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Autore: JennyChibiChan    12/03/2011    2 recensioni
Tenten nasconde un passato che credeva dimenticato.Una ragazza piomberà nella sua vita improvvisamente rovinandola.Un tradimento,un passato,un legame,un incontro e un enorme potere che le cambieranno la vita,e non solo a lei...Un uomo affascinante e malvagio tenterà di spingerle nelle fauci delle tenebre.Riusciranno Tenten e sakura a resistere alle tentazioni?Riusciranno a superare le difficoltà,gli ostacoli,gli inganni,le trappole e le paure?Riusciranno a riottenere le lore libertà?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Neji Hyuuga, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Tenten, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'NejiTen / SasuSaku'
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Troppo tardi per rimediare?

- Sakura?!! -

La donna li ignorò e ad un suo cenno,dietro di lei,apparve una pantera identica a quella in cui si era trasformata poco fa.Notandoli,la pantera iniziò a ringhiare mostrando i suoi canini affilati.Pian piano si avvicinò e i suoi passi fecero tremare leggermente la terra sotto i loro piedi.Ormai vicina a loro spalancò le fauci intimorendoli e facendoli sbiancare.Sembrava stesse per ucciderli quando Sakura poggiò la mano sul suo muso calmandolo.

- Rilassati,Kurai. - sussurrò pacata. - Sono di Konoha. -

A quelle parole ritirò i canini e smise di ringhiare ma li guardò lo stesso con diffidenza.

Tu-Tum

Improvvisamente la pantera si restrinse divenendo sempre più piccola,fino a raggiungere la dimensione di un innocuo gattino.La piccola pantera saltò,da dietro,sulla rosa appoggiandosi sulla sua spalla e reggendosi con le zampe.

- M-Ma... - balbettò Suigetsu con gli occhi sbarrati.

Sakura continuò ad ignorarli e in un battito di ciglio sparì dalla loro vista e apparì davanti al cumolo di neve che aveva sommerso Kiba,che ancora non si era fatto vivo.Piegandosi su di esso immerse la mano dentro,incurante di quanto fosse gelida,e alzandosi la ritirò.La sua mano teneva la gamba del ninja svenuto tenendolo a testa in giù.Poi mollò la presa facendolo cadere con un tonfo e lo svegliò dandogli un calcio.

- Ahi! - gemette l'Inuzuka ormai sveglio. - Chi è l'idiota che... -

Di colpo si interruppe notando la colpevole di quel calcio e sgranò gli occhi.

- S-Sakura?!! - esclamò confuso,si guardò intorno e accorgendosi del corpo privo di vita del nemico ricordò tutto.Si alzò di scatto e si mise posizione di attacco. - C-Cosa è successo?L'avete sconfitto? - continuò allarmato.

I suoi compagni non risposero,fu Sakura a farlo.

- E' morto.Siete stati fortunati.La prossima volta ascoltateci perchè non vi salveremo ancora. -

- Cos... - ma un dolore acuto che gli percorreva il corpo lo interruppe.

- Sdraiati,Inuzuka. - gli ordinò.

Lui la guardò come se fosse impazzita.Non aveva intenzione di sdraiarsi sulla neve gelata.Tuttavia la donna non accettava opposizioni,così lo afferrò e lo sbattè per terra tenendolo fermo.Kiba si oppose e cercò di divincolarsi ma la forza della sua mano glielo impedì.Da essa si scaturì una luce verde che lo avvolse e qualche attimo dopo il dolore sparì completamente.Poi Sakura passò a Naruto e Neji facendo la stessa cosa e le loro ferite si rinsanarono.Ci era riuscita come se niente fosse mentre Hinata e Ino avevano fallito.

- Si riprenderanno presto,riportateli a palazzo e riposatevi.Soprattutto non immischiatevi più in affari che non vi riguardano. - disse gelida.

- Noi non prendiamo ordini da una patetica oca rosa. - ribattè Karin aggrappata ad un Sasuke scocciato.

- Ragazzina,vedi di portarle più rispetto se vuoi vivere a lungo. - la minacciò una voce maschile proveniente dalla pantera.

- Tu parli!? -

- E se anche fosse? - ringhiò.

- Kurai,basta.Non ne vale la pena. - intervenì Sakura.

- Tsk. -

- Cerchi rogne,chewing-gum? - la provocò Karin scostando i suoi capelli rossi con fare sensuale e superiore.

