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Autore: Calliphora994    08/03/2011    10 recensioni
Uno strano caso porterà Booth e Bones a New York, per collaborare con il NYPD, in aiuto alla detective Beckett e a Castle.
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Seeley Booth, Temperance Brennan
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Che cosa faresti se ti dicessi che sei diventata il centro del mio mondo? Che da quando sei con me le mie giornate sono migliori?
Che cosa faresti se ti dicessi che quando sono con te mi sento  una persona migliore? Che quando ti vedo con un altro uomo mi sento morire?
Che cosa faresti se ti dicessi che ormai non riesco ad immaginare la mia vita senza di te? Che in questo momento sei così vicina che temo tu possa sentire il battito del mio cuore e il mio respiro accelerato?
Che cosa faresti se ti dicessi che mi sento come un adolescente alla sua prima cotta?
Rick continuava a porsi queste domande guardando Kate negli occhi. Era davvero bellissima, ma ciò che lo sorprendeva di più era il fatto che lei fosse diversa da tutte le altre donne con cui aveva avuto a che fare, era una forza della natura, aveva decisamente più attributi della maggior parte degli uomini; le donne con cui usciva di solito erano interessate solo al suo successo e sembravano.. vuote. In un certo senso erano anche conquiste facili, bastava la frase giusta e un sorriso per farle cadere tra le sue braccia, ma con Beckett era diversa la faccenda, tutto era diverso; certo quella donna aveva un caratteraccio, era stato difficile conquistare la sua fiducia, ma ora che ci era riuscito, aveva l’impressione che nessuno dei due potesse fare a meno dell’altro.
Castle fece per sporgersi a colmare la poca distanza che separava i loro visi, ma Beckett non si muoveva, continuava soltanto a tenere incatenati gli occhi di Rick nei suoi; lui non si preoccupò e arrivò sulle sue labbra chiudendo gli occhi, e così fece anche Kate.Fu un contatto breve, per sondare il terreno, nessuno dei due sapeva bene cosa aspettarsi.
Temeva che Beckett gli tirasse un pugno, così aprì gli occhi lentamente, ma ciò che vide lo lasciò ancora più sorpreso: lei era lì che lo guardava, con una luce strana negli occhi e le guance arrossate; Rick non potè fare altro che spostarsi sul sedile anteriore e Kate seguì tutta la manovra con lo sguardo, non capendo bene cosa volesse fare Castle. Lui, le prese il viso tra le mani e cominciò a baciarla di nuovo, questa volta sul serio; approfondirono il bacio, Beckett gli passò le braccia al collo e Rick la strinse a sé accarezzandole la schiena. Vedendo che la posizione non era delle più comode, Kate si spostò a cavalcioni su di lui, e Castle pensò che era anche questo che intendeva quando diceva che lei era diversa.
Il bacio diventava sempre più profondo, le loro mani sempre più veloci e i loro respiri più affannosi, quando squillò il cellulare di Beckett. A malavoglia si staccarono e Kate prese il telefono che era sul cruscotto.
“Beckett” stava ancora ansimando sonoramente
“Kate, ma dove siete finiti?”
“Esposito,noi.. siamo al lago Swan” Le mancò il respiro quando Rick cominciò a baciarle l’incavo del collo.
“Cosa? Ma che ci fate laggiù? Booth e Brennan sono con voi?”
“Loro..mmmh ..si” Non avrebbe retto ancora molto se Castle avesse continuato a muoversi su e giù con le labbra lungo il suo collo.
“Ah d’accordo, adesso vi raggiungiamo. Hanno chiamato dalla centrale dicendo che il sospettato è diretto proprio lì. Ma, stai bene? Ti sento un po’..”
“Io, certo, siiii” D’accordo, basta, doveva farla finita; prese l’orecchio di Castle e glielo pizzicò.
“Ahia,ma che..?”
“Ehy, ma è Castle? Che state facendo?”
“Niente, Esposito, niente. Gli ho pestato un piede e sai che Castle è un pappamolla..”
“Pappamolla, eh?” sussurrò Castle e cominciò a morderle l’orecchio. Beckett, temendo di lasciarsi sfuggire qualcosa di poco di poco consono alla telefonata,così la troncò velocemente
“D’accordocivediamotrapocociao” e poi rivolta verso l’uomo che la stava per fare impazzire “Castle, sei impossibile”
“Però ti piace Mister Pappamolla Impossibile”
Kate alzò gli occhi al cielo, ma non riuscì a negare.
“Andiamo, Peter sta venendo qui, dobbiamo avvertire Booth e Brennan”
“Ma..ma..” Rick aveva un’espressione finta incredula e Beckett non riusciva a capire il perché
“Cosa c’è?”
“Ci sono pure i sedili reclinabili..” Non poteva crederci. Tuttavia la proposta la allettava, ma il suo senso del dovere era più forte.
“Castle, dobbiamo andare!” La sua frase a tono esasperato perse un po’ effetto quando si accorse che per uscire dalla macchina lei e Rick dovevano districarsi. Con delle manovre un po’ imbranate riuscirono ad uscire, ma ormai il momento magico era finito.
Cominciarono a camminare senza una meta in cerca dei loro colleghi, l’atmosfera del lago era così romantica..
