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Autore: Denychan    08/03/2011    2 recensioni
Il ragazzo incuriosito decise di avvicinarsi alle sponde del lago ghiacciato e ciò che vide lo lasciò per qualche istante senza parole. Da dove si trovava riusciva a vedere perfettamente una ragazza che, aggraziata e sinuosa, stava pattinando, anzi no, ai suoi occhi stava danzando su quella superficie di ghiaccio compiendo in sequenza piroette, salti e figure pressoché perfette
Sh “chi sarà?”
Primo tentativo di una fanfiction e se siete interessati... buona lettura
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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L’inverno era ormai arrivato da diverso tempo nel Villaggio della foglia e finalmente dopo molti giorni di freddo perenne e nevicate quasi continue,
la stagione sembrava aver deciso di dare una piccola tregua agli abitanti della città, regalandogli una serata priva di nuvoloni e non eccessivamente gelida.
Verso le 22.30 nessuno occupava le strade di Konoha, tranne una persona, anzi più precisamente un ragazzo che con la sigaretta in bocca e il passo calmo ma
deciso avanzava senza troppa fretta.
Sh –Accidenti che seccatura questo freddo, non vedo l’ora di infilarmi sotto le coperte-
Shikamaru stava tornando a casa, sognando l’agognato momento in cui sarebbe potuto andare a dormire. Per fare prima, aveva deciso di passare per una scorciatoia,
una strada secondaria che attraversava il parco principale di Konoha, con un laghetto che il gelo aveva trasformato in una perfetta pista per il pattinaggio;
durante il giorno questo luogo era pieno di gente e chiassoso ma ora, a notte fonda era completamente deserto e sembrava che il silenzio la faceva da padrone finché un rumore,
come di qualcosa che scivola sul ghiaccio, giunse alle orecchie del giovane
Sh “bha me lo sarò immaginato… No, l’ho sentito di nuovo ma cosa?”
Il ragazzo incuriosito decise di avvicinarsi alle sponde del lago ghiacciato e ciò che vide lo lasciò per qualche istante senza parole.
Da dove si trovava riusciva a vedere perfettamente una ragazza che, aggraziata e sinuosa, stava pattinando, anzi no, ai suoi occhi stava danzando su quella superficie di ghiaccio
compiendo in sequenza piroette, salti e figure pressoché perfette
Sh “chi sarà?”
Non sapeva per quanto tempo era rimasto a osservarla ma questa, eseguendo un ultimo passo, si fermò e girandosi verso la sua direzione si accorse in fine della sua presenza.
Data la scarsa luce offerta dalla sola luna e dai pochi lampioni, Shikamaru poteva ammirare solo i contorni della giovane sconosciuta mentre il viso rimaneva completamente coperto
??? –Shikamaru-kun?-
Sh “mi conosce?”
??? –Shikamaru-kun sei tu?-
Sh “non riesco a capire chi sia, aspetta un momento ma è…” –Hinata, ma sei tu?-
La ragazza infatti non sentendo risposta si era avvicinata al giovane, per controllare che fosse veramente lui esponendosi così meglio alla poca luce
Hi –si sono io, ma da quanto tempo è che stavi qui? Scusami se non sono venuta subito a salutarti ma quando pattino non sento niente di quello che mi succede intorno-
disse arrossendo e abbassando lo sguardo un po’ imbarazzata
Shikamaru nonostante il suo alto quoziente intellettivo non riusciva a formulare una risposta di senso compiuto infatti, al momento il suo cervello era dedicato a tutt’altro
e cioè a contemplare la sua amica: un maglione panna, lungo fino a metà coscia, la fasciava perfettamente mettendo in risalto tutto ciò che madre natura gli aveva gentilmente offerto,
un paio di pantacollant beige evidenziavano le sue gambe lunghe e affusolate e le piccole mani erano protette da dei guanti di pelle marrone; bellissima,
questo era il suo unico pensiero.