- No,sei tu che lo pensi e che lo vuoi. -

La rossa ridusse gli occhi a due fessure,poi,però, fece aderire di più il seno contro il braccio dell'Uchiha al limite della sopportazione e la guardò con un ghigno aspettandosi di vederla rodere dalla gelosia,invece lei restò tranquilla e raggiunse lo sconosciuto che non si era ancora mostrato.

- Andiamo? - gli chiese Sakura.

- Non ancora,dobbiamo parlare con l'Hokage. -

- Se la caveranno anche da soli. - protestò lei.

Prima che potesse dire qualcosa accanto gli apparve un lupo dal pelo bianco e dagli occhi blu elettrici che come la pantera dalla sua dimensione originale passò alla dimensione di un cucciolo.

- Tenten,hanno sterminato anche il villaggio di Hikari. -

- Tenten_chan!? - esclamò Lee sempre più stupito da ciò il cappuccio nascondeva.

Lei mostrò il volto impassibile e la treccia poggiata su una spalla.Lentamente si alzò,e afferrò i suoi sai*dagli stivali lasciandoli cadere sulla neve.Non appena vi si conficcarono Tenten compose dei lunghi sigilli a velocità assurda,tanto che fecero fatica a seguirli,anzi proprio non riuscirono quasi a vederli.Una luce dorata la avvolse.Una grande stella a sei punte delimitata da due cerchi neri apparve sul terreno.La udirono parlare in una lingua a loro sconosciuta,una lingua complessa ma che allo stesso tempo li incuriosiva.Presto un'onda di chakra li investì,mentre il terreno fu percosso da violenti scosse facendo quasi perdere l'equilibrio ai ninja di Konoha.Gli unici che non ne risentirono furono la rosa e i due cuccioli.Tenten si volse verso la loro direzione.

- Torniamo a Konoha. -

Prima di poter comprendere il significato della sua frase scomparvero.Quando aprirono gli occhi si trovarono sospesi nel cielo e a qualche metro più avanti si trovava il villaggio di Konoha.Situazione?Volavano senza appoggi o aiuti a mezz'aria nel nulla,Akemi e Karin erano abbracciate e dal terrore urlavano a sguarciagola e senza sosta con la loro acutissima voce distruggendo i timpani dei poveri presenti,Hinata,Ino,Kiba e Shikamaru erano impalliditi,Naruto e Neji erano ancora svenuti,uno tra le braccia della Hyuga e l'altro sorretto da un Sasuke all'apparenza impassibile ma che in realtà era sorpreso e curioso allo stesso tempo,Suigetsu urlava euforico e emozionato volteggiando nell'aria e Shino,Juugo, Sakura,Tenten e i due cuccioli li osservavano.

- Non capisco perchè dobbiamo aiutarli,dopo ciò che ci hanno fatto,dopo ciò che ti hanno fatto. - sibilò contraria Sakura all'amica.

- Dopo. -

- Mhh. -

Tutti si azzittirono udendo il mugugno appena emesso.Neji si staccò da Sasuke e si sedette mettendosi una mano tra i capelli.Sbattè le palpebre un paio di volte permettendo così agli occhi di abituarsi alla luce del sole.Quando si rese conto di essere sospeso in aria scattò in piedi stralunato.

- Ma che diamine... -

Fissò uno ad uno i suoi compagni finchè non si soffermò sulla sua ex compagna di team e sua migliore amica,almeno come la considerava lui nonostante quello che era successo.Riconobbe subito i suoi occhi ora vuoti,privi di vita e freddi come il ghiaccio,molto più gelidi dei suoi o di Sasuke.Andò verso di lei lentamente con il timore che fosse solo una stupida illusione e una volta dinnanzi a lei pronunciò il suo nome.

- Tenten... -

- Mpf. -

Lei gli voltò le spalle e in un istante...precipitarono nel vuoto.Urla si diffusero e si dispersero nell'aria...il vento li ferì come una lama provocando diversi tagli,solo Sakura,Tenten e i loro cuccioli rimasero illesi.A un soffio da terra si bloccarono atterrando morbidamente sul terreno.

- Sei stata tu?!!Ma sei scema?!!Potevamo morire! - sbraitò Akemi rivolta a Tenten che la superò senza considerarla dirigendosi a Konoha seguita dai suoi compagni.

