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Autore: akemi_katy    12/03/2011    4 recensioni
Un collegio si trova tra le alte montagne Italiane in una valle inaccessibile agli umani circondata da boschi e cascate, in questa scuola si trovano ragazzi e ragazze immortali con poteri e abilità stupefacenti divisi in due dormitori quello Est (dove sorge il sole) e quello Ovest ( dove il sole tramonta). Le vicende già agitate normalmente si complicano di più quando un angelo appena caduto Cristel accetta la proposta di entrare a far parte del corpo studentesco, così dal suo arrivo inizieranno sfide d’amore e intrecci di destini che daranno il via a questa sovrannaturale e romantica long-fig
*… - le regole del college lo vietano -  disse Eyiko, facendo scoppiare una risata del tutto malefica da parte del biondo – vietarlo non serve a niente, quelli li ce l’hanno nel sangue, possiamo starcene qui a fare i bravi fratellini quanto vogliamo, ma c’è una sostanziale differenza tra noi e loro :  NOI  non ci sogniamo neanche lontanamente di bere del sangue,  di uccidere o ferire per puro divertimento e piacere, mentre LORO  sono persino peggio di questi vampiretti , perché lo fanno per puro gusto senza nemmeno un motivo di sopravvivenza, arrivando persino ad ammazzarsi  in preda all’euforia della loro natura … Sono DEMONI …  Questa è la realtà!  Questa scuola può farci convivere, ma troppe barriere sono  inattaccabili e c’è troppa differenza tra le due discendenze, anche se in pochi lo ammettono apertamente … - concluse Jean zittendo tutti, perché purtroppo consapevoli della veridicità di quelle ciniche ma realistiche parole … [dal capitolo 13] *
Genere: Generale, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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[Horizon College – Libreria sede – ore 14, 00 – Cristel]




 
 
 
 
La libreria dell’Horizon era un luogo del tutto magico  ed elegante, si estendeva per tutti i sotterranei e gli si poteva accedere tramite una scala larga a chiocciola situata in una stanzetta accanto alla segreteria.
 Essa aveva un bel pavimento a mattonelle color marmo chiaro e su alcune di esse vi erano incise a caratteri dorati  le frasi ed i pensieri più belli ed ammirevoli d’autori e artisti mondiali, mentre il soffitto era completamente affrescato con riproduzioni dei più famosi quadri come la monna lisa, i girasoli di Van Gogh, le ninfee di Monet ed altri ancora, con una grande rosa dei venti al centro della grande libreria  li dove tutti gli enormi scaffali in legno scuro e pieni di libri formavano una specie di cerchio su cui tutti i corridoi stretti confluivano.
C’erano infiniti settori sia umani che immortali: dai libri sulla Scienza, Informatica e Tecnologia a quelli Storici, Artistici e Culturali, altri ancora sull’Occulto, Miti e Leggende per non contare gl’altri infiniti romanzi che andavano a  toccare ogni genere esistente e le file di enciclopedie perfette e dettagliate.
Ogni settore aveva un proprio angolo lettura con cuscini e divanetti, in uno di essi il più piccolo ed appartato se ne stava Cristel, l’angelo era seduto su una poltroncina rossa e teneva in mano: Tempted – La Casa della Notte, l’ultimo di  una serie sui vampiri, una delle tante saghe che aveva letto in quell’ora. 
Cristel sospirò chiudendo il romanzo  appoggiandolo  piano sul tavolino in vetro scuro davanti a lei, erano tre ore che era chiusa in quella meravigliosa biblioteca appena scoperta, ed in quel tempo aveva letto di tutto a partire dei libri che spiegavano la società umana ( anche etici a morali ) a quelli su quella immortale ( seppur non ne avesse trovati di interessanti e profondi sugl’angeli o la distinzione delle razze, visto che ogni volume affrontava gl’argomenti solo superficialmente), poi la sua improvvisa passione ritrovata l’aveva portata ai romanzi e li ne aveva letti infiniti tra cui il Signore degli Anelli di Tolkien ( che l’aveva rapita con le descrizioni dettagliate ) , Cronache- Leggende – Guerre del Mondo Emerso ( grazie a cui si era affeziona al personaggio di Nihal e del suo carattere forte e ribelle)  ed altri molti ancora. Poi era arrivata agl’Urban Fantasy con la saga di Twilight, Fallen, Shiver, Beastly, Eternity,  ( ecc..)   ed infine Marked ed i suoi continui.
Insomma la mora  in quelle ore s’era ammazzata di lettura, ma ammazzata non era la parola giusta perché essendo una caduta la sua era una lettura fotografica ed istantanea,  tuttavia le bastava un solo sguardo per riuscire e a cogliere tutti gli aspetti più profondi e celati dietro alle pagine leggere ed emozionanti dei libri che leggeva.
 
L’angelo  si portò una  ciocca di capelli bruni dietro l’orecchio mentre i pensieri che con la lettura aveva cercato di sopprimere le tornavano alla mente e con essi le brutte ombre che le avevano oscurato la mattinata:
 
Per prima cosa, dopo essersi svegliata ( con due enormi occhiate per il brutto sogno che le aveva riempito la testa di domande e dubbi) ed aver fatto colazione con le sue due coinquiline che l’avevano assillata con innumerevoli  domande riguardanti la notte passata ( che aveva sviato con risposte fugaci e vaghe, perché in prima persona non voleva affrontare l’argomento quasi-bacio-con-Lake ) era andata a lezione come se niente fosse.  Per peggiorare il tutto si trattava di Sabato ed aveva 2 ore di Introduzione alla forza vitale, così aveva passato le prime due ore di mattinata 1 - con un Lake praticamente inesistente, ovvero che le aveva rifilato un volume di tremila e passa pagine sulla Forza Vitale e s’era dileguato a leggere per conto suo dietro alla scrivania come uno stralunato immortale insonne ( viste le occhiaie che quella mattina sembravano ancora più marcate e pesanti ) senza rivolgerle il minimo sguardo ( almeno che lei se ne fosse accorta  …); e due con un perenne calore nel cuore che sembrava esploderle dentro appena osava posare gl’occhi su quell’immortale  bellissimo ma con  un’espressione indifferente che  le faceva ammontare un’ insensata rabbia per il fatto che probabilmente per lui davvero non era stato niente.
Per il resto la mattinata scolastica era passata in fretta con solo un’ ora di Aritmetica Avanzata ( che aveva scoperto non piacerle per niente forse perché troppo fredda,  logica e piena di quesiti).
 
 
Cristel accavallò le lunghe gambe incrociando le braccia sul bracciale della poltrona appoggiandoci sopra il viso dalla pelle ambrata e radiosa come illuminata da un perenne raggio di sole,  sbuffò per la massa di pensieri che le attraversava la testa, anche se in realtà erano solo tre le domande che l’assillavano: 1*  Era davvero Lake il bambino del sogno? 2*  Per quale motivo ieri notte aveva tentato di baciarla ? e 3* La compressa o pasticca che aveva trovato sulla panchina era la sua?  
L’angelo sospirò, effettivamente quelli erano i quesiti principali ma sotto di essi ve n’erano altri mille,  comunque  era meglio chiarire con se stessa perché era consapevole che se non l’avesse fatto la testa le sarebbe scoppiata:
 
Per quanto riguardava la prima domanda Cristel la risposta la sapeva perfettamente: Si Lake era quel bambino, quegl’occhi argentei erano troppo malinconici e profondi per appartenere ad altri ed i capelli corvini dai riflessi blu notte erano i suoi, senza contare quella sensazione assoluta di legame che l’aveva spinta a consolarlo e andargli vicino seppur si trattasse solo di un sogno.  Comunque anche se questa domanda era stata risposta c’e ne erano altre legate a quell’incubo … Perché ho sognato Lake? …  Cos’è successo nell’istante in cui il sogno s’è offuscato?   … ecc … E per quelle avrebbe potuto ragionarci anche per tutto il pomeriggio, ma sarebbero rimaste solo ipotesi. In conclusione Il problema sogno era irrisolvibile e qualcosa le diceva che l’avrebbe perseguitata ancora.
 