Hi “perché non risponde? O no, mi riterrà un’incompetente perché non mi sono accorta prima di lui… Però, non ci avevo fatto mai caso ma adesso che lo guardo bene,
Shikamaru non è niente male e poi quel piumino verde scuro e la sciarpa color cioccolato gli stanno proprio bene… Ma che vado a pensare…”
Sh “cavoli mi sono incantato a guardarla, non è proprio da me, e adesso che mi ha chiesto? Non mi ricordo… sta arrossendo ancora di più, però niente male la ragazza…
aaaahhhh concentrati Shikamaru, concentrati! La domanda era, era… a si ora ricordo!”
Sh –no no, non ti preoccupare sono arrivato in questo secondo (“più o meno ”), comunque per quello che ho visto pattini benissimo, complimenti Hinata sei bravissima!-
Hi “mi ha fatto un complimento!”
Hi –gr-grazie Shikamaru-kun, sai è da molti anni che pratico questo sport-
Sh –già, si vede!-
E con questa ultima affermazione un silenzio imbarazzante calò. Nessuno dei due sembrava essere in grado di spezzarlo, ognuno immerso nei propri pensieri
a causa delle riflessioni di poco prima, ma il problema venne presto risolto, infatti ci pensò il tempo, con una folata di vento freddo, che li fece sussultare entrambi e spense la sigaretta di lui
Sh –che seccatura mi si è spenta, ma dov’è l’accendino… ah eccolo-
Dopo aver frugato nelle tasche lo aveva finalmente trovato e mentre tentava di riaccendersi la sigaretta notò che Hinata stava letteralmente tremando
Sh –ma non hai niente di più pesante? Si sta facendo veramente freddo-
Hi –s-si, ho l-lasciato il m-mio p-piumino s-sopra q-quella p-panchina-
Altro che tremare, la ragazza stava proprio battendo i denti
Hinata si avvicinò alla panchina e una volta raggiunta uscì dalla pista di pattinaggio, si sedette, incominciò ad indossare il caldo indumento e, mentre stava allacciando gli ultimi bottoni,
Shikamaru ormai si era già accomodato accanto a lei
Hi –sc-scusami Shikamaru-kun ma mi sapresti dire che ora è?-
Sh –certo, aspetta un attimo- spostando i guanti guardò su l’orologio da polso –si ecco, ormai sono le undici passate-
Sh “caspita ma quanto tempo sono  stato a guardarla! Vabbè… che strano però, non è da me”
Hi –cosa? Le undici passate?-
Sh –si, perché?-
Hi –è tardissimo, mio padre mi uccide, mi devo sbrigare-
Ad una velocità incredibile Hinata era riuscita a: sfilarsi i pattini, mettersi i suoi stivaletti imbottiti e indossare un berretto di lana abbinato al maglione,
uscito da una tasca del giaccone e alzarsi in piedi
Hi –scusa Shikamaru-kun ma io devo proprio scappare a casa-
Sh –ok, ti accompagno-
La ragazza, dire che rimase sorpresa è un eufemismo, infatti conoscendo la pigrizia del ragazzo non se lo sarebbe mai aspetto e poi, era tardi anche per lui
Hi –m-ma no, non ti preoccupare e poi casa mia non è propriamente vicino alla tua anzi è tutt’altra parte-
Sh –insisto e poi non posso permettere di mandarti in giro da sola a quest’ora-
Hi –gu-guarda che so b-benissimo badare a m-me st-stessa- disse tutta rossa e un pochino alterata
Sh –non intendevo questo, so perfettamente che sai badare a te stessa ma mi sentirei più tranquillo se ti accompagnassi, allora andiamo?-
Hinata di fronte a quelle parole non sapeva come rispondere e poi si sentiva che erano sincere e inoltre così dolci, pertanto sospirando cedette
Hi –v-va bene, se insisti. Grazie-
Sh –figurati, ora andiamo-
I due ragazzi si incamminarono e malgrado sapessero di essere in ritardo, nessuno dei due sembrava volesse accelerare il passo. Procedettero tranquillamente l’uno accanto all’altro,
scambiandosi frasi di circostanza, ormai erano quasi a metà strada
Sh –senti Hinata ma come mai sei andata a pattinare a quest’ora di notte? Non dirmi che ti vergogni quando ci sono altre persone?-
Hi –bhè in effetti un po’ è anche p-per quel motivo ma soprattutto perché durante la giornata non ho tempo, tra gli allenamenti a casa e con il mio team e i vari obblighi famigliari,
per me non ne rimane mai abbastanza-
Sh –capisco-
Shikamaru ci pensò su un momento e poi si bloccò sul posto, Hinata non capendo il comportamento dell’amico si fermò anche essa e si girò a guardarlo con uno sguardo interrogativo
Sh –ma quante volte ti alleni al giorno?