- Ehi,figlia di puttana!Rispondimi!E guardami quan... -

Ma non finì di parlare che si ritrovò sbattuta violentemente contro un albero con la mano di Tenten stretta intorno al suo collo.La presa aumentò quasi a soffoccarla mentre i suoi occhi divennero di un blu scuro tendente al nero e le pupille si allungarono divenendo argentate.Ora fissavano la sorellastra terrorizzandola.Questa iniziò a tremare vistosamente e gli occhi si spalancarono.Tenten ghignò in modo sinistro facendo venire i brividi ai suoi ex amici.

- Non ti azzardare a offendere nostra madre,mia madre,ragazzina.Non devi più azzardarti nè a pronunciare il suo nome nè a usare il nostro cognome.Nè tu,nè quel bastardo che chiami padre.Voi non siete e non sarete mai dei Tachibana,non siete degni di portare questo cognome.Voi maledetti vermi lo infangate soltanto,mia e ripeto mia madre non è una puttana,la vera puttana qui sei tu!Hai abbandonato la donna che ti ha dato alla luce,che ti ha dato una casa,da mangiare,da vivere...e tu per ringraziarla l'hai uccisa senza un minimo di risentimento,anzi te ne vanti e ne vai fiera,l'hai maltrattata!E voi...avete anche il coraggio di insultarla senza venire puniti?Forse sorellina non hai ben chiaro che la vita non va mai come vorresti,non è tutto rose e fiori.Quindi insultala ancora e non mi tratterrò più.Chiaro? - sibilò aumentando la presa per poi lasciarla andare.

Akemi cadde pesantemente,tossì cercando di riprendere aria,sul collo vi era impresso il segno evidente della sua mano.Massaggiandoselo indolenzita la guardò ancora terrorizzata.

" C-Che diamine e-era quello... " pensò evitando di guardare ancora quegli occhi.

Era come se la trapassassero guardando dentro di lei...e poi...la morte!Vi aveva visto la sua morte,e un mostro,no...un demone,un demone dagli occhi di sangue,tra i suoi denti il proprio corpo esanime,la zampa del demone era appoggiata sulla testa mozzata del padre e davanti a loro il suo corpo.Una risata sinistra,che si gustava divertita e soddisfatta il massacro del suo corpo ucciso in modo lento e atroce,rimbombava nella sua testa continuamente.

- ...emi. -

Udì solo un eco lontano e qualcosa che si appoggiò sulla sua spalla.Istintivamente si ritrasse urlando.Alzò lo sguardo verso la donna davanti a lei,quando capì che era Karin sospirò senza,però, smettere di tremare.Le lacrime le rigarono le guance e il respiro man mano andò a regolarizzarsi.Per la prima volta era lei ad essere terrorizzata dalla sorella.

- Akemi,tutto bene? - le domandò l'amica con una nota di preoccupazione.

Lei annuì senza spiaccicare parola e questo aumentò la preoccupazione di Karin,che non l'aveva mai vista in questo stato,sembrava una ragazzina indifesa. Scattò verso Tenten afferrandola per il mantello.

- Che le hai fatto,stronza! - sbraitò. - Ahh! - urlò subito dopo,lasciando la presa.

Le sue mani erano rosse e roventi,sentì il calore diffondersi ovunque bruciandola e si rotolò per terra come se stesse andando a fuoco,continuando a urlare senza sosta.

- Ti consiglio di tenere le mani a posto. - disse Sakura e con un gesto della mano il bruciore scomparì.

Karin si sdraiò ansante e Ino e Hinata accorsero ad aiutarle sotto gli sguardi accusatori di Sakura e Tenten,che si avviarono verso il palazzo dell'Hokage lasciandoli dietro.Neji prese in braccio la castana,che colta di sorpresa non si oppose e la trasportò verso la Foresta della Morte lontana da tutti.Poi si fermò davanti ad un grande lago.

Tu-Tum

Il suo cuore perse un battito riconoscendolo ma non diede a vedere il suo disagio.Quel luogo era stato testimone di molti bei momenti passati insieme a lui,un luogo di cui solo loro ne erano a conoscenza,in cui avevano passato momenti di tranquillità, felicità,risate...risate che solo a lei mostrava,momenti in cui lui si comportava diversamente da come si mostrava agli altri,più libero,più spontaneo,non più un ghiacciolo come lo definivano gli altri...momenti di quando una volta erano ancora migliori amici...la sua espressione divenne gelida e si staccò da lui mentre un brivido le salì lungo la schiena.

