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Autore: sapphire     07/03/2011    13 recensioni
One Shot che avevo promesso!
Beckett stanca ... Castle che rompe ... come al solito no?
No ... di mezzo c'è una lista particolare!
Di cosa si tratta ?
Spero vi piaccia . Le noiose ore si storia mi ispirano!!
Buona lettura!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Always'
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OK Ve l’avevo promesso …
Ecco la one-shot scritta durante una noiosa lezione di storia  quindi non so cosa ne è uscito però spero vi piaccia! ^.^
Appena finisco di scriverla aggiorno anche la Long-fic!
Buona lettura !!
 
 
 
 

LA LISTA




 
<< abbiamo chiamato i familiari della vittima >>
<< bene >>
<< hanno detto che arriveranno oggi in giornata per identificarne le spoglie >> Beckett annuì seria e imperscrutabile  .
Esposito e Ryan si lanciarono un’occhiata interrogativa tornando poi a guardarla preoccupati. Non era da lei comportarsi così, impressionarsi così tanto per una vittima, ma lei non dava peso a quelle occhiate, irritata com’era preferiva ignorare i due colleghi che tentavano in modo disperato da minuti di aggiornarla suo nuovo caso preso in esame; preferiva invece osservare con insistenza la lavagna bianca con appesa la foto della vittima e in nero le scritte che raccontavano la sua vita in poche righe .
Beckett sospirò guardando il viso dolce di una ragazza appena diciannovenne uccisa con dodici dolorose pugnalate e si chiese se fosse giusto commemorare la sua perdita con due semplici righe .
Appena poco tempo prima avrebbe alzato le spalle sicura nell’affermare che il suo lavoro consisteva nel catturare l’assassino e, quindi, solo in questo modo avrebbe onorato la sua memoria. Ma oggi era diverso … lei era diversa.   
<< Beckett ? >> Esposito la chiamò ancora indicando il referto dell’autopsia che da minuti cercava di passarle affinché lo esaminasse.
<< sì … scusate, oggi sono parecchio stanca … >>
<< eh, Castle ti tiene impegnate vero ? >> per quel commento Ryan si beccò una dolorosa gomitata allo stomaco e tossì maledendo la sua lingua lunga e il suo partner dalle maniere rudi .
<< stavate dicendo ? >>
<< Lanie ha trovato fibre di tessuto blu nella gola della vittima, segno che ha tentato di soffocarla prima di pugnalarla >>
<< E l’ha lasciata dissanguarsi sul tappeto >> commentò tristemente << portate qui il fidanzato della vittima, voglio interrogarlo il prima possibile >>
<< va bene … ma … sei sicura di stare bene ? >>
<< già … hai il viso pallido >> continuò Ryan spalleggiando Esposito . Beckett alzò gli occhi al cielo annuendo.
<< sono solo stanca e … voglio mandare il galera quel maledetto che ha ucciso una ragazza così giovane … Dio … ha la stessa età di Alexis … >>
<< a proposito come sta ? >> Beckett sorrise al ricordo di Alexis che ogni mattina li chiamava da Oxford pronta per il resoconto dettagliato delle sue giornate nella piovosa Inghilterra.
<< bene … studia … si diverte … tornerà fra poco per le vacanze di primavera >>
<< Immagino che Castle stia già organizzando una festa come l’anno scorso … >>
<< già … >> sospirò esasperata cercando di non ricordarsi l’esagerazione del party dell’anno precedente.
Esposito e Ryan d’improvviso risero e lei li guardò stupita : << parli del diavolo … >>
<< Kate! Kate! Kate! >> e si girò nel sentire urlare il suo nome con tanta insistenza,  trovando  Castle che le correva incontro evitando maldestramente gli agenti che passavano per il corridoio
<< Ho la lista!! Ho la lista ! >> continuò entusiasta, sventolando in aria un foglio stropicciato mentre Kate si vide costretta a prendere un bel respiro profondo per calmarsi.

