Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
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Autore: Kyuketsuki Assassin    07/03/2011    5 recensioni
HOLAAAAAAAAAAAAAAA!!!! XD storia sistemata, scritta da me e dalla mia grande amica Moniko Chan. Cosa accadrebbe se io e lei, mentre siamo al Lucca, venissimo catapultate nel mondo di Hetalia a causa di uno degli incantesi fallimentari di Inghilterra? Riusciremo mai a tornare a casa? Ma soprattutto: riusciranno mai le nazioni a sopportare le nostre menti bakate?! venite a scoprirlo, io e Moniko Chan vi aspettiamo!!!! XD DASVIDANYAAAAAAAAA!!!!
(presenti paring vari)
Genere: Avventura, Demenziale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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       “come sarebbe?!” esclamò Sara, guardando incredula l’inglese “abbiamo trovato tutti i pezzi! dove non abbiamo cercato?!”
 
in quel momento Monica capì: “non abbiamo cercato a casa sua!” disse indicando Arthur che annuì
 
“ oh.....è vero! Manca casa sua!”
 
“ragion per cui sarà meglio iniziare le ricerche. Germania, Italia, grazie per avermele riportate”
 
“di nulla. Andiamo Italia”
 
“ciao ragazze! Buona fortuna!”
 
dicendo questo l'italiano raggiunse di corsa il tedesco, lasciando soli i tre
 
“da dove iniziamo?”
 
“da Londra, mi sembra ovvio! Ne vorrei approfittare anche per inculcarvi un po' di cultura inglese, da quanto mi ha detto Lovino non siete molto acculturate” 
 
“come sarebbe?! grrrrr....Lovino me la paga, e con gli interessi!” sbottò Sara, facendo sventolare un pugno davanti alla faccia
 
“ma se siamo in crisi!” intervenne Monica
 
“oh...è vero…”
 
Arthur sorrise appena e si diresse in casa “è meglio che vi cambiate, andare in giro per Londra con i kimoni non so quanto potrebbe essere comodo”
 
le ragazze abbassarono lo sguardo: “oh … è vero!” fu l'unica frase intelligente che formularono
 
in fretta rientrarono e si rimisero i vecchi vestiti (non le divise, Arthur aveva avuto la premura di nasconderle ndmoniko chan e tu come lo sai? ndUk siamo onniscienti, ricordi? Ndmoniko chan ah, è vero... ndUk)
 
Arthur le attendeva sulla soglia, con tre ombrelli: “scegliete quello che preferite” disse, non appena le due ragazze lo raggiunsero. Sara scelse quello, ovviamente, sul blu scuro, i cui bordi erano bianchi, mentre Monica afferrò l'ombrello che le pareva il più grande, quello arcobaleno
 
“non credevo che avessi ombrelli così colorati, qui”
 
“che intendi?”
 
“beh, spesso Londra è piena di signorotti con ombrelli tutti neri …”
 
“è che ci ritraggo così …”
 
“non vi fanno giustizia” commentò Sara
 
i tre uscirono sotto la pioggia insistente, tipica londinese: Monica saltellava da pozzanghera a pozzanghera, ridendo come una matta, sotto lo sguardo perplesso di Inghilterra
 
“ma non ha paura di bagnarsi? Ha già tutti i bordi dei pantaloni fradici!”
 
Sara scollò le spalle, indifferente “è come una bimba di 5 anni, sarebbe inutile e poi lasciala divertire. E’ incredibile, come fa a essere così felice anche con la pioggia? è un contro senso!" borbottò mentre cercava meticolosamente di evitare qualsiasi ipotetica pozzanghera
 
“ATTENZIONE!!!”
 
Sara fece in tempo a scostarsi n appena sentì l'avvertimento di Monica, evitando si finire infradiciata da un salto troppo lungo dell' amica
 
la cosa non valse per Inghilterra
 
“ops … scusa” pigolò la ragazza, temendo una sfuriata da parte dell’inglese, ma quest’ultimo si limitò a sospirare pesantemente “se vi aiuto poi ve ne andrete, se vi aiuto poi ve ne andrete …” borbottava per mantenere la calma
 
“ ok che te ne abbiamo fatte passare di tutti i colori, ma ci odi fino a questo punto?”
 
l'inglese si accorse che Sara aveva sentito il suo borbottio, e la faccia poco felice della ragazza quasi lo fece pentire di quello che aveva detto
 
“no! certo che no! Io non vi odio! è solo che....”
 
“è solo che ti abbiamo rotto troppo e sei finito con l'odiarci a morte?” concluse Monica, imitando la stessa faccia da cane bastonato dell’amica
 
“NO! è solo che potevi stare un tantino più attenta invece di saltellare come una bambina di 5 anni!”
 
Monica mise le la labbra a scarpetta, ma non obbiettò
 
“e ora non farmi quella faccia pietosa ti prego! Mi fai pena!”
 
“allora la smetto” commentò allegramente voltandosi e continuando con il suo gioco
 
“niente … è come parlare a un muro”
 
“quelli sono costretti ad ascoltarti, lei no”
 
“sigh …”
 
Sara pattò l'inglese sulla schiena con fare consolatorio, poi continuarono a camminare per Baker Street
 
“Sara! sai in che via siamo?!”
 
“ehm....Baker Street?”
 
“e chi ci viveva a Baker Street?!
 
“Sherlock Holmes?” azzardò Inghilterra, non capendo l'entusiasmo della ragazza
 
“esatto! possiamo chiedergli di aiutarci!”
 
“Moni, sei matta?! Sherlock Holmes non esiste! è un personaggio inventato! E non pensare al film!”
 
“a me era piaciuto! Pensavo potesse esserci utile!”
 
“Monica, Sara ha ragione: Holmes non è mai esistito!”
 
“ oh … peccato” fece qualche passo, per poi rigirarsi e guardare Arthur sorridendo in modo perverso/malefico
 
“ehi Iggy, perché non andiamo a Little America?”
 
“Little America?” chiese Sara perplessa, notando che Arthur era diventato tutto rosso: “coff coff, d-d’accordo … se proprio dobbiamo …”
 
raggiante Monica prese le mani degli altri due e accelerò il passo
 
“Moni spiegami che cos'è questa Little America”
 
“è un posto moooolto usukkoso”
 
bastò quello e accelerò anche Sara. In pochissimo tempo, vista la super velocità di due fangirl yiaoste, arrivarono nella piazza principale di Little America
 
“beh? Non vedo niente di interessante qui”
 
“eh eh … aspetta che ti spiego” sorrise, mentre Arthur cercava di sotterrarsi
 
Sara ascoltò molto interessata la spiegazione dell’amica, bevendosi ogni singola parola, estasiata con tanto di occhi brilluccicanti
 
“è un posto magnifico!”
 
 “già! Mh? Ma quello non è Alfred?
 
Arthur si strozzò con la sua stessa saliva e guardò febbrilmente la direzione indicata dalla ragazza. Sperò  che non si mettessero …
 
“ehi Alfie!”
 
troppo tardi
 
l'americano, sentendosi chiamare, si girò verso il trio, e sorridendo come suo solito fare, si diresse verso di loro
 
“ciao ragazze! cosa ci fate qui?”
 
Monica sorrise, venendo subito imitata da Sara “in cerca di pezzi! Ci manca quello di Iggy e poi abbiamo finito!”
 
