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Autore: Doll_    09/03/2011    24 recensioni
Mio padre ancora non sapeva nulla della storia. Un punto a sfavore.
Non avevo ancora trovato la chiave di quella porta comunicante. Altro punto a sfavore.
Il ragazzo che si sarebbe finto il mio fidanzato era, oltre che un gigolò professionista, anche un tipo fastidioso, cinico e maledettamente sensuale, che odiavo con tutta me stessa. Quindi Tre a Zero per la sfortuna.
Il suo lavoro, poi, non consisteva solo nel fingersi innamorato di me -cosa già difficile in sé per sé- ma avrebbe dovuto anche insegnarmi le tecniche della passione e, quindi, in un modo o nell'altro riuscire a fare eccitare entrambi. Cosa impossibile. Quattro a Zero.
Qualcos'altro? Ah, sì! Dovevo sorbirmelo per oltre un mese..!
Cinque a Zero. Avevo nettamente perso..
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Zac e Vic'
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 UN GIGOLO' IN AFFITTO - LASCIARSI

 

Per la prima volta fui dispiaciuta di dover salutare le mie sorelle che partivano per ritornare a Milano. In precedenza fui spesso tentata di organizzare un mega party appena salivano sull'aereo, ma quella volta fu davvero diverso e ovviamente non potei che ringraziare Zac che, oltretutto, non si era fatto più sentire dall'ora di pranzo, tanto che a mezzanotte e mezza restai ancora sveglia ad aspettarlo e chiamarlo sul cellulare spento.

Il lunedì mi alzai con un mal di testa lancinante, il naso tappato e la gola in fiamme.. In poche parole avevo l'influenza. Forse avrei dovuto ringraziare Zac anche di questo. Appena entrai in classe versione zombie di halloween, le mie compagne non poterono non avvicinarsi per assillarmi con domande assurde che il mal di testa amplificava al massimo nella mia mente. Dio che tortura!

Hai bisogno di vomitare?” Susanna era solita arrivare al punto ma davanti a diciasette alunni più insegnante non mi sarei mai permessa di rivelarlo tanto facilmente.

Beh...” Stavo per temporeggiare fino a quando Cristina non mi si fiondò letteralmente addosso.

Oddio, Viiiic! Come stai? Hai un aspetto tremendo! Dio, che obrobrio!” Forse era meglio la schiettezza di Susanna che la sincerità disarmante di Cris.

Stai cercando di tirarmi su di morale?” Le chiesi quindi, dirigendomi verso il mio banco.

Probabilmente la notizia che ti darò ora ti tirerà su il morale!” Squittì, sedendosi così vicina a me quasi da starmi sopra.

Sì, come no...” Borbottò Susanna, in piedi alle sue spalle, che la guardava come se avesse un enorme bozzo sulla testa e fosse infetto.

Spara.” Dissi solo io, ammonendomi dal parlare il meno possibile a causa della voce da trans per il raffreddore.

Domani si entra in terza ora perchè la prof di italiano non c'è -probabilmente avrà esagerato troppo con l'alcol e vorrà rimanere per un po' a casa-, quindi stasera si può fare tardi e andare a divertirci come solo delle single possono fare! Yeeeah!” Sì, l'urlettino isterico lo fece veramente.

Un momento... Ma Vic sta con Zac...” Oh, merda. Cris, evidentemente troppo presa da se stessa e i suoi progetti, si era completamente dimenticata della presenza di Susanna dietro le sue spalle. Avrei dovuto dirle tutto?

Oh, ehm.. Certo, però.. Ehm..” Fra me e Cristina non si sapeva chi avrebbe vinto il primo premio per miglior esitatrice dell'anno.

Vi siete lasciati!?” Esclamò, sedendosi sulla sedia davanti al mio tavolo, per guardarmi dritta negli occhi e facendomi deglutire per l'agitazione.

