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Autore: loonaty    10/03/2011    4 recensioni
Com'è fuggire da ciò che più si ama?
Com'è avere tutto e subito dopo ritrovarsi con nulla fra le dita?
Un chakra dalla potenza sconfinata, inferiore solo a quello della volpe.
Un carattere combattivo e ribelle.
Un'indole autodistruttiva.
Un membro in più nel clan Uchiha.
Cosa si prova ad essere un mostro?
Non ci si aspetta che qualcuno capisca.
Non ci si aspetta che qualcuno compatisca.
Perché niente di ciò è davvero rilevante.
Kioko è Kioko, e questo, che voi lo vogliate o no, non cambierà.
"Queste rose.
Sono come me. Lentamente sfioriscono, i loro bei petali hanno ingannato per tutta l’estate gli ingenui che nel coglierle si erano feriti con le spine. Quando però avranno perso ogni petalo le persone temeranno quei rovi spinosi, si terranno alla larga. Così era successo con lei." (capitolo 12 "Queste rose")
Genere: Azione, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio, Obito Uchiha, Rin, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Più contesti
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CAPITOLO 16 – KAKASHI GAIDEN confessioni e litigi e regali.




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Come comincia il conto alla rovescia delle tue ore di vita?
Certamente in modo tanto banale da apparire assurdo.
Fai come tuo solito colazione con latte e cereali. Una merendina alla pera che hai deciso di comprare tanto per vedere che gusto avevano e decidi che mai e poi mai farai più un acquisto del genere, ma ora ti tocca finirle, quindi …
Intanto che ti vesti ne infili un’altra tra i denti. La mascherina, dov’è finita? Sotto il letto, eri così stanco che l’hai lanciata via. Prima di metterla vai a darti una sciacquata alla faccia. Poi dai uno sguardo alla sveglia, che non ha suonato.

Come comincia il conto alla rovescia del tempo che ti resta da vivere?

Cacchio, mi ucciderà!

Corri fuori inconsapevole di ciò che accadrà tra meno di 48 ore.
 





Qualche ora prima …
-Rin, Rin, sveglia! Se arriviamo tardi Kakashi ci mangia!-  Pessima, pessima idea andare a dormire con i corallini nei capelli. Ora hai il terrore che ne possa rimanere impigliato anche solo uno che ti smaschererà davanti al teme e tu non vuoi assolutamente. Velocemente ti rinfili i soliti abiti, non hai tempo per chiedere un prestito a rin. Spazzoli i capelli alla bell’e meglio mentre pietruzze rosse ticchettano sul pavimento. Le scarpe? Lanciate sotto il letto … urgh, no, non quelle del ballo … Ah, sì, sono giù all’entrata. Corri alla porta mentre Rin seduta sul letto sbadiglia.
-E’ ancora presto, cos’ è tutta questa premura nei confronti di Kakashi? Di solito non sei contenta di irritarlo a morte?- Ti blocchi di botto ed un tintinnio leggero si disperde nell’aria. Entrambe abbassate lo sguardo. Sulla tua caviglia. Il nastrino nero che ha lasciato una leggera traccia rossa perché era troppo stretto. Lo sciogli chinandoti leggermente e lo fai penzolare dalla mano.
-Chi te l’ha dato?- boccheggia Rin.
-Kakashi- mormori sovrappensiero.
-T-ti ha fatto un regalo?-
Scuoti appena la testa.
-Non sapeva che ero io-
-Kioko, tu pensi di piacere a Kakashi –kun?-
-eh?- La guardi allibita mentre nascondi in una tasca interna dello zaino il tuo prezioso gingillo facendolo tintinnare ancora un’ultima volta. Rin stropiccia il lenzuolo tra le dita e si inumidisce le labbra. –Sai, a me è sempre piaciuto Kakashi- Mormora la ragazzina –e pensavo che a te lui non interessasse, non davvero almeno-
Ok, puoi reggere a tutto, ma a questo no. Nonostante tu abbia realizzato che provi qualcosa per lui, non ti importa DAVVERO di lui. Non faresti MAI qualcosa per  lui, vero?
Possibile che tu sia gelosa di Rin?
Stringi i pugni affondando le unghie nella carne dei palmi.
Risposta. No.
-Dai, non scherziamo, a chi può piacere uno così?- A me, no di certo.
-Chi è così idiota da sopportarlo?-Nessuno!
Sorridi rassicurante mentre corri di sotto a far colazione.
Rin si alza. Si prepara. Poi si mordicchia un labbro mentre sprofonda in svariate riflessioni.
“Perché ho ballato con Obito alla festa invece che cercare Kakashi-kun? Magari, ora, il campanellino l’avrei io …” Poi scuoti la testa, non sei più una bambina capricciosa. Afferri lo zaino e segui di corsa la tua amica.
“Però, perché non ho cercato Kakashi?”
 