“sono contento per voi!” esclamò, ma il suo entusiasmo venne smorzato non appena vide l’inglese, intendo a fissare un punto non definito alla sua sinistra. Alfred s’incupì
 
“oh ... ciao”
 
ma il tono in cui lo disse non piacque alle due, era privo della solita gioia, e non era per niente squillante
 
“ehm......ragazzi? Tutto bene?” chiese titubante Sara, guardando le espressioni fredde che i due si scambiavano
 
“si, voi non preoccupatevi”
 
il tono di Arthur era leggermente acido, e la cosa continuava a non piacere alle due
 
 “sicuri? Non sembra che vada...”
 
Monica venne interrotta: questa volta fu il turno di Alfred di rispondere un tantino acidamente
 
“va tutto benissimo, fossi in voi continuerei a cercare il pezzo”
 
“Inghilterra”
 
“America”
 
l'americano se ne andò, lasciando le due ragazze perplesse e preoccupate, mentre per l'inglese sembrava non fosse successo niente
 
“pensavo di andare alla Torre di Londra, qui non troveremo niente, e comunque America se l'avesse trovato ce l'avrebbe dato. Andiamo ragazze”
 
le due camminavano dietro a Inghilterra un tantino più indietro, parlottando fitto fitto
 
“ma cosa gli sarà successo? Cavoli hai visto che sguardo aveva Alfred?” iniziò Monica
 
“e Arthur? capisco che è da lui, ma sembrava che lo volesse fulminare all'istante”
 
 “forse avranno litigato …”
 
“è probabile … ma per cosa poi?”
 
le ragazze si fissarono i piedi mentre camminando, poi la triste illuminazione: “è colpa nostra” mormorarono all'unisono
 
“come possiamo farli tornare insieme?! oh cavolo......mi sento uno schifo.....” cominciò Sara, guardandosi le mani come se fossero coperte da una sostanza schifosa
 
“da sole non ci riusciremo, avremo bisogno di qualcuno. .. ma chi?”
 
Sara si mise una mano pensierosa sotto il mento:”mmm … ho la soluzione”
 
“di già? Ci hai messo tre secondi”
 
“si, ma devo chiamarlo”
 
“che?”
 
ma prima che potesse fare altre domande l'amica prese fiato e urlò: “IVAAAAAAAAAAAAAAAAAAAANN!!!”  
 
“aaaaaaaaaaah!!! mi hai rotto i timpani!!!” sbraitò Monica, schiaffandosi le mani alle orecchie, assordata dall’urlo dell’amica
 
“scusami …”
 
con la solita entrata figa, Russia fece la sua comparsa, brandendo il suo fedele rubinetto: “chiamato zuccherino?”
 
“IVANUCCIOOOOOO!!” gridò glompandogli addosso
 
i due cominciarono a salutarsi proprio come due fidanzatini, tanto dolci che Monica per la paura si lavò i denti ben due volte
 
“ehm … non voglio intromettermi ma …”
 
“lo stai facendo in realtà”
 
“si, beh è un modo di dire Russia-san , ti abbiamo invocato …”
 
“invocato? Inghilterra vi ha insegnato degli incantesimi?”
 
“e che è? Un animale da richiamo?” si intromise Sara, scoccando un’occhiataccia all’amica, che si affrettò a correggersi
 
 “ NO! certo no! ti abbiamo chiamato perché ci devi dare una mano”
 
“in cosa dovrei aiutarvi?
 
le due spiegarono la situazione al russo, ripetendo almeno una dozzina di volte che erano dispiaciute a morte per il casino che avevano combinato
 
“mmmh.....brutta faccenda.......però non credo di essere il più adatto ad aiutarvi”
 
“come?! E chi altri potrebbe ....!!! no, non lui!” iniziò Monica, mettendosi le mani nei capelli con fare esasperato
 
“mi rincresce, ma Fr....”
 
“NON DIRE QUEL NOMEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!”
 
Russia guardò perplesso la fidanzata, mentre quest’ultima si guardava attorno terrorizzata
 
 “perché non dovrei dirlo?”
 
“quel nome è tabù! Non bisogna dirlo o LUI apparirà come una spettro! E’ la mia maledizione!!!!”
 
“Sara, tu esageri”
 
“no che non esagero!”
 
Russia preferì intervenire prima che le due ragazze iniziassero a litigare di brutto “su, su: non volete riportare la pace tra Inghilterra e America?”
 
“si ma senza l'aiuto di quel … quel vinofilo!”
 
Russia sorrise: “tranquilla, ci sarò io: se  prova ad allungare la mani lo pesterò a sangue”
 
Sara, che sembrava convinta dalla parole del suo adorato russo, annuì: “d'accordo. Monica, chiamalo”
 
“eh? E che sono? il tutto fare?”
 
“per piacere”
 
“così va meglio” disse contenta voltandosi e togliendosi la giacca
 
“ma … perché?” domandò il russo, non capendo il gesto della ragazza, che fece cadere la giacca a terra
 
“boh”
 
“oh, la mia giacca devo averla dimenticata e fa così freddo …”
 
Gli altri due, sentendo, capirono doveva voleva andare a parare
 
“però recita bene”
 
come per magia (no quella di Arthur specifichiamo) Francis apparve alla spalle di Monica e le posò la sua giacca sulle spalle: “ecco ma cherì, il tuo cavaliere è qui!”
 
“molto gentile, Furansu-niisan, ora puoi anche staccarti”
 
“ma …”
 
“staccati” sibilò la ragazza con un tono che non ammetteva repliche
 
il francese fece un passetti indietro: “s-scusa, non mordermi …”
 
Francia si girò e notò Sara, ma per qualche arcano e misterioso motivo Ivan non rientrava nel suo raggio visivo, eppure il russo era vicino alla ragazza
 
 “bonjour mademoiselle! Ti trovo in gran forma!” commentò il francese sorridendo in un modo che alla ragazza non piacque per niente
 
“non fare il lecca piedi …” borbottò lei, tenendo le braccia incrociate e conficcandosi le unghie nella carne per resistere alla tentazione di prenderlo a pugni in faccia, ma il francese parve ignorare il tono freddo dell’italiana
 
“qualcuno ha dormito male sta notte? Avanti Sara, non dovresti essere così acida....”
 
Sara fece un passo indietro non appena l'altro fece un asso avanti
 
“sta lontano da me!”
 
“perché? non gradisci la mia presenza?”
 
“ti sei forse scordato quello che ti ho fatto quando hai tentato di baciarla?”
 
Nel sentire la voce improvvisa e fredda di Ivan, Francis fece un sorriso fin troppo tirato: “a-ah… Russia, che bella sorpresa! N-non ti avevo visto!”
 
“come  si fa a non tare un armadio a quattro ante alto due metri? Senza offesa Ivan”
 
“nessuna”
 
“tu mi farai uccidere …”
 
“perché?” ribatté Monica innocentemente
 
Francia si sbatté la mano in faccia: “cambiando discorso … perché mi avete chiamato?”
 
le ragazze si apprestarono a raccontare anche a Francis di quello appena accaduto
 
“no no no ragazze, questo non si fa! E perché mai dovrei aiutarvi a farli rimettere insieme?!”
 