Veramente noi...” Okay, forza e coraggio. Ormai io e Susanna avevamo passato un bel po' di tempo insieme e lei sapeva molte cose di me. Gli anni precedenti eravamo sempre state ottime amiche anche se Cristina si metteva in mezzo e quest'anno, invece, ci eravamo avvicinate ancora di più quindi, perchè mentirle ulteriormente?

Andiamo al bagno che ti racconto tutto.” Assentii, alzandomi alla svelta prima che la lezione cominciasse e prendendola per mano subito dopo aver lanciato uno sguardo complice a Cris.

 

Cioè.. Mi stai dicendo che Zac è...è.. Un gigolò?” Quanto potevo odiare quell'etichetta da uno a dieci?

Beh.. Sì.” Arrossii. “Puoi giudicarmi quanto vuoi, Sus, lo capirei ma, ti prego, non dirlo a nessuno. Puoi odiarmi, deridermi, non rivolgermi più la parola ma, ti scongiuro con tutta me stessa, non mettere in mezzo altre persone.” Feci, unendo i palmi delle mani in preghiera e prostrandomi quasi ai suoi piedi.

Vic, ma che fai!? Smettila! Per chi mi hai presa?” Schizzò come una molla, prendendomi per le braccia per ritirarmi su e guardandosi attorno per vedere se qualcuno mi avesse vista supplicarla tanto vergognosamente, con uno sguardo sconvolto e preoccupato.

Ma quanto potevo volerle bene?

Oh, grazie, grazie, grazie, grazie!!!” Sorrisi, battendo le mani alla Cristina e abbracciandola, o meglio, strintolandola fra le mie braccia.

Okay, ho capito. Sono un po' arrabbiata ma posso capire perchè non hai voluto dirmelo subito. E' una cosa molto delicata e comunque, anche se non sono esattamente d'accordo, appoggio la tua decisione. Eppure.. No, niente.” Si corresse subito, con un gesto sbrigativo delle mani.

No, dimmi.” La guardai con uno sguardo tanto supplicante che probabilmente la persuase all'istante.

Volevo dire che... Non so, eppure avevo visto una certa intesa fra voi. Lui sembrava davvero innamorato e tu.. Tu forse lo sei veramente.” Sorrise, per poi guardarmi e scoppiare a ridere dalla mia espressione.

Infatti ero rimasta paralizzata. Avrei fatto invidia ad una mummia.

I-io... No, non sono innamorata. E' presto.” Feci spallucce, appoggiandomi al lavandino.

E' l'unica scusa che hai?” Chiese ancora sorridente, inarcando un sopracciglio come a voler dire: “ti si legge in faccia che lo ami, fessa”.

Ma, per fortuna o meno, prima che potessi rispondere, la professoressa si presentò alle mie spalle per rimproverarci del ritardo e farci rientrare immediatamente in classe, sospendendo così quella spigolosa conversazione.

 

Stavo impazzendo.

Avevo accettato per rabbia l'invito di questa sera di Cristina mentre la mia mente girovagava su altro.

Dove cazzo era finito Zac? Diventavo anche volgare a causa sua.

Gli avevo lasciato trentasette chiamate e diciotto messaggi in segreteria per non contare gli undici sms scritti, inviati durante le ore di buco e gli spazi fra una lezione e l'altra. Ma di lui, neanche l'ombra. Io impazzivo.

Stai tremando. Calmati. Vedrai che chiamerà.” Susanna con la sua tranquillità interiore cercava di rilassarmi vanamente mentre Cristina si limava le unghie senza nemmeno preoccuparsi.

Magari starà con un'altra...” Borbottò lei con nonchalance.

No!” Sbottai all'improvviso. Fortunatamente eravamo all'uscita.

Ehi, ma che problema hai? Mica è tuo.” Sembrava davvero volermi far saltare i nervi. Mi bloccai e la guardai con uno sguardo assassino mentre probabilmente mi usciva del fumo dagli occhi.

