Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn
Ricorda la storia  |      
Autore: Seki    05/03/2011    4 recensioni
Nella sua mente, mentre correva per le vie della città con il cuore in gola, l’unico pensiero lucido che gli era rimasto, a fianco del repentino ordine di sopravvivenza del suo corpo, era quello di trovare lui.
Ovunque fosse.
[CavallonePrimo/Alaude; D18]
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Alaude, Altro Personaggio, Dino Cavallone, Kyoya Hibari
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Dream...'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sacrifice

My fall will be for you
My love will be in you
If you be the one to cut me
I'll bleed forever

(Ghost Love Score, Nightwish)

 

Dense nuvole di fumo si alzarono da svariate direzioni della città, senza seguire un ordine preciso che potesse dargli qualche informazione utile, mentre l’odore della battaglia si mischiava a quello del sangue dei morti a terra.

Ciò che era nata come una semplice ed innocua discussione, era sfociata in una vera e propria guerra tra Famiglie mafiose, ed ora lui e i suoi sottoposti, nonostante non fossero nemmeno del tutto a conoscenza del motivo che aveva scatenato tutto ciò, si trovavano coinvolti negli scontri, in nome dell’accordo stipulato tra Vongola e Cavallone.

Non che gli importasse qualcosa, effettivamente.

Nella sua mente, mentre correva per le vie della città con il cuore in gola, l’unico pensiero lucido che gli era rimasto, a fianco del repentino ordine di sopravvivenza del suo corpo, era quello di trovare lui.

Ovunque fosse.

E poteva essere davvero in qualsiasi luogo di quella città, combattendo una battaglia serrata contro nemici forse troppo numerosi –sarebbe stato così da lui- senza perdere quell’espressione fredda e altera dal suo volto, come se ritrovarsi a combattere una guerra non sua fosse la cosa più naturale e noiosa del mondo.

Sarebbe stata un impresa ardua per chiunque, trovarlo, tra quelle macerie e il fuoco incrociato, ma lui non era un banalissimo chiunque.

Lui conosceva il Guardiano della Nuvola della Famiglia Vongola ancor più di quanto conoscesse se stesso.

Così ora correva, dirigendosi verso il luogo in cui lo avrebbe trovato.

Quel luogo che per anni era stato la sua casa e che avrebbe protetto fino alla morte.

E mentre le sue gambe si muovevano veloci lungo la strada, nella sua mente c’era spazio solo per la strategia che avrebbe adottato per aiutare il compagno.

Niente inutili preghiere o speranze.

La Fiamma della Nuvola bruciava ancora, lui lo sapeva, era una certezza. Così come era certo che non si sarebbe spenta tanto facilmente.

Forse nemmeno aveva bisogno del suo aiuto, dopotutto, ma il suo cuore aveva già deciso la direzione da prendere prima ancora che il suo cervello cominciasse a ragionare.

Non ci mise molto a trovarlo, a dispetto delle aspettative.

Lui era esattamente dove aveva immaginato fosse. Completamente circondato.

Le sue labbra erano appena incurvate in un sadico sorriso divertito, mentre, armi alla mano, abbatteva ad uno ad uno i suoi avversari.

Gli venne da ridere, per essersi precipitato così inutilmente di corsa da qualcuno che riusciva a divertirsi combattendo.

Ma ormai era lì, tanto valeva partecipare ai giochi. Così, con un rapido colpo di frusta si unì alle danze, mandando fuori gioco due avversari in un attimo.

"Che ci fai qui?"

La voce tagliente dell’altro lo raggiunse, mentre i suoi occhi chiari lo trafiggevano con la loro freddezza per pochi secondi, prima di tornare a concentrarsi sul suo avversario.

"Mi mancavi…" scherzò, sorridendo mentre abbatteva un altro nemico "….e comunque non potevo lasciarti tutto il divertimento, no?"

Il Guardiano si limitò ad un suono stizzito, come risposta, che, nella sua lingua, significava pressappoco “Fai come ti pare, Stupido Cavallo”.

Naturalmente l’insulto era una sua esclusiva.

Ci misero poco a liberarsi degli uomini che li circondavano: sebbene entrambi preferissero combattere singolarmente, le tante battaglie l’uno contro l’altro avevano accentuato la loro capacità di coordinazione.

"Beh…è stato facile!"

Il Boss dei Cavallone sorrise al compagno che, di rimando, lo ignorò, avviandosi verso un luogo non meglio precisato –non precisava mai, lui- con la tranquillità e la compostezza di chi sa di aver vinto.

E forse fu proprio questo suo attimo di umanità a renderlo più vulnerabile.