“perché, per nostra immensa sfortuna, sei l'unico che sa qualcosa riguardo all'essere romantico!” sbottò Sara, riluttante al massimo di ammettere una roba del genere, ma il francese era cocciuto e non ne voleva sapere di aiutarle
 
“niente da fare! Io non sopporto America, se si lasciano definitivamente a me fanno solo un favore! Almeno avrò campo libero con Iggy!” esclamò Francis assumendo uno sguardo maniaco
 
“sei senza speranze....” borbottò Monica massaggiandosi le tempie
 
Sara, irritata al massimo, preferì passare alle maniere forti: lo prese per il bavero della camicia, fissandolo dritto negli occhi “stamme bene a sentì francesino! Tu sei il principale responsabile dei miei traumi da quando semo arrivate qui! quindi, a meno che  non voglio venì ammazzato dalla sottoscritta e fatto diventà carne tritata de prima scelta, aiutace a rimettere assieme quei due! sono stata chiara?! non me mettere alla prova, perché lo faccio veramente!” sbraitò, partita in quarta con la parlata romana
 
“se lo uccidi la Francia sparirà dalla storia e dalle carte geografiche …”
 
“tanto de guadagnato! allora?! che decidi?!”
 
“Furansu-nisan, se vuoi vivere ti conviene accettare, Sara non è una che si rimangia le minacce di morte, e sta volta è seriamente intenzionata a farlo”
 
“certo che lo sono! non ti ho ancora perdonato il tuo subdolo tentativo di rubarme un bacio!”
 
il francese dovette arrendersi: “d-d’accordo, in fondo hai ragione …”
 
“bene!” disse incrociando le braccia la petto orgogliosa
 
“allora Furansu-niasan? che dici di fare?”
 
Il francese iniziò a pensarci su, guardando un punto indefinito nel cielo cupo e grigio della capitale inglese “mmmh....conoscendo quelle teste dure, un modo per farli riconciliare sarebbe farli incontrare nello stesso posto, magari un luogo pubblico, tipo un bar, così almeno saranno obbligati a non fare scenate …”
 
Ma a stroncare l’idea sul nascere fu Russia “cose del genere funzionano solo nei film, nella realtà finisce sempre tutto male”
 
“guardi film di quel genere?” chiese Monica, parecchio sorpresa
Russia sospirò sconsolato “non ho altro da fare! come pensi che passi l'inverno?!” dicendo ciò sospirò di nuovo, quasi depresso “mi sento tanto solo....”
 
Sara si fece impietosire dalla scena, e non esitò ad abbracciare stretto il russo, cercando di consolarlo dandogli delle pacche affettuose sulla schiena
 
 “su su che passa tutto …”
 
“mi sa che fare affidamento su di loro non sarebbe una buona idea”
 
“mmmh … al massimo su Russia”
 
“che state borbottando voi due laggiù?” chiese Sara con voce inquietante
 
“e-ecco, stavamo pensando a un altro modo per rimettere pace tra quei due!”
 
“esatto! Eh eh…” iniziò il francese, finendo col ridacchiare in modo nervoso, imitato da Monica.
 
Sara li squadrò e poi tornò ad occuparsi di Ivan
 
“allora che si fa?”
 
Monica sospirò “non so lo....solitamente delle fanfiction parlano e risolvono tutto, ma questa volta il problema siamo noi....”
 
“fanfiction? cosa sono?”
 
“ehm.....nulla, lascia stare......dobbiamo pensare a come farli tornare insieme........”
 
i due ci pensarono su intensamente, e finalmente, quando gli venne l'illuminazione, notarono che Sara e Ivan per tutto il tempo erano rimasti a sbaciucchiarsi
 
“ehm........scusate..............”
 
“muto, o ti ammazzano!”
 
“dovremo pur renderli partecipi di quello che abbiamo pensato no?!”
 
“perché mi guardi?”
 
“avanti, perché non li chiami?”
 
Monica gli scoccò uno sguardo truce “col cavolo! parli tu! io sono troppo giovane per morire, e poi sempre meglio te che me!”
 
“non sono tra le e grazie, vero?”
 
“ci puoi scommettere!”
 
Sospirando sconsolato e raccogliendo tutto il suo coraggio, Francia osò fare l'impossibile: interrompere i due piccioncini, sapendo benissimo che Russia l'avrebbe fatto secco
 
“ehm.....m-mi dispiace dovervi interrompere, ma io e Monica avremo pensato a un modo per far riconciliare America e Inghilterra.....”
 
Tutto ciò che ottenne furono due sguardi carichi di istinti omicidi
 
 “oh oh....ora lo uccidono.....”
 
“guasta feste!” sbottò Sara, incavolata nera
 
“solo per questo dovrei ammazzarti, lo sai Francia?”
 
Intuendo la velata minaccia di morte, Francis mise le mani davanti a sé agitandole: “e-ecco … io e Monica avevamo trovato il modo per far tornare insieme Inghilterra e America!”
 
“oh, bene, ma proprio adesso?!”
 
“si, adesso”
 
a malincuore i due piccioncini si staccarono e prestarono l'attenzione sugli altri due
 
“avanti, mostrateci la vostra idea geniale”
 
“più o meno è quello che ha detto Francia all'inizio, ma un attimino modificato”
 
“vale a dire?”
 
“in sostanza ci divideremo a coppie, Sara con Russia e Monica con me: la prima coppia andrà a cercare Inghilterra e gli dirà che America è in grave pericolo e di andare all'Occhio di Londra, mentre io e Monica faremo lo stesso con America, sempre dicendogli che Inghilterra è nei guai fino al collo: essendo un eroe, di certo non esiterà a intervenire”
 
“cioè......e loro, incontrandosi, dovrebbero parlare e fare pace?” concluse l’altra ragazza, capendo dove i due volevano andare a parare
 
“in sostanza … si”
 
Russia e Sara si fissarono, poi fissarono gli altri due e si rifissarono, per poi ri-rifissare Francia e Monica “…..non funzionerà mai”
 
“quanto siete difficili! almeno noi ci abbiamo pensato mentre voi eravate impegnati a sbaciucchiarvi!”
 
Non l'avesse mai detto, subito avvertì due aure molto minacciose ergersi davanti a lui
 
“oh no …” pigolò il francese terrorizzato
 
“te la sei cercata stavolta”
 
“aiuto …”
 
“come ti permetti?! quello che facciamo io e il mio Ivanuccio non sono affari tuoi!!!”
 
“beh … finché state in mezzo alla strada …” commentò Monica, troppo ingenuamente, attirando la furia omicida dei due
 
“ma allora sei scema! accidenti almeno tu ti salvavi!”
 
“… accidenti!”
 
i due poveretti si strinsero terrorizzati, pregando che un miracolo accadesse, e per il grandissimo culo che si ritrovavano, apparve Arthur , piuttosto allarmato per l'improvvisa scomparsa delle ragazze: “ma dove eravate finite?! vi sto cercando da mezz'ora buona!”
 
improvvisamente, le aure omicide di Sara e Russia si placarono e tornarono normali
 
“niente … è che …” ma non poté finire di parlare che Monica la interruppe di colpo, gridando
 
“AFRED è IN PERICOLO!!! DOBBIAMO AIUTARLO!!!”
 
“che?”
 
 “COSA?! e tu come fai a dirlo?!”
 
La domanda lasciò impreparata la ragazza, che comunque riuscì a inventarsi qualcosa
 
“è appena passata una donna che diceva che l'Occhio di Londra si è rotto, e Alfred è andato di là!”
 
