Perché Draco Malfoy (You choose you learn)
“Perché, per quanto sbagliato, non
sempre avere quello che si vuole ti fa smettere di desiderare altro”.
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Alla
Tana i festeggiamenti per il ritorno di Ginny e l’ammissione dei tre giovani
maghi al corso d’addestramento per Auror si erano terminati da alcuni minuti;
dopo pranzo la festeggiata dalla chioma rossa era scomparsa oltre la porta che
dava sul giardino esterno con Luna Lovegood e sin dall’ora non aveva più
rimesso piede nell’abitazione. Hermione Granger, una volta salutato Harry con
un casto bacio sulla guancia e la promessa di rivedersi più tardi, preso
congedo dal resto della comitiva, aveva fatto ritorno a Grimmauld Place per
recuperare alcuni libri che aveva dimenticato e che era intenzionata a
ripassare prima della lezione introduttiva al corso estivo che si sarebbe
svolta l’indomani mattina.
Entrando
nella vecchia casa, Hermione non aveva potuto fare a meno di ripensare allo
strano comportamento dell’amica. Ginny non aveva assolutamente menzionato
quello che era accaduto solo due settimane prima, agendo come se fra loro
quella discussione non fosse mai avvenuta e tutto fosse stato esattamente come
prima; non solo prima che Ginny Weasley si mettesse con Harry Potter, ma anche
prima che Hermione Granger ne diventasse la ragazza…e tuttavia c’era stato
dell’altro nel suo sguardo, una sorta di determinazione che aveva visto
parecchie volte nei suoi occhi, sia durante le partite di Quidditch che quando
si metteva in testa qualcosa, e che adesso non la faceva stare tranquilla.
Avrebbe
dato qualsiasi cosa al mondo per non rovinare quell’amicizia, ora temeva che a
simili condizioni non sarebbe stato possibile. Ginny era ancora innamorata di
Harry e finché lo fosse stata…
…il
problema principale era che Ginny aveva ragione ad avercela con loro. Avrebbe
potuto rigirare la torta in mille e più modi ma…
…eppure, sarà stata anche parte del suo difetto di voler
trovare una soluzione alle cose ad ogni costo, non riusciva ad ammettere che
non ci potesse essere un modo per sistemare le cose; Ginny era forte, e lei
sapeva che poteva accettare la cosa, rassegnarsi e voltare pagina, perdonarli e
andare avanti…lei poteva…e lo avrebbe fatto se solo avesse voluto, se solo
avesse capito o almeno ci avesse provato…
Ginny
non sarebbe stata felice con Harry ed anche Harry non lo sarebbe stato con
Ginny; e di questo era sicura. Non erano fatti per stare insieme.
La maga dai capelli color del miele
aveva fatto per salire le scale.
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Draco Malfoy, tredici scalini più avanti,
aveva chiuso la porta della propria stanza al numero 12
di Grimmauld Place e, infilandosi casualmente le mani nelle tasche dei
pantaloni, aveva fatto per scendere le scale. C’erano alcuni libri che doveva
recuperare e memorizzare assolutamente prima del mattino seguente, sfortuna
voleva che fossero vecchi testi di scuola, vecchi
testi di scuola che giustamente aveva lasciato come metà delle sue cose nella
sua “casa dolce casa”; ciò significava che avrebbe speso alzato l’intera notte
e lo avrebbe fatto in quel posto in cui finito la guerra aveva giurato di non
rimettere più piede se non da morto o perlomeno prossimo alla cosa.
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Si
erano incontrati a metà strada.
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Hermione aveva alzato il capo e si era
fermata sui propri passi, lo stesso aveva fatto il giovane; entrambi i maghi
avevano arrestato immediatamente le mani sulla ringhiera. Era stato Draco a
muoversi per primo e ad accorciare la distanza fra loro scendendo comodamente e
di alcuni passi gli scalini.
Il ragazzo si era bloccato una volta di
fronte alla maga; per un attimo vi era stato unicamente un silenzio teso.
- Ehi… -
- Ehi… - Aveva risposto lei incerta,
abbassando quasi immediatamente gli occhi nocciola, prima che cadesse
nuovamente il silenzio.