Subito dopo c’era il numero 2 probabilmente il più complesso e snervante che per chiarirlo aveva letto infiniti libri romantici e psicologici, ma che purtroppo non avevano fatto altro che aumentarle i dubbi e la confusione: quella notte passata con Lake era stata piacevole, anzi piacevole non bastava perché se davvero non voleva mentirsi avrebbe dovuto descriverla come emozionante einaspettatamente bella . Da quelle poche ore passate con lui Cristel aveva capito che il senso di legame che avvertiva era così intenso da mandarla in confusione appena Lake la guardava con quegl’occhi profondi e tristi  o  le rivolgeva la parola con quella voce strafottente e disperata. In poche parole Lake le interessava e parecchio, anche se mai l’avrebbe ammesso davanti a lui il moro aveva un modo bellissimo e sconvolgente d’attrarla, gli bastava un tocco per mandarle brividi roventi per il corpo ed uno sguardo per catturarla e non lasciarla andare, per farle volere di non andare …
Cristel sospirò … La cosa non aveva senso, non ne aveva … Quale libro poteva spiegarle perché un ragazzo conosciuto da solo un giorno le aveva riempito la testa, facendola innamorare …  ? Innamorare … Tra tutti i romanzi letti c’erano infinite versioni di come una ragazza si innamorava, c’era chi si innamora dopo un amicizia durata anni, oppure chi è destinato ad innamorarsi ed altri parecchi modi ancora; ma l’angelo non capiva, forse aveva avuto colpo di fulmine? Mah la cosa le sembrava ugualmente strana e forse troppo profonda per trattarsi di un colpo di fulmine, insomma non riusciva a capire era totalmente confusa … Perciò decise di risolvere la numero 2 quando avrebbe avuto più chiarezza e “materiale su cui lavorare” ovvero avrebbe dovuto rincontrare Lake e parlargli … anche se non aveva idea di come sarebbe andato a finire un possibile colloquio …
 
Infine la numero 3: che aveva come protagonista la pasticca bianca che aveva trovato vicino la panchina dove la notte prima aveva trovato Lake  in preda al dolore …  
Quella mattina all’intervallo dopo che avevano comunicato che il pomeriggio del Sabato era stato tolto per un cambiamento istantaneo dell’orario scolastico da parte della direzione,  Cristel aveva deciso di fare un salto da Enea per salutarlo, ma una volta passata per il vialetto che portava alle stalle s’era lasciata condurre dalla curiosità andando dove la notte prima aveva incontrato Lake, solo che una volta arrivata li la sua attenzione era stata attirata da un inusuale puntino bianco che tra gli scuri aghi di pino secchi risaltava ancora di più.
Sorpresa l’aveva raccolto e subito capito che si trattava d’un medicinale non autorizzato vista la sigla inusuale XB 23478 che inoltre stranamente non conosceva, ma quando una folata di vento le aveva fatto arrivare l’odore dell’oggettino al naso  ovvero un orrendo tanfo da antibiotico aveva distintamente sentito il profumo di Lake, non era proprio un profumo ben distinto ma un aroma selvaggio e forte che le era rimasto nella memoria fin da quando quella mattina se ne era trovata avvolta e Chora le aveva detto che Lake l’aveva portata in braccio fino al dormitorio. 
Così anche per questo terzo dubbio aveva deciso d’andare in biblioteca a vedere se riusciva a rispondersi e purtroppo una spiegazione in tutti quei libri  l’aveva trovata: droga, quella che aveva scoperto essere uno stupido ed insensato allucinogeno umano in grado di uccidere i neuroni di una persona al primo uso provocandole danni perenni nel tempo e persino peggiori della morte, cioè  un materiale con cui avrebbe del tutto preferito mai avere a che fare perché le sembrava anzi no era del tutto immorale, insensato e stupido.
 A primo impatto le era sembrato del tutto inconcepibile  che Lake ne facesse uso perché alla fine aveva un fisico perfetto muscoloso ed affusolato, un portamento di chi non ha paura di niente e nessuno, ma la consapevolezza che fosse una maschera l’aveva già sfiorata parecchie volte e viste le occhiaie profonde e soprattutto il suo stato di dolore in cui l’aveva trovato quella notte (sintomo che aveva detto manifestarsi dopo l’uso)  l’ipotesi che davvero si facesse iniziava a prendere consistenza.
 
 
 
Cristel si tirò a sedere sbuffando portandosi una mano alla testa, era stressante enormemente stressante Lake le aveva completamente riempito la testa, ma  se davvero voleva venire a capo di tutte quelle questioni la cosa da fare era solo una: parlare con lui , anche se la considerava una bambina,  forse neanche la prendeva sul serio e la conosceva da solo un giorno , lei sarebbe andata a parlargli .
Lake avrebbe capito che Cristel non era un’idiota che del mondo non sa niente e se fino ad ora il fatto dell’essere caduta sulla terra l’aveva condizionata e fatta traballare come un foglia che si lascia portare dove vuole il vento senza potersi opporre, ora  era il momento di riprendersi e dimostrare il vero carattere di un angelo perché alla fine è questo quello che era ed è  senza che l’essere caduta o no  importasse.
 
 
 
 
 
 
[Horizon College – Dormitorio Ovest 14,10- Lake]
 
 
 
 
La camera numero sei era totalmente immersa nella penombra, la poca e flebile  luce che ne illuminava l’interno era quella che con fatica riusciva a passare tra le piccole e strette fessure delle persiane scure, rigorosamente calate sulle grandi vetrate della porta finestra.
Lake era seduto sul letto: i gomiti sulle gambe ripiegate e leggermente aperte,  la testa appoggiata stancamente al muro, i bei capelli corvini spettinati, due occhiaie profonde ad evidenziargli il chiarore argenteo delle iridi stanche.
 
 Lake era solo, come sempre era stato fino a far della solitudine una specie di casa in cui riusciva addirittura a sentire della famigliarità con essa ed il buio che lo circondava.
 
Persefone era andata a correre libera per i boschi come amava fare e lui d’uscire quel pomeriggio non ne aveva minimamente voglia, perché già gli sarebbe toccato andare a quella pallosa ed  inutile riunione per i custodi del College il giorno dopo, cosa che l’unica volta che c’era andato aveva passato tre ore a pensare per i fatti suoi, senza preoccuparsi minimamente di seguire i soliti discorsi etici sulla protezione del college, della professionalità da mantenere ecc …  Professionalità: parola con cui era del tutto certo, d’aver assolutamente niente a che fare.
 
