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Autore: Dangerina15    05/03/2011    2 recensioni
E' strano come a volte può presentarsi l'amore! Joe Jonas e Isabel Carter: a prima vista, un caso disperato! Tra di loro non correva affatto buon sangue..finchè un giorno...Spero vi piaccia e recensiate in molti!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aprii gli occhi lentamente. Tutto quello che c'era intorno a me cominciava ad assumere una forma e via via un colore fino a poi diventare nitido di fronte a me:” Dove sono?” chiesi con un fil di voce, strofinandomi gli occhi con una mano:” Buongiorno, splendore!” disse una voce a me molto familiare:” Amore, sei tu?” chiesi sospirando:” E chi se no!” rispose lui dolcemente, accarezzandomi la guancia:” Dove mi trovo?” chiesi sorridendo, incantata dal quella carezza:” Siamo in ospedale! Non potevo lasciarti in quelle condizioni così ti abbiamo portato qui e i medici ti hanno ricoverato e ti hanno curato come si deve! Non dovresti più avere dolore, adesso!” rispose lui sorridendo. Ricambiai dolcemente e gli feci cenno di avvicinarsi a me:” Che c'è?” mi chiese:”Vieni...più vicino..più vicino...” risposi avviciandomi sempre di più a lui, fino a quando le nostre labbra si toccarono:” Baciami, Isabel, baciami!!” disse lui premendo le sue labbra contro le mie:” Mi mancavano così tanto i tuoi baci!” risposi chiudendo gli occhi:” Sono perfettamente d'accordo!” ribattè lui e continuò a baciarmi dolcemente; quel bacio, il primo dopo tanto tempo, mi fece recuperare quella felicità e quell'allegria che in quei ultimi giorni avevo completamente dimenticato di possedere! Fui la prima a staccarmi dalle sue labbra:” Non ti ringrazierò mai abbastanza, tesoro!” dissi sorridendo, prendendogli la mano:” Ringraziarmi per cosa, piccola?” “ Per avermi salvato la vita, per la seconda volta!” risposi stringendo la mia mano nella sua:” Non devi ringraziarmi, tesoro mio, per te farei qualsiasi pazzia, qualsiasi cosa! E sopratutto, promettimi una cosa!” “ Tutto...” risposi:” Non dire mai più che hai intenzione di non farmi soffrire e che la causa di tutto sei tu, chiaro?” “ Io...” “ Promettimelo!” rispose lui e mi prese le mani, guardandomi dritto negli occhi; come si faceva a dire di no agli occhi da cucciolo che aveva??:” Va bene, te lo prometto, non dirò mai più una cosa del genere, contento?” “ Adesso si!” rispose e mi baciò ma proprio in quel preciso istante, sentimmo qualcuno bussare alla porta:” E' aperto!” disse Joe tenendomi per mano:” Scusate il disturbo! Buongiorno Isa, come stai??” chiese Kevin mandandomi un bacio con la mano, lo raccolsi e lo misi sul cuore:” Bene, Kev, grazie!” risposi sorridendo:” C'è una persona che desidera vederti, può entrare?” “ Certo!” risposi ignorando chi potesse essere l'individuo in questione; non avevo notato di avere il braccio fasciato e la gamba ingessata, così quando provai a mettermi seduta, mi sentii più pesante del solito:” Aspetta, tesoro, ti do una mano!” disse Joe, aiutandomi a mettermi seduta:” Grazie!” risposi baciandolo e questo per lui bastava come premio:” Chissà chi sarà!” pensai tra me e me felice quando vidi mio padre entrare timidamente, con una rosa in mano. Io e Joe rimanemmo seri, immobili:” Posso entrare, Isa?” chiese lui timidamente: feci cenno a Joe di lasciarci soli, lui annuì e si allontanò, chiudendosi la porta alle spalle:” Sono venuto a vedere come stavi! Ho saputo di quello che è successo...” disse lui posando la rosa sul comodino e rimanendo in piedi accanto al mio letto; non sapevo cosa fare! Quando mi trovavo giù nel burrone, mi era mancato davvero tanto ma adesso, non sapevo più quale sentimento avesse la meglio nel mio cuore:” Grazie...” sussurrai tra me e me abbastanza fredda:” Isa, perfavore, sto cercando di farmi perdonare in tutti i modi possibili, perfavore, dammi una chance!!” disse e si avvicinò a me, prendendomi la mano ma la sfilai delicatamente, mantenendo lo sguardo rivolto alla finestra:” Ti dirò la verità, Brandon: io non me la sento di chiamarti