Malfoy era rimasto un
momento a guardare la ragazza con freddezza, poi, allontanando il capo, aveva
fatto per andarsene.
Hermione, mantenendo il capo chino,
inizialmente non aveva fatto nulla per muoversi; la sua mano aveva aumentato la
stretta attorno alla balaustra. Era stata sul punto di dire qualcosa,
ringraziarlo per l’aiuto, ma in qualche modo si era trattenuta.
Una volta sul punto di riprendere a
salire i gradini, il mago alle sue spalle aveva parlato e lei si era ritrovata
ad arrestarsi di nuovo; non si era voltata tuttavia.
Il ragazzo, dopo averla oltrepassata di
appena un paio di gradini, si era fermato sulle scale continuando a darle le
spalle; quando aveva parlato il tono di voce era stato abbastanza controllato e
del tutto normale. - Ho sentito che avete passato le selezioni in blocco,
immagino che Mr. “Gran uomo” e Mr. “Mezzo uomo” saranno
stati su di giri… -
Era sembrato esattamente quello che
era: un tentativo di conversazione; nessun fraintendimento.
Hermione non aveva saputo come
rispondere, era consapevole che un “grazie” e un “congratulazioni anche a te”
sarebbero stati quantomeno d’obbligo ma…
…in qualche modo, dopo che lui l’aveva
aiutata con le selezioni, era diventato improvvisamente difficile per loro
parlare o stare nella stessa stanza. Oh, meglio, lo era diventato per lei.
Draco, quando non vi era stata
risposta, aveva fatto per riprendere a scendere le scale di nuovo.
- Io… - Era riuscita, infine, a farsi
uscire.
La giovane stringendo i pugni si era
voltata, ritrovandosi a fissare nelle iridi grigie del mago; aveva abbassato immediatamente
lo sguardo. Ultimamente tutto quello che faceva sembrava farla
sentire maledettamente colpevole; Ginny, Harry…
Hermione si era passata una ciocca di
capelli dietro all’orecchio. - …Malfoy…
-
Dopo un attimo, durante il quale i due
erano rimasti così, il giovane aveva scosso il capo e fatto per andarsene.
La mano della maga si era mossa
rapidamente e lo aveva fermato prendendogli il braccio. - …ci tenevo a ringraziarti per quello che
hai fatto per me, ti ho creato un sacco di problemi e non eri
obbligato…e…e...congratulazioni Draco. –
E, detto ciò, ancora non sicura di quello che le fosse
passato per la testa, la giovane maga aveva lasciato la presa ed aveva ripreso
a salire con rapidità le scale.
- Congratulazioni a te Granger. -
**********
Era
una persona orribile…
…era
innamorata di Harry eppure…
Harry
era il suo mondo, la sua vita, Harry era…stare con
Harry la rendeva felice; era come trovarsi a fluttuare in aria, come un
sogno…un bellissimo sogno dal quale non avrebbe mai desiderato svegliarsi. E allora perché? Perché si trovava
a sentire anche quelle cose?
Ci
doveva essere qualcosa di sbagliato in lei, di cattivo…
Non
c’era stato niente fra loro, assolutamente niente; non era niente, anche se il
cuore le batteva così forte che ogni volta minacciava di scoppiarle nel petto.
Si
sentiva in colpa, terribilmente in colpa, ma perché le
cose non potevano essere sempre semplici?Perchè la gente anche senza volerlo
rischiava di trovarsi ad essere la causa del dolore altrui?
Con
Harry era semplicemente fantastico, meraviglioso, non vi sarebbero
state parole per descrivere quanto il suo cuore accanto a lui si
sentisse leggero, protetto e amato; ed era ciò che voleva, lo sapeva, e lo
sentiva. Il costante pensiero delle sue giornate, quando si svegliava il
mattino e addormentava la sera, era renderlo felice, avrebbe
voluto passare l’intera vita a renderlo felice, fargli sentire quello
che lui riusciva a farle sentire, quando le era vicino.