 
* Cristel …*
 
Lake sorrise amaro, mentre si passava una mano tra le ciocche scure , Cristel … L’angioletto lo stava facendo impazzire, ormai erano parecchie ore che ragionava su di lei e sul perché si sentisse così attratto da una ragazza appena conosciuta, bellissima ed intelligente certo,  ma appena conosciuta … E la cosa lo infastidiva perché se c’era una cosa che Lake odiava oltre se stesso era il fatto di non aver risposte, di pensare più volte ad uno stesso problema senza venirne a capo e Cristel in questo momento era un problema.
Quella ragazza letteralmente arrivata dal cielo ( perciò un angelo caduto in carne ed ossa), l’aveva colpito dal primo sguardo e da li era stata un’attrazione unica, che aveva portato l’immortale a diminuire le distanze, ad iniziare ad abbandonare le difese e per la prima volta pure la sua falsità, fino ad arrivare a quel  quasi bacio  a cui s’era lasciato andare trasportato da quelle strane ed insensate emozioni che lei gli scatenava dentro, facendogli rischiare  di perdere il controllo e ferirla
 
Perché quell’inferno  rovente che lei gli accendeva dentro con anche solo uno sguardo era una cosa che mai aveva provato e perciò lo spaventava ed eccitava allo stesso tempo  … Non che Lake fosse un novellino alle prime armi, anzi di storie ne aveva avute e di ragazze ne aveva passate, ma si era solo trattato di qualche cedimento alla voglia di piacere, che sempre lo portava a far esclusivamente sesso con sconosciute che gli sbavavano dietro per  il fisico perfetto,  l’aria dannata ed ancora il fisico perfetto; per poi svegliarsi alla mattina da sole nel letto ed estremamente confuse andandolo a cercare per l’”esperienza da togliere il fiato” passata, ricevendo alla fine uno sguardo così gelido e indifferente da parte del moro da annientare ogni speranza  in qualcosa in più.
 
 
Lake lanciò uno sguardo all’orologio rosso da parete:  14,20  era ora di prendere quelle schifo di compresse, scocciato tirò fuori dalla tasca dei Jeans la scatoletta  nera lucida e senza badare troppo al numero di compresse che s’era prefisso d’ingoiare al giorno ( non più di due)  se ne rovescio quattro in bocca portando la testa leggermente all’indietro,  mentre con la bocca semichiusa le avvertiva  sciogliersi sul palato scendendogli sotto forma di un liquido rovente ( peggio d’un alcolico)  giù per la gola incendiandola.
Si pulì le labbra con un braccio, prima d’abbassare la testa trattenendo il respiro liberando la mente ormai pronto per esperienza a quello che da li a qualche minuto sarebbe successo:
 
Il dolore lo prese allo stomaco quasi subito facendolo gemere e piegare su se stesso, mentre con i denti si feriva il labbro facendolo sanguinare, ma non fece in tempo a prendere fiato che uno spasmo lo investì in pieno facendogli inarcare dolorosamente la schiena obbligandolo a stendersi sul materasso,  il moro tremava dallo sforzo per non urlare,  mentre dentro di se iniziava a percepire i muscoli incendiarsi, poi una fitta allo stomaco lo fece ripiegare su se stesso e gemere, così si ficcò  le unghie nel braccio facendolo sanguinare per distrarsi con un dolore più sopportabile.
 
Dopo alcuni interminabili minuti il male s’alleviò ed il moro ancora tremante fece un profondo sospiro di sollievo rilassando i muscoli per poi riprendere ad ansimare con fatica,  passati alcuni secondi si girò affondando il viso nel cuscino bianco  respirando affannosamente, mentre roventi gocce scarlatte gli scendevano dai graffi sul braccio sporcando le lenzuola prima candide …
 
Era l’inferno, anche se queste compresse non erano droga, ma una specie di Antidoto anti crisi, riuscivano comunque a stenderlo, perché nel momento in cui le ingeriva: per alcuni minuti provava lo stesso dolore delle crisi, solo che durava meno ed almeno  non rischiava di completarla … diventando  quel demone del cazzo … E visto che la medicina liquida la poteva usare solo in casi estremi, avrebbe dovuto sopportare l’agonia delle pastiglie ancora per qualche giorno,  perlomeno finchè sarebbero durate ...
 
Lake sospirò sorridendo amaro tirandosi in piedi, aveva bisogno di rilassarsi se no questa volta davvero ci sarebbe ricaduto …
 
 
 
[Horizon College- sede ore 15,00- Cristel/Lake ]
 
 
 
I lunghi e leggermente ondulati capelli bruni le sfrusciavano leggeri contro la  stoffa della giacchetta viola della divisa, risplendendo di mille riflessi chiari color caramello e le lunghe e perfette gambe ricoperte dalle semplici calze collant nere si toccavano appena tra un passo e l’altro, sotto la gonna corta della divisa che le arrivava a qualche centimetro dalle ginocchia proporzionate.
 
Cristel raggiunse l’atrio e camminando elegante e decisa  raggiunse la segreteria entrando dalla porta trasparente: si trattava di una saletta semplice seppur rigorosamente elegante,  il pavimento era in marmo bianco ricoperto da un tappeto persiano, il soffitto era semplice ma da esso pendeva un mini lampadario in vetro di murano che dava alla stanza un tocco del tutto troppo elegante per una segreteria, su un lato si trovava il bancone in legno massiccio dietro a cui sedeva la signorina Allison segretaria del direttore.
 
L’angelo si avvicinò appoggiandosi al banco – Scusi dovrei consegnare un oggetto a Lake Tolbert, mi potrebbe dire dove si trova ?-  chiese,  consapevole che lei lo sapesse visto le molteplici videocamere che si divertiva a guardare con il suo computer, videocamere che dovevano essere di sicurezza, ma Chora le aveva spiegato essere solo delle spie per farsi gl’affari degli studenti, anche se per fortuna non ce n’erano nelle camere private.
- Sala prove,  secondo piano – si limitò a risponderle senza alzare lo sguardo, - grazie – mormorò Cristel uscendo veloce dalla segreteria imboccando le belle scale chiare salendo i gradini due a due per esser più svelta.
 
 
In pochi minuti raggiunse il secondo piano e ne imboccò il corridoio, non ci fu bisogno di leggere le targhette sulle porte per capire quale fosse, visto che già dalle scale si poteva chiaramente sentire una melodia suonata al pianoforte, ondeggiare nell’aria, musica che proveniva  persuasiva dalla terza porta a destra.
 L’angelo sorrise … Quella musica le suonava limpida ed armoniosa nell’anima, ma soprattutto così bella da non poter essere ignorata, così si avvicinò lenta beandosi di quelle note, note che stranamente le suonavano famigliari * Alexandre Desplat  *
(http://www.youtube.com/watch?v=70LBAWhyNmM&feature=related)
le suggerì la sua mente leggendone il ritmo armonioso e perfetto, la mora s’appoggiò alla porta chiudendo gl’occhi , mentre nella sua mente si vedeva danzare al ritmo di quella sonata.
 
 
…!
 
Scattò in avanti appena in tempo per non cadere all’indietro, mentre la porta alle sue spalle veniva praticamente spalancata, per fortuna aveva equilibrio così trovò subito una posizione normale girandosi seppur con sorpresa non trovò nessuno davanti all’uscio ( accidenti l’aveva aperta da sola appoggiandosi alla maniglia … che figuraccia …) …
 
 – Hai intenzione di stare li ancora per molto? – le chiese una voce strafottosamente divertita, mentre la melodia continuava , Cristel sbuffò * Stupido Lake!*  lo identificò immediatamente, entrando leggera nell’aula chiudendo  piano la porta  per non disturbarlo mentre suonava, girandosi rimase enormemente stupita dalla bellezza di quella sala: era piccola ed accogliente il pavimento non era ricoperto dalla moquette, ma era in marmo bianco  con sopra un tappeto rosso scuro leggermente soffice,  il soffitto era alto e candido piuttosto semplice se non ci fosse stato quel lampadario in vetro nero ad illuminare l’ambiente, le pareti erano di un chiaro color crema con alcune colonne disegnate e davano un tocco luminoso alla stanza, assieme alla grande portafinestra che dava su un balcone esterno in pietra ( che occupava quasi del tutto il muro) . Su un lato ci stava un grande pianoforte bianco e sull’altro due divanetti neri con alcune poltroncine soffici, intorno alle quali c’erano alcuni leggii porta spartiti in ferro scuro.
 