Vorrei picchiarla anch'io, ma non possiamo, quindi mettiti l'anima in pace.” Sussurrò Sus, alle mie spalle, dandomi una pacca sul braccio.

Sorrisi involontariamente, così, una volta che Cris salì sulla sua macchinetta, io e Susanna ci sedemmo su uno scalino ed iniziammo a scherzare fra noi, con l'intento di farmi momentaneamente dimenticare di Zac. Oddio, Zac.

Ti viene a prendere qualcuno?” Mi chiese lei, gentilmente.

Aspetto la sama. Te?”

Viene mio fratello. Ora che ha preso la macchina può almeno rendersi utile.” Ridacchiò, bloccandosi non appena alzò gli occhi da me.

Ehi, cos...?” Ma la domanda morì in gola anche a me appena volsi lo sguardo in avanti e vidi aprirsi lo sportello di una mercers nera che fece uscire un Jack super affascinante e perfettamente in tiro.

Io e la mia amica ci alzammo in fretta per venirgli incontro per salutarlo e fare le presentazioni.

Jack! Ma che ci fai qui?” Feci, abbracciandolo come se fosse il mio papà-orso.

Sono venuto a prenderti.” Sorrise lui, togliendosi gli occhiali da sole e volgendo lo sguardo verso Susanna per alcuni lunghi minuti.

Oh, ehm.. Jack, lei è Susanna, una mia compagna di classe; Susanna, lui è Jack, il fratello newyorkese di Zac.” Sorrisi ad entrambi che però sembrarono non avermi neanche sentita.

P-piacere...” Deglutì lei, diventando così rossa da potersi mimitizzare in un campo di pomodori maturi.

No, il piacere è tutto mio.” Sussurrò sensualmente lui, prendendole la mano e baciandogliela. Uuuh, ed ecco il nostro Jack versione latin lover! Ma.. Ma santo cielo, lei aveva la mia età e lui aveva trentanni! Oh, no...

Non poteva continuare ad illudere così la mia amica. Non glielo avrei permesso.

Beeene! Noi ora dobbiamo proprio andare, non è vero Jack? Avanti. Ciao, Susanna, a domani!” Esclamai alla svelta, spingendo Jack verso la macchina che, ogni tanto, si rivoltava verso di lei per accennarle un altro insulso saluto, fino a quando non salimmo in auto.

Primo: dove hai preso questa macchina. Secondo: perchè mi sei venuto a prendere e terzo: non pensare minimamente a Susanna per il resto della tua esistenza perchè quella ragazza è troppo sensibile per reggere una delusione tanto grande che un TRENTENNE di NEW YORK potrebbe infliggerle, chiaro? Ah, e quarto: DOVE CAVOLO E' FINITO ZAC!?!!?” Ero leggermente alterata, e allora?

Ne avevo tutto il diritto.

Ma Jack non mi conosceva tanto bene quindi appena gli inveii contro non poté non preoccuparsi per la mia sanità mentale o per la sua salute fisica.

Mmmm... La macchina è noleggiata. Ho la patente al contrario di mio fratello e voglio avere la libertà di girare come e dove mi pare per la città. E' un reato?” Scossi il capo in senso di diniego e lo incitai ad andare avanti. “Secondo, ti sono venuto a prendere perchè è stato Zac a chiedermelo e rispondendo direttamente alla quarta domanda, ti informo che lui è a casa della nonna con la febbre a trentanove, segregato nella sua stanza perchè non vuole che nessuno lo curi, sostenendo che se la può cavare benissimo da solo come ha sempre fatto, vallo a capire... E, riguardo alla terza... E' un peccato che la tua amica abbia la tua età. Dimostra più di quattordici anni.” Fece spallucce, finendo il suo monologo come se non avesse appena tentato di uccidermi con tutte quelle informazioni.

Io non ho quattordici anni!” Gridai, invece di saperne di più sulla salute di Zac.