Castle sorrise fiero parandosi di fronte a lei lanciando un semplice cenno di saluto ai due amici << ehi ragazzi come va ? >> e poi tornò a concentrarsi sulla sua musa senza aspettarsi una risposta << ho la lista >>
<< io un nuovo caso! >> ribatté senza trattenere più quel sorriso nato quando aveva risentito la sua voce.
<< sì … ma io ho la lista ! >> ribadì incurante della nuova foto appesa alla lavagna << è importantissima! >>
<< quale lista ? Quelle delle cose che ti rendono incredibilmente insopportabile? >> lo schernì e lui la guardò di sottecchi.
<< No, quanto sei carina, ti amo anche io ! >> e sorrise sghembo << la lista … >>
<< degli invitati alla festa di Alexis ? >> provò ancora oramai leggermente terrorizzata dal misterioso contenuto di quel foglio.
<< no … quella l’ho stilata ieri e ho già invitato tutti! >> Beckett si appoggiò alla scrivania portandosi alla labbra la tazza di caffè . Castle sgranò gli occhi togliendogliela dalle mani .
<< ehi! >> protestò infuriata .
<< no, niente caffè ! Dicevo … >> ricominciò imperterrito al che  Beckett gli prese bruscamente quel foglio di mano leggendone il contenuto.
“ Clarisse … Rachel … Kate … Jennifer … Martha … Alexandra …”
<< ci ho messo delle ore , ma sono fiero del lavoro che …  >>
<< no!  Scordatelo! >> Castle sgranò gli occhi spaventato .
<< ma perché ? Non ti piacciono ? >>
<< Rick , non chiamerò mai mia figlia Rachel !! >> tuonò sconvolta .
<< ok … allora … ehm … Alexandra ? >> Si impietrì .
<< è solo l’ennesima manifestazione del tuo gigantesco ego ! >>
Lo scrittore arricciò le labbra mostrando la sua irresistibile espressione da cucciolo bastonato, ma appurato  che quel giorno non avrebbe funzionato, riprese la sua lista porgendola a Ryan ed Esposito.
<< ha ragione lei … >> esordì il primo con aria sdegnata << fanno schifo >>
<< accidenti! >> borbottò stringendo i pugni << averi dovuto saperlo che era una pessima idea chiedere consiglio a mia madre ! >>
Kate gli sorrise intenerita riprendendo in mano quel foglio malridotto e lo rilesse sospirando rassegnata << riscrivila, senza cercare su google, per favore … >> gli disse porgendogliela e lui annuì imbronciato.
<< A me piace Samantha … >> s’inserì Esposito mugugnando tra sé . Tutti i presenti lo ignorarono.
<< Mi spieghi cos’hai contro il nome … Clarisse ? >>
<< come Clarisse Starling ? Del silenzio degli innocenti? >> lo schernì Ryan scoppiando in una fragorosa ridata
<< ehi! Era un bel film! >>
<< ragazzi … >> li  interruppe lei con uno sguardo eloquente << andate a prendere il fidanzato di della vittima, vi sta aspettando nell’atrio … >> loro capirono i sottintesi di quella frase , annuirono e in un attimo sparirono .
<< Rick! >> disse lei con voce ferma << Potrei ricordarti perché ho assegnato a te il compito di stilare una lista di nomi? >> Castle roteò gli occhi fingendo di pensarci.
<< perché mi volevi fuori dai piedi ? Per darmi qualcosa da fare ? Perché si era stabilito che se fosse stata femmina lo sceglievo io ? >> tentò domandando con fare incerto e lei sorrise annuendo.
<< per tutte queste cose messe insieme … >>
<< ah … >> gemette << credi che dovrei rifarla vero ? >> lei annuì mordendosi le labbra .
<< ok! Niente google e niente madre ficcanaso! >>
<< bravo … >> e posò le labbra sulle sue dolcemente rilassando finalmente i muscoli delle spalle.
Rick posò una mano sul ventre sentendo il cuore appartenente a ciò che avevano creato battere veloce, sorrise spontaneamente allontanandosi di un passo per osservarla meglio.
<< uh e come sta la mia bella bimba ? Lo sai che ieri hai compiuto sei mesi ? >> domandò retorico alla pancia  con un tono insopportabilmente mieloso << quanto Alexis tornerà finiremo di dipingerti la stanza sarà fantas… ahi!! >> Beckett gli tirò i capelli riavvicinando il viso al suo.
<< Rick … siamo ancora al distretto, queste cose risparmiatele per quando saremo soli! >>
<< Perché ? Non posso intraprendere un discorso unilaterale con mia figlia ? >>
<< non qui >> e a quel punto scoppiò a ridere abbracciandolo di slancio.
<< I tuoi sbalzi d’umore mi terrorizzano Kate, sappilo! >> sussurrò lui rabbrividendo.
<< scusa … lo so … sono insopportabile >> ed abbassò lo sguardo imbarazzata, ma lo scrittore lo riportò al livello delle sue labbra lasciandole piccoli baci sulla guancia e sul collo.
<< no, sei adorabile … >> ma qualcuno li interruppe tossendo .
<< ehm … fidanzato nella stanza interrogatori ! >> esordì Esposito indicando con il pollice la stanza adiacente . Beckett annuì sciogliendo quell’abbraccio.
<< allora vado a rifare la lista … adesso sono le … cinque del pomeriggio! Alle otto ti vengo a prendere! E non voglio sentire repliche ! >> e detto ciò si voltò camminando spedito verso gli ascensori, contento che per una volta non aveva dato il tempo a Kate di ribattere.
Beckett scosse la testa aggrottando la fronte e poi, prendendo un bel respiro, aprì la porta pronta per affrontare un nuovo interrogatorio.
 
