CAPITOLO 20
Lizz
“ Cazzo
Steve stai attento! “
“ Bah che
schifo!!! “
“ Tu fai
schifo! Ti sei mai guardato allo specchio? Ecco adesso chissà dov’è andata a
finire… “
“ Aaaaaah!
Potrebbe essere ovunqueeee! “
“ Shhhht!
Non urlare! Lizz sta riposando “
“ Ma io… “
“ Smettila
di piagnucolare e dammi una mano a cercarla… Jam? Jammy cara? Dove sei finita?
Vieni dalla mamma… “
“ Tu sei
fuori di testa Kim! “
Le loro voci
mi giungevano ancora ovattate alle orecchie ma mi venne comunque da sorridere
sentendo uno dei soliti battibecchi; socchiusi gli occhi lentamente e rimasi
sorpresa di trovare la stanza ancora immersa nella penombra, la testa pulsava
insistentemente all’altezza delle tempie come a volermi ricordare la serata
appena passata, non potevo fare a meno di pensare allo sguardo distaccato e
freddo di Mike, mi aveva guardata con disprezzo e sufficienza, è incredibile
come due occhi così belli possano fare tanto male…
Ignorando il
mal di testa cercai di mettere a fuoco la stanza: Steve in piedi su una sedia,
la faccia schifata, gesticolava come un ossesso cercando di farsi capire dalla
sorella, che non lo degnava di uno sguardo troppo intenta a cercare qualcosa
nell’armadio; sorrisi e mi girai su un fianco emettendo un leggere mugolio per
fargli capire che ormai ero sveglia
“ Ecco!
L’hai svegliata… sei contento adesso? “ domandò Kim riemergendo dal vecchio
armadio
“ Io??? Ma
se sei… “ protestò il fratello
“ Ah taci!
Anzi fai una bella cosa, quella è la porta! “ ordinò con tono fermo
“ Tzè bel
ringraziamento per averti aiutata! Che ingratitudine “ borbottò Steve uscendo
velocemente dalla stanza
Cercai di
mettermi seduta ma un capogiro mi costrinse a ricadere sul letto con un tonfo
sordo
“ Hey
attenta… “ esclamò Kim, sbuffai in risposta
“ Tieni,
aiuta sempre “ mi sorrise allungandomi un bicchiere d’acqua e una pastiglia che
aveva tutta l’aria di essere un’aspirina
Annuii
debolmente tenendo lo sguardo basso, mi sentivo in colpa per quello che era
successo, le avevo fatto perdere il concerto di Billie al Gilman, l’avevo fatta
vagare per mezza Berkeley in piena notte e le avevo urlato addosso tutti i miei
problemi come se mi aspettassi che potesse fare qualcosa per risolverli, ma
nonostante questo lei mi aveva ascoltata pazientemente e mi aveva riportata a
casa tutta intera
“ Kim… mi
dispiace… e... “ iniziai tenendo lo sguardo basso
“ No! Non ti
azzardare nemmeno a ringraziarmi! “ mi interruppe con tono severo; sorrisi
debolmente
“ Grazie! “
esclamai dopo un attimo d’esitazione
“ Ok! L’hai
voluta tu… “ la guardai interrogativa
mentre si avvicinava alla finestra e con un gesto veloce apriva le tende
permettendo ai raggi del sole di colpirmi in pieno viso
“ Ummmmh! “
mi lamentai sprofondando sotto al lenzuolo
“ Te l’avevo
detto “ mi canzonò divertita, risposi con un grugno infastidito
“ Jaaaam! Oh
finalmente ti ho trovata, ti stavi mimetizzando è? Vecchia volpe! Ci mancava
poco che ti sfrittellassi per terra, devi stare più attenta… su vieni qui….