Sapevo che non sarebbe dovuto uscire per il mercato...

Ah, davvero? Sei così minuta...” Ghignò sotto i baffi, ricevendo una Signora Pacca sul braccio. “Ahi, sei manesca!” Rise ancora.

Quest'anno compirò diciotto anni e comunque non hai risposto a quella domanda.”

Vic, l'ho appena conosciuta, come puoi credere che inizi a pensare a lei se so solo il suo nome?” Spiegò con ovvietà.

Beh, non dovresti pensarla neppure se conoscessi il suo carattere. E' troppo piccola per te.” Lo ammonii, neanche fossi davvero sua madre.

E ora ritorniamo alle cose serie... Zac come sta?” Proseguii, iper preoccupata.

Dice di avere un forte mal di testa e in più ha terminato l'intera scorta di carta igenica e fazzoletti della città, per quante volte si è soffiato il naso.. Che schifo.” Terminò, facendo una smorfia di disgusto e accendendo la radio.

Oh, poverino..” Borbottai, prendendo a guardare fuori dalla finestra.

Neanche tu te la passi tanto bene da come sento. Cos'è? Vi siete baciati e ti ha attaccato un leggero raffreddore? Hai la voce da travestito.” Spiegò, spiazzandomi.

Dio, sei tale e quale a tuo fratello! Lo stesso tatto nel rivolgersi alle persone.”

Scusa...” Farfugliò, trattenendosi una risatina e alzando le mani dal volante in segno di resa.

LE MANI!” Probabilmente anche in Cina sentirono il mio urletto stridulo.

Lui ritornò in fretta con le mani sul volante a guardare la strada come aveva sempre fatto, iniziando però a ridere sguaiatamente mentre il mio povero cuore cercava di riprendere lentamente a battere...

Zac ha ragione: sei paranoica.” Disse, ridacchiando.

Ah sì? E che altro ha detto?” Provai con tutta me stessa a risultare indifferente ma ovviamente Jack non ci cascò.

Mi dispiace Vic, ma sono venuto in Italia per riconquistare la fiducia di mio fratello, non ha senso raccontarti ciò che mi ha confidato, no?” Spiegò, sorridendomi raggiante.

Mmm... Okay, anche se me lo devi. Sono ancora arrabbiata per quel giochino del registratore.” Misi un falso broncio, facendolo ridere ancora di più. Lo guardai di sottecchi. Strano... Davvero strano. “Sei di buon umore oggi... Come mai?” Indagai, incrociando le braccia al petto e inarcando un sopracciglio. Lui deglutì come colto in flagrante.

Ehm.. Beh, è una bella giornata. Perchè dovrei essere triste?” Cercò di temporeggiare.

Forse perchè hai lasciato la tua casa, il tuo lavoro e tutte le tue conoscenze a New York e perchè qui in Italia non c'è nulla di buono?” Domandai retoricamente.

Qui in Italia c'è mio fratello e, che tu ci creda o no, mi metti di buon umore anche te.” Fece, allungando una mano a scompigliarmi i capelli.

Davvero? Io? E perchè?” Ero felice di poter far del bene almeno a qualcuno della famiglia di Zac visto che con lui iniziavo a perderci le speranze.

Perchè sei un raggio di sole, Victoria. Hai portato felicità al mio fratellino e ora anche a me.”

Sarebbe stato davvero bello poterci credere veramente.

 

Dov'è Zac? Come sta? Ha vomitato?” Ecco il mio saluto appena entrata nella casa della nonna Annie.

Oh, tesoro, mi hai fatto quasi venire un infarto!” Mi rimproverò dolcemente lei, venendomi subito ad abbracciare, o meglio, stritolare. Peggio di come avevo fatto io a Susanna quella mattina. Poverina... Ora potevo capirla.

