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Autore: Calliphora994    04/03/2011    5 recensioni
Uno strano caso porterà Booth e Bones a New York, per collaborare con il NYPD, in aiuto alla detective Beckett e a Castle.
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Seeley Booth, Temperance Brennan
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Brennan attraversò la sala principale a passo veloce e si chiuse la porta del bagno alle spalle, si appoggiò ad essa e si sedette chiudendo gli occhi.
Cosa sarebbe successo se non fosse arrivato Rick? Avrebbero continuato quel discorso assurdo sull’amore che vince sempre.. e poi? E poi si sarebbero avvicinati e avrebbero colmato la poca distanza che li separava. Si sarebbero baciati, logico, ovvio, palese.
Certo, non poteva negare di aver pensato più di una volta a come sarebbe stato baciare Booth senza ricatti e senza litri di Tequila nello stomaco; ma ogni volta scacciava quel pensiero come fosse stato una mosca fastidiosa, perché baciare Booth sarebbe stata la cosa meno razionale e sensata di questo mondo. Per questo, appena lui l’aveva baciata, lo aveva respinto, proprio quando il suo cervello aveva realizzato e analizzato la situazione in cui si trovava. In certi momenti avrebbe voluto scollegare il cervello, ma questo era scientificamente impossibile.
Temperance sbuffò e appoggiò la testa alla porta.
Ma perché doveva essere tutto così tremendamente difficile? La frase “siamo solo colleghi” ormai la dicevano come se fosse una filastrocca per bambini, automaticamente, senza convinzione né da parte sua né da parte di Booth. I sentimenti che Booth provava per lei erano palesi, e per lei, lui non era semplicemente un amico. Tempo prima Avalon Armonia, un’indovina amica di Angela, le aveva detto che Booth vedeva la sua vera essenza, e ne era abbagliato, ma Bones non credeva che il suo cuore potesse essere aperto come quello di Booth; era lei ad essere sbagliata, non lui.
La cosa più assurda era che una piccola parte di Bones avrebbe voluto rispondere al bacio di qualche sera prima davanti all’ufficio di Sweets, quella stessa piccola parte che l’aveva spinta a farsi più vicina a lui poco prima. La sensazione che le aveva lasciato la vicinanza di Booth, il suo profumo sotto il naso, era indescrivibile, non sapeva come definirla e questo la frustava, le faceva sembrare tutto così dannatamente sbagliato; perché ciò che è giusto, ciò che è vero, è spiegabile scientificamente.
Non poteva continuare così, si alzò e andò davanti allo specchio; fissò la sua immagine riflessa, occhi azzurri che fissavano occhi azzurri, cercando una risposta che non arrivava e che forse non sarebbe arrivata mai. In quel momento apparve Beckett alle spalle di Bones, e neanche lei sembrava aver passato una bella serata, sembrava turbata.
“Dottoressa Brennan.. tutto a posto?”
“Uhm io.. si si! Scusi, non l’avevo vista”
“Ero lì dietro..io.. avevo bisogno di un po’ di pace. Sa, c’è un caos in sala..”
“Si si lo so” Brennan non si rese conto di aver lasciato cadere il discorso con una risposta gelida. In fondo l’agente Beckett non le stava per niente simpatica, dopotutto continuava a flirtare con Booth, ma prima o poi avrebbero dovuto discuterne faccia a faccia.
Il  suo senso del dovere, convinse Temperance a ricominciare a parlare, dovevano seguire Booth e Castle per cercare di risolvere  il caso.
“Rick mi ha detto che avete avuto un’intuizione, lui è già in strada con Booth, avevo intenzione di cercarla..”
“Oh si, certo, andiamo! Le spiego in macchina”
Kate e Brennan si avviarono scrutandosi a vicenda di sottecchi, finchè raggiunsero il parcheggio
“Dottoressa Brennan, credo di avere un po’ esagerato con il champagne del brindisi, potrebbe guidare lei?”
Che scusa stupida, pensò Kate. Non era certo ubriaca, ma si sentiva comunque stordita. Tutta colpa di Castle e di quel discorso che le aveva dato tante speranze poco prima. False speranze.
“Certo”
“E.. dottoressa Brennan?”
“Si?”
“Potremmo cominciare a darci del tu?”
“D’accordo”.
Niente, Beckett non riusciva a penetrare il muro di ghiaccio dell’antropologa. Temperance sembrava in un certo senso ostile verso di lei, ma Kate non riusciva a comprenderne il motivo, ma di certo doveva cercare di instaurare un rapporto civile, per il bene dell’indagine. Aveva bisogno di collaborazione.
 Salirono in macchina e per qualche minuto ci fu solo un silenzio imbarazzato e assordante. Poi  Beckett parlò.
“Castle ha intuito che l’unico che avrebbe potuto mettere una magnolia sul corpo di Amanda è Peter, ma è solo un’ipotesi, non  abbiamo prove; se davvero fosse come pensiamo, allora dobbiamo fare di tutto per fermare quel pazzo”. Kate era una donna decisa, pensò Temperance, una donna con gli attributi; se non lo fosse non avrebbe mai potuto fare quel mestiere. E doveva aver anche una grande pazienza a sopportare Rick per tutto il giorno. Ma ciò non gliela rendeva più simpatica
“Neanche io riesco a pensare ad un possibile movente, ma dov’è che stiamo andando?”
“Al lago Swan”
 