Ecco brava così “
“ Kim che
diavolo stai facendo? “ domandai curiosa riemergendo dallo strato di coperte,
nonostante le proteste dei miei occhi alla luce troppo forte
“ Oh niente
di che, non ti preoccupare… è solo il mio progetto di scienze “ sorrise
sventolando quella che aveva tutta l’aria di essere una lucertola; la guardai
interrogativa
“ Beh
stamattina mi sono ricordata che devo consegnarlo entro mercoledì e così ho
chiesto a Steve di aiutarmi a trovare una lucertola in giardino “ spiegò “ Abbiamo
trovato questa e ho deciso di chiamarla Jam! Non è carina? “ chiese
avvicinandola al letto
“ Bah! Che
schifo! Non ti azzardare a portarla qui! “ urlai schifata, lei si bloccò e
assunse un’espressione perplessa
“ Che c’è? “
chiesi quasi intimorita, chissà cosa stava architettando…
“ Niente…
pensavo solo che Steve ha avuto la tua stessa reazione… solo che lui è un
ragazzo…. Pensi sia normale? “
“ Kim…? “
“ Umh? “
“ Ma
vaffanculo! “ urlai tirandole il cuscino in piena faccia!
“ Ah si?
Questa è guerra!!! “ esclamò balzando sul letto ed iniziando ad agitare la
povera lucertola che aveva tutta l’aria di voler vomitare anche l’anima
“ Hey hey ferma! Stop! Time ooooout! Vorrei ricordati che sono in fase dopo
sbornia ed è tutt’altro che piacevole! “ mi difesi alzando le mani insegno di
resa
“ Umh…
valida argomentazione, va bene, ma non finisce qui! “ mi minacciò scoppiando a
ridere
“ Allora
come hai deciso di sfruttare quella povera lucertola? “ domandai cercando di alzarmi
lentamente dal mio letto improvvisato, ovvero un materasso, seppellito sotto
uno strato di coperte, nel bel mezzo della piccola stanza di Kim
“ Voglio
studiare gli effetti della nicotina su Jam… “ sorrise soddisfatta; la guardai
interrogativa
“ Oh
insomma! La chiudo in quella teca con delle sigarette accese e studio il suo
comportamento… per tre giorni! “
“ Sigarette?
“ mi illuminai a quella parola, altro che la lucertola ero io quella che aveva
un disperato bisogno di nicotina!
“ Fffff Ma
cosa devo fare con te? Fumare fa male… vuoi farti venire il cancro ai polmoni a
quarant’anni? “ borbottò accendendosi una sigaretta che poi mi allungò
“ Miss
coerenza “ la canzonai prendendo una lunga boccata di fumo e godendomi quella
sensazione di pace che solo la nicotina riusciva a darmi, Kim rispose con
un’alzata di spalle ma decisi di non lasciar cadere il discorso
“ Quel
consiglio era diretto a me o a te, Kim? “ chiesi guardandola di sottecchi,
sospirò riprese la sigaretta e si lasciò cadere al mio fianco, sulla montagna
di coperte
“ Non so
cosa fare, Lizz “ ammise infine buttando fuori il fumo dal naso, non le feci
pressione, sapevo che se le andava di parlarmene l’avrebbe fatto senza troppi
complimenti, infatti poco dopo continuò
“ Mancano
solo due settimane al matrimonio di mia madre… Dave sembra un tipo a posto e
penso che sarebbe anche un ottimo padre… ma… ho paura… “ aveva lo sguardo basso
ma il tono di voce spezzato tradiva tutta la sua angoscia
“ Noi siamo
diversi da lui… dalla sua famiglia… siamo solo degli scapestrati di periferia,
ma per quanto la mia vita possa sembrare insignificante io la amo così com’è…
non vorrei mai lasciare Rodeo, almeno non ora… non adesso che ho trovato Billie
e che ho te… non adesso che la mia vita sembra perfette nella sua imperfezione…
mi… mi capisci? “ una piccola lacrima rigò la sua guancia ma lei la asciugò con