Ho portato in casa un tornado.” Esclamò Jack alle mie spalle, alzando le mani e continuando a ridacchiare. Il suo buon umore iniziava a contagiare anche me e se non fosse stato per la salute di Zac, probabilmente ci sarebbe già riuscito.

Stai tranquilla, è in camera sua.” Fece lei, sorridente, dopo aver riso alla battuta di suo nipote e conducendomi verso una porta di legno, a destra del bagno.

Oddio... Sarei entrata nella stanza di Zac. Nella sua vera camera da letto.

Non stavo nella pelle.

Bussai lievemente tanto che pensai che non mi avesse sentita fino a quando non udii un brontolio e capii che probabilmente era un invito ad entrare.

Che ci fai te qui? Avevo chiesto a Jack di portarti a casa...” E questo fu il suo calorosissimo saluto appena mi vide.

Ciao anche a te, Zac.” Sorrisi amaramente, poggiando il mio zaino a terra e girandomi attorno per guardare la famosa stanza.

Le pareti erano azzurre, con qualche macchia bianca, i comodini e l'armadio di legno e il letto ad una piazza e mezzo con lenzuola blu. Sul comodino affianco al letto c'era una abatjour accesa e un paio di foto che raffiguravano lui da bambino, lui e la nonna forse un paio d'anni prima e lui con tutta la sua famiglia in America.

Non hai risposto alla mia domanda.” Borbottò, mettendosi a sedere sul letto.

Oh, beh, tu non rispondi a nessuna delle mie.” Feci spallucce, nascondendo la commozione per le foto e una mezza risata per la sua voce attutita dal raffreddore.

Jack non fa mai ciò che gli dico..” Biascicò, livido dalla rabbia. Gli dava così tanto fastidio avermi fra i piedi?

Per riconquistarsi la tua fiducia non deve ridursi a farti da cagnolino da riporto.” Sputai velenosa, irritata dal suo modo improvvisamente freddo di trattarmi.

Gli avevo chiesto un favore...” Disse, tossendo subito dopo.

Vuoi che ti porto un po' d'acqua?” Chiesi gentilmente, come se non mi avesse offesa fino a poco prima.

No, faccio da solo.” Iniziò, sforzandosi di alzarsi. Dio, che testone!

Sei incredibile. Stai fermo, faccio io!” Neanche terminai la mia quasi minaccia che mi fiondai in cucina per prendergli un po' d'acqua dal rubinetto, non contando però di averlo alle calcagna.

Ho detto che faccio da solo!” Esclamò, saltandomi addosso per prendermi il bicchiere.

No, faccio io!” Gridai, spingendolo con il gomito dietro di me, in fondo alla cucina. Ma, ovviamente, quello ero solo il mio intento, non ciò che accadde davvero, perchè lui la mia spintarella nemmeno la sentì e continuò a starmi dietro fino a quando tutta l'acqua non ricadde nel lavandino, facendone restare solo un goccio nel bicchiere, il quale lui riuscì a prendere e a bere come se fosse pieno. Assurdo!

Ahh, ora sì che va meglio.” Il suo orgoglio riusciva anche a farglielo credere.

Tu sei pazzo! Ma che ti costava farlo fare a me?!” Quasi lagnai.

Mhh.. Buonissima!” E continuava a darmi fastidio con quell'espressione compiaciuta sul volto! Dio, neanche aveva bevuto!

Non c'era nemmeno l'acqua lì dentro!!” Esclamai infatti.

Questo è quello che pensi tu.” Sorrise, aprendo il rubinetto e riempendosi nuovamente il bicchiere, bevendolo tutto con così tanto trasporto da sbrodolarsi come un bambino... Peccato che lui era un uomo. Un bellissimo uomo. E adesso quell'immagine sembrava proiettarsi nella mia mente come una delle più sexy che avessi mai visto. Oh, Cristo! Ero da rinchiudere...!