 
 
Erano le otto meno un quarto.
Appoggiata alla vetrata della sala relax aspettava di vederlo riapparire per portarla a casa come  le aveva promesso, d’altro canto era troppo stanca per mettersi a guidare a quell’ora trafficata , così stanca che gli occhi le si chiudevano da soli.
Era difficile essere una detective: nella sua vita aveva dovuto affrontare mille pregiudizi, lavori casi e omicidi  più complicati degli altri solo per dimostrare che ne era all’altezza come tutte le reclute anzi, meglio di tutti loro . Ma fare la detective incinta era ancora peggio.
Per un attimo guardò il suo riflesso allo specchio sfiorando la linea ricurva del suo ventre chiedendosi cosa avrebbe  detto, pensato o consigliato sua madre se fosse stata lì.
“Riguardati Kate, non strafare! Ricordarti che lei è più importante di tutto …” sì, probabilmente le avrebbe detto qualcosa di simile . Oppure le avrebbe semplicemente sorriso rassicurandola, sussurrandole “andrà tutto bene” ,  consolandola quando si sarebbe sentita inadeguata come in quel momento.
Ma lei non c’era e una lacrima di malinconia le rigò il viso .
<< stupidi ormoni >> borbottò spezzando il silenzio che regnava nel distretto a quell’ora di sera.
Ma in un attimo le tornò il sorriso nel risentire il passo poco felpato di Castle venire verso di lei.
Spostò lo sguardo incontrando i suoi occhi azzurri luminosi  .
Teneva un braccio dietro la schiena nascondendo qualcosa e sorrideva felice e orgoglioso di esserlo .
<< ho rifatto la lista >> disse compiendo quei pochi passi che li separavano << più o meno >>
Kate mantenne il sorriso, ma aggrottò la fronte guardandolo curiosa.
Rick le porse un foglio nuovo, bianco, ripiegato in quattro parti fremendo dall’emozione.
Lo aprì lentamente, quasi temesse di dover di nuovo mettersi a ridere, ma appena lesse ciò che c’era scritto con un inchiostro nero indelebile , il sorriso le morì sulle labbra.
Spalancò la bocca incredula rileggendo quell’unica parola tante,tante volte .
Al centro del foglio il nome  Johanna  risaltava contrastato dal bianco luminoso della carta.
<< credo che sia l’unico nome perfetto per lei. Non credi ? >>
Kate si morse le labbra annuendo , trattenendo le lacrime che minacciavano di uscire prepotenti.
Rick baciò quella singola goccia che cadde dalle sue ciglia porgendole la mano .
<< Andiamo a casa ? >> annuì ancora . Rick le passò un braccio attorno alle spalle e la strinse a sé sentendo i loro tre cuore battere forte.
<< allora … è stato il fidanzato? >>
<< no, l’alibi regge … domani dovrò ricominciare da capo >>
<< dovremo … >> la corresse .
<< dovremo >>
<< oramai il nome è deciso, niente più liste che mi distraggono! Sarò la tua ombra giorno e notte! >>
<< come sempre … >> sussurrò appoggiando il viso sulla sua spalla .
<< come ti ho promesso  >> silenzio ... << uh! Johanna a scalciato! L’ho sentita ! >> ridacchiò e le risate di Kate  riecheggiarono per tutto il distretto .

Ts
written in the stars ...
... what you'll be.

 
 


Siete liberi di insultarmi se la reputate una scemenza … le ore di storia debilitano i miei neuroni!! =-=
Grazie a tutti per averla letta!

 

 

 

 

 

 

   
 
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