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Autore: Stellina_90    13/01/2006    1 recensioni
Questo racconto,scritto esclusivamente da me,aggiunge ai conosciuti scenari di Monster Allergy,anche altri del tutto inediti e nuovi personaggi.Recensite e...buona lettura!
Genere: Avventura, Azione, Comico, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8: “La Profezia Delle Due Famiglie”


Mattina.Il sole splende alto nel cielo preannunciando una giornata serena.Solo qualche nuvola screziata di grigio all’orizzonte,sembra annunciare la pioggia,.Una grande nuvola soffice,che si staglia contro il profilo di alti monti,lividi come fantasmi contro l’azzurro del cielo.Era ormai mezzogiorno passato quando Alyssa e gli altri furono usciti dalla scuola.Avevano tutti appuntamento a casa di Alyssa e Gregory li attendeva pazientemente nell’enorme limousine nera e lucente.Arrivarono per prime Alyssa e Lay.”Aspettiamo gli altri,dovrebbero arrivare a momenti…”disse Alyssa rivolta all’autista.”Eccoli,sono lì” esclamò Lay vedendoli arrivare.Teddy ed Elena,mentre camminavano,muovevano le mani a scatti verso l’alto come per accompagnare un’accesa discussione,mentre Zick,al solito,non sapeva che pesci pigliare.
Finalmente riuscì a portare all’auto i due litiganti,stavolta senza beccarsi qualche pugno accidentale.Fra i due litiganti il terzo gode,dice il proverbio,ed era meglio per lui non tentare di mettersi fra i due litiganti o avrebbe avuto ben poco da godere,se non una fetta di carne cruda su un occhio nero e malconcio.Zick preferì sedersi in mezzo ai due,onde evitare una rissa in macchina col rischio di sbandare.Il silenzio fu di tomba quando dovettero oltrepassare Sunsetville Lane,quel posto orribile aveva il tremendo potere di suscitare timore ai passanti,anche in pieno giorno.Arrivarono in fretta alla villa,per fortuna.I due battenti li fissavano fieri e alteri con i loro occhi d’oro e le criniere che brillavano auree sotto i raggi del sole.La tavola era imbandita già al loro arrivo e vi si tuffarono sopra quasi come dei selvaggi.Al termine del pranzo sgattaiolarono in salone per sprofondare nelle morbide poltrone e il divano.Imber,come sempre,se ne stava solo,raggomitolato sul tappeto,vicino al camino.”Ragazzi,vi ho portato qui perché credo che fra questi volumi polverosi ci sia qualcosa che possa aiutarci…già da prima avevo trovato un importante indizio…”disse Alyssa alzando lo sguardo al soffitto.Non appena gli altri la imitarono rimasero a bocca aperta:sul soffitto era dipinto un gigantesco albero genealogico dagli intricati rami che si intrecciavano tra di loro e recavano delle pergamene con sopra dei nomi.Le radici dell’albero si originavano dalle piume della coda di una Fenice.L’albero aveva una corteccia dal legno rossiccio,capirono che si trattava di una quercia,e le foglie erano state dipinte di giallo-oro.”Questo è l’albero genealogico della mia famiglia,” annunciò Alyssa ”è da qui che ho scoperto di essere la discendente della famiglia che oltre trecento anni fa,visse qui a Villa Noctis.”.Zick e gli altri si guardarono negli occhi,un po’ timorosi.”So che c’è una leggenda che narra la storia delle due famiglie e le aspre lotte che scatenavano l’una per il dominio sull’altra…”,proseguì Alyssa imperterrita.”E credo che fra le pagine ingiallite di questi antichi testi ci sia qualcosa che ci possa aiutare a scoprire qualcosa di più.”.”Io credo di sapere qualcosa…” disse Elena timidamente.”Ma davvero?” fece Teddy in tono sfottente.Elena lo fulminò con lo sguardo e Zick si tenne pronto a saltare addosso ai due per tenerli fermi,ma fortunatamente per lui,per questa volta Elena lasciò correre.”So che secondo la leggenda,che le due famiglia erano in perfetta sintonia fra di loro,ma un giorno,quando i sovrani,la regina Schnee e il re Eis,vennero a mancare,salì al trono Hiver…”rabbrividì,ma continuò il discorso “Da allora le cose cambiarono,che io sappia il barone era ancora giovane,ma era già abbastanza potente e crudele da sottomettere senza difficoltà la popolazione al proprio volere.Inizialmente Palazzo d’Inverno non era un luogo così freddo e desolato,le montagne erano si,coperte dalla neve gran parte dell’anno,ma non era ancora arrivato quel terribile gelo distruttore.Quando Hiver salì al potere scatenò tutta la forza del ghiaccio su tutta la superficie dei monti.I Monti Bianchi divennero gelidi e inospitali,solo le foreste di sempreverdi potevano resistere al rigore del clima,e quelle montagne vennero chiamate Montagne Ghiacciate.Nulla poté fermare il barone.Il suo cuore era freddo e duro come il ghiaccio e senza sentimenti.Solo suo zio Hagel gli era rimasto accanto,come consigliere.Tutti gli altri obbedivano solo per paura.”Gli occhi di tutti erano puntati su Elena,rapiti dalle sue parole,tanto che perfino Teddy aveva finito di fare del sarcasmo.”Poi purtroppo non so più altro…non raccontano null’altro in paese…”concluse Elena.