- Cosa vuoi?Perchè mi hai portata qui? -

- Perchè non volevo che fossimo disturbati. Dobbiamo parlare e non pensare di scappare. -

Lo Hyuga le si avvicinò da dietro ma lei nè si voltò nè disse niente.L'abbracciò facendo aderire il suo petto alla sua schiena affondando poi il volto tra l'incavo del suo collo.Tenten potè sentire il suo caldo respiro a contatto con la pelle.La presa delle sue braccie era ferrea e la teneva immobilizzata, sapeva che diceva sul serio,non l'avrebbe lasciata andare.

- Sei cambiata... -

- Pensavi fossi ancora quella stupida ragazzina ingenua tutta sorridente e che ti avrei perdonato? -

Sentì le labbra di Neji incurvarsi in una smorfia e stringerla di più a sè.

- Da quando sei così acida? -

- Da quando ti interessa qualcosa di me? -

- Lo sai che lo sono sempre stato. -

- Davvero?Non lo sapevo. -

Lui ringhiò lievemente.

- Smettila. - le disse. - Hai quasi ucciso Akemi,lo sai questo? -

- Ma certo che no,stavamo semplicemente facendo una tranquilla discussione tra sorelle. - rispose ironica facendolo sbuffare.

- Tenten,l'hai quasi uccisa,senza che lei ti abbia attaccato.E tu,non avresti mai ucciso nessuno se non costretta,al massimo li punivi,ma mai sei andata oltre. -

- Hyuga,sono cambiata,non sono più la stessa te l'ho detto.E poi non ho bisogno che tu mi faccia la predica,so quel che faccio,dopotutto non mi pare che sia morta,quindi finiscila e vattene dalla tua mogliettina se sei tanto preoccupato. -

- Io non sono preoccupato per lei,lo sono per te.Non mi piacce la piega che questa storia sta prendendo. -

- E pensi che io ci creda?Che sia così stupida da cascarci e soffrire ancora?Hyuga risparmia il fiato e smettila di recitare la parte del finto preoccupato. -

- Davvero lo pensi? -

Lei non disse niente e lui lo prese per un si.

- Stupida. - borbottò facendola arrivare al limite della sopportazione

Di solito è una tipa molto paziente,ma lui stava mandando al diavolo tutta la pazienza che possedeva se poi si aggiungeva il disagio...

- Senti,vai al punto,così la facciamo finita in fretta. - gli ordinò.

- Lo sai cosa voglio. -

Il silenzio piombò tra loro.Neji passò la lingua sul suo collo,iniziando a mordicchiarlo e poi a succhiarlo lentamente.Tenten si morse il labbro trattenendo un gemito e chiudendo gli occhi spostò il capo dall'altro lato facilitandogli il lavoro.La presa delle bracce si allentò mentre le mani vagarono lungo il suo corpo con la stessa lentezza facendola tremare leggermente,sfiorò i suoi seni andando sempre più giù e l'afferrò per i fianchi.Quando in lontananza udirono le voci di Naruto e gli altri cercarli Tenten si rese conto di ciò che stava succedendo e lo allontanò immediatamente con una spinta.Erano uno di fronte all'altro ancora con il fiato corto.Lei con un brutto presentimento si avvicinò a lago rispecchiandosi nelle sue acque e spostando la massa di capelli dal collo notò subito il grande succhiotto che lui le aveva fatto.Dietro di lei Neji sorrideva malizioso facendola infuriare.Si alzò e gli puntò un dito sul petto.

- Hyuga,questa me la paghi.Non osare mai più,mai più. - sibilò minacciosa ma Neji non smise di sorridere.

- Mh,a me sembrava ti piacesse.Dopotutto sei ancora innamorata di me,sbaglio? - le sussurrò in un orecchio.

Lei rise,rise senza alcuna emozione tenendosi a distanza.

