Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: Semele    13/03/2011    10 recensioni
Gray Fullbuster ha un problema. Piccolo o grande dipende dai punti di vista, ma lui sembra esserne ossessionato. Riuscirà a risolverlo?
Gray/Lluvia. Perché non ci si accorge di quel che si ha finché non lo si perde. Probabili spoiler.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 Capitolo VI

Day II – Dove diavolo siamo?

L'infelice battuta di Leon, sebbene fosse stata fatta con l'unico intento di infastidire Gray e renderlo partecipe della sua idiozia, fu bellamente ignorata.
Lì, sotto quella dannatissima porta rossa lucida, davanti ai loro piedi, c'era un buco.
Un buco talmente profondo che Gray non riusciva a vederne la fine.
Con delle scalette.
Già, le scalette.
- Che cazzo è? - Domandò quindi quel campione di educazione di Fullbuster, dimostrando una finezza esemplare.
- Indovina. - Lo prese in giro Leon in risposta, leggermente nervoso.
Gray lo guardò malissimo. - Intendo dire perché c'è un buco qua. -
- Lo chiedi a me? Sei tu che non sai tenere le mani ferme, che pretendi? -
- Io? Ti fossi fatto gli affari tuoi non ci saremmo trovati con un cratere in mezzo alle balle. - Ringhiò il mago di Fairy Tail, ben intenzionato a non prendersi colpe altrui.
Fissarono quel guaio per un paio di minuti pieni, dopodiché Leon, con tutta la – poca - pazienza che possedeva, aprì la bocca nuovamente. - Che dici, andiamo giù a dare un'occhiata? -
- C'è da chiederlo? - Ghignò Gray, già pronto.
- Non avvertiamo le altre? - Domandò Leon storcendo il naso, seguito di riflesso dall'altro.
Eh già, la tentazione di fregarsene era grossa.
Gray era ancora troppo stranito dalla situazione venutasi a creare con Lluvia per ritornare sui suoi passi: un po' di movimento lo avrebbe aiutato a non pensare a lei e ai suoi assurdi comportamenti da psicotica senza averla a tutti i costi in mezzo ai piedi. Sarebbe stato un balsamo per il suo stato d'animo.
Tuttavia, fosse successo a lei una cosa del genere, avrebbe dato di matto a saperla sperduta in chissà quale anfratto e ad affrontare chissà quale essere. Non che fosse preoccupato per la sua incolumità –conosceva fin troppo bene la sua capacità: aveva rischiato le penne, tempo addietro- e, sicuro, non lo era neanche per la vita del suo avversario. Per lui era normale darsi da fare per Lluvia, anche se non ne capiva bene il motivo. Molto probabilmente perché era una sua nakama. Certo. Sicuro.
Per quanto riguardava il mago di Lamia Scale, la situazione era un pelino diversa.
- Se non diciamo nulla, zittire Sherry sarà un problema. - Bofonchiò Leon, attivando di buona lena la parte razionale del suo cervello, più precisamente quella che cercava di fargli evitare di combinare guai con la compagna e rischiare, di conseguenza, la pelle.
- Mettile un calzino in bocca. -
- Fosse facile... -
- Hai ragione, ti staccherebbe le dita a morsi. -
- Piuttosto, credo che anche la tua compagna avrà da ridire. - Glissò il mago di Lamia Scale, terribilmente seccato da quella verità ma ben deciso a mantenere una certa apparenza.
Gray storse il naso. - Lluvia non farà una piega. Se ne fregherà altamente e andrà avanti per la sua strada. È abituata. -
- Non mi pare. - Ribatté Leon, dandogli le spalle e cominciando a incamminarsi. - Non mi sembra la capisci molto bene: la prendi sottogamba. -
- Cosa ti fa credere di capirla tu? L'hai vista ieri per la prima volta. -
- Ma conosco te, mio malgrado. - Si schifò il mago di Lamia Scale. - E, sebbene sia una rompiscatole, sapere di Sherry in mezzo ai casini mi farebbe preoccupare. -
- Andiamo, è una piaga. - Sogghignò Gray, seguendolo. - Ti sei ammorbidito, Leon. -
Lui, in risposta, alzò le spalle. - Sarà. Ma almeno lo ammetto, io. -
Il mago di Fairy Tail si oscurò. - Che intendi? -
- Intendo dire che sei un imbecille. - Masticò tranquillamente, mentre Gray, ringhiando, era già pronto a menar le mani. - E non hai le palle per dire quello che senti. -
- Quello che sento? - Domandò Gray non credendo alle proprie orecchie. - Ma come parli? Dopo che mi farai, le treccine? - Già, stare con Gazille faceva un brutto effetto. - E poi non sento niente per Lluvia. -
Sebbene quell'idiota di Fullbuster continuasse imperterrito ad argomentare le sue convinzioni, bofonchiando stupidaggini come suo solito, Leon tacque, avvertendo chiaramente di aver stravinto quella discussione.
Perché, in primo luogo, lui a quella Lluvia non l'aveva per niente nominata in quel preciso contesto.
E poi: se proprio voleva comportarsi da idiota decerebrato e salvare il suo misero orgoglio, perché cavolo Gray lo stava seguendo?