Le 5 grandi regioni governative ninja erano in tumulto, e le battaglie sconvolgevano i luoghi nei dintorni dei villaggi ai bordi di ogni regione. Le guerre prolungate fecero sparire il potere della regione del fuoco … Così perse molto potere militare. Molti uccisi nelle battaglie provenivano infatti dal villaggio di Konoha. In seguito questa fu chiamata la “terza segreta guerra mondiale”.
 



-Maledizione! Di questo passo sarò ucciso! –
Obito saltava di ramo in ramo alla sua massima velocità.
-Ce la farò!- disse a se stesso mentre compiva l’ultimo salto che si apriva sulla radura restando però impigliato con un piede in una liana e ruzzolando a terra proprio ai piedi di un Kakashi a braccia conserte e sguardo di pietra.
-Sono riuscito a farcela in tempo?- Domandò conoscendo già la risposta.
-No, sei in ritardo! Obito!- Ringhiò l’amico sfidandolo con gli occhi color pece. Dietro di lui Rin stava in piedi a giocherellare con il bordo dell’uniforme mentre Kioko annusava l’aria, il vento fra i capelli gli occhi chiusi, come se non gliene fregasse niente di trovarselo morto sotto il naso. Insensibile.
Il sensei dava loro le spalle, seduto su una roccia.
-Idiota! A che ora credevi che ci saremmo incontrati?se sei un ninja alle prime armi dovresti seguire le regole e le disposizioni rigorosamente!-
Bhè, la ramanzina. Come al solito. Che seccatura che sei Kakashi !
-No … Per strada ho dovuto mostrare la via ad una vecchietta che trasportava bagagli … E poi avevo anche qualcosa nell’occhio!-
Nin trattenne una risata mentre Kakashi si incendiava. Kioko sbuffò e si sedette sull’erba prendendo a staccare i petali ad una margherita. Uno, due, tre … M’ama o non m’ama? Lasciò subito perdere. No, non erano giochetti adatti a lei. Intanto quei due stavano ancora litigando, nonostante Rin tentasse di calmare le acque, anche se inutilmente. Il maestro si era intromesso e sorridendo aveva dato ragione ad Obito.
-Dovresti essere arrabbiato con Obito … OGNI SINGOLA VOLTA!- Il soggetto in questione si stava pacificamente facendo gli affari suoi mettendosi del collirio in un occhio tranquillamente seduto a gambe incrociate conscio dell’appoggio di Minato.
-I ninja che non seguono le regole e le disposizioni vengono chiamati feccia! È così!- Sbottò Kakashi guardando serio il sensei con quel suo cipiglio gelido che faceva venire voglia a Kioko di dargli un pugno, sì, nonostante tutto quando lo vedeva ancora sentiva la vena dell’odio pulsarle su una tempia, le si stringevano i pugni ed i denti e preferiva non guardarlo, nonostante continuasse a sostenere il suo sguardo quando casualmente i suoi occhi incontravano i propri.
Minato ridacchiò alla convinzione di Kakashi e lasciò perdere. Obito però era caparbio.
-Non riesci proprio ad essere un po’ gentile? Parli sempre di regole e disposizioni! Stai un po’ zitto, la cosa più importante è il proprio autocontrollo … -Blaterò mentre si strofinava un occhio pensoso. Forse avrebbe continuato e KAkashi lo avrebbe attraversato da parte a parte con la sua spada, ma Kioko tappò la bocca dell’Uchiha con un movimento fulmineo più uno sguardo velenoso. –Smettetela voi due! Purtroppo mi tocca stare nel vostro stesso team e non ho proprio voglia di sorbirmi i litigi di due marmocchi troppo cresciuti!- L’acidità nella sua voce la diceva tutta , comunque Rin decise di rincarare la dose. –Ragazzi, suvvia, siete nello stesso team no?-
-Rin, tu sei troppo buona con Obito- Sbuffò Kakashi facendo arrossire la moretta. –E poi oggi è un giorno importante per me!-
-Già, già, lo è-  Sussurra Rin abbassando scioccamente lo sguardo.
-Eh? E perché mai?- fa Obito.
Bene, bella domanda … Perché mai?
 