- Innamorata?O no,Hyuga...ti sbagli,io non ti amo più,una volta forse,ma ora non più.Mi hai solo preso alla sprovvista,si è trattato solo di attrazione fisica nient'altro,come gli altri bell'uomini che ho conosciuto.Tu non sei altro che uno di loro.Non illuderti,non tutte le donne cadono ai tuoi piedi,non tutto quello che vuoi potrai avere,non sarò uno dei giocattolini,quindi vedi di farti bastare Akemi. - ribattè gelida.

Un lampo furioso passò nei suoi occhi,il sorriso si spense lasciando spazio alla sua solita espressione. La bloccò per le braccia avvicinando i loro volti.

- Attrazione fisica?!!Attrazione fisica?!!Puoi mentire agli altri ma non tentare di farlo con me,ti conosco come le mie tasche,so bene che hai provato qualcosa che va ben oltre l'attrazione fisica e lo sai anche tu. -

- Questo lo credi solo tu.Cosa c'è?Non hai mai ricevuto un rifiuto? - disse ironica.

Prima che potesse ribattere lei gli saltò addosso e caddero entrambi.Non appena toccarono terra un fascio di luce passò sopra di loro distruggendo l'albero poco distante.Tenten si alzò abbattendo gli alberi sull'altra sponda con il vento.Un'ombra uscì dal nascondiglio e atterrò sul lago.

- Kyosuke. -

- Che piacere rivederti mademoiselle. - disse l'uomo annusando una rosa nera.

Avanzò verso di lei con un ghigno sulle labbra.Era grande almeno due o tre anni più di loro,era castano con occhi grigi,portamento sensuale e provocante,la camicia bianca era lasciata abbastanza aperta da lasciar intravedere i suoi muscoli,indossava dei pantaloni neri di pelle e degli stivali lucidi del medesimo colore.

- Mi sono sentito molto male quando ho saputo che tu e Sakura_chan ci avete tradito. - continuò dispiaciuto.

- Mh,non mi interessa. - disse gelida. - Non dovresti neanche essere qui. -

- Sono il tuo patner ho,eccome,il diritto di riportarti indietro,mademoiselle.Però devo ammettere che non è stato facile trovarvi. - rise lui.

- Patner?Mademoiselle? - sibilò Neji guardandolo male.

Affiancò Tenten mentre una forte tentazione di spedirlo lontano da lì a calci fu respressa.I due uomini si fulminarono a vicenda con lo sguardo mentre lei li guardò esasperata.Conoscendo la indole iperprotettiva e possessiva di Neji e quella gelosa e impulsiva di Kyosuke da lì a poco,avrebbe giurato, che si sarebbe scatenato un putiferio,nonostante il sangue freddo dello Hyuga.

- Piantatela,sembrate due ragazzini.Hyuga,tu non devi mai più toccarmi e devi smetterla di comportarti in questo modo e Kyosuke,tu sparisci e,patner o no,non immischiarti più nei miei affari. - ordinò.

- E se io non ti volessi ubbidire,mademoiselle - la provocò e lei creò un vortice d'acqua che lo avvolse.

- Non costringermi a farlo Kyosuke. -

La guardò contrariato ma si rilassò lanciandole la rosa che lei afferrò.

- D'accordo,mademoiselle.Per ora me ne vado,ma tornerò per prenderti. -

- Rinunciaci,non ce la farai mai. - disse lei.

Lui le sorrise e prima ancora di sparire le mandò un bacio con la mano.

- Chi era? - domandò Neji.

- Nessuno. - rispose lei voltandosi nella direzione che l'avrebbe portata dai loro compagni.

- A me sembrava più di "nessuno". -

Lei si voltò.

- Sai Hyuga,ti preferivo prima. -

Lui la prese tra le sue braccia e la baciò.Si ritrasse invana e quando una sua mano si intrufolò tra le sue gambe si lasciò andare allacciando le sue braccia al collo di lui.La strinse di più a sè approfondendo di più il bacio mentre le sue dita penetrarono nella sua femminilità facendola gemere.

INTANTO QUALCHE METRO DISTANTE DA LORO

- Di qua. - gridò Kiba agli altri.

- Ora basta. - disse spazientita Sakura. - Non ho altro tempo da perdere. -

Detto questo si bloccò sotto lo sguardo confuso dei presenti.Poggiò un dito sulla terra chiudendo gli occhi ma non successe nulla,almeno era quello che loro pensavano.Qualche secondo dopo si alzò e prese la direzione opposta da quella segnalata da Kiba che la fermò.

