare che sta bene, che è felice, ha amici e una ragazza. Devo capire se è Sam, se non lo è, se il mio istinto ha fatto di nuovo cilecca, devo trovare quello giusto.
Finalmente riesco a origliare il tuo nome, anche se non devo sforzarmi più di tanto giacché il tuo amico in pratica lo urla, vuoi vedere la mia reazione? So bleffare bello mio!
Forzo la serratura della tua auto ma non trovo nulla, neanche un’arma, il tuo bagagliaio e un semplice, normalissimo bagagliaio!
Non sai più difenderti o hai semplicemente rinunciato a farlo?
Non riesco a concepirlo, non riesco a capire come tu abbia fatto a rinunciare a difenderti e a difendere il prossimo, posso capire la voglia di normalità, anche la scelta di diventare avvocato ma rinunciare a tutto quello che eri prima … ora capisco meglio Dean.
Sistemo la tua auto giusto in tempo, quando esci ti dirigi a casa cosi scopro dove abiti: un bell’appartamento che condividi con la tua ragazza.
Dalle finestre vedo la tua favolosa vita normale e t’invidio.
Guardarvi mi fa capire cosa ho perso, a cosa io abbia rinunciato e cosa io sia realmente, nonostante tutte questo non capisco perché tu sia scappato.
Tutti almeno una volta vogliano scappare della nostra realtà, tutti vorrebbero tornare in una casa simile alla tua, non dover vedere le brutture di questo mondo ma le vediamo e non riusciamo a far finta di niente, mi sentire in colpa come se avessi fatto personalmente del male a quelle persone.
No che ami follemente cacciare ma questo “lavoro” è un mondo parallelo a quello in cui tutti vivono, dove tu sei tornato, è un mondo che ho fatto mio in ogni sfaccettatura, ma lasciarlo, ritornare in questo, significa annullare del tutto l’altro ed io non sopravvivere all’urto dell’esplosione.

Conoscere la tua ragazza Jessica è facile, anche lei si allena, no con le tecniche basi dei marine, ma la palestra e quattro chiacchiere negli spogliatoi mi comunica informazioni cosi posso conoscere Sam, un Sam lontano anni luce dal mio Dean.
Spero che non ci sia bisogno di dover reagire, di dover mostrare a lei e hai tuoi amici quel mondo cui hai voltato le spalle, non potresti aiutarmi.

Ormai è una settimana che ti osservo, ho fatto qualche piccolo lavoretto nelle vicinanze per non impazzire, John non si è fatto sentire ma tu sei al sicuro.
Sorvegliarti è un lavoro tranquillo e noioso almeno per il momento ...
Una serata, senza volerlo, mi trovo seduta al tuo tavolo, Jessica mi ha invitato a unirvi a voi.
Da vicino sei ancora più enigmatico da capire, non c’è molta somiglianza tra voi fratelli, tu sei fin troppo rilassato e non ti fai domande su di me, sono un’estranea che ha avvicinato la tua ragazza, che ti segue da giorni … Dean mi avrebbe già puntato un coltello alla gola! Tu neanche mi scruti.
- Alice che corso frequenti?
- L’università non fa per me.
- Come mai sei qui allora?
- Favore a un amico.
- Enigmatica la ragazza!
- Nel mio lavoro meno informazioni dai, più opportunità di sopravvivenza hai.
- Che lavora sarebbe?
- Uno da duri, solitamente da uomo, vero uomo …
Ora mi osservi, avrò stuzzicato il cacciatore che è in te, nascosto in fondo, molto in fondo deve esserci il Sam addestrato a dovere.
- Tu studi Sam?
- Si, giurisprudenza.
- I tuoi ne saranno fieri.
- Sam non ha un buon rapporto con la sua famiglia …
- Non è difficile da credere sai? Non andare d’accordo con i famigliari è facile, anch’io ho problemi con i miei. Quale figlio non li ha? Se volete scusarmi, devo svolgere una piccola pratica …
Esco dal locale e svolgo la piccola pratica: un bel vampiro è sbattuto contro il muro nel vicolo buio nel retro del locale, per mia fortuna è troppo stupido per capire quello che sta accadendo, quando succede, è già morto. Rientro nel locale.
- Di cosa stavamo parlando?
- Del lavoro che svolgi …
- Ci hai provato, parlavamo dei parenti di Sam.
- Beh non saprei che dire su di loro, trattare cosi Sam …
- Non sono mai venuti qui, niente telefonate, neanche una cartolina, niente di niente neanche per la sua laurea!
- Può chiamare anche tu no?
- Per non essere risposto?
- Provato con tuo fratello? Lui ti avrebbe trattato male ma ti avrebbe risposto.
- Come fai a sapere di mio fratello?
- Perché hai una sorella?
- Un fratello maggiore …
- Vediamo se indovino … direi più grande di te di … quattro anni, che si è preso cura di te e ti ha protetto da quando a sei mesi la tua casa è andata in fiamme e siete rimasti orfani di madre. E’ l’unico che poteva prendersi certe libertà, come chiamarti Sammy, e cui tu hai voltato le spalle per diventare avvocato.
- Basta scherzi ora mi dici chi sei.
- Ho finalmente un po’ di carattere, iniziavo a pensare che di Winchester possedessi ancora solo il cognome!
- Chi sei?
- Sei scarso sai? Lui mi avrebbe scoperto una settimana fa quando ho iniziato il mio lavoro.
- Lavoro? Tu sei …
- Già, una di loro. Per quale altro motivo perderei tempo con te? Sono tanto crudeli i tuoi parenti? Proprio ora stanno cercando di fermare chi attenta alla tua tranquillità e mi hanno mandato per assicurarsi che tu non abbia problemi, sono proprio spietati!
Il mio cellulare squilla, il numero c’è l’hanno in pochi, cacciatori ed ex clienti, cosi rispondo al cellulare mentre continuo a parlare con Sam.
- Vuoi un consiglio? Mai parlare male dei Winchester in mia presenza perché la prossima volta il fatto che sei uno di loro non basterà a salvarti. Poi scappare quando ti pare, perché scappare è quello che hai fatto, loro restano la tua famiglia e se sfruttasi il cervellino che ti ritrovi e le conoscenze che ti hanno inculcato te ne saresti reso conto tempo fa. Non guidano solo l’impalata sai? Hai abbandonato Dean, John e tutto il loro mondo ma loro restano eroi mentre tu solo un ragazzino.
- Eroi?
- Come chiameresti persone che sacrificano la loro esistenza per salvare quelli degli altri? Io li chiamo eroi ma se tu usi un altro termine liberissimo di farlo. La prossima volta che ci incontriamo se non sei più simile hai Winchester che stimo e che amo sentiti libero di ignorarmi.
Forse ho esagerato, lo ammetto sono protettiva, ma se lui non capisce il nostro sacrificio chi altro lo farebbe? E poi ho appena ucciso un vampiro ed essere maltrattata subito dopo mi fa arrabbiare … perdo il controllo già con tanta facilità.