I bottoni del pigiama erano quasi tutti sbottonati e i pantaloni evidentemente larghi, gli scoprivano gran parte dei boxer verdi militare mentre il suo braccio alzato per bere nel bicchiere, alzava di conseguenza anche la maglietta, tanto da farmi vedere la sua accennata tartaruga e i peli castani che andavano dall'ombelico in giù....

Ti piace ciò che vedi?” Sorrise sornione, facendomi arrossire e volgere immediatamente lo sguardo sui suoi occhi vividi e lucidi. C'era qualcosa di lui che non mi mandasse tanto in tilt, accidenti!?

Andiamo cretino.” Gli diedi una pacca sulla spalla, dirigendomi prima di lui nella sua stanza, aspettando che si rimettesse comodo sotto le coperte per riposarsi.

E' stata una bella corsa.” Commentò, sdraiandosi e guardandomi.

Oh, sì, dalla camera alla cucina.. Capirai.” Borbottai, rimboccandogli le coperte.

Ecco, vedi? Continui a farlo.” Si lamentò, rompendo l'attimo d'intimità.

Cosa? Cosa ho fatto ora!?” Sbottai, allontanandomi da lui.

Ti stai riprendendo cura di me come se fossi tuo figlio. Victoria, ho venticinque anni... Quest'anno ventisei! Sono un uomo!”

E vivi ancora con tua nonna. Sì, sei un vero uomo, lo devo ammettere.” Sorrisi beffarda, beccandomi la sua linguaccia. “E dici di non essere più un bambino?” Ridacchiai.. E prese a farmi una bella dose di solletico.

Mamma cattiva!” Continuò lui, facendomi morire dalle risate. Era uscito da sotto le coperte e adesso che mi trovavo anche io sul letto, l'avevamo sgualcito tutto, proseguendo a ridere senza curarci di nient'altro...

Zac, basta, basta, ti prego..” Ansimai, facendolo smettere e portandogli una mano sulla fronte. “Sei caldo.”

Grazie tesoro, anche tu.” Ammiccò, facendomi ridere di gusto.

Sei incorregibile.” Scossi il capo, mettendomi sotto le lenzuola insieme a lui.

Che fai?” Chiese, confuso.

Mi metto a riposare con te. Se non posso aiutarti, almeno posso starti accanto?” Domandai dolcemente, battendo le ciglia e accoccolandomi al suo braccio ora che eravamo entrambi distesi.

Ti prenderai la febbre.” Disse, quasi a disagio.

In tal caso, me la caverò da sola. Ma non accadrà. Ho delle difese immunitarie imbattibili. Fidati, lo so per esperienza. Non sai quante volte, per saltare scuola, mi sono avvicinata ai miei fratellini malati o a qualcun'altro senza alcun risultato...” Sospirai, chiudendo gli occhi e godendomi quel calore caldo che emanava il suo corpo. Mmm.. Quanto mi piaceva.

Quindi mi stai usando per saltare scuola?” Sorrise, mettendosi anche lui di lato, in modo tale da essere faccia a faccia.. Naso a naso.

Un po' per questo e un po' perchè sono davvero stanca...” Sbadigliai, stiracchiandomi di poco.

Perchè?” Chiese d'un tratto, facendomi aprire gli occhi immediatamente.

Non c'è un motivo.. Sono stanca e basta.” Spiegai, stranita.

No, dico.. Perchè lo fai.”

Te l'ho già detto. Io ci tengo a te... Sei mio amico.” E quanto avrei voluto crederci anch'io.

Ma te l'ho già detto che invece non possiamo esserlo. Io non posso.” Disse risoluto, con la fronte corrugata ed un'espressione quasi dolente.

Ma perchè!?” Mi alzai di poco col busto, per guardarlo meglio.

Perchè... Noi facciamo cose che gli amici non fanno, Vic.”

Sì, ma quando... finirà, potremmo esserlo, no?” Nella mia voce si poteva benissimo distinguere un filo di speranza e supplica.

No.” Tanto sforzo per una sola parola?

