Anime & Manga > Sailor Moon
Segui la storia  |       
Autore: Alison_95    09/03/2011    8 recensioni
La storia prende luogo sempre dopo la fine della quinta serie. Sembra che la pace regni sovrana, ma vengono percepite delle onde di energia negativa dalla Tv Galaxy che porteranno al ritorno dei Three Lights e a conseguenze disastrose per Bunny. Cosa succederebbe se lei divenisse una persona completamente diversa?
Buona lettura ^^
P.s. la nota OOC è rivolta al solo personaggio di Bunny :)
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Seiya, Un po' tutti, Usagi/Bunny
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 Capitolo VIII: Let’s talk about us
 
La pioggia batteva contro la finestra della piccola stanza, era incredibile come la bellissima giornata soleggiata si fosse trasformata in un temporale.
 
“Entra.”
 
Era stata quella parola, che suonava più come un ordine che come un invito, a infondere coraggio a Marta. Almeno non l’aveva cacciata, ma aveva accettato di conversare. O meglio, questo ancora lei non lo sapeva. In breve, almeno era entrata.
Rimase colpita da quanto quella stanza apparisse cupa, forse per la pioggia insistente e per le nubi che avevano coperto il cielo, forse perché era piccola e c’era solo una piccola finestra, forse perché le decorazioni delle pareti non erano servite molto a vivacizzare l’ambiente.
 
- “Che cosa vuoi?” Bunny, dopo aver preso due bevande dal frigo, ne offrì una alla sua amica/nemica, più per cortesia che per altro.
- “Devo parlarti..”
- “Di che cosa?”
- “Di te..” un suono debole uscì dalla sua bocca, iniziava a provare rimorso per essersi presentata. Alla fine, che cosa le avrebbe detto? Che aveva bisogno della sua migliore amica?
Si, e poi avrebbe ricevuto un bello schiaffo come minimo. Doveva agire con cautela, anche se non era da lei.
- “Bene, pare che ultimamente sia l’argomento del giorno, tutti che vogliono parlarmi”
Marta rimase stupida dallo sguardo freddo e quasi crudele con il quale la guardava l’amica.
- “Tutti…?”
- “No, niente lascia stare… Ora dimmi” Bunny sapeva in cuor suo che non poteva parlare di Seiya, forse lui non aveva riferito niente e non era il caso di metterlo nei guai.
- “Cosa ti è successo? E’ incredibile come tu sia…”
- “Cambiata? Capita nella vita, soprattutto dopo sedici anni di solitudine.”
- “Sei sempre stata sola?”
- “C’era Luna con me, ma non avevo nessun altro. Me la sono cavata. Sai non sono così incapace come tutti credevate.”
- “Non l’abbiamo mai creduto, sapevamo che eri capace di essere forte.. Ma perché te ne sei andata? Se fossi rimasta, saremmo ancora tutti insieme, tu ti saresti sposata con Marzio… E’ vero forse i Three Lights non sarebbe mai ritornati..”
- “Purtroppo invece me ne sono andata, e chissà ora cosa succederà al tanto caro Destino.”
- “Bunny, lo so che era frustrante ma tu sembravi felice..”
- “Lo ero, ma le cose cambiano per tutti, io non provo più niente per Marzio, almeno credo, e voi non siete più niente per me. Ora vattene.”
- “Artemis, forza andiamocene, è fatica sprecata.”
 
Artemis nel frattempo stava discutendo con Luna sul perché della loro missione ma dalla bocca della gattina non era uscita una parola. Le dispiaceva davvero tanto mentirgli in quel modo, ma doveva.
 
