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Autore: Lucylu    05/03/2011    2 recensioni
Nuovo capitolo!(dal terzo capitolo)
Non sapeva perché, ma l’eventualità che Mitsui stesse col do'aho gli dava fastidio. Hanamichi diceva di amarlo eppure, dopo poco tempo, si era già trovato un altro ragazzo...
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Slash, Yaoi | Personaggi: Hanamichi Sakuragi, Kaede Rukawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DISCLAIMERS: I personaggi non sono miei ma del mitico papino Inoue che ogni tanto me li presta per divertirmi un pochino. La canzone "Un nuovo amore" è di Eros Ramazzotti e degli aventi diritto.
 
DEDICHE:  La dedico con tutto il mio cuore a voi ragazze che avete commentato questa storia, che con le vostre parole avete scaturito in me tanta gioai e idee. Quindi è tutta per divinakanza, Spieluhr, bichan, Gojyina, lua, e Necrolay. Grazie ancora.
 
NOTE: Scusate il ritardo, ma per trovare una canzone ho faticato tantissimo perché nessuna mi sembrava adatta, ma poi ho cambiato punto di vista... spero vi piaccia.
 
UN NUOVO AMORE
 
di Lucy
 
Un ragazzo con una tuta blu correva per le strade libere della città, il cappuccio in testa mentre dalle labbra dischiuse il fiato si condensava in piccole nuvolette. Il sudore scendeva lentamente dalla fronte e i muscoli delle gambe si riscaldavano a ogni passo, un alzarsi delle braccia al cielo e il fiato ritornava ai polmoni, un sorriso felice sul volto dorato. Amava correre alla mattina, quando tutta la città dormiva, senza seguire le indicazioni dei semafori, nessun rumore di chiacchiere e di automobili, solo i miagolii dei gatti, un rado abbaiare dei cani, vedere la notte diventare alba. Correre per la discesa e sentire l'aria marina invadergli i polmoni, regalandogli un altro sorriso e la sensazione di serenità. Senza pensarci due volte appoggiò la mano al muretto e con un salto lo scavalcò atterrando sulla fine sabbia a piedi uniti, il cappuccio scivolò rivelando ciocche rosse come il sangue, mentre i piedi si rimisero a correre fino al mare per poi lasciarsi cadere  sulla battigia.
Sentiva nuova energia per il suo corpo, nuova forza e soprattutto desiderava cancellare i ricordi, annullare quel dolore e lasciarsi andare a un nuovo amore.
Hanamichi Sakuragi si sedette con le gambe larghe, la mani appoggiate dietro la schiena e lo sguardo puntato al cielo: “non voglio essere triste”, pensò sorridendo ancora di più. Nella sua mente l'immagine indelebile di un nuovo sogno d'amore...
 
Hanamichi sta lottando in una rissa: pugni, calci, testate ben assestate mentre un ragazzo da lui precedentemente steso si rialza, pronto a colpire di spalle. Lui si volta, ma non riesce a fare niente, resta immobile ad aspettare il colpo che non arriva. Un ragazzo davanti a lui lo sta difendendo, una sguardo chiaro si allaccia al suo... il primo incontro.
 
Un sorriso dolce si disegnò su quella bocca fatta per ridere, mentre una lieve brezza marina gli accarezzava i capelli, spostò lo sguardo al mare per vedere il sole nascere e desiderare di essere come quell'astro che, caldo e splendente, riscalda sempre la terra... mentre nella sua mente il sogno continuò...
 
Andare insieme al luna park, sentire per la prima volta la sua risata anche se scaturita dalla caduta del proprio gelato. Lo sguardo dolce e la metà del cono si ritrova magicamente nelle sue mani, mentre un velo di imbarazzo ricopre il volto da lui conosciuto pochi giorni prima e desiderare di vederlo sempre così. Avvertire il proprio cuore battere per quel spettacolo e voler essere il solo a causarlo…
 
“Ma cosa vado a pensare?” Si domandò grattandosi la punta del naso, sentendosi uno stupido per certi sogni a occhi aperti. I denti candidi morsero il labbro inferiore cercando con quel gesto di cancellare il rossore dalle guance e quella gioia che gli traboccava nel cuore, facendolo battere più forte per quell’improbabile e ancora lontano nuovo amore.
 
Un nuovo litigio su che film noleggiare per la serata, ringhiargli contro mentre lui, impassibile, sbuffa e alza gli occhi al cielo, lamentandosi in quel modo con lui. Vederlo girargli le spalle e prendere i due dvd colpevoli e prenotarli entrambi...
 
Una risata sgorgò dalla gola e, gettando la testa all'indietro, fissò con occhi ridenti l'immensità del cielo, mentre il giallo illuminava quel manto che lo abbracciava. Si sedette a gambe incrociate, poggiando i gomiti alle ginocchia e guardando l'alba finire di sorgere: un nuovo giorno. Altre ventiquattr'ore da vivere con tutte le proprie forze, si rialzò con un movimento fluido per poi pulirsi il retro pantaloni.
 
Do'aho
 
A quella parola il suo viso divenne triste, la nostalgia di Rukawa si rifaceva sentire distruggendogli quei pochi sogni che si era concesso quella mattina. Voleva un nuovo amore, agognava stare accanto a una persona che l'amasse veramente.
Non ancora, sospirò al suo stupido pensiero, da una parte lasciarsi andare e dall'altra sentire il passato legarlo strettamente a sé, riducendo il suo spirito a un brandello di fiamma rossa. S'incamminò lasciandosi alle spalle la spiaggia, non rendendosi conto che in tutti i suoi sogni la fantasia e la realtà si erano mescolate donandogli un'emozione passata imbavagliata di speranza.
Il sole s'innalzò un po' di più abbracciando con i suoi raggi la figura che si stava allontanando, ma rivelando accanto a uno scoglio un altro ragazzo seduto, moro, con gli occhi chiari puntati su Hanamichi.
Rukawa stringeva con tutta la propria forza la roccia, cercando, in quel mare di rabbia, la calma per capire cosa gli stesse accadendo. Odiava vedere quel volto felice senza di lui, bramava ancora quel fuoco e per l'ennesima volta si chiese cosa volesse davvero. Non più Sendo, non più falsi sogni... voleva quel corpo, quell'anima... suoi. Con questa convinzione il moretto si  allontanò (scostare e scogli cozzava come suono e cambiato il verbo per quello) dagli scogli e inseguì quei passi nella sabbia, percorrendo con la mente i giorni passati col do'aho cercando la risposta che aveva sotto il suo naso, ma che non riusciva ancora a scorgere perché, si sa, la paura impedisce di vedere.
 
Da questo momento mi tolgo ogni armatura, ogni protezione...
 
 
FINE
 
 
Finalmente finito anche questo capitolo; meno male direte voi e vi dò ragione, sono stata lenta ad aggiornare... con questo capitolo Ru inizia a cercare altre risposte o meglio scende a patti con se stesso.
Prima di lasciarvi piccolo quiz: da dove proviene l'ultima frase?
Se lo capite avrete già domani il prossimo capitolo, altrimenti ci si vede alla prossima settimana. XD
 

  
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