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Autore: Ginny__    10/03/2011    1 recensioni
Di cosa parla questo racconto? Bè per ora è una scelta da compiere, una scelta tra sentimento e attrazione..tra un amore più reale e un amore più carnale, ma comunque passionale. Sta a voi decidere e commentare!
Buona Lettura
e
Grazie di essere passati :D
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uno squillo. Due squilli. Tre. Quattro. Ora gli mandi un messaggio, magari a quello ti risponde.
Quando posso restituirti le tue cose?
Una scusa. Una banalissima scusa.
Lunedì.
Ha risposto. C’è una speranza forse.
A che ora? Ho anatomia di sera.
Una cena a casa magari.
Vengo a prenderti così mi dai tutto  e poi ti riaccompagno.
Una possibilità.
Va bene. Cosa devo portarti?
Tutto o niente.
I vestiti, solo quelli. Non mi serve altro.
I vestiti.
Sicuro?
Solo quelli?
Si.
Solo quelli.

Quel lunedì arriva in fretta e sei nervosa quasi fosse il primo appuntamento. Sono passati tanti anni, ma le farfalle nel tuo stomaco sono sempre le stesse. Scendi l’ultimo gradino della facoltà e lo trovi poggiato alla macchina con lo sguardo un po’ perso nel vuoto. Chissà a che pensa, se ti pensa.
“Ciao” dici distogliendolo dai suoi pensieri.
“Ciao” risponde Lui brusco.
“Non ho portato i vestiti con me perché non sapevo dove mettere una busta così grande”
“Allora ti porto a casa così li prendo”
“Va bene” rispondi salendo in macchina. “Scusa, ma mi sono accorta di avere più cose tue che mie”
“Esagerata” replica ancora distante.
“E’ vero”
“ In effetti hai ragione” continua più coinvolto nella discussione. “Nella mia camera ci sono tantissime cose tue e cose che mi hai regalato tu”
“Credo sia normale”
“Dici?”
“Certo. Siamo stati insieme per quattro anni, quindi quattro natali, quattro compleanni, quattro pasque, san Valentino e tante altre feste.”
“Già”
Eccovi a casa. Scendi dalla macchina, ma lui resta lì.
“Non scendi?”
“No ti aspetto qua”
“Arrivo subito”
Ritorni qualche minuto dopo con il bustone pieno di vestiti preparato la sera prima.
“Eccolo” gli dici aprendo lo sportello posteriore e sistemandolo nei sedili.
“Grazie”
“Se ti serve qualcos’altro dillo”
“Va bene. Ciao” e non ti guarda nemmeno, va via semplicemente. Un po’ scoraggiata ritorni a casa e ti stendi sul letto. Abbracci il cuscino e cerchi di metabolizzare il tutto. Ad un tratto il cellulare vibra e c’è un messaggio: il suo.
Dammi solo un po’ di tempo.
Sorridi. Nulla è ancora perduto.








Un pò in ritardo :/

S. ;)


 

  
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