“Brava, hai capito che è fatica sprecata.” Bunny non vedeva l’ora che Marta se ne andasse via. Era così difficile mentire e visto che già c’era cascata con Seiya, non voleva fare lo stesso errore. Sapeva che stava ferendo la sua migliore amica ma si vergognava di se stessa, di tutto quello che era successo e di cosa l’avesse spinta ad andarsene. In quel momento non si sentiva più una principessa, ma un pezzo di ghiaccio. Non si aspettava la reazione che avrebbe ricevuto dall’amica. In realtà neanche la stessa Marta immaginava che i suoi nervi fossero talmente tesi da scatenarsi.
Non trattenne più niente e, quando stava per andarsene, si voltò. I suoi occhi erano lucidi ma governati da rabbia accecante.
- “Tu non ti rendi neanche conto vero?! Sedici maledetti, fottuti anni ad aspettarti per poterti riabbracciare e poi ecco come ti comporti! Io sono stufa di tutto, di dover mentire davanti alle altre per coprire il fatto che mi manchi maledettamente! E non è giusto perché sei una persona orribile, non pensavo fossi capace di comportarti con tanta indifferenza nei confronti altrui!
SEI MORTA PER ME!”
 
Bunny deglutì, guardò Luna, chiuse gli occhi e sentì il suono della porta che sbatteva con una grandissima forza. Sentì il suo cuore iniziare a battere ad una velocità enorme e ascoltò il rumore dei passi di Marta che si allontanavano, i suoi singhiozzi erano talmente acuti da poter essere sentiti anche in quella stanza dove giaceva un’anima in pena.
Si buttò sul divanetto, con la mano si toccò le tempie per rilassarsi, per cancellare l’ultima frase. Dopo che essa era stata pronunciata, un coltello le aveva attraversato il cuore. Non solo aveva ferito la sua migliore amica, ma anche se stessa. Quelle continue bugie la stavano uccidendo, non ne poteva più.
Cominciò a sfogliare la rubrica del cellulare in cerca di una persona con cui uscire, ma chiamare amici che non vedeva da una vita era impensabile.. le rimaneva solo lui, così mandò il fatidico messaggio. “Ti prego ho bisogno di stare con qualcuno. C’è un posto dove possiamo andare?”
Passavano i secondi, i minuti. Il ticchettio dell’orologio appeso alla parete la stava distruggendo. Non avrebbe risposto e avrebbe fatto bene. Lei non era più nessuno per nessuno. Fa ridere l’assonanza delle parole, un po’ meno il loro significato. Per sempre sola, era una cosa che avrebbe sopportato?
Il telefono squillò, era arrivata la risposta. Bunny cliccò il tasto “leggi” e chiuse gli occhi, stava pregando, stava sperando con tutto il suo cuore che lui fosse buono. Si, lo era.
“Sono tutti usciti perché si erano stufati di restare a casa. Tornano stasera sul tardi. Se vuoi puoi passare.”
Gli occhi le si illuminarono, prese la borsa e uscì immediatamente salutando velocemente Luna.
Durante il tragitto si chiese come fosse possibile che lui ci fosse ancora per lei, e poi ripensò alla frase di Marta: “Sei morta per me”.
Non avrebbe mai voluto sentirla. Riflettendo però si accorse di quanto avesse ragione. Per sedici anni loro l’avevano aspettata, anzi forse dopo i primi anni si erano già rassegnati e avevano pianto la sua scomparsa, forse se lei non fosse tornata, loro avrebbero continuato la loro vita dimenticandola per sempre. In ogni caso la colpa era sempre la sua.
“Marta, sii felice, ma sappi che la vera Bunny è davvero morta sedici anni fa e io non so più chi sono.”
 
Bunny bussò alla porta del suo appartamento. Non era cambiato niente: il solito vaso di fiori era alla sinistra dello stipite, il solito piccolo foro era presente nel muro a destra.
 
- “Mi hai fatto preoccupare. Va tutto bene?”
- “Avevo bisogno di stare con qualcuno…”
- “Dai testolina buffa, entra.”
- “Grazie, Seiya”
- “Vediamoci un bel film, scegli tu.”
 
