<< Non sono fatti tuoi… e comunque tra me e Luke c’è stata una bella amicizia, forte e… intensa e… Io sono completamente persa per lui….>> Confessò, parlando velocissimamente.
<< E perché stai con Ebetene… Ebenezer?>> Chiese Alan, strabuzzando gli occhi.
<< Perché… perché…. Perché sono fatti miei!>> la realtà era che nemmeno Michelle conosceva la risposta alla domanda del fratello; la paura di perdere Ben per sempre l’aveva portata a rinunciare a Luke di cui, in realtà, era ancora profondamente innamorata… e l’aveva appena ammesso anche davanti ad Alan. << Misha…>> Alan le accarezzò il volto guardandola << sei così giovane, sorellina, non ti buttare via per…>> <<…dei ragazzi che non mi meritano, lo so, Alan, me lo dici sempre!>> terminò la frase e abbracciò il fratello. <> << certo fratellone, ma perché proprio lo shopping? Tu detesti scarrocciarmi su e giù per il centro di Londra!>> Alan annuì << E’ vero, ma questa è una situazione d’emergenza… urgi di un abito elegante!>> << e per quale occasione?>> << Per la festa dei Sanders.. una Tompsett non può sfigurare assolutamente, nemmeno tra i ricconi!>>
Misha si fece avanti sul ciglio della porta della maestosa Villa Sanders con puro terrore, che cosa si sarebbe trovata davanti una volta oltrepassata quella soglia le era totalmente ignoto. Ma le sue angosce furono interrotte dall’arrivo dell’elfa domestica addetta ad accogliere gli ospiti che la riportò bruscamente alla realtà chiedendole di identificarsi per poterla presentare.<< La signorina Michelle Alene Blythe Tompsett!>> trillò Roselynn – questo era il nome dell’elfa- accompagnando la giovane nell’enorme sala da ballo, illuminata da un’enorme candelabro d’oro puro. Misha entrò con passo incerto guardandosi attorno alla ricerca di un qualche volto famigliare. << Wow Michelle!>> Lookwood la fissava incantato, lei si voltò verso di lui e gli sorrise; fece una giravolta alzando leggermente lo strascico dell’abito che indossava <
Per Misha quella fu la canzone più bella che avesse mai sentito, le mani di Luke scivolavano leste sulla tastiera producendo note lievi che si sposavano alla perfezione con la sua voce, bella, calda, profonda e dolce. La ragazza rimase talmente stregata dal talento di Luke che non si accorse nemmeno del fatto che i coniugi Sanders l’avevano congedata per dirigersi verso i loro ospiti.
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<< Pensavo che non saresti mai venuta, Luke invece era sicuro che ci saresti stata…. Lui ti ama molto… e anche tu lo ami, vero?>> Misha sospirò e abbassò lo sguardo << Si, Matthew… e mi dispiace di avergli spezzato il cuore…>> Il piccolo Sanders si voltò verso la biondina < > disse con semplicità << Ora vado… Katherine è qui da qualche parte e non vorrei che si perdesse nel Labirinto…>> Misha non fece nemmeno a tempo a chiedergli di cosa stesse parlando che il piccolo rampollo della famiglia Sanders era già sparito tra gli invitati.
<< Questa residenza è veramente enorme…. >> Luke e Misha stavano passeggiando nel parco della villa, la luna illuminava il vasto giardino con una tenue luce biancastra.<
<< Matt poco fa’ ha menzionato un Labirinto… di che si tratta?>> chiese, e,stavolta ottenne l’attenzione di Luke <
Misha mosse un passo verso il Labirino << Entri con me?>> propose, dopo una lunga pausa di riflessione. Luke senza dire una parola la seguì. Quella sera gli elfi di casa Sanders non avevano sostituito il premio da collocare al centro del dedalo, ma di sicuro quello che Luke e Misha vissero in quel luogo, valse molto più di qualsiasi altra ricompensa.
<< Tia, mi soffochi! >> il piccolo James non riusciva a respirare tanto la zia lo stringeva a sé. << Scusa, Jamesuccio… >> Misha lasciò la presa del nipotino e si rialzò, intrecciando lo sguardo con quello del fratello.
<< Mi mancherai, Alan…>> disse lei, abbassando lo sguardo, la freddezza del fratello nell’ultimo mese l’aveva provata non poco, ma sicuramente non poteva biasimarlo: la colpa era solo sua. Mentre Misha si perdeva nei suoi tristi pensieri Alan l’avvolse in un abbraccio paterno <> gli sussurrò all’orecchio prima di lasciarla e guardarla salire per l’ultima volta sul treno per Hogwarts.
A Misha ci volle un buon quarto d’ora per trovare uno scompartimento del treno libero, vi si accomodò e si lasciò cadere sul posto passeggero senza neanche scomodarsi per mettere il bagaglio nel suo apposito spazio. La biondina volse lo sguardo verso la grande finestra della cabina, fuori il paesaggio correva veloce, quasi quanto la mente di Misha; ripensava a molte cose, a Ben, a Luke, a ciò che era successo nel Labirinto e a ciò che era successo dopo quella serata. <
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Ebenezer si alzò dal suo posto e aprì la porta dello scompartimento, detestava questi discorsi da telenovela, avrebbe preferito che Misha gli desse il benservito senza troppe giustificazioni stupide. Mentre camminava a passo sostenuto per i corridoi si trovò faccia a faccia con Lookwood. Il Grifondoro sobbalzò e tenne lo sguardo fisso sul suo rivale a lungo. << Congratulazioni, Sanders… Michelle ha fatto la sua scelta… a quanto pare hai vinto ancora tu, come sempre…>> disse, senza enfasi alcuna e allontanandosi dandogli una spallata.