Rick le prese la mano e continuarono a costeggiare la riva, in silenzio, neanche i loro respiri erano udibili. Entrambi stavano pensando a quello che era appena successo, ma, mentre Castle era convinto di aver fatto la cosa giusta, ciò che avrebbe dovuto fare già molto tempo prima, Kate era piuttosto confusa; non poteva negare che le fosse piaciuto ciò che era successo in macchina, ma era anche consapevole della fama da donnaiolo di Rick. Se questa per lui fosse stata solo un’avventura, lei ci avrebbe sofferto moltissimo; ma ormai il loro rapporto si era evoluto e in cuor suo era consapevole che Castle non le avrebbe mai fatto una cosa del genere.
Rick aveva notato che Beckett era stranamente silenziosa, all’inizio imputò che fosse per non turbare l’atmosfera, ma mano a mano che i secondi passarono, sembrò percepire il suo stato d’animo.
“Kate.. quello che è successo in macchina..” Fu in quel momento che sentirono uno sparo, Beckett si buttò su di lui e caddero entrambi a terra, una sopra dell’altro, fronte contro fronte.
“Beh, non rimpiangi i sedili reclinabili, adesso?”
“Castle, non è il momento, vieni!” Strisciarono entrambi dietro ad un cespuglio.
 
Booth e Brennan erano abbracciati stretti, come mai lo erano stati prima d’ora. Quello non era uno dei loro abbracci fraterni,i guy hug, no di certo. Non osavano muoversi per non interrompere quel momento perfetto, cullati dai loro respiri, quasi in sincronia, stesi ad ascoltare il battito del cuore dell’altro.
Booth era piuttosto confuso, se Bones lo aveva respinto pochi giorni prima, come mai ora era disposta a lasciarsi abbracciare in quel modo? Aveva capito che quello era più di un abbraccio da amici? Aveva capito che lui aveva deciso di andare avanti e dimenticarla? In quel momento, con Bones stretta tra le sue braccia e il suo profumo nelle narici, realizzò che non avrebbe mai potuto dimenticarla, non avrebbe mai potuto amare nessuno come amava lei.
Pensò anche che Bones non era certo stupida, doveva aver realizzato cosa sarebbe accaduto, ma era anche vero che eranegata a comprendere le persone.. Basta! Doveva smettere di arrovellarsi la testa con quei pensieri inutili e agire: quel che doveva succedere sarebbe successo.
Girò il viso e i loro nasi si sfiorarono, perché Temperance stava già guardando Booth senza che lui se ne fosse accorto.
Lui, appoggiò la fronte su quella di Bones e le parlò guardandola negli occhi: occhi marroni dentro ad occhi azzurri, terra e acqua, due opposti che esistevano in armonia, proprio come i due partners.
“Bones, forse sto per fare una sciocchezza, forse tu hai interpretato questo come un abbraccio tra amici, questo non lo so. So solo che se continuo a pensare mi scoppierà la testa e annegherò nei miei pensieri rovinando questo momento”
“So benissimo quello che succederà, quindi, zitto e baciami, Booth”
Booth sorrise.. la solita Bones!
Ancora con il sorriso sulle labbra ed il cuore più leggero, cominciò a baciare Temperance e lei ricambiò subito, come se quel bacio fosse un ancora a cui aggrapparsi per non lasciarsi trascinare giù dalla sua razionalità e separarla da Booth. Fu solo la necessità di ossigeno che li costrinse a separarsi.
“Dio, Bones, non riuscirò mai a capirti” Se non le avesse detto in modo tanto dolce, queste parole sarebbero risultate quasi una predica.
“Non so cosa intendi” Temperance ansimava ancora, ma sembrava che avrebbe voluto ricominciare seduta stante a baciare Booth.
“Intendo che” le posò un bacio all’angolo dell’occhio “un giorno mi respingi dicendo che non puoi cambiare e che non sei la donna giusta per me” si allontanò un po’ per poterla guardare bene negli occhi e la stese con uno dei suoi sorrisi che le riempivano il cuore “e solo pochi giorni dopo ti lasci fare questo!”
“Booth..” Bones era piuttosto spiazzata dall’ammissione del suo partner “Io.. credo di aver sbagliato a trattarti così, e non so bene cosa mi sia successo per avermi fatto cambiare idea..”
“Forse è l’aria di New York..”
“L’aria di New York non ha niente di diverso da quella di Washington. La percentuale di anidride carbonica..”
A quel punto anche loro sentirono uno sparo e Booth rotolò giù dal cofano portandosi dietro Bones.
Entrambi si appiattirono contro la portiera del SUV. Booth prese la postola che portava alla gamba e si sporse un po’ per vedere da dove era giunto lo sparo. Tenendo conto del rumore assordante, non dovevano essere molto lontani.
Non vedendo niente, Booth ritornò giù.
“Bones, entra nella macchina. Io vado a vedere da dove e da chi è venuto lo sparo”
“Sei impazzito? Vengo con te!”
“ E’ troppo pericoloso, non sappiamo di chi si tratti. Potrebbe essere un ubriaco e allora sarebbe troppo pericoloso.. non ho neppure una pistola da darti”
“Booth, devo elencarti quanti tipi di arti marziali so praticare?”
Sapeva che alla fine lei l’avrebbe avuta vinta.
“Ok, ma stai dietro di me e non fare niente di azzardato. Me lo prometti?”
“Certo..”
“Bones, promettilo! Non sopporterei di perderti proprio adesso” I due si scambiarono un lungo sguardo che valeva più di mille parole.
“Te lo prometto.”
   
 
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