- Pronto?
- Alice con chi diavolo stavi parlando?
- Con il tuo Sammy …
- E gli parli cosi?
- Mi hai fatto scattare … tranquillo e vivo.
- Che ci fai con lui, papà non ti aveva detto sorveglianza a distanza?
- Ho fatto amicizia con Jessica, la sua ragazza, che mi ha invitato al suo tavolo, era scortese rifiutare, ma poi …
- Hanno toccato i tuoi eroi.
- Chiami solo per sapere cosa penso di voi?
- Per dirti che gli eroi hanno vinto.
- Bene perché ora il lavoro sarebbe stato più difficile …
- Mi sarei divertito a sapere come …
- Alice?
- Resti in linea?
- Ho un’altra scelta?
- Non mi scuserò per la ramanzina.
- Tu vivi come loro e hai visto la mia vita, poi spiegarmi il perché?
- Perché tu vuoi questa vita?
- Meglio dell’altra ….
- Sicuro? Obbiettivamente ti direi che la nostra non è vita, che hai fatto la scelta giusta, noi abbiamo scelto la strada ardua e buia. Uccidere però è solo parte del lavoro, l’altra è salvare vite, vite che restano normali perché io ho scelto questa strada e ho ucciso l’essere che l’avrebbe ucciso salvando lui. Vedila cosi: la maggior parte delle persone che sono su qualsiasi elenco telefonico ha ancora la vita di sempre perché io ho scelto questa strada, alcuni di loro non sono stati costretti a dovere scegliere perché io l’impedito. Se io smettessi che ne sarebbe di loro?
- State attenti.
- Come direbbe Dean: siamo i migliori! Piuttosto procurati un’arma degna di questo nome, dopo tutto sei un Winchester!
- Lo farò.
- Se sei nei guai non farti problemi: chiama. Non hanno cambiato numero sai? Non contare su di me per fare da tramite.
- Ciao.
- Ciao … Non volevi un tramite vero?
- No, ma mi rivendo il discorsetto.
- Basta che poi mi paghi i diritti d’autore.
- Hai finalmente conosciuto il mio fratellino.
- Già ma non ha il fascino dei Winchester che adoro, sarà legato al fascino dal fucile … Dean?
- Si?
- Parlando con lui, vedendo quello cui ho rinunciato mi sono sentita triste ma allo stesso tempo mi sono ricordato perché amo farlo.
- Che altro potrebbe fare una pazza come te? Siamo eroi destinati a non avere gloria.
- Le luci della ribalta non fanno per noi, non riusciremo a cacciare l’essere che si nasconde nel buio. Ci sentiamo per il prossimo lavoro?
- Ok. Buona notte Alice.
- Notte Dean.
Sorriso perché non sei arrabbiato, sorrido perché ho conosciuto Sam, l’ultimo dei Winchester, e so che posso ancora contare sulla mia spalla, per il momento basta, chissà poi un domani ...

Angolo autore:
Scusa per la lunga attesa per il continuo di questa serie ... ho avuto molto da fare.
Troppe idee che sono sfociate in altretante ff, come potete constatare dalla mia pagina autore.
Spero di riuscire a pubblicare presto anche un' altra storia a capitolo di questa serie.
Scusate ancora.
Melmon.
  
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