“OH MY GOD!!! ALFREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEED!!!!”
 
 subito l’inglese si mise a correre come un forsennato, preoccupatissimo per l’americano, lasciando gli altri quattro a bocca aperta, increduli
 
“non ci credo......c'è cascato!!!”
 
“la cosa sorprende anche me......questo vuol dire che vuole ancora bene ad Alfie!” concluse la ragazza, contenta
 
“sarebbe meglio andare a vedere come si svolge la cosa no? sapete, per evitare imprevisti!”
 
“il francese ha ragione.....per una volta, non montarti la testa” aggiunse subito, notando il sorriso che stava affiorando sulle labbra di quest’ultimo che sparì immediatamente
 
Il gruppo si lanciò all'inseguimento dell'inglese che li distanziava di parecchi metri
 
“ma come riesce corre così veloce?! Accidenti!”
 
“non preoccuparti, siamo quasi arrivati!”
 
quando i quattro, seguendo a debita distanza l'inglese arrivarono alla ruota panoramica, si nascosero poco distante dai due, dietro una cabina telefonica
 
“ALFREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEED!!!”
 
Sentendosi chiamare, Alfred si girò, guardando sorpreso l’inglese che ansimava davanti a lui, esausto per la lunga corsa
 
“A-Arthur? Ma.....perché ti sei messo a correre?”
“cos...” non finì di parlare che Inghilterra si accorse che la ruota panoramica era ancora intatta, lasciandolo parecchio confuso
 
“ma....Monica mi aveva detto che eri in pericolo!”
 
l'americano spalancò gli occhi sorpreso, ma addolcì subito lo sguardo, quasi commosso
 
“eri.....preoccupato per me?”
 
l'inglese si rese conto dello scherzo di poco gusto che le ragazze gli avevano fatto, ma ne comprese subito dopo il perché. Quelle due l’avevano raggirato, e la cosa lo mandava in bestia, ma ora aveva altro a cui pensare
 
“e-e-ecco.........si, ero preoccupato per te.......” borbottò, rosso in volto, guardando dalla parte opposta
 
Alfred si avvicinò e non poté fare a meno di abbracciarlo felice, e sebbene Arthur all'inizio fosse riluttante, poi ricambiò anche lui il gesto, forse stringendolo anche più forte
 
“mi dispiace......non voglio più litigare con te.............” mormorò l’inglese, affondando di più il volto nella felpa dell’altro, mentre da dietro la cabina Monica e Sara guardavano la scena, con un sorriso che andava da orecchio a orecchio
 
“vanti Iggy.....dillo! Vogliamo sentirtelo dire!!!” bisbigliarono, quasi isteriche, sotto lo sguardo delle altre due nazioni che si scambiarono delle occhiate parecchio perplesse
 
Alla fine, dopo vari borbottii, Arthur disse la fatidica frase “.............i-io........t-ti amo troppo........”
 
“siiiiiiiiiiiiiiiii!!!” strillarono a bassa voce le due ragazze, iniziando a saltellare sul posto come delle matte dalla felicità 
 
l'americano dal canto suo non poteva essere più felice di così: prese tra le mani il volto dell'inglese e appoggiò le labbra su quelle dell’altro, dandogli un casto e dolce bacio, mentre le due ragazze, nascoste, sbavavano con tanto di emorragia dal naso
 
“USUK!!!!”
 
“mon Dieu, e poi date a me del maniaco? voi spiate coppiette!”
 
“zitto mangia lumache, nello yaoi tutto è permesso!”
 
il francese rimase lì lì, analizzando la frase: “ma non vale!" sbottò alla fine, infantilmente
 
le ragazze risero, continuando a prenderlo in giro finché non raggiunsero Alfred e Arthur
 
“ottimo lavoro Alfie! sapevamo che l'eroe non poteva fallire!”
 
 “eh? che intendi?” chiese questi, confuso
 
Sara rise: “niente, e tu Iggy? Non hai nulla da dire a tua discolpa?”
 
“cosa dovrei dire? che mi avete rovinato l'esistenza da quando siete qua?”
 
 “cattivo!” pigolarono entrambe. L'inglese le squadrò, ma poi, inaspettatamente, si mise a ridere
 
“è la seconda volta che lo fa … ma stai bene?!”
 
“ahahah! si si, è che prendervi in giro è una delle cose più divertenti che conosca !”
 
Inutile dire che le due, a tale affermazione, ci rimasero di sasso
 
“ci stavi prendendo in giro?"
 
“un pochino …” disse Arthur facendo segno con le dita e ghignando beffardo
 
“vuoi dire che era tutta una finta?!” esclamò Monica, incredula
 
“tanto così!” si intromise Alfred allargando le braccia sorridendo
 
“mamama …”
 
“e noi che ci eravamo preoccupate per voi! Ingrati! anche voi!” disse indicando Ivan e Francis
 
“cherì questa volta mi chiamo fuori, io e Ivan non centriamo nulla”
 
“volevo farvela pagare per tutti i giorni d'inferno che mi avete fatto passare, uno scherzo semplice, ma che a quanto pare ha funzionato alla grande!”
 
Fu il turno di Sara di andare in escandescenza “maledetti! ci avete fatto sentire uno schifo per tutto il giorno!”
 
“e quel che è peggio è che non abbiamo trovato nemmeno il pezzo! sigh...”
 
“su questo ti sbagli Monica" dicendo questo, Arthur tirò fuori dalla tasca il pezzetto: “l'ultimo” disse, con aria solenne
 
 “e quando l'hai trovato?!”
 
“a essere sinceri ieri, mentre girovagavo per la città, ma ho preferito non dirvi nulla”
 
“cattivooooooo....”
 
“questo vuol dire che.......abbiamo finito? possiamo......tornare a casa?”
 
“di già? ma.......è troppo presto! io......non voglio!” iniziò Monica, già con le lacrime agli occhi
 
“infatti! Io … voglio rimanere ancora con Ivan!” e gli si arpionò al braccio,prossima al pianto: “non voglio andare …” pigolò
 
“ma se appena arrivate non facevate altro che ripetere che volevate tornare a casa!”
 
“quello era prima che incontrassimo tutti voi!” sbottò Monica con voce rotta: “voglio rimanere qui!”
 
le nazioni si guardarono sconsolate; “che si fa?” era la domanda a cui tutti pensavano
 
“b-beh … c'è ancora una cosa da fare assieme” tentò l'inglese facendo un passo avanti: “l'amuleto, nonostante i pezzi ci sia tutti va incastonato nel suo incavo”
 
“dove si trova?” si intromise Francia
 
“nelle foreste qui vicino,  stando al libro”
 
“e quindi......dobbiamo mettere i pezzi in questa cavità, giusto?” azzardò Sara, capendo dove l’inglese volesse andare a parare
 
“si, così facendo si riaprirebbe il portale che porta nel vostro mondo e.......beh, avete capito no?”
 
“si, anche troppo.....” borbottò Monica
 
“possiamo almeno.....salutarvi tutti, prima di tornare a casa nostra?”
 
“vorremo sopratutto ringraziarvi per tutto quello che avete fatto per noi, anche se a volte vi abbiamo fatto dannare”
 
le nazioni questa volta si sorrisero “volentieri!” rispose America: “dobbiamo  fare qualche telefonata e siamo a posto!”
 