Lake stava suonando e non sembrava per niente  turbato dalla presenza dell’angelo, le lunghe dita da pianista sfioravano i tasti con una maestria invidiabile mentre  la luce che entrava dalle grandi vetrate lo illuminava dando riflessi blu notte ai suoi capelli corvini, facendo risplendere gl’occhi argentei e conferendo alla sua forma un aspetto ancora più imponente e perfetto.
 
Cristel si sedette su un divanetto accavallando le lunghe gambe chiudendo gl’occhi ascoltando rapita la musica, una volta capito che il moro avrebbe finito la sua canzone prima d’ascoltarla ed a lei non dispiaceva affatto perché doveva riconoscere che Lake suonava perfettamente come se la musica ce l’avesse dentro.
 
 
***
 
 
All’improvviso la melodia terminò e Cristel avvertì quei malinconici e profondi occhi argentei fissarla,
 - Perché sei qui angioletto? – le chiese Lake alzandosi dallo sgabello, facendo tremare la ragazza per la bellezza statuaria  accentuata da quella  luce chiara che gli illuminava i profili, continuando a dargli una strana aura irreale ed affascinante.
 
 - Devo parlarti – si limitò a rispondere aspettando che lui la raggiungesse ,  - dimmi – la incitò calmo  ed indifferente, sedendosi del tutto scazzato sul divanetto davanti a lei, - Oggi mentre andavo alle stalle sono passata per il vialetto nel parco ed ho trovato questa sulla panchina su cui la scorsa notte ti ho trovato – si limitò a spiegare senza arrampicarsi inutilmente sugli specchi, tirando fuori dalla tasca della gonna la compressa bianca tenendola sul palmo della mano,  - è tua? – chiese alzando lo sguardo su di lui per vedere la sua  reazione  notando che l’espressione di Lake anche se equilibrata e calma le appariva una maschera più che mai e l’ombra scura che gli attraversava lo sguardo chiaro la diceva lunga sul fatto che il moro fosse indifferente alla situazione.
 - Si perché? – le rispose lui sincero senza riuscire a mentire a quelle iridi dorate che sembravano scrutarlo nell’anima, - è droga? – chiese ancora Cristel la voce piatta e decisa inchiodandolo con lo sguardo, desiderosa di una risposta definitiva , - una specie – si limitò a risponderle Lake, mantenendo il contatto visivo, seppur  gli costasse uno sforzo notevole  visto che per la prima volta si trovava a dare risposte sincere su un argomento che mai aveva affrontato con qualcuno …
- “Una specie” … - ripetè Cristel abbassando lo sguardo aprendosi in un sorriso amaro che riuscì a stupire il ragazzo, –  e se posso saperlo perché mai un immortale dovrebbe prendere questa roba? -  richiese con tono rigorosamente piatto, seppur un triste accenno d’  ironia si potesse percepire chiaramente nella voce cristallina e profonda, -  Dimmelo tu angioletto anche se non penso che tu possa capirlo – la incitò  Lake,  la voce per la prima volta leggermente alta, pur rimanendo gelida e  strafottente, – Non so forse perché la vita che si ha vissuto è stata proprio uno schifo, ma non credo che ciò basti per  farsi questo – gli rispose leggermente adirata l’angelo,  stringendo la compressa nella mano quasi a romperla anche se lo sguardo leggermente cupo e serio del moro l’avrebbe dovuta dissuadere dal continuare, ma stranamente fin da quando l’aveva conosciuto Lake non la spaventava.
 
Un sorriso enormemente strafottente ed ironico comparve sul volto del moro che si passò calmo una mano tra le ciocche scure – sai cosa penso angioletto? Che tu non abbia idea di come ci si senta quando tutto ciò in cui credi va a puttane e le persone a te più vicine muoia ..  (!) ti abbandonano lasciandoti  solo come un cane – le disse secco Lake lo sguardo gelido più che mai e i pugni stretti seppur la voce suonasse strafottente come se non gl’importasse nulla di quello che aveva detto , - Non mi sembra che tua sia solo – rispose Cristel alzandosi, la voce così profonda e possente da sembrare  no essere  quella di un angelo, -  e non penso che questa ti serva – concluse appoggiandogli sulla mano la pasticca chiara prima d’iniziare ad avviarsi verso la porta decisa e bella quanto un’ imperatrice, ma Lake in qualche modo s’era sentito colpito da quelle frasi schiette e diverse dal suo pensiero, così scatto in piedi a sua volta e prese la mora per i polsi inchiodandola al muro restando ad una spanna dal suo viso, stupendosi nel vedere che la ragazza non mostrava paura o timore, ma lo fissava con un’intensità tale che ancora gli fece capire che lei non era una immortale comune, ma un angelo caduto in tutta la sua potenza e forza; anche se forse ancora allo stato di cucciolo di leone.
 
La mora era attraversata dai brividi, gli stessi che la scorse notte l’avevano sottomessa, ma ora avrebbe sostenuto il suo sguardo ed anche la situazione, - non ho paura di te Lake – rispose decisa al suo sguardo, fissandolo nelle iridi argentee che in quel momento  sembravano così malinconiche e disperate da distruggerla, - come potresti, sei un angelo caduto Cristel tu non sai niente della merda di questo mondo - * della merda che c’è in me * disse e pensò  il ragazzo senza avere il coraggio di abbandonare del tutto le difese o  forse l’orgoglio, - si hai ragione, io per te non sono altro che una bambina vero? Che non sa niente del lato oscuro di questo posto e  forse che c’è in te. Ma un bel po’ di merda m’è già voltata addosso quando sono caduta ed ho perso le ali, la possibilità di volare senza un  motivo che mi ricordi, quando mi sono trovata in un mondo totalmente diverso da quello in cui ero cresciuta,  senza conoscere nessuno ed infine quando ho visto i miei ricordi venir cancellati lasciandomi senza un’ identità e con un carattere che non so nemmeno da che parte sia saltato fuori, ma che in qualche modo m’appartiene – esclamò adirata Cristel facendo indietreggiare Lake che le aveva lasciato i polsi alle parole “forse che c’è in te “
– perciò non dirmi che io del male non so niente perché se non l’hai notato sono un angelo caduto – concluse con uno sguardo deciso e possente enfatizzando gelidamente  il caduto perché lui capisse, Lake era con la schiena contro il vetro della finestra lo sguardo così confuso e serio  da non sembrare nemmeno l’immortale strafottente di poco prima,  come se l’angelo gli avesse sbattuto in faccia la sua realtà con una violenza tale che per la prima volta l’aveva fatto arretrare, Cristel l’aveva fatto arretrare
Il ragazzo si riscosse, anche se lei era così tanto decisa da sembrargli imbattibile come Olamide stessa, lui era sempre lui e non si sarebbe fatto vincere da uno sguardo dorato, anche se dalla sua aveva tutta la forza della sincerità.
 
- Pensi di conoscermi Cristel? – chiese con voce tagliente afferrandole le spalle, con una voce che voleva ferire e che ferì Cristel come una pugnalata al cuore, - io non credo , mi conosci da solo un giorno e già mi sputi addosso giudizi, beh svegliati io non sono un idiota e tu non mi conosci da una vita – concluse gelido lasciandola ,mentre dentro di se si sentiva male come se dicendo quelle parole (che una parte di lui gli urlava essere false)  oltre che far del male a lei avesse ferito anche se stesso.
 