*

Sherry, estremamente tediata da quella situazione ed innervosita dalla mancanza di informazioni utili per finire quello stress di missione e salvarsi da tucani infami e capre puzzolenti, davanti Gray e Leon, giunti in quel momento, non poté trattenersi dall'aprire leggermente la bocca rossa, con mille interrogativi nella testa decisamente curiosi ma non abbastanza importanti da destarla da ciò che stava guardando.
Lluvia, al contrario, strinse le labbra tra i denti, riducendole ad una linea sottile. Forse per evitare alla bava di cadere, tuttavia con gli occhi blu erano ben spalancati, decisi a non perdersi neanche un minuto di quello spettacolo.
Perché i due maghi, senza alcun motivo logico, erano arrivati dinnanzi le due donzelle. Senza vestiti.
Le due rimasero qualche lungo secondo a guardarseli – ad ammirarli senza dare troppo nell'occhio – ma poi, per forza di cose, Sherry dovette metterci il becco.
- Perché siete in mutande? - Domandò, le sopracciglia arcuate dalla sorpresa.
Fu abbastanza divertente vederli lasciare gli occhi sulle loro nudità e ritornare da dove erano venuti alla ricerca dei vestiti perduti.
- Come avranno fatto a togliere i calzini senza levarsi le scarpe? - Chiese Lluvia, cercando di deviare pensieri peccaminosi verso zone più neutre: non voleva assolutamente togliersi dalla testa l'immagine del suo Gray-sama mezzo nudo, ma doveva rimanere lucida il più a lungo possibile se voleva riuscire a pensare senza perdersi in filmini impudici. Ne andava la riuscita del suo piano.
- Perché, secondo te portano i calzini? - Bofonchiò la maga di Lamia Scale, allungando il collo per gustarsi il didietro di Leon. - E se li portano lo ignoro. -
Quando i due fusti ritornarono, stavolta con tutti i pantaloni addosso, si immersero nell'audace compito di informare le due fanciulle della loro scoperta, pregando tutte le gilde del mondo di sopravvivere all'impresa.
Stranamente, le due non si mostrarono per niente stupite.
Dalla faccia, sembravano stessero solo aspettando il momento in cui si fossero degnati di farsi riconoscere.
Quindi le portarono di fronte il fattaccio, dimostrando un coraggio esemplare.
Davanti al buco -con le scalette, precisiamo-, le due non fecero una piega. Anzi, parvero addirittura contente, nonostante Lluvia fosse intenta ad occhieggiare nel buio del passaggio.
Sherry esternò la sua contentezza esibendosi in un acuto tale da far rizzare i capelli sulla nuca Gray e si aggrappò al collo di Leon, sbaciucchiandoselo e strusciandoglisi addosso dalla felicità. E anche da qualcos'altro.
- Come avete fatto? - Cinguettò esaltata, staccandosi dalla faccia del compagno e guardandolo arrossire penosamente. - Potrebbe dare una svolta a questa situazione del cavolo! Oh, Leon, vedi cosa fa la forza dell'amore? -
Entrambi i maghi evitarono accuratamente di informare quella psicopatica che, il sentimento che gli aveva fatto scovare quel passaggio, non era proprio riconducibile alla nobile essenza che sbandierava con tanta passione. Anzi.
- Non puoi darci un taglio? Così almeno vediamo che dobbiamo fare. - Bofonchiò Gray rivolto alla ragazza, scrutando annoiato quella scenetta.
Inutile dire che Sherry lo guardò malissimo. - Spalmati addosso a Lluvia e non rompere a noi, se sei tanto invidioso. - Se ne uscì, appiccicandosi ancora di più a Leon.
Se la maga dell'acqua assunse in un millesimo di secondo la tonalità dei pomodori maturi, il ragazzo sibilò improperi contro una cornacchia a caso arrossendo leggermente, suo malgrado.
Dopo la bellezza di dieci minuti di sbaciucchi e abbracci (Sherry non aspettava altro per incollarsi addosso a Leon), i quattro maghi si ricomposero.
- Su, Gray, entra dentro! - Gli ordinò la maga di Lamia Scale, ben attaccata alla vita del compagno.
- Vacci tu e rimanici, scema. - Rispose a tono Fullbuster, avviandosi tuttavia verso le scalette.
- Aspetta. - Lo bloccò Lluvia, afferrandolo leggermente per il braccio, sempre più bordeaux. - Va avanti Lluvia, tanto non le può succedere nulla. -
Gray la guardò per un secondo stranito. Chissà perché l'incazzatura che lo aveva accompagnato fino a quel momento era svanita come neve al sole. E tutto perché Lluvia si era mostrata preoccupata per lui.
- Sei impazzita? Non sai cosa c'è là sotto, è pericoloso. -
- B-beh, è per questo che è più sicuro che Gray-sama rimanga qua. - Rispose lei, abbassando lo sguardo. - Potresti ferirti gravemente, invece il corpo di Lluvia non si farebbe niente. -
- Sei rimasta ferita anche tu, una volta. - Le ricordò Gray, guardandola seriamente.
- Ma c'era elettricità! Lluvia non crede che... -
- Non parlo di quello. - La bloccò, facendola sobbalzare dalla sorpresa. - Non ne voglio sapere, scendo io. -
- Oh, andiamo! - Se ne uscì Sherry, un sorrisone che parlava da solo. - Saltale addosso e via, no? -
- Gray sei un idiota. - Bofonchiò anche Leon, avvicinandosi alle scalette e facendolo arrossire di rabbia e chissà cos'altro. - Qualcuno di voi ha delle torce? -
- Le ha Lluvia! - Si fece sentire la maga dell'acqua, cercando di celare l'imbarazzo e armeggiando con la sua sacca.
Mentre Sherry si avvicinava a lei ridacchiando, il mago di Lamia Scale bisbigliò a Fullbuster parole che lo fecero ringhiare d'indignazione. - Prepara quella tua testa vuota, le treccine arrivano. -