"GRAZIE" urlarono le due gettandosi addosso ad America abbracciandolo: “sei il stro eroe!”
 
“ahahah! Modestamente …”
 
“tu hai tutto purché la modestia …”
 
“non vi metterete a litigare spero!”
 
“ma scherzi?! io con questo yankee non ci litigherò più finché campo!” rispose Arthur sorridendo
 
“oddio! Iggy ha sorriso! il mondo sta per finire!”
 
 “peggio di Russia depresso!!! Aiutooooo!!!”
 
Tutti si misero a ridere all'esclamazione delle due, e per un attimo le ragazze quasi dimenticarono che da li a pochi ore sarebbero andate via
 
i: "che bello Iggy!!" urlarono saltandogli al collo
 
leggermente imbranato, l’inglese diede alle due delle leggere pacche sulla testa: “bene, che ne dite di staccarvi e di continuare il giro?"
 
“certo!"
 
“vieni anche Ivan?"
 
“mm, volentieri"
 
“Furansu nisan? Alfred?"
 
"certo! Come eroe devo accertarmi che non vi succeda nulla!"
 
 "molto gentile cherì, accetto volentieri!" l’entusiasmo del francese venne brutalmente stroncato sul nascere da Arthur e Sara
 
“perché hai invitato anche lui?" chiesero, guardandolo in cagnesco
 
"tranquilli, lo tengo a bada io! non preoccupatevi, vi sembrerà di non averlo"
 
"prega che sia così" sibilò gelida la ragazza
 
il gruppo, o meglio Sara e Ivan nel loro angoli , Alfred che se ne stava appiccicato ad Arthur e Monica invece con Francia, che lo teneva a bada, alla fine arrivò davanti alla Torre di Londra, e le due ragazze rimasero a fissarla estasiate, Sara in particolar modo
 
“perché ti emozioni tanto a guardare una torre?”
 
“qui ha combatto Alucard contro Incognito!!! scena epicaaaaa!!! il vampiro degli Hellsing ha fatto secco, anzi no, ha impalato quell'essere spregevole!!! Muahahahah!!!! quanto mi sono divertita!!!”
 
 La ragazza iniziò a ridere come una pazza, mentre tutti meno Russia, che la guardava divertito, la guardavano scioccati
 
“non ne voglio sapere …" borbottò l’inglese, iniziando ad allontanarvi verso la prossima meta
 
andarono sul London Bridge, dove Monica stava facendo partire i nervi, a parte ad Arthur, canticchiando "London Bridge is falling down"
 
“oddio, fatela stare zitta!!! è da quando si arrivati che non fa altro che cantare!!!” strillò Alfred, non riuscendo più a sopportare il canto ininterrotto della ragazza
 
“a me non da fastidio" disse tranquillo Inghilterra mettendosi a canticchiare anche lui
 
“basta! Russia intervieni  per piacere!”
 
bastò un'occhiata poco rassicurante da parte del russo per far smettere all'istante Monica, che non osò più canticchiare finché non attraversarono il ponte, poi, poco distante dalla periferia, le due notarono qualcosa di molto famigliare, in via di costruzione
 
“oddio! non ditemi che quelli sono i set di Harry Potter!!!!”
 
“non ci credoooooo!!! voglio andarci!!!!”
 
“apprezzo il vostro entusiasmo ragazze, ma li apriranno nel 2012”
 
“uffa..... sempre per le cose più belle bisogna soffrire!” esclamarono le due, imbronciandosi
 
“almeno quando li apriranno avrete più soddisfazione no?”
 
“ma non possiamo dare una sbirciatina piccola piccola?!” chiese Sara facendo gli occhioni dolci all’inglese, il quale arretrò di un passo: “b-beh, qualcosa di veloce però …"
 
le ragazze risero radiose per poi correre verso gli stand ed entrarci
 
l'inglese sospirò: “andiamo a prenderle prima che vengano scoperte o faccia danno"
 
ma era come cercare un ago in un pagliaio: erano bastati pochi secondi e le quattro nazioni le avevano perse di vista
 
“andate! dove cavolo potrebbero essere?!”
 
“maledizione! se le beccano sono fregate! dobbiamo trovarle assolutamente!”
 
“dove potremo cominciare?”
 
“potremo iniziare a guardare nei posti dove andrebbero per prima”
 
“non hai tutti i  torti Russia.....mmmh....ok! Ecco il piano! io e Russia cercheremo a Diagonalley, America e Francia per gli interni di Hogwarts. ci ritroviamo al Paiolo Magico se non dovessimo trovarle o se le trovassimo. Bene, andiamo!”
 
Si divisero, dirigendosi nelle zone segnate da Inghilterra.
 
America e Francia si diressero verso la fedele riproduzione del castello
 
 “certo che stanno facendo un bell'lavoro” notò Francis, guardando il set che si faceva via via più vicino
 
“ma mai quanto potrei farlo!”  
 
finalmente arrivarono al portone, e spingendolo entrarono
 
“bene … da che parte andiamo?”
 
“non lo so … se solo avessimo una mappa …”
 
“una come questa?”
 
Alfred rimase di sasso quando vide che il francese aveva trovato, non si sa come, la Mappa del Malandrino!
 
“ma … io pensavo che non esistesse!”
 
“ma qui siamo a Hogwarts! qui tutto è possibile! la magia è ovunque!”
 
i due sobbalzarono e sbiancarono quando videro davanti a loro Nick quasi senza testa!
 
“N-Nick.....quasi senza testa?!” pigolò Alfred, indietreggiando
 
“preferisco Sir Nicholas se non ti dispiace” precisò il fantasma in tantino indispettito
 
“ehm....ha visto passare una ragazza con gli occhiali e i capelli scuri?” chiese il francese, tentando di cambiare discorso
 
“sta parlando di Sara? oh, quella ragazza è tanto cara! Si è diretta verso la torre di Grifondoro”“bene, bene Alfred, andiamo … Alfred?”
 
si voltò e vide che America era nella stessa posizione di prima, terrorizzato
 
“oh no …”
 
“qualche problema?” chiese il fantasma, perplesso
 
“molti: questo cretino si è bloccato! Sacred blue!”
 
"f-f-f-f-f-f-f-f-f.....FANTASMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!! AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!”
 
Francia e Nick guardarono Alfred scappare gridando come un posseduto
 
“grazie monsieur Nicholas, ora mi deve scusare ma devo raggiungere quel babbeo! AMERICAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!
 
e anche Francia partì all'inseguimento
 
“mpf! americani e francesi! Silente non l'avrebbe mai permesso!”
 
 intanto Russia e Inghilterra stava camminando per le stradine del borgo, chiamando le ragazze a gran voce
 
“niente, ma perché mi sono fatto convincere?!"
 
Russia si guardò intorno: “ma si può entrare nelle case?”
 
“è questo il bello, ci sono Olivander, il Ghirigoro e il Paiolo Magico! non le troveremo mai!"
 
“magari tenendogli una trappola …”
 
“come?! Una trappola?! Vuoi ammazzarle?!”
 
“niente di pericoloso, serve per attirarle”
 
Sulle prime l’inglese non sembrava molto d’accordo, ma alla accettò “racconta”
 
Torniamo ad America e Francia …
 
dopo diversi corridoi, Francia riuscì a raggiungere Alfred, che si era rintanato sotto i tavoli della Sala Grande
 
“esci di lì immediatamente!"
 