papà, ancora! Ancora non sono pronta a farti entrare nella mia vita! Quando mi dimostrerai di essere finalmente cambiato e che di me ti interesserà qualcosa, allora quel giorno, potrai finalmente ottenere il mio perdono! Adesso vai, lasciami sola, perfavore!” risposi fredda glaciale e lo mandai via ma almeno avevamo fatto un passo avanti nel nostro rapporto padre-figlia. Uscii qualche giorno dopo dall'ospedale. Io e Derek decidemmo di stabilirci a casa Jonas, anche perchè dovevo rimanere convalescente per ancora qualche giorno e da solo Derek non se la sarebbe potuta cavare! Vendemmo casa e tutte le nostre cose furono trasferite a Toluka Lake. Joe era molto paziente verso di me: avendo le stampelle e un braccio fasciato, non ero in grado da sola di salire le scale di casa, così lui ogni volta, mi prendeva in braccio e mi portava di sopra. La mattina del 4° giorno di convalescenza, mi tolsi la fascia dal braccio, anche perchè era molto fastidiosa:” Ferma, cosa fai??” disse Joe appena mi vide impegnata nel sciogliere il laccio della fascia:” Mi da fastidio e voglio toglierla!” “ Non fare la bambina, Isa!” ribattè lui legandola di nuovo:” Sono stanca di questo gesso!! Quando posso toglierlo??” “ Tra un paio di giorni, sta tranquilla! Invece, a proposito di gesso, ho un regalo per te!” disse sorridendo:” Chiudi gli occhi!” continuò e improvvisamente mi sentii qualcosa al gesso:” Joe, che fai?” “ Aspetta, non aprire gli occhi!!” “ Dai, sbrigati!” ribattei ridendo:” Ecco!” rispose chiudendo il tappo di una penna. Mi aveva scritto qualcosa:” Che cosa c'è scritto?” chiesi curiosa e lui si mise a cantare:Cause I never really noticed Took a while for me to see Playing back the moments Now I'm starting to believe That you could be at the show and know everyone But it's you who makes me sing And I know where we are and I know who I am Baby, I'm your biggest fan Mi commossi:” Oddio, tesoro, è meravigliosa!” “ E' tutta per te, piccola stella!” rispose sorridendo. Qualche giorno più tardi, mio padre venne a farmi visita:” Puoi camminare?” mi chiese:” Si...” risposi fredda:” Vieni con me, facciamo una passeggiata!” disse porgendomi la mano. Joe, che era dietro di me, mi mise una mano sulla spalla e mi fece cenno di accettare:” Va bene...andiamo” dissi e lo seguii lentamente, per via delle stampelle. Durante la passeggiata, non dicemmo neanche una parola, troppi erano i pensieri che ci sovrastavano! Ad un tratto sentii chiamarmi da dietro, mi girai ma non trovai nessuno! La strada era deserta, in quanto era ora di pranzo:” Accelleriamo!” dissi cominciando a correre; mi sentivo chiamata in continuazione, come se quancuno ci seguisse! Ad un tratto, la perfida Janet si posò di fronte a noi:” Sei riuscita a sfuggirmi le prime due volte, ma la terza no! Addio, Isabel Carter!” disse velocemente, uscì una pistola, sparò contro di me, chiusi gli occhi impaurita ma non sentì nessun dolore così riaprii gli occhi e trovai Brandon di fronte a me, accasciato a terra! Janet scappò, ma fu subito arrestata, perchè una pattuglia passava di lì proprio in quel momento:” Papà, Pàpà, no, ti prego!!” urlai disperata. Chiamai un'ambulanza che ci venne subito a prendere! Joe e gli altri ci raggiunsero in ospedale:” Perchè l'ha fatto, è un folle incosciente!!” dissi piangendo, abbracciando Joe:” Signorina Carter, suo padre la vuole vedere!” disse un medico, portandomi nella sua camera e non appena lo vidi, gli corsi incontro e lo abbracciai forte:” Piccola mia, sono felice di vedere che stai bene!” disse lui con un filo di voce:” Perchè l'hai fatto!! E' da incoscienti!!” risposi piangendo:” Perchè ti voglio bene e non avrei permesso a nessuno di farti del male! Io non ho mai fatto niente per te! Questo almeno mi ha permesso di salvare la vita alla persona che amo di più al mondo!” rispose lui piangendo:” Ti voglio bene...papà!!” dissi e lo abbracciai! Lo avevo chiamato papà! Ora si che potevo finalmente dire che lo volevo bene più della mia stessa vita!
  
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