 
L’angelo rimase per qualche istante immobile poi alzò lo sguardo sull’immortale gli occhi dorati che brillavano di una luce così potente da farlo tremare, sul viso un espressione di tristezza mista a rabbia che la fece sembrare una bellissima dea profondamente vendicativa e irosa, e Lake non si sarebbe stupito se avesse visto comparirle due immense ali bianche sulla schiena. Poi  Cristel fece un semplice cenno con la mano e un raggio luminoso di Spirito colpì Lake in pieno,  buttandolo con forza contro la parete opposta, per poi tornare a lei  formandole  una specie di mezzaluna splendente intorno alle braccia, l’immortale sbatté contro il muro ma non si fece male e cadde in piedi capendo che in qualche modo l’angelo s’era trattenuta e lui ne aveva passate troppe per farsi atterrare.
Così notevolmente adirato per il colpo alzò lo sguardo intenzionato a sistemare subito la faccenda, ma rimase sconcertato alla visione che i suoi occhi gli mostravano:
Cristel era davanti a lui era caduta a terra e tremava leggermente una mano alla testa, mentre con l’altra  richiamava il suo elemento facendolo scomparire …
Era fragile ed in quel momento davvero gli sembrava una bambina estremamente spaventata …ma non dalla realtà, da se stessa
 
A quel pensiero Lake tornò subito calmo (ringraziando le compresse e l’incantesimo del direttore che gl’aveva tolto i poteri)  e la raggiunse sedendosi sul freddo pavimento da parte a lei   - Perdonami ho esagerato – le disse stringendola titubante, visto che non era  per niente abituato a consolare una persona essendo sempre il colpevole, anche se con lei era come se fosse il suo istinto migliore a comandarlo e quel bisogno insensato di proteggerla e starle vicino.
 Cristel si lasciò circondare da quelle braccia calde e forti ancora tremante appoggiando la testa sul petto del moro – Lake scusa, ho perso il controllo mi dispiace – disse la voce così colpevole ed incrinata dal rimorso che il moro per un attimo rivide se stesso, - va tutto bene, stai calma io sto bene – la tranquillizzò, mentre con una mano le accarezzava i lunghi e stupendi capelli bruni beandosi del loro profumo di rosa e vaniglia e della presenza della ragazza tra le sue braccia, mentre un profondo desiderio iniziava a soggiogarlo.
 
– Scusami ma non penso di meritarmi il tuo abbraccio – sbottò Cristel spingendo Lake  indietro per sottrarsi alla presa , * l’ho attaccato, merda l’ho attaccato ho perso il controllo come un’idiota * continuava a  ripetersi nella mente sentendosi colpevole ;  il moro la fissò sorpreso per poi ristringerla contro di se con maggior sicurezza consapevole più di chiunque altro di quanto lei avesse bisogno di qualcuno che le stesse vicino e lui non l’avrebbe lasciata sola ad auto accusarsi per una sciocchezza del genere, non poteva abbandonarla , sembrava così fragile
 
 - Lake lasciami – sussurrò ancora l’angelo per niente convinta, mentre cercava in tutti i modi di trattenere quelle stupide lacrime gelide che le iniziavano ad inumidire gl’occhi ma per fortuna grazie all’orgoglio personale  non scesero, - va tutto bene – gli disse lui deciso all’orecchio e lei si calmò abbandonandosi contro il suo petto forte, ascoltando i battiti imponenti di quel cuore che sentiva di desiderare con tutta se stessa, mentre lui le accarezzava la schiena facendola rabbrividire di quel calore che solo Lake riusciva a darle.
 
Lake … Lake … Lake
 
Il moro la scostò da se tanto per guardarla negl’occhi, stupendosi che non avesse versato nemmeno una lacrima, spostandole una ciocca bruna dal viso  vedendo che i suoi bei occhi dorati fissavano a terra come a non osare guardarlo, pensava che l’avrebbe punita?  Quel pensiero lo spaventò facendolo rabbrividire, così con una mano alzò il viso di Cristel verso di lui per far si che i loro occhi s’ incontrassero 
- Ho esagerato Cristel, hai ragione sulla droga ed io stesso mi faccio schifo ad esserne dipendente perciò scusa, tu non hai fatto niente di sbagliato – le confessò Lake con voce malinconica,  perché alla fine anche se quella pasticca era un’Anticrisi, lui ne era comunque assuefatto e prima che arrivasse all’Horizon era un tossico e forse ancora adesso si sentiva tale, - Ti prego smettila di auto punirti, quando sono stata io a sbagliare, il fatto che tu ti faccia schifo davvero non riesco a sopportarlo – sbottò la ragazza fissandolo negl’occhi che ora la guardavano così malinconici e sorpresi da farle male, poi  Lake le sorrise e per la prima volta era un sorriso sincero che la face tremare  nel vedere quanto rendesse la bellezza del moro ancora maggiore e mozzafiato, - sei proprio speciale tu – disse l’immortale accarezzandole dolce una guancia  - sai che mi devi un bacio? –  le chiese con una voce talmente sensuale da farla  sussultare di desiderio, mentre lui le prendeva il viso dolcemente avvicinandola a se
* Lake … che cosa provi davvero  per me? * continuava a ripetersi nella mente  in preda ad emozioni che la incendiavano nell’anima
 
 
BIP!
 
L’angelo sussultò scostandosi un istante prima che le labbra di Lake la toccassero, facendo trattenere uno sbuffo  scocciato all’immortale per il secondo bacio andato a vuoto , visto che non c’era minimamente abituato ad aver delle interruzioni, ma soprattutto iniziava a non sopportare l’idea di non aver ancora rubato un bacio alla mora.
 
 
- Ciao Chora! – esclamò sorpresa Cristel , una volta schiacciato il tasto risposta
- Cristel! Alleluia ti ho chiamato almeno cinque volte! Sta mattina non hai risposto alle domande perciò aspettati un interrogatorio all’ultimo sangue adesso! Ti aspettiamo in camera non cercare di svignartela!! A P.S mangiamo in camera, siamo riuscite ad  avere delle pizze deliziose da una città giù a valle, sai giri illegali all’Horizon ahah! Ciau e sbrigati a venire!! –concluse Chora enormemente allegra ed energica
- Ok – riuscì a solo a rispondere Cristel  prima che la Bionda riattaccasse senza darle il tempo di ripensarci o altro, la mora rimise il cellulare in tasca sospirando consapevole che le ragazze sarebbero riuscite a farle sputare fuori tutta la verità, ma avrebbe cercato lo stesso di resistere.
 