La ragazza capendo finalmente il dubbio che gli era sorto, ridendo gli rispose
Hi –vuoi sapere la mia giornata tipo Shikamaru-kun? Vediamo la mattina mi sveglio verso le 7, faccio colazione e dopo circa un’oretta incomincio i miei esercizi mattutini,
chiamiamoli una specie di riscaldamento infatti alle 10 arriva Neji-kun e con lui incomincia l’allenamento vero e proprio, sorvegliati naturalmente dallo sguardo attento e vigile di mio padre.
Finito questo mi ripulisco, pranzo, svolgo i miei doveri di Hyuuga e poi alle 17 mi incontro con Shino-kun, Kiba-kun e naturalmente Akamaru per allenarmi con loro fino all’ora di cena più o meno-
Shikamaru non poteva credere alle sue orecchie, già quando aveva sentito a che ora si svegliasse tutte le mattine gli si era spalancata la bocca
e sentire il resto della giornata di Hinata era stato troppo per uno pigro come lui
Sh –che dire: complimenti! Io non ce la farei mai, considerando che prima delle 11 non mi alzo. Ma non ti stanchi mai?-
Un’altra risata da parte della Hyuuga
Sh “è davvero carina e quando ride ancora di più. Come farà Naruto a non accorgersi di lei?”
Hi –all’inizio sinceramente si ma grazie ai miei compagni sono riuscita a trovare e infine a perfezionare un mio stile di combattimento personale-
Mentre diceva quelle parole lo sguardo della ragazza era cambiato, Shikamaru non l’aveva mai vista in quel modo: una donna fiera, orgogliosa e coraggiosa, una vera ninja
Hi –e sai una cosa? Ultimamente riesco a mettere in difficoltà lo stesso Neji-kun! A sconfiggerlo ancora non ci riesco ma finalmente per combattere contro di me si deve impegnare seriamente-
Sh –devi essere molto fiera di te stessa-
Hi –infatti lo sono ma ciò che mi da più soddisfazione è il fatto che mio padre finalmente non mi considera più un peso per la nostra famiglia, non posso dire che sia
orgoglioso di me ma almeno non mi guarda ancora con odio-
Il giovane sapeva che il Signor Hyuuga non apprezzasse la figlia ma addirittura arrivare ad odiarla… eppure l’inclinazione che aveva assunto la voce dell’amica non mentiva,
quello che aveva detto era tutto vero
Sh “devono essere stati molto duri tutti questi anni per lei ma malgrado ciò non ha mai esternato davanti a noi la frustrazione che sicuramente l’ha perseguitata,
è davvero una ragazza forte e sono felice che abbia risolto in parte i suoi problemi familiari”
Sh –allora un giorno mi dovrai far vedere questo tuo stile di combattimento, non credo che Neji si lamenterà se per una volta lo sottrai dalla tua furia!-
Hi –ahahah non sono così pericolosa comunque dovrò chiedere a mio padre ma non credo che ci saranno problemi, infondo vado ad allenarmi. L’unica difficoltà sarà la tua-
e guardando lo sguardo interrogativo dell’altro aggiunse –la difficoltà sarà nel fatto che ti dovrai alzare presto la mattina ahahah-
Sh –ahahah hai ragione ma farò questo grande sforzo per una volta. Già mi immagino mia madre, penserà che sono malato-
Ormai erano quasi arrivati alla residenza Hyuuga, entrambi si erano accorti di quanto fosse piacevole stare in compagnia dell’altro e inconsciamente avevano
ulteriormente rallentato il passo  per stare ancora qualche secondo di più insieme
Hi –scusa ho parlato quasi sempre io. Te invece che ci fai in giro a quest’ora e con questo tempo?-
Sh –niente di che: oggi io e il mio team siamo tornati da una missione e la famiglia di Choji mi ha invitato a cena, solo che è finita un po’ tardi-
Hi –già immagino Choji-kun è…-
Sh “no, non mi dire che anche tu lo giudichi per il suo aspetto”
Hi –Choji-kun è proprio un bravo ragazzo-
Sh –cosa?-
Hi –si, un bravo ragazzo mi è sempre sembrato gentile e simpatico, anche se non ci ho mai stretto una grande amicizia, come con te dopotutto-
Sh –grazie-
Hi –per cosa?-
Sh –no niente, non importa-
Hi –oh! Siamo arrivati-
Senza accorgersene i due erano arrivati proprio davanti il portone di ingresso della villa
Hi –bhè grazie per avermi accompagnato Shikamaru-kun, mi ha fatto piacere parlare con te-
Sh –figurati non è stato alcun disturbo e poi mi sono offerto io di accompagnarti. Comunque, anche per me è stato un piacere scambiare quattro chiacchiere con te-
disse mentre si accendeva un’altra sigaretta.
