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Autore: lady_violet    06/03/2011    3 recensioni
E SE... Harry si fosse rifiutato di andare via con Hagrid quella notte in quella vecchia catapecchia sullo scoglio? E SE... il povero ragazzo credesse che la storia di essere un mago e i suoi derivanti fossero l'ennesimo scherzo macchinato dai Dursley?... Cosa succederà? Andrà lo stesso ad Hogwarts? Incontrerà lo stesso il mitico duo o cambierà direttamente cerchio d'amicizia finendo ad andare d'amore e d'accordo con Draco?? L'amore sarà presente all'appello, e combinerà qualche pasticcio...
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Sorpresa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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uhuhuuh

11. Colpo di fulmine

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Il brusio degli studenti più grandi era un fastidioso rumore di sottofondo che Harry preferiva cordialmente detestare tramite sbuffi seccati. I nomi venivano elencati con lentezza esasperante e i brontolii degli stomaci risuonavano nei dintorni e ognuno alternava verso il suo vicino un’occhiata maliziosa ad una imbarazzata.

Su quello sgabello si avvicendarono numerosi ragazzi ed Harry memorizzava all’istante la loro espressione scintillante e gli tremavano le mani al solo pensiero di sentire il suo nome pronunciato dalla voce severa di quella donna che prima li aveva accompagnati fin in sala.

“Potter Harry!” oh cavolo, era già il suo turno.

Il suo sguardo si solidificò sul suolo ed impose ai suoi piedi di mettersi uno davanti all’altro e di camminare spediti verso la meta. Era una sua impressione o il centro d’attenzione della sala si era spostato tutto su di lui?

Una scia di sussurri seguitò al suo passaggio e quando si sedette, quel vecchio cappello gli coprì quasi tutta la faccia, fino a sfiorare le gote rosso fuoco.

“Ohhh.. Potter! Attendevo da tanto il tuo arrivo…”

Una voce gli si insidiò in testa e lui voltò la testa di scatto più volte, per individuare la fonte di quel suono, ma nessuno dei volti che vedeva proferiva parola, anzi, lo guardavano tutti in attesa.

“Mi fa male viaggiare…” borbottò Harry, sistemandosi meglio sullo gabellino e rimanendo in attesa.

“Leggo nella tua testa un mucchio di cose interessanti… Ti vedrei adatto a tutte le case, sei un gran lavoratore, hai un cervello in grado di funzionare e possiedi anche molto coraggio e lealtà, però… Bah, ti vedrei bene a Grifondoro effettivamente, anche se…” riprese come se nulla fosse quella voce senz’età.

“Non so chi cavolo sei, se sei la mia coscienza, o se il mal di viaggio mi fa avere allucinazioni, oppure se sei un qualche deficiente che sei nascosto da qualche parte qui vicino, ma per favore, fammi andare a Serpeverde. Li almeno non sono solo” scongiurò a bassa voce il ragazzino e la voce puntualmente espresse tentennante il suo disappunto, ma Harry fu irremovibile e appena saltò giù dal suo sedile momentaneo, venne accolto da un boato dal tavolo in verde ed argento.

Per quanto fosse impossibile divenne ancora più scarlatto di prima e tentennante si andò a sedere al tavolo della sua nuova casa, accanto a Draco.

“Io sono incluso in quel noi” sibilò orgoglioso Harry, voltandosi verso il biondino.

“Beh, eccoti qui. Pensavo che saresti finito insieme a quella zecca, in effetti” ribattè il suo nuovo amico, in modo piatto ma il suo sguardo era stranamente scintillante, forse… felice?

“Tanto lo vedo che sei contento” riprese dopo una licenza di qualche secondo per interpretare la sua espressione, e gli fece una linguaccia.

“Se ti rende realizzato crederci…” borbottò, vagando con lo sguardo la loro nuova tavolata.

Nel frattempo lo smistamento continuava e cresceva nello stesso senso anche il brontolio di stomaci che si avvertiva nell’aria.

“Ma quando si mangia?” si lamentò ad alta voce Harry, sbuffando.

“Bimbo, sei impaziente” si introdusse una voce nuova.

Alzò lo sguardo e incrociò un paio di occhi verde mare, imbellettati da lunghe ciglia dorate. Momento contemplazione on.

“Harry svegliati, non è dio sceso in terra” lo rimbrottò seccamente Draco, alzando gli occhi al cielo.

Si riscosse e lanciò un’occhiata di fuoco a Malfoy:”Cavolo vai dicendo?”

“Niente, resta a sognare un altro po’”

Preferì non commentare, per non dare altra ragione ai due biondi che aveva accanto di divertirsi ancora. A proposito di biondi, quei due si somigliavano… mah, forse tutte le persone che avevano quel colore di capelli si somigliavano, evidentemente.

Dopo un’occhiata di fuoco, per ottenere silenzio da parte del suo interlocutore, rimase soddisfatto. Adesso poteva rivolgere tutta la sua attenzione a quella ragazza che gli aveva miracolosamente rivolto la parola. Era la prima volta che una ragazza più grande gli rivolgeva la parola o, ad essere più precisi, era la prima volta che un essere femminile (a parte zia Petunia) gli rivolgeva la parola.

Il sorrisetto arrogante accentuava la somiglianza con Malfoy, purtroppo, ma era maledettamente bella.

“Comunque, ci vuole ancora molto?” riprese la conversazione di prima, guardandola in attesa.

“No. Solo il tempo che tutti quei tappetti sfilino via da li e poi finalmente si mangia, anche se prima ci sarà il discorso di incoraggiamento da parte di quello strampalato del nostro amato preside” forse aveva sentito una punta sarcastica nella sua frase, condita da tanto di offesa verso di lui, perchè era un tappetto anche lui, essendo stato prima li sopra come tutti gli altri.