- era la tua coinquilina? – le chiese Lake che ancora le sedeva davanti una mano tra le ciocche corvine ,  - oh si è meglio che vada – rispose l’angelo alzandosi ed avviandosi in fretta alla porta,  resistendo per non arrossire al flash-Back del secondo bacio saltato ( secondo!!) ,ma Lake si alzò altrettanto velocemente afferrandole  il polso facendola girare e per l’ennesima volta scontrare contro il suo petto perfetto e muscoloso – Prima che tu esca posso pretendere un bacio ? – le chiese con  voce strafottente  e tanto di sorrisetto da super figo, che la fece “ leggermente “ adirare – Lake ma tu vuoi solo baciarmi tanto per aggiungere un'altra ragazza alla tua lista o che altro?  No sai perché mi sembri parecchio confuso a riguardo e …!–
 
 
Tutto in quell’istante s’intrise dei colori caldi ed infuocati del tramonto,  che si scagliava imponente nel cielo al di là delle grandi vetrate:  la stanza, il pianoforte, le pareti e loroloro che si univano come il giorno e la notte nel crepuscolo che  sembrava abbracciarli …
Cristel aveva tenuto  gl’occhi spalancati e la posizione pietrificata come una ragazzina spaventata e sorpresa per qualche minuto,  appena aveva sentito Lake cingerla e baciarla così velocemente da farlo sembrare un predatore elegante e deciso, per poi lasciarsi andare a quelle labbra cosi inaspettatamente dolci, chiudendo gl’occhi, mentre con una mano andava ad accarezzare le ciocche corvine e morbide del moro, come a volerlo tenere li assieme a lei per paura che da un momento all’altro potesse svanire e con l’altra si appoggiava al suo petto possente lì dove sentiva battere il suo cuore come a volergli leggere l’anima,  mentre il calore delle sue labbra la incendiava.
Lake cingeva con un braccio Cristel tenendola stretta contro il suo  petto così da sentire il suo cuore  sincero e chiaro battere a fianco del suo colmo di segreti ed ombre, l’altra mano tra i suoi capelli mossi e bruni così soffici e scintillanti sotto quella luce calda, mentre con il pollice le accarezzava la guancia, le sue labbra roventi e passionali per la prima volta unite in un bacio dolce e sincero su quelle morbide e perfette dell’angelo … e  per una volta Lake non pensò a quegl’infidi segreti, che come ombre gelide minacciavano la dolcezza di quel bacio, si limitò a chiudere gl’occhi come un ragazzino inesperto godendosi il sapore di vaniglia di Cristel stringendola contro il suo petto per sentila ancora più vicina,  perché la sua presenza così candida, sentiva che per davvero avrebbe potuto illuminare quel buio gelido che si portava dentro. 
Cristel si trattene dal gemere di piacere quando senti le labbra del moro far una leggera pressione sulle sue per poter approfondire quel suo primo bacio, così strinse leggermente le sue ciocche corvine e soffici tra le dita sottili,  mentre sentiva la lingua calda di Lake accarezzare la sua in un contatto così  dolce e leggero che si stupì potesse appartenere a quel Lake gelido e strafottente che aveva conosciuto la prima volta, ma talmente bello e profondo da farla risplendere dentro …
 
Lake … voglio sentirlo … Cos’è per te questo bacio?
Cosa sono ioper te?
 
 
 
 
- Lake!! –una voce femminile  troppo alta e squillante  invase la profondità del momento disturbandolo come fosse una pietra pesante lanciata sulla superficie calma d’un lago. 
Cristel sorpresa si scosto molto a malincuore dall’abbraccio e dalle calde labbra del moro, girandosi verso la provenienza del richiamo, trattenendosi solo per orgoglio dal non sbarrare gl’occhi: Bryanna Lee se ne stava in piedi sulla porta, in viso un’espressione di rabbia e stupore assoluta le strane iridi bicolore continuavano a passare da Lake a Cristel accrescendo con ogni sguardo la sua ira.
 
– Bryanna – disse Lake con una voce così  scocciata e gelida, che l’angelo riuscì a percepire chiaramente un sussulto d’offesa da parte della Bionda, che si scostò adirata una ciocca di capelli chiari dal viso,
-che diavolo stai facendo?!- la voce ancora più alta della immortale fece arretrare d’un passo l’angelo che resistette per non tapparsi le orecchie * Perché Lake non risponde?* si chiese iniziando ad agitarsi, - Sei proprio una puttanella, rubare così il ragazzo d’un'altra !-  urlò ancora Bryanna raggiungendo veloce il moro afferrandolo per un braccio come fosse un bambolotto, * “ rubare così il ragazzo d’un'altra “ COSA!!??* Cristel sussultò strabuzzando gl’occhi, -  hai capito bene  lui è il mio ragazzo e tu mia cara zoccola,  potresti evitare d’andare in giro a baciare  chi è già occupato!- ripetè urlandole contro lanciandole infine  uno sguardo assassino mentre un ghigno di vittoria le si accendeva sul viso.
Cristel fissò Lake notando che anche la sua espressione era stupita ed il suo corpo sembrava irrigidito e gelido soprattutto dove la Bionda gli si era attaccata, ma non capiva perché non rispondesse.
- Scusa cosa significa che sei la sua ragazza ? – le chiese Cristel con una voce così tagliente ed affilata che per un attimo Bryanna si sentì davvero trafiggere da una lama gelida, - Che cazzo stai facendo Lee!? – ringhiò all’improvviso Lake  come se il raro  tono di voce dell’angelo l’avesse riportato alla realtà, - come che cazzo sto facendo? Ti porto via da questa troietta – sbottò Bryanna riacquistando il tono di voce superiore ed arrogante di una regina, avviandosi “regale” verso la porta trascinando con se un Lake del tutto stralunato e confuso dalla situazione, mentre  Cristel osservava la scena a braccia incrociate trattenendo se stessa per non esplodere in un raggio di Spirito iroso.
 Tuttavia la pressione che la sua “natura” esercitava provocò  un’ondata di potere invisibile, che incrinò e fece stridere le vetrate di tutto il piano rompendo quelle dalla stanza,  facendo tremare di paura la Bionda che fermatosi spaventata sembrò allentare parecchio la presa sul braccio del moro.
 
- Bryanna cazzo!!  – esclamò Lake con voce inferocita togliendosi dalla presa a piovra della Bionda riserbandole un’occhiata così gelida da farla arretrare spaventata,- Cristel è solo un malinteso – si rivolse con voce calma ed equilibrata alla mora girandosi verso di lei, fissandola con sguardo profondo e veramente sincero , - certo – si limitò a rispondere l’angelo con voce gelida,  uscendo dalla stanza  sorpassandolo di alcuni passi per poi fermarsi di fronte alla immortale  – scusami non pensavo foste fidanzati, comunque la prossima volta ti conviene stare zitta invece che darmi della troia se non vuoi avere delle serie conseguenze -  concluse con voce potente e seria fissando la Lee che si appoggiò tremante alla porta,  cercando di trattenersi dallo scappare  mantenendo una finta  aria di superiorità senza riuscire però a fissare l’angelo negl’occhi che in quel momento più che mai emanavano  una forza così imponente che se non l’avesse ridotta avrebbe distrutto il bracciale.
Cristel aumentò il  passo e prima che Lake la raggiungesse,  il suo Spirito le circondò il corpo perfetto e fregandosene della presenza della Bionda,  l’angelo si dissolse in frammenti di stelle che veloci scomparvero lasciando quel corridoio vuoto della sua presenza.
 
 
 
 
 
[ Horizon College- Dormitorio Est camera 12 - ore 19,00-Cristel]
 
 
 
 
Era  energia e luce
 
 liberaenergia e  sfavillante luce …
 
sentiva gli elementi e la vita scorrerle  intorno come fosse un tutt’uno con essi e facesse parte dell’armonia che  sembrava governare il mondo  in quell’istante … era bellissimo
 
 Poi tutto finì e si ritrovò seduta malamente sul freddo pavimento del bagno con un leggero mal di testa seppur sul suo viso si potesse perfettamente leggere un sorriso carico di gioia e soddisfazione * ha funzionato…*  costatò orgogliosa del suo potere fissandosi le mani che ancora irradiavano della leggera luce dorata, per poi farla affievolire e dissolvere dentro di se  * Così Lake ci penserà due volte prima di farmi leggere il primo libro che gli capita a tiro! * ghignò cattiva nella mente un istante prima che la porta si spalancasse – Cristel Ciao! Wow che tempismo!  Anche se trovarti in bagno era fuori dalle mie previsioni – la salutò felice Chora raggiungendola veloce  tirandola su con la mano – Grazie – la ringraziò Cristel sorridendole, mentre decideva di mettere per quella sera tra amiche la faccenda Bryanna e Lake da parte seppur fosse successa pochi istanti prima.
- Forza andiamo le pizze sono già arrivate e non si mangiano da sole!-  esclamò ancora strascinando per il braccio la mora nell’altra parte della camera da dove Cristel aveva sentito le voci delle altre.
 