MA PERCHE'!?!” Sussurrai alterata, in preda ad una crisi di disperazione.

PERCHE' NON POSSO STARTI ACCANTO SENZA DESIDERARE DI BACIARTI!” Sbottò all'improvviso, mettendosi di fronte a me e guardandomi fisso negli occhi. Non ci stavo capendo più nulla. Ero rimasta a bocca aperta senza riuscire più a formulare alcun suono. “Ecco perchè.. E poi, finito questo incarico... Partirò per New York con Jack.”

Ecco invece com'era Zac. Prima ti mandava in paradiso e poi ti spediva dritta all'inferno... Il tutto in meno di due minuti.

A.. New York?” Deglutii, cercando di mandare giù anche le lacrime.

Sì, hai capito bene.” Fece, con voce ferma e distaccata. Anche il suo sguardo era lontano mille miglia da me.

Verrò con te.” Decisi di getto. Mio padre di sarebbe incazzato come una bestia ma non m'importava... Senza Zac io non vivevo.

No.” Disse solo, rimettendosi giù e voltandomi le spalle.

Perchè no? Sarà un bel viaggio per me... Una vacanza per tutti! Non sono mai stata a New York e riguardo ai soldi.. beh, quelli non sono un problema, in qualche modo far...” Stavo iniziando a farneticare ma lui si rialzò prontamente, parandosi davanti a me con un dito puntato contro e gli occhi ancora più lucidi, probabilmente per la febbre e l'alterazione, pensai, bloccandomi nel bel mezzo della chiacchiera.

Ho detto di no, Victoria! Tu non verrai!” Alzò ancora la voce ma io non demorsi.

Mi spieghi qual'è il problema!?” Urlai anche io, con gli occhi ormai colmi di lacrime che cercavo di bloccare nel nascere.

PERCHE' CI ANDRO' A VIVERE, CAPISCI?! Ci andrò PER SEMPRE! Non è una semplice vacanza come pensi te, New York sarà la mia nuova vita!” Deglutì a fatica, trasfromando il suo bel viso in una smorfia di dolore o, almeno, era così che mi faceva piacere decifrarla.

Ma nulla in quel momento riuscì a fermarmi dal paralizzarmi e scoppiare a piangere successivamente.

E.. quando avresti pensato di dirmelo!?” Tirai su col naso, incapace di alzare il viso.

I-io... Non lo so... Jack mi ha proposto un ottimo lavoro e la vita lì è decisamente migliore che qui, Vic.. Capiscimi.” I suoi sbalzi d'umore, prima arrabbiato e poi dispiaciuto e quasi premuroso, iniziavano davvero a farmi sentire male.

Sarei morta di crepacuore da un momento all'altro a causa sua.

Cercò di avvicinare una mano sulla mia spalla ma la scossi così violentemente che la ritrasse immediatamente, mentre una forte scarica di singhiozzi mi pervadeva il corpo.

Se ne sarebbe andato. Una settimana e poi addio... Non lo avrei più rivisto. Mai più.

Avevo una settimana per godermi la sua presenza e infine gli avrei dato i soldi e avrei lasciato che se andasse.. Che lasciasse la mia vita per sempre.

Avanti Vic, ora... Ora non pensarci.” Non ci credeva neanche lui dal tono in cui lo disse.