“ci sono i fantasmi! Non voglio!"
 
“ma i fantasmi non possono farti nulla! sono morti! i morti non possono far del male ai vivi! e poi Nick è andato via!”
 
Alfred fece spuntare il suo ciuffo: “d-davvero?”
 
il francese sospirò sconsolato: era frustante doversi comportare come se stesse parlando a un bambino
 
“si America, non c'è più pericolo”
 
l'americano, titubante, si decise ad uscire da sotto il tavolo, anche se continuò a guardarsi in torno sospetto
 
“vogliamo andare avanti?”
 
“eh?! si! non avevi la Mappa del Malandrino?”
 
“si eccola”rispose il francese tirando fuori la mappa per poi aprirla e iniziare a cercare il nome della ragazza
“vediamo....mmmh......Sara è alla torre di Grifondoro, ma Monica non la trovo, forse è fuori dal castello”
 
“intanto andiamo alla torre, a Monica ci pensiamo dopo”
 
così dicendo, i due si avviarono alle scale, ma sbiancarono non appena videro che scalinata li attendeva
 
“mon dieu...”
 
 “my god!”
 
“beh, prima iniziamo, prima finiamo”
 
e iniziarono la loro scalinata. peccato che non avessero letto i libri di Harry Potter, avrebbero saputo che dietro a certi quadri si nascondevano dei passaggi che li avrebbero portati subito al settimo piano. Visto che succede a guardare e a leggere Twilight?
 
dopo una scalinata di circa due ore, con tanto di scale che continuavano a muoversi (riportandoli molto spesso al punto di partenza), i due finalmente arrivarono davanti al ritratto della Signora Grassa, che portava alla sala comune di Grifondoro
 
“sciocchini, non sapevate che ci sono i passaggi segreti?”
 
I due guardarono stralunati la donna del ritratto “cosa?! passaggi segreti?!”
 
“mpf! si vede che non avete letto i libri! Tutta colpa di quella Meyer! I ragazzi d'oggi non pensavo che a insulsi vampiri che brilluccicano al sole” concluse la Signora, annuendo convinta: era chiaro come il sole che i personaggi di Harry Potter odiassero quelli della Meyer
 
i due si guardarono per un attimo, poi Francis prese parola: “madame, se posso permettermi, i dovremmo passare, potrebbe …?”
 
“parola d'ordine"
 
“che cosa?"
 
“parola d'ordine" ripeté il quadro, senza cambiare tonalità di voce
 
“parola d'ordine? e da quando?!”
 
La Signora Grassa sbuffò irritata alla domanda del francese “questa è l'ennesima prova che non avete letto i libri! se l'aveste fatto, sapreste benissimo che per accedere alle sale comuni c’è bisogno della parola d'ordine! niente parola d'ordine, niente permesso di entrare!”
 
“ma....”
 
“niente ma yankee! Fortuna che la ragazza di prima la conosceva, una giovine davvero simpatica!”
 
“questa ragazza aveva gli occhiali e i capelli scuri a boccoli?”
 
“si, la conoscete?”
 
“ è nostra amica, non potrebbe farci entrare?! la prego!” le chiese implorante Alfred, mettendosi in ginocchio davanti a lei e guardandola cercando di fare gli occhioni da cane bastonato
 
Silenzio
 
“ .......parola d'ordine!”
 
 “io ci rinuncio"
 
Francia si guardò in giro esasperato, non aveva altra scelta, poteva solo tentare di sedurre la donna con il suo fascino
 
“madame …” disse con il tono più sensuale che potesse usare “sarei orato di poterla portare a cena una di queste sere,magari anche adesso se le va”
 
“d'avvero? che giovine delizioso” disse allegra: “ma tanto elegante quanto ingenuo”
 
“ che?”
 
“so perfettamente che stai cercando di gabbarmi, non me la si fa! sono qui da decenni e nessuno è mai passato senza il m permesso"
 
il povero francese si depresse talmente tanto che a momenti pianse, andando a sedersi sulle scale mogio mogio
 
ma in quel momento, uno dei quadri li vicino si aprì, e ne uscì Arthur
 
appena i due lo videro, esultarono dalla gioia “Iggyrisu!”
 
“ma......che ci fate qui? non dovevate cercare le ragazze?”
 
“sappiamo che Sara è qui dentro, ma la signora qui presente non vuole farci passare!”
 
l'inglese si piazzò davanti al quadro
 
“fortuna mayor”
 
“oh! almeno qualcuno ha letto i libri! ora potete entrare!”
 
“grazie”
 
“certo che senza di me qui dentro siete fregati” commentò l’inglese con un ghigno soddisfatto stampato in faccia mentre entravano nella sala comune
 
“ha rifiutato il mio invito …”
 
“ma che ha?”
 
“è depresso perché la Signora Grassa l'ha rifiutato”
 
“ben gli sta!"
 
Inghilterra cominciò a dare disposizioni: “io vado a vedere a destra e voi a sinistra”
 
“scusa Arthur ma Russia? che fine ha fatto?”
 
“sta preparando una trappola”
 
“cosa?!” dire che il francese era sconvolto era dire poco
 
“ niente di pericoloso, è per riuscire a prenderle tutte  e due”
 
“ non ce ne sarà bisogno! adesso prendi Sara e poi cerchiamo Monica!” disse spavaldo l’americano mentre saliva le scale tre gradini alla volta
 
“non credo sarò così facile, ne sanno una più del diavolo, e poi qui sono nel loro elemento, meglio stare all'erta”
 
ma America non li ascoltava: “aprì la porta del dormitorio, lo setacciò da cima a fondo, ma niente da fare: Sara non era lì
 
“qui non c'è”
 
“Alfred  rimani qui sulle scale, nel caso che riuscisse a scappare, io e Francia tenteremo di acchiapparla
 
“mon dieu sembra di stare dando la caccia a un animale!”
 
l'inglese lo guardò come per dire "ovvio no?"
 
quatti quatti si avvicinarono alla porta e l'aprirono senza far rumore
 
sbirciarono dentro la stanza, ma non c'era anima viva
 
“forse è nelle altre stanze....”
 
i due entrarono e iniziarono a setacciare il dormitorio, ma non si erano accorti minimamente che Sara, quatta quatta, era appena uscita, nascosta sotto il Mantello dell'Invisibilità, trovato sotto quello che di solito era il letto occupato da Harry durante i film.
 
come un ninja, superò altrettanto silenziosamente Alfred, per poi dirigersi all'uscita
 
“accidenti, non c'è neanche qui!”
 
“ non hai visto nessuno Alfred?”
 
“ no, ma ho sentito uno spiffero passarmi vicino, come se l'aria si fosse mossa”
 
“ ma non dire.......oh my god!”
 
l'inglese notò in quel momento, sul tappeto, le impronte lasciate dalle scarpe della ragazza
 
“ HA USATO IL MANTELLO DELL'INVISIBILITA'!”
 
La ragazza si calò il mantello tanto da far vedere ai tre la sua testa, e iniziò a ridere “ahahahahahahah!!! fregatiiiiiiii!!! non riuscirete mai a prendermiiii!!!”
 
le tre nazioni uscirono immediatamente dalla sala, ma una volta fuori la ragazza era sparita, di nuovo
 
“MALEDIZIONE!!!! C'E' SCAPPATA SOTTO IL NASO!!! MALEDETTA POTTER MANIACA!!!”
 