- Ciao Cri! – la salutarono allegre  in coro Eyiko, Celie ed Elen tutte e tre intente a masticare con gusto le fette enormi delle loro pizze, mentre sullo schermo del computer si vedevano le immagini di un film con degli omini blu, - Ciao ragazze – ricambiò Cristel con un sorriso felice raggiungendole,  sedendosi leggera su un peloso puf rosa, - Cri ti abbiamo ordinato una Margherita, va bene?- le chiese Celie porgendole una scatola di cartone, - si certo – rispose lei prendendola gustandosi ad occhi chiusi il profumo invitante che ne proveniva  - che state guardando ? – domandò indicando lo schermo, - si chiama Avatar è un film in 3D appena uscito in DVD, è stato un enorme successo mi sembra strano che tu non lo conosca – rispose gentile Eyiko guardandola leggermente confusa, - oh beh diciamo che il cinema non è una mia grande passione – chiarì Cristel prima d’addentare la fetta deliziosa.
 - Ok bene, ma stasera non siamo qui per parlare del film! Allora Cristel come va con mister-super-figo-tenebroso? – chiese a tradimento la Bionda facendo quasi strozzare l’angelo per la sorpresa nel ricevere subito una domando così diretta * allora non scherzava con l’interrogatario …*  si disse sconsolata  - niente di che, facciamo solo ripetizioni – mentì sentendosi una falsa vigliacca, ma d’affrontare subito la questione Lake cioè bacio cioè Bryanna  non ne aveva per niente voglia, - certo come no, il fan club del vicecapo dormitorio Ovest in questi giorni sembra particolarmente in subbuglio … ti sei linkata con lui?! – esclamò quasi saltando in piedi Chora con gl’occhi che brillavano visibilmente di curiosità,  facendo quasi sputare tutta la coca a Cristel
– linkata!No no ci siamo solo visti alcune volte – si lasciò sfuggire pentendosene al’istante, - Siete usciti!! E dove, quando ? Oddio ti ha baciato ?? – saltò su Celie facendo comunella con la Bionda, - no ragazze niente del genere, è che la prima volta stavo tornando dalle stelle dopo aver avuto un SoulHarmony con un cavallo  … (enfatizzò per deviare la loro attenzione cosa che però non accadde …) ed al ritorno ho trovato Lake e visto che ne io ne lui riuscivamo a dormire mi ha portato in un posto e li abbiamo … - , - avete fatto sesso?!!- esclamò Chora a voce talmente alta che attirò subito anche  l’attenzione di Elen che si unì alla curiosità collettiva, - no! Abbiamo par-la-to! Parlato e basta! – specificò Cristel sorridendo per alleggerire la situazione, -  peccato occasione sprecata – disse Chora sconsolata – hai perfettamente ragione – si unì Celie sospirando, - ragazze smettetela! – le ammonì Eyiko come sempre,  guadagnandosi  un  grazie sincero da parte dell’angelo.
 – Beh e invece al secondo appuntamento? – chiese Chora nuovamente energica, * accidenti  se l’è ricordato *  pensò l’angelo trattenendosi dall’alzare gl’occhi al cielo, -ci siamo visti nell’aula di musica e non è successo niente -  spiegò sbrigativa, - si sono baciati – costatò Celie emozionata, – si  penso anch’io Cri non è capace di mentire – esclamò felice Chora, mentre l’angelo addentava un pezzo di pizza per sfogarsi dall’agitazione dell’essere scoperta, - e com’è baciare Tolbert? –  chiese incuriosita Eyiko – gli hai toccato quegli addominali perfetti? Oddio io l’avrei fatto subito …- fantasticò Celie alzando gl’occhi al cielo sospirando in un modo così drammatico da farla assomigliare ad un’attrice professionista, - si l’ho baciato e bacia bene … - iniziò a lasciarsi andare l’angelo – ok bacia moolto bene – si corresse sincera anche se “moolto bene”  non descriveva minimamente il modo passionale e perfetto con cui l’aveva abbracciata, il suo sapore così intenso e selvaggio da farla impazzire ed incendiare dentro e … ok basta! Si ammonì fermando i suoi pensieri impazziti , * maledetto Lake * pensò seppur sul viso le comparve un sorriso così dolce e intenso d’attirare tutti gli sguardi eloquenti delle presenti,  – si è bello e bacia benissimo, ma ciò non toglie che sia uno stronzo! – esclamò l’angelo esasperata stritolando il puf tra le dita – i più fighi sono sempre stronzi – costatò Chora sospirando, - se no non sarebbero fighi – spiegò Celie da esperta, - avete ragione – aggiunse Elen attirando gli sguardi sorpresi delle presenti, - che c’è?- chiese  incrociando le braccia al petto offesa, - oh!  Ragazze è vero!  Perché stupirsi si sa che ad Elen piace il bel lupacchiotto Jean – rivelò Chora facendo arrossare la gemella prima che una cuscinata la raggiunse, dando il via ad un’ infantile  lotta di piume e stoffa che non risparmiò nemmeno l’angelo, che iniziò il combattimento divertendosi per la prima volta come una normale ragazza, sedando i pensieri negativi su Lake e Bryanna  sostituendo  la domanda: ma sono davvero insieme?
 
Con:
 
È questa l’amicizia?
Per poi darsi la risposta mentre si guardava intorno
 
 
 
 
 
[Horizon College – dormitorio Ovest  ore  19,00- Lake]
 
 
 
 
Lake entrò nel dormitorio Ovest sbattendo la porta quasi a romperla facendo allontanare di corsa le coppiette del dormitorio ed altri studenti,  le mani gli tremavano nel tentativo di trattenersi, ma per fortuna le compresse servivano a qualcosa perciò almeno quei tre idioti che erano rimasti a fissarlo stralunati sarebbero rimasti integri ( tuttavia si dileguarono appena lo sguardo assassino del ragazzo li fisso per qualche istante ). L’immortale digrignò i denti, mentre saliva  furioso le scale del dormitorio con una voglia matta di sfogarsi rompendo qualcosa o se stesso
 