Harry
la completava, era la sua anima gemella…erano stati, prima amici, e ora erano
innamorati, era…era…la ragione del suo sorriso, era la ragione
per la quale il suo cuore si sentiva così amato da pensare che tutto al mondo
sarebbe stato “giusto”, che non c’era motivo di avere paura perché erano insieme.
Non
avevano ancora dormito insieme, non se l’erano sentita, era presto e quello che
avevano era così speciale che non ne avevano bisogno,
non c’era ragione di affettare i tempi, tutto sarebbe accaduto al momento
giusto e sarebbe stato perfetto.
Come
poteva provare questi sentimenti per una persona e ugualmente…
Era sbagliato, era così sbagliato.
Era,
era solo il suo dannato cuore che le faceva di questi
scherzi e iniziava…e lei non sapeva più cosa…
…era
qualcosa che le prendeva lo stomaco, non la faceva respirare e le faceva provare…
Era
come un affanno continuo, era come ritrovarsi a morire tutte le volte, era che
non sapeva da dove arrivasse o perché le capitasse ma quando guardava nei suoi
occhi, sentiva la sua voce, il suo tocco…iniziava a
tremare, e non riusciva più a pensare razionalmente…
E non avrebbe nemmeno dovuto averli quei
pensieri! Amava Harry, lo amava, lo amava così tanto
che…
…era…
…ed aveva tradito un’amica e…
Si
potevano amare due ragazzi contemporaneamente anche se in modo molto differente?
Harry era l’amore della sua vita…era la sua luce…era…
Malfoy,
non ne era innamorata, no, no, no, no maledizione, no. Era…e non sapeva quand’era iniziato, o com’era
accaduto…
La
faceva sentire così sporca, così sbagliata…
…sapeva
che non c’era nulla di male nel fatto che fosse Draco Malfoy, e comunque…
…era
un mostro (lei)…
…faceva ribrezzo, lei faceva ribrezzo…
Non
sapeva nulla di lui…ad eccezione che non era la persona orribile che tutti
credevano, non quando…
E non c’erano ragioni, e non c’era logica,
era tutto dentro di lei, era ciò che sentiva, ciò che…
Almeno
avesse potuto dire “sono gli occhi” o “è il sorriso”…quello avrebbe
saputo gestirlo, quello…
…non
sapeva affrontare le emozioni, non quel tipo che lui era in grado di farle
provare. Lei non era così, non era quel genere di
persona...
…e
lui portava a galla un lato di lei che…
…era spaventata…la spaventava.
Se Harry avesse saputo…se qualcuno avesse
solo immaginato…
…non
l’avrebbe più voluta, non l’avrebbe più guardata in
faccia…nessuno lo avrebbe fatto.
E non poteva parlarne con nessuno,
nessuno avrebbe capito.
E Ginny…l’avrebbe odiata, e avrebbe
fatto bene…
Non
c’era niente di giusto nelle sensazioni che lui le faceva provare…niente. E aveva potere su di lei…se soltanto lui avesse voluto, non
avrebbe saputo respingerlo…
…e grazie a Merlino lui sembrava aver capito che se avesse
fatto una cosa del genere si sarebbe odiata, si sarebbe fatta del male, perché
una cosa del genere non doveva assolutamente succedere.
Non
poteva nemmeno sopportare il pensiero che lui avrebbe potuto amarla, se solo
avesse preso in considerazione una cosa del genere lei…
…si
sarebbe piegata sotto le sue parole, il suo tocco…e non era quello che voleva,
e non ne aveva il controllo.
Doveva
calmarsi, respirare, ponderare, erano solo pensieri
dopotutto…e anche se la facevano stare male, finché avesse fatto del male
unicamente a se stessa…
…erano
pensieri, non erano reali, era come quando hai tutto
quello che vuoi, esattamente quello che hai desiderato… era nella natura umana
finire per credere di desiderare qualcosa che in realtà non si voleva…
…non
avrebbe gettato al vento tutto quanto, dei sentimenti forti, reali, e concreti,
per delle stupide sensazioni, per qualcosa che “avrebbe potuto essere”…per poi
ritrovarsi un giorno a rendersi conto che si era stati così stupidi da rovinare
la cosa più bella che era capitata nella propria vita per un momento…emozioni
vulnerabili…sentimenti, sì esistenti, ma non profondi,
non costruiti su basi solide…
…qualcosa
che, se ne fosse esistito uno, avrebbe portato direttamente all’inferno.