“Ok, Bones, noi siamo quasi arrivati. Credo comunque che Kate conosca la strada. Ci vediamo lì”
Booth chiuse la comunicazione e si rivolse a Castle.
“Bones e Kate sono appena partite, le ho detto che le aspettiamo lì, manca molto?”
“No, ci siamo quasi, se guardi avanti puoi vedere la riva”
 
Dopo pochi minuti parcheggiarono dietro un cespuglio e spensero i fari. Per un po’ il silenzio fu interrotto solo dal verso delle cicale.
“Tu e Temperance.. avete una relazione?” Era un buon momento per approfondire la sua indagine personale, voleva assolutamente vincere la scommessa con Ryan ed Esposito.
“Uhm, cosa? Io e Bones? Naaah”
Castle lo guardò di sottecchi e alzò il sopracciglio.
“Sicuro?”
Booth non riuscì più a trattenersi, aveva bisogno di sfogarsi con una persona del suo stesso sesso. Aveva bisogno di un dialogo uomo a uomo, e Castle sembrava la persona giusta con cui confidarsi. Anche se non lo conosceva bene, gli ispirava fiducia, e dopotutto era un amico di Bones.
“D’accordo, è complicato da spiegare, ma cosa sei, uno strizzacervelli?”
“E’ il mio istinto da scrittore, comunque, avanti parla”
“Ecco, io e Bones ci siamo conosciuti sei anni fa. Appena la vidi capii che era speciale, ma il nostro rapporto non funzionò e litigammo”
“Avete fatto cilecca a letto?”
“No.. intendevo il rapporto lavorativo”
“Oh” Castle sembrava deluso
“Aspetta, Castle, comunque il litigio era dovuto al fatto che dopo esserci baciati, lei non ha voluto venire a letto con me”
“Ahiahiahi..”
“Castle vuoi fare il serio e lasciarmi andare avanti? Comunque, dopo questo litigio, io e Bones siamo tornati a lavorare insieme un anno dopo. Non è stato facile, sai che ha un caratteraccio, ma negli ultimi quattro anni sono riuscito a far breccia nella sua corazza e l’ho resa più “umana”. L’anno scorso, in strane circostanze, mi sono reso conto che Bones non era più una semplice amica e allora ho deciso di confessarle i miei sentimenti.
“E lei?”
“Lei mi ha respinto, dicendo che l’FBI non ci avrebbe più lasciato lavorare insieme e che lei non pùò cambiare, che non è la donna giusta per me.”
Castle rimase in silenzio qualche secondo.
“Booth, posso dirti una cosa?”
“Dimmi”
“Ecco, è come se voi aveste scalato la montagna invece di prendere il sentiero.. un’impresa ardua. Tutti credono che voi due stiate insieme perché è la cosa più ovvia che viene in mente vedendovi. Ma, se aveste preso subito il sentiero, quando vi siete conosciuti, probabilmente la vostra relazione non sarebbe decollata, sareste scoppiati in poco tempo. La salita sarebbe stata troppo veloce e in un certo senso avreste scelto la via più semplice, non si sarebbe sviluppato quel senso di fiducia che vi lega così tanto. Certo, durante la vostra difficile salita siete scivolati molte volte, a volte tu, a volte Temperance, ma l’importante è che c’è sempre stata la mano dell’uno a tenere l’altra, vi sostenevate a vicenda. Tu hai raggiunto la cima per primo, ti sei sentito pronto a dire quello che senti, senza aspettare che anche lei fosse pronta. Il risultato è stato che con un colpo del genere l’hai fatta arretrare, scendere, ha perso l’appiglio della tua mano e si è sentita sola; conoscendo la sua storia, credo che la sua paura più grande sia quella di rivivere la sensazione dell’abbandono dei suoi genitori. Così, si è allontanata dalla cima e da te,ma ora la domanda sorge spontanea: non valeva la pena di aspettarla?”
Booth rimase qualche secondo in silenzio, pensieroso.
“Beh, ora capisco perché fai lo scrittore, i tuoi discorsi sono davvero ad effetto”
“Oh, quelli sono solo una conseguenza dei discorsi che devo ideare con mia figlia”
“Anche io ho un figlio,si chiama Parker. Ha otto anni.”
“Mia figlia si chiama Alexis e ha sedici anni”
“Età difficile”
“Già, per un padre single è piuttosto complicato. La madre di Alexis vive lontano”
“Ti capisco, anche io e la madre di Parker siamo separati. Wow, Castle, sento che andremo d’accordo”
“Sicuro, amico”
E così dicendo, Booth e Rick si diedero il pugno.
 
Temperance e Beckett erano appena arrivate al Lago Swan, vedendo la macchina dei loro partners, parcheggiarono poco lontano e spensero anche loro i freni. Anche nella loro macchina il silenzio era assordante.
“Beck..Kate, ora che dovremmo fare?”
“Aspettare per vedere se c’è ualcuno e poi scendere ad indagare. Anche se credo che vestite così non sarà molto semplice”
“Già”
Silenzio, di nuovo. Temperance pensò che fosse il momento giusto per sondare il territorio.
“Kate, posso farti una domanda?”
“Certo” Finalmente la gelida dottoressa cominciava a darle confidenza.
“Perché continui a flirtare con Booth? Vuoi andarci a letto?”
 
   
 
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