 - Lake aspetta! – la voce strillante della bionda gli arrivò come una pugnalata alla schiena facendolo fermare e tremare per l’ira che stava aumentando e nel momento in cui Bryanna gli arrivò a qualche passo,  il moro sferrò un pugno violento alla parete che immediatamente si frantumò creando decine di crepe e un notevole buco,  senza ferirsi minimamente alla mano.
La Lee arretrò cercando di mantenere la calma, seppur lo stato “iroso” del ragazzo le mettesse una sensata voglia di fuggire,   - Perché l’hai fatto?! – ringhio Lake quasi mostrandole i denti minaccioso,  - Non mi piace vederti con qualche puttanella dell’Est …!- al sentire “puttanella” il moro era scattato veloce e letale immobilizzando la Bionda alla parete tenendole le spalle con tanta violenza da farla gemere, - ti da fastidio che io la chiami così? – chiese Bryanna mentre un ghigno divertito le compariva sulle labbra sottili seppur lo sguardo gelido del moro la facesse attraversare da brividi di paura, - ooh  non mi dire qualcuna è riuscita a infrangere le barriere di Lake Tolbert – constatò sempre ironica, seppur un velo di tristezza le si leggesse chiaramente nelle iridi bicolore visto che lei non c’era andata nemmeno vicina a quell’obbiettivo.
 - Lee tra noi non c’è mai stato niente e tu ti stai prendendo troppa confidenza – sibilò gelido e sincero Lake facendo visibilmente rabbrividire la ragazza, - troppa confidenza? Alla fine ti ho fatto un favore con quella, perché sai meglio di me che se lei ti sta vicino entro una settimana finisce per essere il tuo pranzo – rispose tagliente sapendo che con quelle parole la freddezza del moro avrebbe vacillato e così fu,  Lake mollò la presa fissando inferocito la Bionda e con essa le sue parole odiando il fatto che quella stronza viziata fosse in grado di giocare con i suoi segreti a piacimento, – tu non mi conosci – ringhio ancora stringendo i pugni quasi a ferirsi continuando a mantenere le sue iridi argentee incatenate alle sue, - ti conosco abbastanza da sapere che il giorno in cui ti abbiamo trovato avevi ammazzato tre persone ed eri completamente fatto, questo basta ? – chiese ridendo ironica per poi sorridere lussuriosa nel vedere delle gocce di sangue sporcare la moquette sotto i pugni serrati del moro,  - lei è diversa – si limitò a dire Lake con voce equilibrata entrando nella sua camera consapevole che con quelle parole la Bionda non l’avrebbe minimamente seguito.
 
- Staremo a vedere quanto sopravvivrà – concluse Bryanna allontanandosi a grandi falcate, mentre dentro di lei  un’enorme rabbia o meglio invidia, prendeva il sopravvento assieme ad una profonda e demoniaca voglia di vendicarsi sulla mora …
 
***
 
 
Lake sferro un calcio violento alla sedia che subito venne distrutta poi si coricò supino sul letto facendo un profondo respiro per calmarsi, le mani ferite ad artigliare le lenzuola un tempo candide, inferocito con quello stupido passato che non faceva altro che piegarlo e ferirlo in continuazione, ma soprattutto con quegl’idioti che pensavano d’averlo in pugno solo conoscendone una parte …
 
* lei è diversa…*
 
Le sue stesse parole gli attraversarono la mente facendolo  sorridere amaramente,  era la prima volta che una frase del genere era uscita dalle sue labbra …
 
* Cristel …*
 
era vero maledettamente vero, il bacio di oggi glielo aveva fatto capire chiaramente, perché nessun “incontro passionale” precedente poteva essere paragonato alla profondità di quel semplice contatto di labbra con l’angelo … Si forse era questo il motivo,  lei era un angelo e le sue labbra dolci come la vaniglia e soffici come i petali di una rosa, il suo fisico perfetto come nessun altro, quel potere radioso  e potente  e l’attrazione pressante e speciale che sentiva verso  la ragazza erano le conseguenze. 
Eppure lei era lei: Cristel  … Non riusciva a vederla come una angelo se non in qualche occasione ed anche quando la sua natura si manifestava in tutta la sua potenza, non faceva altro che emozionarlo e affascinarlo del tutto.
 
 
Si Lake la desiderava, ma era strano, perché sentiva come se quel desiderio non l’avesse mai lasciato, era come se con quel bacio qualcosa dentro di lui si fosse rotto  in mille pezzi …  risvegliando dentro di lui un desiderio così sfrenato e totale da spaventarlo …
 
Diavolo la conosceva da così poco, eppure gli sembrava davvero d’averla ritrovata
 
Tuttavia era perfettamente consapevole che anche se questo “sentimento”  sembrava risplendergli dentro, la fame che aveva per Cristel era altrettanto pressante …
Lei sarebbe sempre stata minacciata e se lui avesse scelto di stare al suo  fianco, avrebbe perennemente dovuto proteggerla, da se stesso
 
 
 
 
______________________________________ to Be Continued
 
Ciao a tutti! Ok facciamo un profondo sospiro di sollievo, perché scrivere questo capitolo è stata una vera sfida con me stessa xD Per iniziare la parte nella Biblioteca è stata un tocco proprio personale ( anche se un po’ noiosa) perché volevo trasmettere a chi leggeva la passione appena riscoperta di Cristel per i libri che è un po’ come la mia visto che molti ( quasi tutti) quelli che ho elencato li ho letti e me ne sono innamorata, inoltre in quella parte iniziale ci sono anche i pensieri di cristel ed i suoi ragionamenti probabilmente mi sono allungata anche in quella parte però che dire io ci tengo a far si che chi legge capisca il modo di pensare dei personaggio però non so a voi da giudicare  =)  Poi avevo già deciso di dedicare questo capitolo  interamente a Lake/Cristel  perché mi sentivo ispirato su loro due ( che sono i miei personaggi preferiti  e i protagonisti diretti) perciò anche se lo ammetto avrei voluto farvi aspettare ancora per il bacio  ma che dire ho buttato dentro e li ho fatti baciare ( spero che la parte vi sia piaciuta =) e di non aver fatto un disastro come invece son convinta ^^”).  Bene, infine spero che il capitolo vi sia piaciuto e nel prossimo ho intenzione di inserire più parti con anche altri personaggi tra cui Cole e Chora, bene ora RINGRAZIEMENTI! =D
A tutti coloro che hanno recensito:
  LittleDia
Liandra Thundery                   
grillomylife          
che hanno recensito il capitolo prima grazie 1000!! È sempre stupendo vedere i vostri commenti =)                                                                                                                               love_today_the_world
rose rosse
Madapple94
 MooN_LiE_
A tutti coloro che l’anno aggiunta nelle seguite  GRAZIE!
1 - Askel[Contatta]
2 - broncino[Contatta]
3 - dani969[Contatta]
4 - EleanoRigby[Contatta]
5 - Fantasy_Mary88[Contatta]
6 - farfallina1000[Contatta]
7 - FioccoDiNeve[Contatta]
8 - Isabella5[Contatta]
9 - Kalimera2[Contatta]
10 - Kira16[Contatta]
11 - Liandra Thundery[Contatta]
12 - LittleDia[Contatta]
13 - lol_lina[Contatta]
14 - Lunetta921[Contatta]
15 - Marti_18[Contatta]
16 - MooN_LiE_[Contatta]
17 - stefania502[Contatta]
18 - vaiolata[Contatta]
19 - valespx78[Contatta
Ed infine a coloro che l’hanno messa nelle preferite è davvero un onore e piacere per me vedere che la storia vi sta piacendo particolarmente GRAZIE =))
1 - Hermiuna[Contatta]
2 - love_today_the_world[Contatta]
3 - Sissii_Smile[Contatta]
4 - you_and_me[Contatta
Ringrazio anche chi legge e basta dedicando del tempo alla mia storiella GRAZIE =) Spero che come sta proseguendo la storia vi stia piacendo se no ditemi pure i punti che non vi convincono che cercherò di sistemare ;) le critiche sono ben accette =)! Ancora grazie a tutti voi questo capitolo ve lo dedico tutto spero di avervi soddisfatto
 
Ciau baci
By Akemi_Katy
 
P.S vorrei aggiungere un altro pezzettino al titolo per dargli più effetto (xD)  ho pensato a questi due: Eternal Kiss e Bloody Angels  ora vi chiedo a voi che leggete e recensite se vi andrebbe di farmi delle proposte  così poi vedo quali inserire oppure scegliere tra i due, perciò ditemi quale vi piace di più =) chiedo il vostro aiuto vi prego rispondete se no vado in crisi profonda ç_ç  =) CIAU  

  
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