Non gliene poteva importare di meno:”Chi sei?”

“Lei è mia cugina Coraline Black” si intromesse Draco, giocherellando con un lembo della divisa.

“Ah” ecco spiegata la somiglianza, si riprese subito e continuò:”Io sono…”

“Si si, il grande Harry Potter! Colui che ha sconfitto il Signore Oscuro e bla bla bla..”proseguì al posto suo la ragazza.

“Che angelo…”pensò Harry sognante, ascoltandola con un orecchio solo e perdendosi a contarle le lentiggine che girovagavano intorno al nasino da francesina.

“Ehm.. io volevo dire in realtà semplicemente Harry” ribattè umilmente, imporporandosi, dopo una sua pausa.

“Ok bimbo…” riprese Coraline, guardando di striscio un nuovo arrivato che si sedeva al loro tavolo.

“No, mi chiamo Harry” lo infastidiva leggermente quel nomignolo, non voleva essere considerato di poca importanza solo perché aveva undici anni.

“Bimbo rende meglio il concetto. Stavo dicendo, bimbo”calcò bene sul suo nuovo soprannome e lo sfidò a contrariarla:”Ti auguro buona fortuna con quel ghiacciolo di mio cugino. Spero che riuscirai a farlo sciogliere un po’, è sempre così teso, come se gli avessero infilato uno spillo su per il sedere” disse in aria confidenziale, avvicinandosi leggermente a lui, come per rendere quella conversazione privata.

Il sangue di Harry invertì la direzione verso il suo cuore, e si mise a pompare più velocemente verso le sue guancie. La ragazza finse di non notare quel particolare, ma un sorrisino soddisfatto le si dipinse sulla labbra pallide, coperte da un velo di lucidalabbra.

“C..ci proverò” balbettò, rendendosi conto che la sua interlocutrice aspettava un suo commento.

“Bene, perché tu mi sembri proprio il suo opposto. Solare e allegro e soprattutto con un gran cuore” continuò imperterrita, come per dare qualche altro colpetto al suo nuovo cuoricino funzionante, perché solo qualche minuto prima si era reso conto del suo vero utilizzo.

“Anche i tuoi occhi sono accesi, bimbo, luminosi e scintillanti. Mi ricordi me al mio primo anno qui” ricordò, socchiudendo gli occhi, quando il riflesso di quel giorno le offuscò la vista per qualche istante.

“Non farti ingannare Harry, è una vipera sibilante” sputò all’improvviso Draco, frantumando quel momento magico che si era creato per il maghetto.

Altra occhiata infuocata nella sua direzione, o meglio due, più quella di sua cugina. Presto sarebbe morto incenerito, non poteva starsene altri due secondi zitto?!

“Ghiacciolo non eri stato interpellato” sentenziò infastidita, ma un’espressione di sollievo era apparsa sul suo volto.

Harry la guardò, con un gran punto interrogativo stampato in faccia, e lei spiegò:”Siamo arrivati alla zeta. Sta finendo”

Lo stomaco di Harry sbuffò di sollievo al posto suo. Un uomo con degli occhiali a mezza luna poggiati sul naso adunco, si alzò e cominciò il suo discorso d’apertura ed Harry si perse, completamente, ad osservare Caroline.

“Non sognare, quella vipera è del quinto anno, non ti considererà mai neanche di striscio”

Draco Malfoy, colui che ti spegne i sogni in un colpo solo. Un nome, una garanzia.

“Grazie, amico. Ma hai frainteso” lo rimbrottò, poggiandosi le mani sulla pancia.

“Si certo, e io amo alla follia quella piattola che ti sta addosso” ribattè sarcastico.

“Su bimbi, non litigate” li riprese Caroline, ma venne distratta da un suo amico che la abbracciò a sorpresa.

“Visto? Troppo impegnata” rafforzò la sua tesi ed Harry sbuffò più forte, per fargli capire che il fatto che un ragazzone se la stesse spalmando addosso, non gli cambiava assolutamente nulla.

 

Dopo mangiato si alzarono tutti con la pancia dolorante e poterono affermare che l’attesa non aveva deluso le loro aspettative. Dei ragazzi più grandi li raggrupparono, e, come dei cani pastori, li incitarono a seguirli.

Percorrendo la sala, si scontrarono con i membri delle altre case e notò come, quei ragazzini che aveva incontrato su uno scompartimento, lo stessero guardando in modo strano e con diffidenza.

“Ci incontriamo domani mattina a lezione Harry!” gli urlò qualcuno di conosciuto e girando la testa riconobbe Hermione che sventolava una mano nella sua direzione.

Il ragazzino gli fece un sorriso ed un cenno che aveva capito e si avviò dietro a Tiger e Goyle che, come al solito, si rendevano utili facendo da sparti acque.

...
Eccomi qua ^^ dopo essere deceduta sono ritornata sotto forma di zombie per chi ha l'immensa pazienza di seguire questa storiella. Grazie :D.  Non sono entrata molto nei particolari perchè sapete tutti come si svolge uno smistamento, e ho voluto aggiungere anche un nuovo personaggio, Coraline, perchè ho ritenuto un pò inverosimile il fatto che la prima cotta di Harry fosse stata al 4° anno, e soprattutto con Cho O.o. Non ho molto tempo oggi e se avete qualche domandina perchè è capitato e sicuramente ricapiterà che mi scordo qualcosa, io sono qui e voi siete li, pronti a farmi capire che cavolo mi scordo >.< A presto :*
  
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