un veloce gesto della mano e puntò gli occhi lucidi nei miei
Le sorrisi
debolmente, quasi emozionata dalla sua confessione così sincera
“ Ma non è
detto che dobbiate per forza andarvene, dopo il matrimonio… voglio dire magari
comprerete una casa più bella con un tetto senza buchi e le porte intatte, ma
sempre qui a Berkeley… non ti preoccupare troppo… goditi ogni attimo finchè
puoi… perché l’unica cosa che conta è che tu sei qui adesso, per stare con me e
con Billie “ risposi cercando di mostrarmi sicura delle mie parole, ma in
realtà sapevo che prima o poi Dave li avrebbe portati via da questa merda e
forse sarebbe stato meglio per tutti loro
“ Wow questa
frase mi sa tanto di scatola dei cioccolatini! “ ironizzò spegnendo la
sigaretta; le sorrisi
“ Colazione? “ propose dopo aver sistemato la lucertola nella
teca
“ Si mamma! “ esclamai scendendo dal letto
Billie
Ok! Io non ci capivo più un cazzo! Era ufficiale! Quella
storia mi stava facendo venire il mal di testa… ok forse no, forse il mal di
testa era dovuto alla sbornia micidiale post-concerto, mq questi erano dettagli
poco rilevanti… Restava il fatto che erano le 11 di mattina e io ero appena
stato svegliato da Mike, che già
ubriaco, o ancora ubriaco, dipende dai punti di vista… beh dicevo da Mike che
in slip da donna, con una cuffia per la doccia in testa, vagava per la casa suonando, o meglio
cercando si suonare, un violino di dubbia provenienza e cantando canzoni
natalizie, senza azzeccare una fottutissima nota! E tra una “canzone” e l’altra
pronunciava discorsi senza senso dei quali riuscivo a capire sempre e solo una
parola: Lizz!
Scossi la testa sconsolato e lasciando il bassista ai suoi
soliloqui mi diressi in cucina dove intrapresi una durissima battaglia contro
la caffetteria; dopo qualche minuto ebbi la meglio e mi accasciai soddisfatto
su una sedia accendendo una sigaretta
“ And sooooooo! Thiiiiis iiiiiisssss
Christmas and whaaaat have yoooou… Ma io no… non volevo, Bi…Billie! Non volevo… io… Lizzieeeee! “
Mike entrò traballante in cucina gettando poco garbatamente il violino nel
lavandino pieno di piatti sporchi, poi iniziò a vagare per la cucina dicendo
cose senza senso, decisi di ignorarlo
“ Ma cos’è questo casino? “ si lamentò uno spettinatissimo Al
entrando in cucina
“ Eeeh sapessi… abbiamo qui il John Lennon dei poveri “
ironizzai lanciando uno sguardo esasperato a Mike, che in piedi sul ripiano
della cucina urlava “Happy Christmas” a gran voce fuori dalla finestra.
In quel momento anche Trè fece il suo trionfale ingresso in
cucina, completamente nudo con un salvagente intorno alla vita e le mutande in
testa, appena ci vide strabuzzò gli occhi e ci puntò con un dito contro urlando
“ Che ci fate voi in casa mia???? “
Decisi di ignorare la domanda e gli allungai una tazza piena
di caffè bollente
“ Caffè? “ domandai ironico
“ Umh… ma si perché no… però lo voglio corretto e poi… dov’è
la mia brioche??? “ si lamentò iniziando ad aprire ogni antina della cucina,
accompagnando la sua impresa con esclamazioni di delusione ogni volta che
trovava uno scomparto vuoto.
Sospirai rassegnato, ero finito in una gabbia di pazzi… e
inevitabilmente il mio pensiero corse a Kim, quella ragazzina mi aveva fatto
completamente perdere la testa, avevo voglia di vederla… così senza troppi
convenevoli presi la giacca e uscii.
