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Autore: Moriartied    09/03/2011    0 recensioni
Grace ha sedici anni, è una ragazza goffa, certamente non una cima per quanto riguarda lo studio, ma innamorata, come tutti quelli della sua età. Un ragazzo in particolare le fa battere il cuore: Theodore Nott. Ma non sa che la persona che odia di più sta per entrare nella sua vita, stravolgendo ogni cosa.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio, Theodore Nott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Salve! Rieccomi con il quarto capitolo. Perdonate il mio ritardo, ma tra poco si chiuderà il trimestre ed io sto studiando per le varie interrogazioni e la mia fantasia ne risente, tanto che questo capitolo risulta un po' debole. Se è così, vi prego, scusatemi. Appena avrò un attimo di riposo potrò tornare a scrivere come si deve. Nel frattempo cercate di godervi questo capitolo ;) Baci,
MissMalfoy1

-Quel Blaise! Ma come si permette?- sibilò Grace, seduta nello stesso banco con Pansy a lezione di Incantesimi. Aveva raccontato all’amica tutta la storia e, nonostante ora quest’ultima sembrasse più tranquilla, l’altra non lo era affatto. Come aveva fatto Zabini ad averli visti? Eppure lei e Draco non si erano accorti di nulla.
-L’importante è che ora abbia ricevuto la giusta punizione, non ti sembra?-
-Sarà, ma per me non è abbastanza. Voglio capire come ha fatto a vederci!-
-Ma non avevi appena detto che non era successo nulla?- rispose Pansy, alzando un sopracciglio con sospetto. Grace arrossì e si morse la lingua per quello che aveva appena detto.
-Si, infatti, però…è vero che eravamo insieme. Ma era solo per la punizione, sta tranquilla!!- aggiunse subito, poiché l’altra l’aveva appena guardata con fare minaccioso.
-Sarà come dici tu, ad ogni modo non credo che si sia inventato tutto si sana pianta.-
-Che ne sai? Magari invece è proprio così.-
-Che motivo avrebbe avuto, scusa?-
-Non lo so, sta di fatto che, dopo averlo detto a mezza scuola, tutti ci guardano in maniera strana. E’ una cosa insopportabile!- esclamò Grace, battendo un pugno sul banco, con un tonfo secco, facendo girare parecchie teste, compresa quella del professor Vitious.
-Signorina Williams, sarebbe così gentile da ripetere alla classe quello che ho appena detto?-
-Ehm…mi scusi professore, ma non ho sentito quello che ha spiegato.-
-Per sta volta passi, signorina Williams, ma la prossima volta cerchi di stare attenta.- disse infine il professore, con severità e la ragazza annuì, senza proferire parola.
-Grace, stai attenta! Ti sei fatta beccare addirittura da Vitous! Ma che ti prende?-
-Scusami, Pansy, ma questa cosa mi ha fatto davvero infuriare. Non riesco a pensare ad altro.-
-Va bene, ma adesso metti da parte la tua rabbia ed ascolta il professore, altrimenti anche il tuo voto in Incantesimi calerà.-
Grace sospirò e cercò di ascoltare la lezione. Alla fine di questa, quando la campana suonò, il professore la fermò.
-Signorina Williams, si può sapere cosa le succede? L’ho vista assente e non era mai successo prima.-
-Lo so professore, mi scusi. Non so cosa mi sia successo.-
-Ti prego di prestare attenzione la prossima volta. Sei una delle mie studentesse migliori e non vorrei che la situazione peggiorasse. Il resto dei professori non è molto soddisfatto, sappilo.-
-Cercherò di fare del mio meglio, professor Vitous.-
-Molto bene. Puoi andare ora.- disse infine con un sorriso.
Grace si allontanò in fretta, mentre gli alunni della classe successiva entravano nell’aula. Fuori trovò Theodore ad aspettarla.
-Che ti ha detto il professore?-
-Di stare attenta e che il resto dei professori non è soddisfatto. Accidenti, quest’anno finirà male.-
-Ma no, vedrai. Ti aiuterò io, con me puoi stare tranquilla.- disse lui, sorridendole, e cingendole le spalle con un braccio, mentre si avviavano alla lezione successiva. Com’era prevedibile, in Trasfigurazione la ragazza riuscì a prendere una sufficienza stentata, a Cura delle Creature magiche si fece mordere da uno Snaso ed a Difesa Contro le Arti Oscure riuscì a malapena a prendere appunti, guadagnandosi un’occhiataccia del professor Piton. Pessima giornata.
-E allora Williams? Hai avuto in mente altre idee per tradire il povero Theodore?- la schernì Zabini, una volta usciti dalla lezione.
-Ed a te è piaciuto pulire i calderoni? O forse la tua parte preferita è stata quella di ripulire i vasi da notte dell’infermeria, eh?- ribattè Grace, suscitando l’ilarità delle varie ragazze di Serpeverde. Lui tornò serio e la guardò dall’alto in basso.
-Stai attenta a come parli, Grace, o finirà male.-
-Zabini, piantala!- disse Malfoy, spuntando al fianco della ragazza.
-Senti, invece di prendertela con quelli della tua casa, vai ad insultare un poi quei Sangue Sporco delle altre Case, Blaise, invece di continuare a rompere qui!- esclamò Pansy, facendosi avanti.
-Adesso basta, vi state comportando tutti come dei bambini, piantatela! Tu Blaise, impara a farti gli affari tuoi e tu, Grace, non dargli corda, altrimenti non la finirà mai.- intervenne Theodore, mettendosi in mezzo ai litiganti, poi continuò:
-Noi dovremmo andare d’accordo, non metterci a litigare in questa maniera. Dimostriamo di essere dei Purosangue Serpeverde degni di questo nome e mettiamo da parte certe discussioni, ok?- disse infine, mentre Zabini e la ragazza si guardavano ancora in cagnesco.
-Va bene…-
-Come vuoi tu.-
-Perfetto! Ed ora andiamo a mangiare, invece di perdere tempo stando qui.- e si avviò, seguito a ruota dagli altri.

