Hinata osservava silenziosamente ogni suo movimento. La bellezza delle mani di Naruto quando, con fare annoiato , cercava le sigarette nella tasca dei pantaloni, come i muscoli delle sue mani si tiravano quando aveva accesso la sigaretta, il modo con cui se l'era portata alle labbra, prendendo una prima boccata.
Naruto l'aveva portata dietro all'albergo, in un pezzo di giardino riservato ai dipendenti. Pochi metri da loro c'era la porta che dal retro portava in cucina.
Hinata sedeva su una panchina un po' malconcia che dava l'impressione di cadere in qualsiasi momento, la vernice verde che si rimuoveva solo con un semplice tocco delle dita.
Il biondino non parlava. Se ne stava in piedi, proprio davanti a lei, appoggiato al muro rosso. La ragazza si sentiva in imbarazzo, quel silenzio non le piaceva, per non parlare che si stava pentendo di aversi offerta di accompagnarlo fuori in giardino.

Naruto prese un boccata dalla sigaretta, alzando gli occhi al cielo e osservando le nuvole bianche che si muovevano lentamente sopra all'immensa distesa azzurra.

“Emm......Naruto-kun, potrei farle una domanda?” mormorò Hinata, cercando di rompere quel silenzio imbarazzante. Il ragazzo abbassò lo sguardo, puntando suoi suoi occhi.

“Certo...”

“Emmm....lei è un ribelle?”

Naruto sorrise appena, un sorriso che sembra leggermente scocciato...o forse, divertito?

“Ribelle....mah...secondo lei sono un cattivo ragazzo, miss Hyuuga?” domando il biondino, osservando con poco interesse un gruppo di camerieri che attraversano il giardino per raggiungere la porta della cucina.

Hinata arrossì, abbassando lo sguardo.

“N-no......credo....”

Naruto sorrise appena, portandosi la sigaretta alle labbra e prendendo un'altra boccata. Hinata giocherellò con le pieghette del vestito, una ventata d'aria calda le scompigliò i capelli.

“Le dispiace se per una volta sono io farle delle domande, miss Hyuuga?” domandò il biondino, spegnendo la sigaretta sul terreno polveroso.

“mmm...no....faccia pure...”

“Come mai si trova a Cuba? Non è un posticino un po' pericoloso per una famiglia del suo rango...?” disse Naruto, avvicinandosi lentamente alla ragazza. Sembrava che contasse i passi, decidendo di stabilire una determinata linea che non doveva oltrepassare.

“Mio padre si è messo in affari con il padre di Sasuke-kun....all'inizio doveva trasferirsi solo lui qui, ma poi ha ritenuto che fosse meglio portare tutta la famiglia...”
“Capisco....le piace questo posto..?”

“Un po'...”
Naruto sorrise, accucciandosi alla sua altezza e sorridendo .

“Scommetto che questo sole è una vera e propria seccatura per la vostra pelle bianca, non è vero?”

Hinata fu colpita dalla voce suadente e dalle sfumature spagnole che le fece congelare il sangue nelle vene. Per non parlare che il viso del ragazzo era troppo vicino al suo per i suoi gusti.

“S-si....forse.....”

“Come pensavo....”

“E lei, Naruto-kun? E' qui con la sua famiglia?”

Naruto rise, una risata bassa e quasi sforzata. Si sedette vicino alla ragazza, incrociando le braccia al petto.

“Vediamo, la mia famiglia, se così si può chiamare, è formata da me e da un gatto spelacchiato, leggermente obeso, che passa tutte le giornate sul davanzale della mia camera...” rispose il biondino, inclinando la testa e osservando la ragazza “ Io non ho una famiglia, miss Hyuuga..... mio padre ha combattuto durante la guerra ed è stato ucciso al fronte....”

“E sua madre..:?”
Naruto si morse un labbro, la sua espressione cambiò radicalmente, diventando leggermente seccata.

Hinata abbassò lo sguardo, mortificata.

“Io...chiedo scusa....non pensavo....”

“Le racconterò la mia storia un'altra volta, miss Hyuuga....ora penso che sia meglio tornare al mio lavoro...”

Hinata annuì e si alzò in piedi, seguita da Naruto

“A-arrivederci..allora...”
“Arrivederci, miss....” rispose Naruto, abbozzando un elegante inchino.

“Le va se....domani.....venga lei a portarmi le lenzuola nuove? Mi...mi piacerebbe sentire la sua storia...”

Naruto sorrise, incrociando le braccia dietro alla schiena...

“Così mi tenta, miss Hyuuga..”
Hinata arrossì, mordendosi un labbro..

“Come....?”

“Io....lei.....da soli in una stanza d'albergo...” disse il biondino, avvicinandosi a lei.

“E-ecco...”

“Non potrei rispondere delle mie azioni, Hinata-chan...” sussurrò Naruto, un sorriso sghembo sulle labbra.

Hinata sentì l'aria mancarle nei polmoni, mentre un senso di spossatezza la investiva.

Naruto la guardo per alcuni secondi, ridendo.

“Stavo scherzando, miss Hyuuga....”
“o-oh....si certo.....” balbettò la moretta, riavviandosi una ciocca di cappelli dietro alle orecchie.

“ Cercherò di esserci , domani..” rispose Naruto e, dopo averle fatto un altro inchino, si avvio verso la porta .

La scena, purtroppo, era stata seguita da occhi indiscreti dalla finestra della cucina......

Sasori, il viso letteralmente spiaccicato sul vetro, sorrise felicemente.

“eh...eh.....con questa ci fa sesso, me lo sento...!!!”

Shikamaru, al suo fianco, gli diede una sberla sulla fronte.

“Andiamo, cretino....Naruto non è tipo da una botta e via!!!”

“Ma che ne sai tu??? Te lo dico io, riscopre i piaceri del sesso con lei!!”

Ino prese i due ragazzi per la maglietta, spingendoli contro il frigo.

“Vecchi depravati! Se ci fa sesso o no, non sono affari vostri!! Continuate a lavorare, fannulloni!!”

Sasori e Shikamaru, dopo aver mormorato un “Sei una strega Ino”, si immersero nelle loro mansioni.

Ino guardò fuori dalla finestra, chiedendosi se Naruto sapesse quello che stava facendo....

HEILà!!!!!!!!!!! grazie per le recensioni, spero che questo capitolo vi sia piaciuto!!!
Un bacio e alla prossima!!
Rebby