-Bene, oggi Kakashi diviene un jonin proprio come me-
Ahhh, ecco perché. Quindi sarà la sua prima missione da Jonin. Risolto il mistero.
Kioko decise di mettere il muto. Non ascoltava quello che diceva il maestro. Sì, aveva capito che si sarebbero divisi in due team per rendersi più efficienti, ma , con tante scuse, non credeva proprio che il LORO team potesse essere efficiente. Si riscosse un attimo quando Rin si voltò verso Obito.
-Te l’ho detto ieri Obito, di portare un regalo a Kakashi- Gli disse.
-Mi dispiace … Non stavo ascoltando- Fece questo distogliendo lo sguardo. Kakshi gli lanciò una breve occhiata da sopra una spalla.
Gli hai fatto un regalo?
Il falco pareva sinceramente curioso. Strano.
No.
Non ti smentisci mai.
Perché dovrei fargli un regalo? Io lo detesto.
Io avevo capito che ti piacesse.
Mi piace quando non fa il teme.
Ti piace quando non ha a che fare con te.
Sì, in poche parole sì, sembra che più mia stia lontano più possa risultarmi simpatico.
Tendi ad irritarlo notevolmente.
Lui fa lo stesso con me.
Il sensei estrasse dalla sua borsa uno strano Kunai, lo porse a Kakashi facendogli l’occhiolino.
-Ti darò questo, è un kunai artigianale, è un po’ più pesante e la forma è diversa, ma è facile da usare!-
-Grazie- Disse il ragazzo afferrandolo al volo.
-Questo invece è da parte mia! Ecco!- Ridacchiò rin mettendo una cassettina bianca fra le mani del compagno. –Una speciale borsa medica personale! Sei migliorato così tanto che sarà uno scherzo utilizzarla!-
-Thank  you … -
Poi si voltò verso Obito tendendogli una mano aperta.
A Kioko si aprì un ghigno sulle labbra. Se avesse fatto così anche con lei l’avrebbe morso.
-Cos … Cosa vuoi con questa mano?- Sbraitò Obito stringendo i pugni.
-Non ho fatto nulla per te! Assolutamente niente!-
Ora Obito le stava ufficialmente simpatico, tanto che gli si posizionò alle spalle a braccia conserte, facendolo sembrare uno spostamento casuale, ma Kakashi probabilmente l’aveva interpretato correttamente. Era un avvertimento.
-Tanto non sarebbe stato niente di utile- Sbuffò l’altro –Le cose inutili sono solamente un impiccio-
-E’ un mistero come tu sia riuscito a diventare un jonin!- Gridò il moro puntandogli un dito contro. Kioko probabilmente sarebbe intervenuta, ma sinceramente non ne aveva voglia.-Non voglio parlare con te- disse Kakashi calmo irritando solo ulteriormente Obito.
-Smettetela- Disse distrattamente la falchessa annusando l’aria le piaceva l’odore del vento. I due si girarono a guardarla.
-Già, nemmeno miss Uchiha si è degnata di farmi un regalo- Commentò Kakashi rivolgendole la parola per la prima volta in tutta la mattina.
-Non ti serve un regalo da parte mia- Sibilò lei –Sei già abbastanza pieno di te anche senza!-
-Oh, grazie tante! Ma non batterò mai la reginetta che non si presenta alle feste- borbottò incrociando nuovamente le braccia.
-Oh, ma piantatela!- Gridò Obito poi si voltò irato verso Kakashi. –Senti tu! Io sono Uchiha Obito, del clan Uchiha! Io ti supererò!Appena risveglierò questo sharingan!-
Una ventata gelida spazzò la piana su cui stavano procedendo. Rin rabbrividì. Minato li fissò, rimanendo in disparte come suo solito in questi litigi frequenti. Anche se sapeva che così non andava bene, non andava bene per niente.
-Del clan Uchiha fanno parte solo ninja d’elite giusto? Questo è quello che credevo ma …-
-Cosa?!?-
Obito stava per azzannare Kakshi, ma Kioko era già in mezzo. Afferrò il bigio per il colletto mostrando i denti e sollevandolo alla sua altezza, ringraziando ancora i centimetri in più forniti dai sandali. La sera prima le era sembrato quasi della sua altezza quel microbo.
-Insulta un’altra volta il MIO clan e ti spezzo le ossa-
Una dichiarazione d’amore?
Kioko non vide il corallino suicida che si lanciava giù dalla sua capigliatura finendo nell’erba. Però a Kakshi non sfuggì. Quel pezzetto di corallo semitrasparente e luminoso. Come gli occhi pece della ragazza. Lo stava prendendo in giro.
Se ne accorgerà che è tutta una farsa, non hai più il coraggio di fargli davvero del male, o almeno, non hai il coraggio di ucciderlo.
Certo, forse non lo ucciderò, ma un ninja senza gambe non vale molto …
-Insomma basta, Obito, smettila di importunare Kakashi e tu, Kioko, mettilo giò! Si può sapere che vi prende?-
Kioko pensò che Rin si sarebbe dovuta fare santa. Lasciò andare il ragazzo con un gesto secco e si scrollò il kimono con una mano mentre teneva l’altra appoggiata al fianco.
-Sei una vera seccatura- Mormorò Kakshi dandole le spalle. Straordinario, non l’aveva  presa a pugni, di solito non si faceva scrupoli a picchiare le ragazze.
-Heeee … Posso spiegare la missione ora? Siamo quasi ai confini della regione.-
Tutti si voltarono di scatto, ricordandosi solo in quel momento la presenza del maestro.
 
   
 
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