 

 ****

 
Quel pomeriggio, dopo le lezioni, Grace si concesse una visita alla biblioteca. In fondo il giorno dopo era sabato e quindi non doveva preoccuparsi eccessivamente del carico di compiti che le avevano assegnato. Scrutò la moltitudine di libri che erano posti nei vari scaffali e ne scelse uno qualsiasi, giusto per leggere qualcosa, ritirandosi in un angolo.
-Sapevo che ti avrei trovata qui.-
Grace alzò lo sguardo per vedere chi le aveva parlato ed aggrottò le sopracciglia.
-Draco, ti prego, almeno qua dentro, potresti smetterla di darmi il tormento?-
-Dobbiamo parlare di quello che è successo l’altra sera.-
-Ma non è successo assolutamente nulla, l’hai detto tu stesso.-
-Si, è vero, non è successo nulla di eclatante, ma non parlo di quello, ma di ciò che stava per accadere.-
-Cosa vuoi dire?- disse la ragazza, chiudendo il libro, incuriosita. Improvvisamente cominciò a sudare freddo.
-Ecco vedi…- iniziò, ma apparve Madama Pince che, come un avvoltoio che si lancia sulla preda, si avventò contro di loro.
-Se dovete parlare andare fuori! Questa è una libreria, c’è bisogno di silenzio!- esclamò, cacciandoli via. Grace si alzò di malavoglia dalla poltrona sulla quale era seduta, restituendo alla bibliotecaria il libro, ed uscirono.
-Grazie tante, eh! Hai rovinato il mio unico momento di relax!-
-Te l’ho detto, è importante!-
-Ma non potevi aspettare? Diamine, Malfoy, stavo cercando di dimenticare tutto il trambusto di questi giorni.- disse lei, allontanandosi.
-Santo cielo, Williams, ma lo vuoi capire che è di fondamentale importanza? Blaise aveva ragione!-
La ragazza si fermò e si voltò verso di lui.
-Che cosa?-
-Lui…io…insomma, Blaise non ha detto del tutto una bugia.-
-Se ti riferisci al fatto che ci stavamo tenendo per mano allora si, aveva ragione, ma solo in parte. Sei tu infatti che…-
-Non voglio dire questo! Dannazione, perché è così difficile!?-
-Senti, Draco, non ho tempo da perdere, quindi arriva al dunque.- disse la ragazza, che iniziava a spazientirti. Lui rimase in silenzio.