- Che fai Neji e Tenten sono di là. - obbiettò.

- Inuzuka,credo che il tuo olfatto sia piuttosto calato.Sò riconoscere il chakra di Tenten e so che stai sbagliando direzione.E a meno che non vogliate gironzolare a vuoto fino a mezzanotte sarà meglio che mi ascoltiate. -

Nessuno osò controbattere,così la seguirono in silenzio,anche i più rumorosi non parlarono.Solo quando furono vicini alla meta Sasuke ruppe il silenzio.

- Come avete fatto a diventare così potenti? - le chiese.

- Perchè me lo chiedi? - fece lei.

- Non mi hai risposto. -

Fu allora che lei si fermò seguita dagli altri e si voltò verso di lui con un sopracciglio alzato,lo esaminò dall'alto al basso come decidere se fidarsi o no.

- Da quando sei così curioso? -

- Da ora. -

Lei fece una smorfia ma si decise a rispondere sperando che la cosa sarebbe finita li.

- Secondo te?Allenandoci ogni giorno. -

- Non credo affatto che solo allenandovi ogni giorno,siate diventate così forti.Ci state nascondendo qualcosa,o sbaglio? - continuò testardo.

- Perchè ti interessa tanto? -

- E tu perchè cerchi di evitare di rispondermi? -

- Se anche vi nascondessimo qualcosa,non sarebbero affari vostri. -

- Allora dimmi dove siete state in tutto questo tempo,almeno a questa mi dovresti rispondere visto che abbiamo perlustrato ogni singolo posto per trovarvi per otto anni senza riuscire a trovarvi. -

- E perchè dovrei?Non siamo state noi a chiedervelo,potevi tranquillamente continuare a fare il traditore e continuare a pominciare con la tua bella rossa.E poi si può sapere perchè ti interessa tanto? -

- Tra me e Karin non c'è stato,non c'è e non ci sarà mai niente e secondo,è sbagliato preoccuparsi per la propria compagna di team. - chiarì Sasuke avvicinandosi.

- Innanzitutto non c'è bisogno che ti giustifichi con me,la vita è tua come la mia è mia e tale resterà,dopotutto non credo tu sia il classico tipo che si preoccupa per gli altri quindi smettila di sforzarti,non serve a nulla. -

Ad un tratto tra lui e Sakura comparì un uomo dai capelli argentati e occhi neri che la guardavano maliziosi,era più grande di loro di quasi due anni circa.L'uomo le alzò il volto con due dita e prima ancora di poterla baciare le balzò qualche centimetro dietro per non essere ferito dalla Katana di Sasuke che lo guardava con lo Sharingan attivato.

- Chi sei? - domandò allo sconosciuto mettendosi davanti a Sakura.

- Dovrei essere io a chiederti chi sei e cosa fai con la mia donna. - ribattè quello guardandolo male.

- Cosa? -

- Piccola,che ci fai con quel gruppo di idioti? -

Lei per tutta risposta lo bloccò con le radici del terreno sorpassando un Sasuke contrariato che fu azzittito da una sua alzata di mano.

- Daisuke,prima di tutto non sono più la tua donna e ciò che faccio non è più affar tuo,ti consiglio di smetterla di perseguitarmi,dillo anche al tuo amico.Fissatevelo bene nella testa,noi non torneremo indietro.Quindi sparisci,non ho alcuna voglia di combattere contro di te,non costringermi. - mise in chiaro lei.

- Mi spiace deluderti piccola,ma non posso ascoltarti. - protestò. - Gli ordini di Lui sono assoluti lo sai,vi vuole,gli servite.Sai anche cosa succede a chi gli disubbidisce,vero?Te lo ricordi? -

Qualcosa nella maschera impassibile di Sakura si incrinò aumentando il ghigno dell'uomo.Il suo corpo si ricoprì di fuoco emettendo un intenso calore mentre un ringhio provenì dalla sua bocca.

- Stronzo.Vattene o di te non resterà che cenere. -

- Piccola,non fare così! - esclamò finto dispiaciuto. - Mi ferisci. -

- Non lo ripeterò ancora Daisuke:Vattene o ti farò diventare cenere. - lo minacciò cominciando a perdere la calma.

Quello sospirò ma poi sulle labbra spuntò il suo solito ghigno.

