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Autore: Alice918    06/03/2011    6 recensioni
L'accademia privata Ouran è conosciuta per: uno prestigio e due la ricchezza. Le persone ricche hanno molto tempo a disposizione. Perciò, nell'Host Club di Ouran... alcuni gentiluomini dedicano il loro tempo a delle adorabili fanciulle. Questo è il gioco elegante ed unico di questa scuola di ricchi.
Hikaru e Kaoru sono a scuola quando improvvisamente vengono chiamati dal preside, le mani di Kaoru tremano, il corpo è pervaso da dolorosi singhiozzi, Hikaru rimane impassibile, sotto shock. Cosa faranno? L'unica cosa che gli rimane è il loro amore ma saranno loro contro tutti.
Genere: Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Hikaru Hitachiin, Kaoru Hitachiin
Note: What if? | Avvertimenti: Incest, Incompiuta
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CAPITOLO 2

-Sedetevi ragazzi, è meglio se rimanete tranquilli. Non voglio che prendiate la notizia in malo modo. Sono consapevole che sarete arrabbiati, tristi, frustrati. Cercate di reagire comunque da persone adulte.-
Il discorso era lunghissimo tanto che cominciai a pensare che stesse prendendo tempo, forse, per l’appunto perché aveva paura della nostra reazione.

Ma reazione a cosa?

Il preside prese una lunga boccata d’aria –non so’ proprio come dirvelo, forse vi sembrerò senza tatto ma…- si fermò nuovamente.
Durante questa piccola pausa pausa noi due ci guardammo negli occhi, l'uno lo specchio dell'altro.
Vedevo il mio riflesso nei suoi occhi e notai di avere gli occhi lucidi.

Che brutto presentimento, bruttissimo.

–Stavo dicendo… c’è stato un incidente-

-Che incidente?- Hikaru serrò i pugni ai lati del corpo che tremava visibilmente. Stava perdendo il controllo.

–Ecco, beh, durante la riunione di tutti i vostri parenti, c’è stato un attentato. Vedete, la vostra famiglia è, cioè, ERA, molto potente e ricca e…-

Il preside venne nuovamente interrotto da mio fratello -Questo lo avevo capito, cosa è successo?-

-Se mi lasciassi finire magari?- sospirò spazientito l'uomo più anziano.

-Prego. Continui.- lo incoraggiai, incontrando il suo sguardo cupo per pochi secondi.

-Sono tutti passati a miglior vita, ragazzi.- una lacrima disubbidente mi scese dall’occhio

–Cosa vorrebbe dire con ciò!?- sbottò Hikaru avanzando verso il preside. Forse sperava di aver capito male ma le parole erano state chiare.

-I vostri parenti sono tutti morti, non c'è stato nessun sopravvissuto. Siete orfani.- esordì bruscamente l'uomo per poi lasciarsi andare a un sospiro dispiaciuto.

Non poteva essere più chiaro. Ostinarsi a negare la realtà non poteva far altro che aumentare il dolore.

Nella stanza non c’era un rumore, perfino Hikaru si era calmato e sembrava come svuotato dalla rabbia che lo aveva animato fino a qualche secondo prima. Osservai i suoi pugni stringersi su se stessi e le sue unghie conficcarsi dentro ai palmi. Non era giusto. Tutta quella situazione non era giusta.

-Ho chiamato il vostro autista personale per farvi portare a casa, una bella dormita vi gioverà e vi aiuterà a metabolizzare quanto accaduto.- si fermò l'uomo e prevedendo la mia domanda si affrettò a chiarire -Ho già provveduto ad informare i vostri professori. Siete liberi di tornare a scuola nuovamente nel momento che più vi aggrada.-

Mi lasciai sfuggire un sorriso amaro e per nasconderlo posai lo sguardo sul pavimento. Volevo tornare a casa e lasciarmi andare alla disperazione, volevo lasciare uscire tutto quello che stavo provando ma in quel momento mi sentivo completamente estraniato dal mondo esterno. Era come trovarsi in un sogno in cui la vita scorre normalmente intorno a te ma tutto è come ovattato, rallentato e avvolto dalla nebbia.

-Va bene, la ringraziamo. Noi andiamo- La mia voce era come rotta dato che stavo trattenendo le lacrime a stento. Hikaru se ne accorse perciò si avvicinò a me e mi cinse la vita con un braccio per pochi istanti.

Appena chiusa la porta feci solo in tempo ad alzare lo sguardo per vedere il pugno di mio fratello infrangersi sul muro e prendere a sanguinare.

-Hikaru! Sei impazzito?- gridai isterico per poi cercare di farlo ragionare.

-Hai sentito il preside? Dobbiamo reagire da adulti, dobbiamo farci forza- ma la mia voce oramai era spezzata dal pianto e dai singhiozzi mi scuotevano il corpo. Lo sguardo di Hikaru si addolcì.

 -Andiamo a casa fratellino. Andrà tutto bene, te lo prometto.- con queste parole mio fratello mi prese per mano e mi condusse fuori dall'edificio dove una macchina nera ci attendeva. Mi asciugai le lacrime col dorso della mano e abbozzai un sorriso. -Grazie fratellone.-

Una nuova vita ci attendeva, piena di cambiamenti che non avrebbero tardato ad arrivare.

Un novo mondo pieno di disperazione.

Note dell'AUTRICE
Ciao a tutti! Ho fatto un capitolo molto corto ma quando scrivo nel quaderno tutto sembra enorme mentre quando lo scrivo su computer diventano poche righe.
Spero vi sia piaciuto! Ringrazio:
 Recensori
  _Dae : mi fa piacere che tu sia interessata, anch'io adoro questa coppia!!! Un bacio!
sabry140695 : Ciao sorellina! ti avevo detto che avrei messo il profilo autrice! grazie per i complimenti, mi dispiace per la tua punizione!!! =( So che è molto triste pero' era necessario!!! il capitolo si chiama DISPERAZIONE, ci sarà un motivo no? kiss sorella!
Beyondy : non ho postato presto ma spero comunque che continuerai a leggere!!! Ciao un Bacio! =)

Preferite: sabry140695
Ricordate: AkA GirL
Seguita: celeste_chan & sabry140695




Nel prossimo capitolo:  3. Occhi
Non avevo ancora smesso di piangere.
  
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