 

*****


-Theodore, posso parlarti un attimo?-
-Cosa vuoi, Blaise?- rispose il ragazzo, intento a giocare a scacchi magici con Warrington.
-C’è una cosa che dovresti venire a vedere.-
-Senti, se è un altro modo per mettere in cattiva luce Grace e Draco io…-
-Niente del genere. Voglio solo farti vedere, con i tuoi occhi, quello di cui ho parlato.-
Theodore si alzò di scatto, facendo cadere tutte le pedine.
-E che diavolo! Stai attento amico!-
-Scusami, non l’ho fatto apposta.- disse, rivolgendosi a Warrington, poi si voltò verso Blaise.
-Senti, ne ho abbastanza delle tue bugie, Blaise! Adesso piantala!-
-Come vuoi. Ti dico solo di prestare attenzione agli atteggiamenti della tua ragazza, da ora in poi.-
-Che vuoi dire?-
-Mpf! Se proprio vuoi saperlo seguimi e basta. Credimi, non racconto frottole. Solo i fatti.-
Theodore parve pensarci un attimo su, mentre osservava il ragazzo, che sorrideva, con l’aria di chi la sa lunga.
-Fammi strada.- disse infine.

****
 


-Allora Draco, ti decidi a parlare o vuoi aspettare che si faccia giorno?-
-Williams, non mettermi fretta, sto cercando di trovare le parole!-
-Si ma muoviti!-
-Non è mica facile!-
-Senti, tu pensaci, nel frattempo io vado nella Sala Comune eh?- e fece per andarsene quando all’improvviso Draco, afferrandola per un braccio e attirandola a sé la baciò. Grace rimase stupita, con gli occhi spalancati, mentre il ragazzo la stringeva a sé.
-Bravi! Complimenti! Adesso non potete di certo nascondere la cosa. Ammettete che avevo ragione!- disse ad un tratto Blaise, apparso all’improvviso accanto alla porta che portava al corridoio, dov'erano loro. Vicino a lui comparve Theodore, che guardava la scena interdetto. La ragazza, rossa in volto, si staccò subito da Draco, che non si aspettava di vederli lì.
-Theodore, posso spiegarti tutto, davvero!-
-Ed io che mi fidavo…-
-No ti prego, aspetta!- esclamò lei, avvicinandosi a lui, ma questi si scansò.
-Io mi fidavo di te…io ero davvero innamorato! E tu dopo neanche due giorni mi tradisci con…con Draco!-
-Io non ti ho tradito proprio con nessuno! E’ stato lui a…-
-Non voglio sentire più una singola parola! Me ne vado! Grazie Blaise.- e se ne andò, a passo spedito.
-No, ti prego aspetta!- disse, correndogli dietro. Una volta che furono andati via entrambi, Blaise sorrise.
-Maledetto. Perché diavolo l’hai fatto?!- urlò Draco, puntandogli la bacchetta contro.
-Perché tra noi Serpeverde bisogna sempre raccontare la verità, non trovi?-
-Da quanto lo sai? Rispondi!-
-Da un po’…ma non ci voleva un genio per capirlo.-
-Perché non ti fai i fatti tuoi, una volta tanto, invece d’impicciarti in quelli altrui?-
-Perché “E’ così divertente impicciarsi, non trovi?”- rispose e, con una risata, se ne andò anche lui, lasciando un Malfoy confuso e arrabbiato.

 

   
 
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