- Ahh,Sakura!Sei sempre così gentile.E va bene per stavolta ti lascio andare,ma non credere che finisca qui.Ci rivedremo presto,molto presto. - cedette dandole le spalle e lei tornò allo stato originale. Prima di sparire però la mise in guardia. - Ah,dimenticavo!State attente,a quanto pare anche Hikari e Saya vi cercano,ma non credo che sia per il nostro stesso motivo. - rise e scomparì.

- Mpf.Quelle due non mi preoccupano a fatto. - sussurrò per poi riprendere il cammino.

" Però niente male. " Pensò Karin con un sorrisetto malizioso.

" La sua donna?Chi diavolo era quello?Ma poi a me cosa interessa?La vicinanza con Naruto non mi fa affatto bene.Dannata testa quadra. " Pensò un Sasuke confuso riponendo la sua katana.

" Quello non mi piace affatto e ho come l'impressione che neanche a Sasuke piaccia molto.Chissà come mai conosce Sakura_chan..." pensò Naruto guardandò il compagno che gli lanciò un'occhiataccia e sbuffò." E ora perchè mi guarda male?Che gli ho fatto?Bah vallo a capire quel teme."

- N-Naruto. - lo richiamò Hinata guardandolo preoccupata. - T-Tutto ok? -

- Certo,Hina! - gridò abbracciandola e facendola diventare rossa come un pomodoro.

Gli altri sorrisero guardando i due innamorati,tranne Sakura che proseguiva sempre più intenzionata nel trovare l'amica il prima possibile,Sasuke che cercava di capire il motivo del suo comportamento,Karin che si era attaccata nuovamente al povero braccio di quest'ultimo,Akemi che era ancora in uno stato di coma e Shikamaru che dormiva in piedi.

- Vogliamo muoverci o volete restare li impalati a parlare fra voi? - li destò Kurai piuttosto seccato.

Accanto a questo e alla rosa passò un razzo verde che si dirigeva verso la direzione che i loro amici scomparsi avevano preso.

- Neji,Ten_chan,stiamo arrivando!!! - gridò ad alta voce Lee mentre correva.

Ai presenti scese un gocciolone sulla testa.

- E' sempre il solito. - esclamarono sospirando la maggior parte di loro.

Sakura si voltò verso di loro ma cambiò immediatamente idea quando incrociò i suoi occhi con quelli del bel moro provando un calore familiare che si espandeva nel petto.

TORNANDO AL LAGO

Sentendo il grido di Rock Lee Tenten si staccò dando uno schiaffo a Neji.

- Non osare mai più. - sibilò ansante fissandolo con occhi furenti. - Non pensare che questo basti per far tornare tutto come prima,perchè è troppo tardi.Non tornerò mai più indietro,mai più. -

-Neji,Ten_chan! - gridò nuovamente Lee una volta raggiunti ma si bloccò notando l'amico con una guancia arrossata e la faccia girata da un lato e l'ex compagna di team con la mano sospesa a mezz'aria. - Ehm,mi sono perso qualcosa? -

A quanto ricordava mai Tenten aveva dato uno schiaffo a Neji.Certo,anni fa qualche volta litigavano,anche se raramente,ma dopo un pò di tempo tornava tutto come prima.mai erano arrivati a questo punto,mai.Lo sapeva bene,lui e Gai_sensei ne erano testimoni.Quindi non capiva cosa poteva essere successo di così terribile da far reagire Tenten a quel modo.

- No,non ti sei perso niente. - disse lei raggiungendo l'amica e quelli di Konoha che erano appena arrivati.

Lee si mise davanti a Neji e titubante lo scosse ricevendo un'occhiata raggelante che lo terrorizzò.Lo Hyuga si allontanò dal compagno evitando le domande degli amici e scacciando Akemi.Possibile che fosse davvero tardi per rimediare a ciò che aveva fatto?No,non poteva finire così,non poteva.

- Ten,stai bene?Ti vedo un pò scossa. - le domandò il lupo dopo essersi ricongiunto con la sua padrona.

- Si,tranquillo è tutto a posto,Kyoki. - lo tranquillizzò.

- Sarà,ma non mi convinci. - disse lui ma non insistette.

- Andiamo.Prima iniziamo e prima finiamo. -

- Hai. -

E tutti si avviarono verso il palazzo dell'Hokage.

* Sai = Spade corte dalla lama a tridente. 

   
 
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