Bunny entrò, poggiò la borsa e iniziò a cercare un film che fosse di suo gradimento e, dopo averlo scelto, iniziò a fissare Seiya che riempiva i bicchieri di succo di frutta per offrire da bere alla sua ospite.
La cosa che più la colpiva di lui era quanta spensieratezza ci fosse nel suo sguardo, quanto amore serbassero quegli occhi, non necessariamente per lei, ma verso ogni cosa; lui era capace di amare incondizionatamente nonostante quell’aria da spavaldo che si ritrovava. E lei non se n’era mai accorta perché troppo impegnata a pensare al suo fidanzato lontano ma, ora, dopo sedici lunghi anni, quando il suo cuore non era più annebbiato da Marzio, lo vedeva con occhi diversi, forse poteva davvero trovare ciò che tutti amavano in lui. Ma lei l’aveva già trovato, solo che non se ne accorgeva e poi aveva una missione da compiere che non lo riguardava… Almeno questo era quello che pensava lei.
 
- “Testolina Buffa, che fai ti sei incantata ad ammirarmi?”
- “Brutto antipatico! Come se fossi bello!”
- “Senti cara, non toccare la mia unica qualità!”
- “Unica?! Ahah io dire che non ne hai neanche una!”
- “Vieni qua!”
 
Si iniziarono a rincorrere intorno al tavolo, poi Seiya la catturò, la sollevò in braccio e iniziò a farle il solletico, fino a quando non sentirono il campanello.
Il ragazzo fu costretto ad interrompere le sue “coccole” e a recarsi al citofono.
 
- “Merda!”
- “Modera i termini, adesso cosa c’è?!”
- “Ci sono Yaten e Marta qui…”
- “Spero che sia uno scherzo!”
- “Corri, la cabina armadio in camera mia, muoviti!”
- “Ma guarda tu cosa mi tocca fare!”
- “Vuoi essere la mia ragazza…? Questi sono i rischi!”
- “Sogna sogna rockettaro!”
 
Quando Seiya aprì la porta ai suoi due amici che avevano dimenticato il cestino del pic-nic, Bunny si era già nascosta. Quella cabina era enorme, aveva la grandezza di una stanza, eppure non c’erano molti vestiti, solo tanti cassetti, tanti scaffali.
Prese una delle sue magliette, sentì il suo profumo, lo stesso che aveva sentito quel giorno in discoteca, lo stesso che emanava quando, al suo ultimo concerto, l’aveva baciata sulla guancia. Un bacio tenero, casto ma che in sé racchiudeva tutti i sentimenti d’amore che lui voleva esprimere, anche i più remoti. Proseguendo l’indagine, notò gli occhiali da sole, alcune sciarpe, e aprì la cassettiera…vi erano una serie di documenti, di cartacce e poi una foto. Quella ce l’aveva anche lei. Era stata scattata al Luna Park quel giorno lontano di sedici anni prima. Lei era serena, disinvolta come se tutti i suoi problemi fossero stati cancellati. Sul retro notò una scritta: “Sperando che un giorno riesca a dimenticarti.”
Forse ce l’aveva fatta. Forse no. Non erano affari suoi. Eppure provava un’enorme curiosità, ma, per il momento, le bastava avere qualcuno con cui parlare.
 
- “Bunny! Coraggio se ne sono andati…”
- “Era ora!”
- “Senti …non abbiamo più parlato di quello che è successo l’altra sera…”
- “Io…non so ..”
- “Tranquilla, se vuoi non tocchiamo neanche l’argomento, facciamo finta che non sia mai successo.”
- “Seiya, quando tornano gli altri? Prima ho sentito che Yaten diceva..”
- “Saltano la scuola domani e si fermano fuori città fino a martedì…perché?”
- “Posso dormire qui? Non voglio stare sola…”
- “Certo, Testolina buffa.”
- “Grazie.”
 
Bunny sorrise, a Seiya bastava quello. Era incredibile quanto si fossero riavvicinati e quanto lei contasse su di lui. Glielo si leggeva negli occhi, si sentiva protetta al suo fianco.
 
- “Vado a prendere le mie cose e torno. A dopo”
- “Tranquilla, io preparo la cena.”
 
Sembrava incredibile la sua richiesta. Eppure era tutto vero, non si sentiva così rilassata da anni ormai.
“E se lasciassi stare tutto?” No, Bunny mise da parte quei pensieri e ripensò all’unico peso che ancora la tormentava: doveva trovare quel maledetto cristallo.

  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: Alison_95