Non
era un sentimento sano, non era qualcosa che avrebbe potuto farla sentire bene,
mantenersi inalterato e costante nell’arco del tempo…
…sembrava
qualcosa di così forte e intenso, destinato a bruciarsi tutto quanto nell’arco
di una notte…
…non
voleva, per utilizzare una frase degna di Ron e della Signora Weasley,
“trovarsi a vivere nel peccato”, aveva bisogno di sentimenti puliti e sinceri.
Aveva
bisogno di Harry come dell’acqua, del sole e del cielo.
Please don't say I love you,
those words touch me much too deeply
and they make my core tremble
Don't think you realize the effect you have over me
Please don't look at me like that
It just makes me want to make you near me always
Please don't kiss me so sweet
it makes me crave a thousand kisses to follow
And please don't touch me like that
makes every other embrace seem pale and shallow
And please don't come so close
it just makes me want to make you near me always
Please don't bring me flowers
they only whisper the sweet things you'd say
Don't try to understand me
your hands already know too much anyway
It just makes me want to make you near me always
And when you look in my eyes
please know my heart is in your hands
It's nothing that I understand, but when in your arms
you have complete power over me
So be gentle if you please, 'cause
Your hands are in my hair, but my heart is in your
teeth
And it makes me want to make you near me always
Your hands are in my hair, but my heart is in your
teeth
And it makes me want to make you near me always
I want to be near you always
I want to be near you always
I want to be near you always
Jewel – Near You Always
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Note
dell’autore: avevo in mente di fare anche un capitolo dedicato ai pensieri di
Harry per completare il set, intitolato “Perché Non
Ginny Weasley” ma penso di aver già espresso un poco il pensiero del nostro
amico, quando ha dovuto scaricare la nostra Ginny, in più per me sarebbe un
altro sforzo titanico, non so ancora cosa farò, sia perché so che siete
impazienti di immergervi nel concreto della storia, sia perché, come ho
spiegato non mi diverto parecchio nemmeno io… ^_^’, inoltre temo che finirei
per ripetere quanto già scritto e diventerebbe monotono…mah, vedrò dove mi
porterà l’ispirazione, è probabile che se trovi la canzone giusta e mi riesca a
immettere nell’atmosfera…
…ad
ogni modo, ah ecco, spero di essere riuscita con questo chap
a esprimere meglio i pensieri di Hermione invece, e
soprattutto di non averla resa antipatica perché mi dispiacerebbe, in fondo è
un personaggio che mi piace con Ron, con Harry…mi basta semplicemente che si
tenga alla larga da Draco…no, sul serio, non volevo farla apparire la classica
amica-bastarda che si spaccia per quella buona, brava e… “no”, almeno non
adesso, dipende da dove mi condurrà la storia, ma detesto rendere antipatici i
personaggi…un po’ come mi era successo con Luna in There’s
Hope e seguito…e vi assicuro che a me non era
antipatica, molti invece mi hanno detto di aver avuto quella sensazione…ma io
sto di nuovo divagando, non uccidetemi.
Che
altro? No, niente, sempre le solite rassicurazioni, può accadere che non
aggiorni per un po’ ma, so già come dovrebbero andare
le storie, e soprattutto i finali, perciò ragazzi è sempre colpa del tempo e
del fatto che fin che un capitolo mi convince…mi pento sempre quando posto
qualcosa di cui non sono sicura, perché mi dico che avrei potuto “fare meglio”,
“render meglio l’idea” e oddio lo sto facendo di nuovo…oggi non so che mi è
preso, sfoghi dell’autore presumo ^_^’ potete sempre saltarli, li metto in
fondo apposta.
Ok, bando alle ciance, un bacio a tutti, ah, no,
aspettate! Ho postato una one-shot,
un esperimento, diciamo che è un modo per farmi perdonare le varie attese. So sorry…
Sempre
vostra Max