“dove pensi sia andata?”
 
“e che ne so?! potrebbe essere ovunque!” sbottò l’inglese, aprendo un passaggio ed entrandoci, seguito dagli altri due
 
“proviamo nel campo da Quidditch?”
 
“perché li?”
 
“beh, come ogni fan di Harry Potter, immagino che desideri provare a cavalcare un manico di scopa, no?”
 
“Alfred, è l'osservazione più intelligente che tu abbia mai fatto da quando siamo qui”
 
“grazie!”
 
“al campo di Quidditch!”
 
il trio arrivò, alla fine, al campo, dove trovarono Sara che giocava col Boccino d’Oro tranquilla su una scopa, con indosso la divisa del Grifondoro
 
“ma come fa ad andare sulla scopa?! voglio andarci anch’io!!!"
 
“smettila di frignare e datemi una mano a farla scendere!"
 
i tre si misero in mezzo al campo, tentando di attirare l'attenzione di Sara
 
“Sara!!! vieni subito giù non abbiamo tempo per queste stupidate!”
 
La ragazza, nonostante l’altezza, aveva sentito l’inglese, e rispose a tono “non sono stupidate!!! il Quiddicch è meglio di qualsiasi altro stupido sport!!!  BABBANI!!!”
 
“IO NON SONO UN BABBANO!!” strillò Arthur, sull’orlo di una crisi di nervi
 
“INFATTI SEI UN MAGO NO!!!”
 
“urgh!”
 
“ahahahahahah!!!”
 
l'inglese sbuffò esasperato: “te lo dimostro io che sono un mago a tutti gli effetti!”
 
detto questo tirò fuori dalla tasca una bacchetta e la puntò contro Sara: “mi dispiace ma se non vieni giù ci penserò io!”
 
Sara si allarmò: più pericoloso di un mago esperto era un mago incapace come Arthur
 
tentò di prendere tempo: “e con che incantesimo scusa?”
Arthur aggrottò le sopracciglia e disse semplicemente: “Accio Sara”
 
“oh merda …” borbottò prima di essere trascinata giù da una forza magica, ritrovandosi pochi secondi dopo a terra, anzi, addosso a Francia
 
“ahi....”
 
La ragazza ignorò il gemito del francese, troppo occupata a guardare male la nazione inglese
 
“ma perché non posso divertirmi?! sei cattivo Iggy!!! Almeno facciamo una partita! pleeeeeeeeeeease!!!!”
 
“stavolta non mi incanti con quella faccia da cane bastonato, quindi non se ne parla! Dobbiamo trovare ancora Monica e non sappiamo dove sia”
 
“usare la Mappa del Malandrino no e?”
 
“già fatto” disse tirandosi su dolorante Francis “ma lei non c'era”
 
Sara aggrottò le sopracciglia: “ma allora dov'è? ci si divise all'ingresso”
 
“bella domanda, accidenti a me che vi ho dato il permesso! mi odio!"
 
“e se fosse nella Foresta Proibita? La mappa non la segna” propose Alfred, ms Sara scosse la testa: “ha troppa paura del buoi per avventurarsi da sola là dentro, deve essere per forza a Diagonalley”
 
“è da lì che vengo ma non l'ho vista, nemmeno Russia, sennò mi avrebbe contattato”
 
“forse si è nascosta bene, non c'è da scherzare con lei quando si impegna”
 
l'inglese sospirò: “d'accordo, e dove sarebbe andata allora?”
 
“mmmh …” borbottò la ragazza mettendosi una ma sotto il mento
 
intanto le tre nazioni stava parlottando tra loro, per cercare un metodo per catturare Monica non appena l'avrebbero trovata
 
“Sara? Allora ci sei o ci fai?” chiese Arthur d’un tratto
 
nessuna risposta
 
“Sara?” si voltò e rimase immobile
 
era sparita
 
“ma che cazz…!!”
 
“ce l'ha fatta … maledizione!”
“non l'ho neanche sentita scappare!"
 
“grrrrrr.....è scappata con la Firebolt! ci credo che non l'abbiamo sentita! ma dove cavolo sarà andata?!”
 
intanto Sara, che ancora sghignazzava per la figuraccia che aveva fatto fare ai tre, si diresse verso Hogwarts. Velocemente, andò al terzo piano e si infilò nella schiena della vecchia strega: Monica l'aveva avvertita, dicendole che andava a farsi un giro a Mielandia, e che poi sarebbe tornata indietro. Percorse il corridoi stretto e spuntò nella cantina del negozio, alzando la botola e sbirciando dentro: nessun rumore, perfetto. Uscì e salì le scale, e pian piano aprì la porta ritrovandosi nel negozio
 
“Sara! Finalmente!"
 
la ragazza sobbalzò e si voltò vedendo l'amica con le braccia piene di ogni tipo di caramelle, che masticava
 
“ho dovuto raggirare i miei inseguitori, e tu? Ivan non ti ha ancora vista?”
 
“no, sono brava a nascondermi!”
 
“e anche  a svuotare le mensole del negozio! ma quanta roba hai mangiato?!”
 
Monica guardò le mensole semi vuote alle sue spalle
 
“mmmh.....poca roba”
 
“poca roba?! hai divorato mezzo negozio!!!” a quel punto i suoi occhi cascarono sulle Gelatine Tutti i Gusti + 1 “me le passi?”
 
“tieni, a me non piacciono” ripose l’amica mentre le passava la scatoletta colorata. Sara ne provò una, di un bel color giallo miele, ma la sputò subito, disgustata
 
“schifo! Sa di fegato! Puah!!!”
 
“ecco perché non mi piacciono. WOW!! la scopa! Ehi! ti sta bene la divisa dei Grifondoro!”
 
“grazie!”
 
la ragazza in quel momento notò un bagliore fuori dalla vetrina
 
“Moni! un Patronus!”
 
“cosa?! dovedovedovedove?!?!”
 
le due ragazze uscirono dal negozio e constatarono che effettivamente c'era un Patronus in mezzo alla strada: un magnifico lupo argenteo, che le fissava
 
Sara andò in estasi “ma quant'è kawaiiiiii!!!!”
 
“sembra che voglia che lo seguiamo”
 
“seguiamolo allora!”
 
il lupo le guidò attraverso il sentiero che usciva dal paesino, le due dietro lo seguiva euforiche, tremando dall'eccitazione
 
“dove ci vuole portare?”
 
“ non lo so, aspetta … ma questa non è mica la strada per …”
 
“la Stamberga Strillante!” urlò Sara concludendo la frase dell’amica, indicando una vecchia casa ormai in rovina. Il lupo continuò ad avanzare per il sentiero e raggiunse la porta passandoci attraverso
 
“l-lo seguiamo?” chiese titubante Monica, rimasta a fissare il punto in cui il lupo era passato
 
“c-che domande, certo!” rispose l’altra, nonostante la voce le tremasse un po’
 
salirono le scale in religioso silenzio, finché n giunsero davanti ad una porta
 
“che cosa ci sarà di là?”
 
“un mostro? un buco nero? un Francis nudo?  per scoprirlo restate con noi, e non perdetevi la prossima puntata “cosa c'è dietro a quella porta dove è entrato il Patronus lupo!"
 