Un uomo apparve dal nulla, spuntato da chissà quale angolo nascosto tra le macerie, e fece fuoco.

Un solo proiettile rivolto verso il Guardiano, troppo veloce e improvviso per essere schivato, ma si sa, l’amore e la disperazione a volte fanno compiere gesti sciocchi e ritenuti per lo più impossibili, che sono in grado di cambiare lo scorrere della storia.

Così, mentre la sua camicia si macchiava di sangue, il Primo Boss dei Cavallone sorrise, fiero di aver cambiato quel piccolo e insignificante frammento di storia e stupidamente contento di morire tra le braccia di chi amava più di se stesso.

E mentre chiudeva gli occhi e la vita lo abbandonava nella sua mente risuonava un solo nome.

Alaude.

******

Dino spalancò improvvisamente gli occhi, il cuore che batteva frenetico nella cassa toracica come se volesse esplodere da un momento all’altro.

Nella penombra della stanza, in cui filtravano i pochi raggi del sole appena sorto, si scoprì a tendere una mano verso il soffitto, come a voler afferrare qualcosa di impossibile da raggiungere.

Lentamente abbassò il braccio, mentre il ricordo del sogno appena vissuto si susseguiva nella sua mente come un film.

Cavallone Primo. Aveva sognato il suo avo. O meglio, nel sogno lui era il Primo Boss della sua Famiglia.

Ma non era solo.

C’era qualcuno con lui.

La Nuvola dei Vongola, Alaude.

Ma chi era Alaude?

"Smettila di agitarti, Stupido Cavallo"

Una voce fredda e leggermente impastata dal sonno lo raggiunse, interrompendo il suo ragionamento. O forse chiudendo semplicemente il cerchio.

Eccolo, Alaude.

"Scusa Kyouya…Ti ho svegliato?"

Chiese gentilmente, ben conscio di quello che gli sarebbe successo ad una risposta affermativa dell’altro.

Hibari si sollevò leggermente dal letto, voltandosi verso di lui per poterlo osservare meglio – o più verosimilmente per cercare di ucciderlo con gli occhi.

"Se fosse così ti avrei già ucciso."

Dino sorrise, sollevandosi a sua volta.

Kyouya era l’Alaude del sogno.

La cosa non lo sorprese. L’attuale Guardiano della nuvola assomigliava in maniera impressionante al sottoposto di Vongola Primo.

Tuttavia lui non era Cavallone Primo, e tantomeno Kyouya era Alaude.

Entità distinte.

Persone completamente diverse.

Ma c’era una sensazione nell’aria, uno strascico dell’inconscio onirico, che gli faceva sentire come se ci fosse qualcosa di ineluttabile in tutta quella situazione.

Come se fosse scritto da sempre che il cavallo si sarebbe innamorato dell’allodola.

Come se il loro destino fosse il perfetto riflesso di quelle vite vissute così tanti anni fa.

Cavallone Primo si era innamorato di Alaude.

Lui si era innamorato di Hibari.

Cavallone Primo combatteva con Alaude per divertimento.

Lui combatteva con Hibari per lo stesso motivo.

Cavallone Primo aveva donato tutto se stesso ad Alaude, arrivando a morire per salvare la persona che amava…

"La vuoi smettere di fissarmi come un idiota?"

Dino sorrise ad un Hibari stizzito per non sapeva bene quale suo comportamento troppo umano, mentre si chinava a sussurrargli uno “scusa” a fior di labbra, prima di baciarlo.

Dino Cavallone non avrebbe esitato a donare tutto se stesso, perfino la sua vita, ad Hibari Kyouya, se, in futuro, se ne fosse presentata l’occasione…

 

 

°Free Talk°

Emh…ok dopo questo direi che potete liberamente picchiarmi.
L’università è un luogo malvagio dove la noia regna sovrana e mi induce a produrre cose del genere….forse dovrei smettere di andarci, per il bene della grammatica italiana e tutti i suoi derivati…
Bè, ormai è andata.
Come avrete capito (si è capito? Boh…) la prima parte è il sogno di Dino e i protagonisti sono Alaude e Cavallone Primo (Come sempre lui è frutto della mia perversione), che però rispecchia anche la realtà (O almeno quella di questa fanfic e quindi della mie mente malata). Dopotutto sono una delle sostenitrici più incallite della teoria “Prima generazione = Decima”, ma lasciamo stare le teorie malate.
Ringrazio chiunque abbia avuto il coraggio di leggere, recensire, preferire e chi più ne ha più ne metta!
Baci, Seki.

 P.S. La canzone iniziale l’ho messa semplicemente perché mi piaceva! °w°

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn / Vai alla pagina dell'autore: Seki