_____________
Era quasi
mezzogiorno quando raggiunsi la sua vecchia casa di Rodeo
Toc toc toc
Ma non
rispose nessuno
Toc toc
Ma dove
diavolo erano finiti tutti? Kim mi aveva detto che non avevano programmi per il
fine settimana… magari una gita decisa all’ultimo momento, oppure sono andati a
fare compere, o a trovare qualche lontano parente, oddio! Magari Kim non ha
ancora trovato Lizz! Oppure hanno fatto indigestione di tacchino… o…
“ Non c’è
nessuno! “ mi girai interrogativo verso la voce e notai una vecchia, affacciata
alla finestra della casa vicina
“ Come? “
domandai
“ Ho detto
che non c’è nessuno… “ ripeté con aria saccente, accreditando la mia ipotesi
che l’aveva già catagolagata come la pettegola del quartiere
“ E dove
sono andati? “ insistetti sperando di ottenere maggiori informazioni
“ In
ospedale… “
“ Cosa????
Come in ospedale? Perché? Cos’è successo??? “ urlai avvicinandomi alla casa
della signora disperato, cosa poteva essere successo? Kim…
“ E cosa
vuoi che ne sappia io? Ho visto solo l’ambulanza… “ rispose acida per poi
sbattermi la finestra in faccia
Rimasi
interdetto a fissare il vuoto, troppo spaventato per fare qualunque cosa; mi
frullavano in testa troppe domande ma l’unica cosa che volevo era vedere Kim e
accertarmi che stesse bene.
Mi fiondai
contro la porta di casa della pettegola
“ Signora!
Signoraaaa! “ Toc toc toc toc toc
“ Ma Che
cos’hai in testa ragazzo? Lasciami in pace! “ mi urlò spalancando la porta
“ In che
ospedale…. In che ospedale sono andati? “ domandai col cuore in gola e la voce
rotta dal nervoso
“ Al Fort
Miley Hospital… e adesso sparisci! “ sbottò sbattendomi la porta in faccia
Rimasi di
sasso quell’ospedale si trovava a San Francisco! Doveva essere una cosa grava
se erano andati fin là… Tornai a casa di corsa, pronto a partire per la grande
metropoli.
Cavolo
gente! Sono in un ritardo abnorme come al solito! Chiedo umilmente perdono
-.-“ Beh questo capitolo è piuttosto
insignificante però avevo voglia di descrivere un po’ di dopo sbornia =) Chissà
cosa sarà successo a Kim… o magari a qualcun altro… Mah chi lo sa…
Gloria
Jailbird: Ciao carissima =) eh già Kim è piuttosto preoccupante quando ci si
mette =) però dovremmo aspettare un po’ per vedere il suo piano messo in atto…
adesso i nostri eroi avranno… come dire altri problemini
Icegirl46:
Ciauuuu! Già già Stacy è decisamente odiosa… beh è il suo ruolo in fondo =) sto
ancora decidendo se farla sopravvivere fino alla fine della storia o se
permettere a Kim di ucciderla prima, però in questo caso la protagonista
diventerebbe un’assassina e non andrebbe molto bene… magari le faccio cadere
addosso accidentalmente un ciccione di 120 Kg così abbiamo risolto il problema
* guarda Stacy con aria satanica * Cooomunque si diciamo che hanno avuto un
gran bel culo a non essere beccate dalla mamma… ma ogni tanto ci vuole anche quello
=)
Orange_RocketQueen:
Hey =) hai cambiato nomeeee =) mi piace =) sono felice che la storia ti
piaccia, ahahah si quella dei rutti è stato un lampo di follia =) non so che mi
è preso XD grazie mille per i commenti!!!
FromBerkelyToItaly:
Ciao =) non ti preoccupare ero curiosa di sentire la tua opinione =) Grazieeee
Bene ora
posso anche andare in pace, ringrazio i lettori silenziosi Graziiiiiieeeee!
Bacioni
Littlediana