Sara guardò l'amica, sbigottita: “un pochino più corto no?”
 
“secondo me ci stava”
 
“va be, entriamo...”
 
titubante, Sara aprì la porta, seguita a ruota da Monica che si era attaccata alla sua divisa da Quidditch. si guardarono intorno, ma a parte la mobilia quasi completamente distrutta, sembrava non ci fosse dentro niente. le due non ebbero il tempo di sospirare di sollievo che la porta si richiuse di colpo
 
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!”
 
si strinsero, mettendosi al centro e tremando come delle foglie, guardandosi in giro terrorizzate
 
“c-c-c-c-c'è q-q-q-q-qualcuno qui!!!” balbettò Monica, stringendosi di più all’amica
 
“h-h-h-ho p-p-p-paura......”
 
sentirono poi una presenza alle loro spalle. sbiancarono di colpo dalla paura, guardando dietro di loro con la coda dell'occhio, temendo di scoprire chi ci fosse dietro di loro. il tempo parve fermarsi
 
“buh!”
 
“WAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!”
 
le due terrorizzate balzarono indietro inciampando nei loro stessi piedi urlando: “non mi magiare!!! non mi magiare!!!!”
 
russai rise divertito: “calma, sono, calmatevi!”
 
“non mangia …?! Ivan?!”
 
“proprio io”  
 
“WAAAAAAh!” urlò Sara mentre gli saltava addosso: “che sollievo!”
 
Ma Monica a quanto pare non si era accorta che il loro aggressore era in realtà Russia, ed era ancora lì a gridare come una scema
 
“ma sta ancora lì?” domandò il russo guardandola parecchio perplesso
 
“mi sa che l'hai traumatizzata”
 
si staccò e si avvicinò all'amica che continuava a dimenarsi come fosse vittima di un attacco epilettico
 
“Monica! riprenditi!”
 
“non mi mangiare! non mi mangiare! non mi mangiare!”
 
Spazientita, Sara la prese per le spalle e la scosse violentemente
 
“MONICA CALMATIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!”
 
“eh?! c-che è successo?!”
 
“ grazie a Dio sei tornata normale  … era Ivan quello che ci ha condotto qui col Patronus....a proposito, come mai sai fare i Patronus?”
 
L’interpellato sorrise “non siete le uniche fan di Harry Potter qui”
 
“e a cosa hai pensato per fare il Patronus?” chiese Monica, spinta dalla curiosità
 
Russia sorrise inquietante, mentre un aura oscura cresceva intorno a lui: “stavo pensando alle ridicole e disgustose facce da froci degli altri: mi batteva forte il cuore pensando con quanta facilità posso ingannarli” (parole testuali di Russia U_U ndaustrici)
 
le ragazze rimasero lì lì, piuttosto turbate, ma poco dopo sentirono dei passi e nella stanza spuntarono le altre nazioni
 
“finalmente! dove cavolo vi eravate cacciate?!”
 
“io stavo mangiando caramelle e Sara … beh, vi ha fregati”
 
La diretta interessata si mise a ridacchiare divertita, ma Arthur stava per ribattere quando si mise in mezzo Francis: “calma, le abbiamo trovate no? è questo che conta!”
 
“si ma....lasciamo perdere! signorinelle, direi che vi siete divertite abbastanza oggi! andiamo via prima che arrivi qualcuno”
 
“ma ci stavamo divertendo tanto!!!”
 
“non me ne frega niente! è quasi mezzanotte e sarebbe il caso di rincasare, o sbaglio?!”
 
le due sbuffarono sonoramente, ma nonostante ciò annuirono ed uscirono dal set, sopratutto con enorme dispiacere di Sara, che fu costretta a lasciare scopa e divisa
 
“sigh....mi mancherà cavalcare la Firebolt”
 
“com'è cavalcarla?! scommetto che è un fulmine!”
 
“altro che! è meraviglioso! giravo appena e quella seguiva fedelmente i miei movimenti! avrò preso il Boccino almeno un centinaio di volte!”
 
e passarono il ritorno, le due, a parlare sopratutto di Quidditch e dei set, finché non arrivarono a casa di Iggy
 
“è ora di salutarci madmoiselle, spero che passiate una bella serata” disse tentando di fare il baci ad entrambe
 
“sparisci và" disse fredda Sara mollandogli u scappellotto in faccia
 
Arthur ride divertito: “hai fallito di nuovo francese, a quanto pare non te ne và una giusta”
 
Francia borbottò qualcosa nella sua lingua, probabilmente insulti: “tsk è  il volere del Signore che non faccia colpo …”
 
“se, se, come no …” ghignò l’inglese
 
intento che i due battibeccava Sara e Ivan si stava dicendo addio, mentre Monica ed Alfred si mangiava i popcorn, seguendo la scena
 
“dici che lui se ne andrà?”
 

“probabile, loro vorrebbero stare insieme ma il destino li divide un altra volta”
 
disse melodrammatica lanciando qualche popcorn di quà e di là
 
“io non voglio lasciarti, non voglio andare via! ti amo troppo.....” mormorò Sara nascondendo il volto contro il petto di Ivan, stringendo l’abraccio, ma il russo stava in silenzio, ricambiando la stretta, forse un po' più forte. La ragazza alzò appena lo sguardo striato dalle lacrime, e si sorprese nel vedere anche Russia con le lacrime agli occhi
 
“I-Ivan? s-stai .... piangendo?!”
 
il russo decise finalmente di lasciare andare quelle maledette lacrime, che gli impedivano di vedere la ragazza che teneva fra le braccia, che tanto amava
 
“non.......voglio......perderti, Sara. Sei..........la cosa........più a che mi sia.....mai capitata.......in tutta....la mia vita.....”
 
nonostante piangesse, Russia sorrise appena e asciugò le lacrime della ragazza, le prese il volto fra le mani e la baciò teneramente, staccandosi solo quando non poté più fare a meno dell'aria
 
“ti amerò per sempre....non mi dimenticherò mai di te, mia piccola Sara”
 
“non smetterò mai di amarti …”
 
e scambiandosi queste batte si ribaciarono, mentre gli altri li guardavano commossi, e nel caso di America e Monica, abbracciati,  piangendo come una fontana
 
“buaaaaaaaaaaaaaaah!!!! che tristezzaaaaaaaaaaaaaa!!!
 
“sigh......poverini..............”
 
Perfino Arthur era impietosito dalla scena, e tentava in tutti i modi di nascondere le sue lacrime “questo è peggio del Titanic e di Hachiko messi insieme........”
 
 
FINE CAP 12
 
Ok, sappiamo di essere in ritardo, ma sistemare 30 e passa pagine di Word non è il massimo, ci si mette un bel po’ di tempo, e poi la scuola non contribuisce a facilitare le cose … ma l’importante è essere riuscite a postarlo! ^O^ saremo sincere, la cosa dei set di Harry Potter non sappiamo dove l’abbiamo tirata fuori, ma speriamo che il cap vi sia piaciuto e che vi siate divertiti!!! Ringraziamo Sian, Eren Raimizu, Kurohime e Magiclily per aver recensito! ^O^ fateci sapere che ne pensate! Aspettiamo i vostri pareri! Alla prossima!!! (e cercheremo di abbreviare i tempi, sempre che la scuola lo permetta …)
 
Do svidanya!!! ^L^

   
  
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