Non pensarci? NON PENSARCI!? Tu hai sconvolto la mia esistenza, Zac! Sei entrato nella mia vita e l'hai cambiata a tuo piacimento, rendendo ogni istante di ogni mio singolo giorno, il più bello che abbia mai vissuto e il tutto grazie solo alla tua compagnia! Mi hai resa felice e soddisfatta di qualcosa come mai prima d'ora, e hai riconciliato la mia famiglia, rendendomi anche la ragazza più completa dell'universo.. Mi sei stato accanto nei momenti difficili, mi hai vista piangere e mi hai fatta piangere! Nessuno ci era mai riuscito, lo capisci questo?! Nessuno mi aveva mai vista piangere, nessuno mi aveva mai fatto versare una singola lacrima.. Ero diventata così gelida... Nessuno aveva mai creduto in me, nelle mie capacità! E nessuno mi aveva mai fatta sentire tanto viva quanto te, in quei momenti di pura follia e spensieratezza, e di passione, Zac, e tu, ora, mi vieni a dire: non pensarci!? Ma come cazzo ti salta in mente!? Chi diavolo sei per entrare così nella mia vita, devastando tutti i miei principi e le mie regole, ed uscirne sperando di non lasciare alcuna traccia!? Chi diavolo ti credi di essere, eh!?!” Se era una dichiarazione, in quel momento non lo sapevo, ma di certo il mio tono di voce non voleva dire nulla di buono dato che i miei occhi rossi, in più, mi facevano sembrare una vera e propria bestia succhia vite... Oh, no, quello era lui.

Ma restò immobile, in silenzio. Indeciso su cosa dire o se parlare direttamente.

Mentre io continuavo a piangere, a soffrire e a guardarlo negli occhi come una delle peggiori cortigiane dell'universo, sentendomi nuda psicologicamente di fronte a lui.

Vic, io.. Non so cosa dire.” Ammise infine, con un groppo alla gola.

Non devi dire niente. Sono io la stupida. Sono io quella che si è affezionata a te credendo di poter ricevere almeno un'amicizia in cambio, quando poi è logico che non te ne frega niente dei sentimenti altrui. Pensi solo ai tuoi stramaledetti soldi.” Biascicai con dolore, come se mi stessero pian piano esportando il cuore senza anestesia.

No, questo non è vero. Io tengo molto a te, Victoria.” Fece, avvicinandosi e mettendo le sue calde mani sulle mie guance bagnate dalle lacrime.

Non toccarmi..” Farfugliai, cercando senza alcun successo di spostarmi. Ma certo, il mio corpo si rifiutava di allontanarsi da lui... Traditore.

Partire farà bene a entrambi.” Annuì, come a convincere prima se stesso, poi me.

Io sono solo una delle tue tante clienti... Una delle tante sciocche che sperava nei tuoi sentimenti... Ma sei freddo. Freddo dentro.” Biascicai con rabbia e rancore. Non volevo che mi lasciasse, non lui.. Non volevo essere abbandonata nuovamente da una persona cara...

No, Vic, tu sei diversa.. Sei l'eccezione...”

Mi abbandonerai anche te.. Io sapevo che non dovevo più fidarmi di qualcuno perchè alla fine si viene sempre lasciati soli...” Parlavamo l'uno sopra l'altra con frasi discontinue, mentre continuava a tenere le sue mani sul mio viso e avvicinava le nostri fronti fino a toccarsi.

Io ho bisogno di quel lavoro... L'ho sempre sognato...” Cercava di spiegare e risultare euforico per essere riuscito a realizzare il suo desiderio e aver infranto il mio. Infondo, non chiedevo nulla di più... Solo averlo accanto. Non doveva essere per forza il mio fidanzato... Non lo pretendevo. Ma almeno.. Averlo accanto.

Lui era la mia ricetta della felicità.



Angolo Autrice:
Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeehila!!!!
Questo capitolo è uno dei preferiti perchè piano piano entrambi si stanno dichiarando e la storia inizia davvero ad avere un significato intenso...
Mi piace anche perchè inizialmente è quasi divertente/cinico e infine diventa drammatico.... Mi dispiace se l'altro capitolo è stato noioso e senza filo logico ma in questo periodo la mancanza di tempo e creatività è devastante.... Spero comunque che almeno questo capitolo sia di vostro gradimento ^^... :) :)
E speriamo di arrivare almeno a venti recensioni.. XDXD
Baciiiiiiii, v'adoroooO!
Vostra Doll_
   
 
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