La giovane arrossita per le parole del coetaneo fece un piccolo sorriso timido ma puro, capace di far sciogliere qualsiasi cuore e far arrossire il “sempre indifferente” Nara
Hi –allora ti faccio sapere quando posso farti vedere la mia tecnica, va bene?- disse mentre si avvicinava all’entrata
Sh –d’accordo, guarda che ci conto-
Hi –non ti preoccupare non ti deluderò-
Sh –ne sono sicuro-
Era vicinissima a spingere il portone
Hi –buonanotte Shikamaru-kun-
Sh –buonan…-
SBAM
La porta all’improvviso si era aperta da sola con una forza tale da far sobbalzare i due giovani. All’ingresso un Hiashi Hyuuga si mostrava in tutta la sua stazza,
sul suo viso si potevano scorgere tutte le espressioni che si susseguirono quando l’uomo si accorse che la figlia non era sola: cipiglio, sorpresa e infine,
quella che al giovane ninja sembrò, furia.
Completamente ignorando il ragazzo –Hinata ti sembra l’ora di rientrare questa?-
Hi –si lo so, perdonatemi padre ma stavo pattinando e non mi ero accorta dell’ora tarda, poi ho incontrato Shikamaru-kun che si è offerto di accompagnarmi e…-
Hiashi –dunque il tuo nome è Shikamaru eh?- disse, finalmente rivolgendogli lo sguardo –vediamo: sguardo assente, postura sciatta… devi essere un Nara dico bene?-
Sh –si Signore il mio nome è Shikamaru Nara- disse porgendogli la mano e volutamente ignorando le parole che gli aveva rivolto.
Il capo clan non prendendo in considerazione il gesto di educazione del giovane , si girò e rientrò in casa, come se davanti a lui ci fosse stato un mendicante in cerca di qualche spicciolo
Hiashi –Hinata vieni immediatamente dentro e fila a letto! Come ho detto è tardissimo e domani ti devi svegliare presto- si sentì urlare dal fondo del vialetto
Hi –scusa Shikamaru-kun, mi dispiace del comportamento di mio padre- disse veramente dispiaciuto con lo sguardo basso
Sh –hei non ti preoccupare non ti devi scusare, ora vai dentro prima che torni indietro, ti prenda di peso e scaraventi me dall’altra parte di Konoha- disse sorridendo
La Hyuuga tranquillizzata da quel sorriso si rilasso e ricambiò
Hi –buonanotte di nuovo-
Sh –buonanotte Hinata-
Il ragazzo aspettò che il portone si chiudesse davanti i suoi occhi per poter fare retrofronte e dirigersi verso la propria casa, accompagnato ancora da quello strano senso di calore
che gli aveva donato la compagnia della kunoichi. Le nuvole per quella sera avevano lasciato spazio alle stelle, che gli illuminavano il cammino,
e lui per una ragione che ancora non capiva, sorrise per tutto il tragitto.

Salve a tutti essendo il mio primo tentavino di fanfiction non sono sicura del risultato e poi ho scelto anche una coppia non proprio comune!
Fatemi sapere cosa ne pensate e se avete suggerimenti, commenti e quant'altro non esitate!!!

  
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