Alyssa sembrava pensierosa.”Che io sappia però,su quelle due famiglie c’era una profezia!” esclamò Lay.Alyssa sollevò di scatto la testa,pronta ad ascoltare ogni singola sillaba del discorso di Lay.”Purtroppo la profezia è molto antica e nessuno ricorda cosa dicesse esattamente,ma pare che abbia a che vedere con un discendente della famiglia di Villa Noctis che deve adempiere al suo dovere di…ehm…”Lay si passò nervosamente una mano fra i capelli corti.”Non lo so di preciso…la profezia e il libro che la conteneva andò perduta nell’incendio che distrusse tutta la zona dell’odierna Sunsetville Lane.In un vecchio poema questo episodio è narrato come ‘il tramonto dello splendore della valle”.Forse è per questo che questo postaccio si chiama oggi,Sunsetville Lane.”concluse.Alyssa cominciò a riflettere sulla cosa.Già,ecco perché quel ‘Sunset’:sunset significa tramonto.Ma Lay aveva parlato di una profezia…ma quale?E come fare a ritrovarla,se era andata perduta nell’incendio di Sunsetville Lane?
“Che genere di profezia era,Lay?”chiese Zick.”Mah,non saprei…che io sappia un cantico o qualcosa del genere…roba che si canta insomma…ma figuriamoci chi lo sa più.Dovresti essere in grado di campare più di trecento anni per poter sapere cosa diceva…”.”Ignis!”gridò Alyssa improvvisamente scattando in piedi come una molla.”Lei lo sa sicuramente!”esclamò entusiasta.Si diresse velocemente fuori dalla stanza ma inciampò nella coda di Imber che strillò atrocemente spalancando di colpo le ali e facendo cadere a terra alcuni libri.”Scusa Imber…mi dispiace…”gemette lei.Imber si leccò la coda malconcia e si acquattò in un angolo,lontano da loro.”Li metto a posto io…”disse Zick.”Hey,che cos’è quello?”esclamò Teddy prendendo un grosso libro tra le mani.Era vecchio e malconcio,la copertina era annerita come se fosse stata arsa dalle fiamme.Sulla copertina era visibile l’immagine in oro di una Fenice dalle ali spalancate circondata da una muraglia di cristalli di ghiaccio e una rosa.”Alyssa…com’è che si chiama la canzone che Ignis canta sempre?”chiese Teddy.”Credo che si chiami…Il Canto Del Ghiaccio E Del Fuoco,ma perché me lo chiedi?”
“Così…tanto per…Ma…hai mai pensato che forse potrebbe essere quello ciò che stiamo cercando?”le chiese.”Non ci ho mai pensato…secondo te potrebbe essere quella,la profezia?” “Io credo di si.”rispose convinto.”Te l’ha detto Ignis,per caso,sapientone?”chiese Elena sarcastica.”No,niente affatto,l’ho intuito io,con il mio genio e le mie capacita indubbiamente superiori alle tue.”rispose con vanto e con una certa cattiveria verso Elena.Lei per tutta risposta gli saltò addosso buttandolo a terra e facendogli volare il libro dalle mani,che cadde e si spalancò mostrando le pagine ingiallite dal tempo e dai bordi bruciacchiati.”Fermi!Fermatevi!”urlò Zick saltando addosso ai due e tentando di dividerli.”Ragazzi,vi prego calmatevi!”li supplicò Alyssa tentando di aiutare Zick.Lay si avvicinò lentamente al grosso libro spalancato e lo sollevò delicatamente da terra senza staccare gli occhi dalle pagine.
“Ragazzi….”disse con voce tremante e gli occhi sgranati.Quelli però non la sentivano,impegnati com’erano,chi a menare botte da orbi e chi a scansarle,chi a tentar di rabbonire l’altro e chi ad aizzarlo.
“Ragazzi…”li chiamò Lay con più insistenza.Elena e Teddy continuavano a darsele di santa ragione senza che Zick e Alyssa riuscissero a far qualcosa.Si prendevano a pugni e si rotolavano a terra,urlavano e si dibattevano scalciando furiosamente,sembrava di assistere ad un match di wrestling a quattro concorrenti.Facevano tanto trambusto che persino Imber si era svegliato furioso.Slpalancò le ali e con un urlo stridulo si lanciò addosso ai due litiganti scaraventandoli ai due lati della stanza.Mentre tutto si calmava e i due contendenti si rialzavano Lay sbottò:”Insomma,mi state a sentire,si o no?”.Fece una faccia stupita quando vide Elena e Teddy ridotti peggio di due gladiatori sfuggiti alle belve,e Imber a zanne scoperte che ringhiava furioso.”Ma che diamine…?” “Allora,Lay,che cosa ci devi dire?”chiese Zick.
“Ehm…che…ho trovato il libro che presumibilmente avrebbe dovuto sparire tra le fiamme…”disse Lay mostrando il libro che aveva prima Teddy tra le mani.”E questo è il cantico che cercavamo…”disse indicando un titolo scritto in una calligrafia antica,di tipo medievale,che diceva:
“Canticum De Glacie Et Igne”.
  
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