*

Alla fine chi scese furono i due maschioni della situazione, anche se seguiti dall'eco dei borbottii di Sherry.
Gray litigò con la maga di Lamia Scale per tutta la scampagnata, ma quando tornarono indietro sia lui che Leon si mostrarono leggermente turbati. Così, trascinando le due ragazze (Lluvia seguì di buona lena il suo amore, Sherry un po' meno.) e cercando di zittire la cornacchia fragolosa che strillava il suo schifo verso ragni, scarafaggi e roba sporca, brutta e puzzolente, le portarono alla fine di quel cunicolo.
Quello che si parò davanti ai loro occhi fu spettacolare.
Se l'intero passaggio era buio, a malapena rischiarato dalle due torce che la maga dell'acqua aveva portato, quell'enorme sala era illuminata da... non si sapeva cosa.
Da che potevano vedere loro, non c'erano lanterne o lucernari di sorta a spiegare quel fenomeno, nemmeno finestre o buchi strani. Il nulla assoluto.
La sala tondeggiante era veramente grande e al suo interno c'erano tantissime librerie, strapiene di tomi di ogni genere. Dalla loro posizione, riuscivano a vederne solo una piccola parte.
L'intera parete pareva esserne ricoperta.
- Wow. - Sussurrò Lluvia parlando per prima, assolutamente sconvolta. - È... è... -
- È spettacolare! - Terminò per lei Sherry, strabiliata, un sorriso incantato che non era riuscita a bloccare. - Porca miseria, qua potremmo starci l'intera giornata e non finiremmo neanche una sezione! -
- E ne sei contenta? - Sbuffò Leon, che già vedeva nero. - In mezzo a tutta 'sta roba non riusciremo mai a terminare il lavoro. Dobbiamo inventarci qualcos'altro. -
- Leon, sai che l'amore è bellissimo e che quello che provo per te non è neanche lontanamente riconducibile ad un termine preciso, ma sei un idiota. -
- Ma guarda un po', per una volta la pensiamo uguale. - Ghignò Gray facendosi guardare male dall'altro mago del ghiaccio. - Anche se per motivi diversi. -
- Vai a quel paese. -
- Intendo dire che è più probabile riuscire a trovare qualche cosa d'interessante. Ovviamente non sfogliando ogni singolo libro, sciocchino, ma con un'occhiata generale. - Gli spiegò Sherry dolcemente. Poi, più aggressiva. - Fullbuster, occhio a quello che dici del mio Leon, se non vuoi diventare femmina. -
- Ho solo affermato ciò che tu hai detto. -
- Gray-sama, - Lo chiamò Lluvia, vedendo Sherry prendere fuoco ed esaurendo il suo coraggio per i prossimi venti giorni. - V-vorresti venire a far-rti un'idea di questa stanza c-con m-m-me? -
Gray era sul punto di darle una rispostaccia (che cavolo, prima faceva la fredda e poi lo cercava?), ma poi si morse la lingua. Chissà perché non riusciva mai a sgridarla ben bene.
Così, scambiandosi gentilezze con la fragola schizzata, si fece trascinare in mezzo a quelle librerie, cercando di pensare ad un metodo sano di ritornare indietro qualora di fossero persi, vista la grandezza della camera ed evitando la distruzione totale di quella sottospecie di biblioteca segreta.
- Che diavolo ci faranno con tutta questa robaccia? - Domandò Gray, prendendo un libro a caso e facendo finta di esserne interessato. La lingua a lui sconosciuta che popolava le pagine di quel tomo lo indusse a rimetterlo a posto con una velocità impressionante. - È uno spreco di tempo e d spazio. -
Alzò lo sguardo verso Lluvia, vedendola concentratissima a scrutare la libreria.
- Cosa guardi? - Le domandò, affiancandola e facendole andare la pressione a mille.
- Qu-quella statua. - Gli spiegò, indicando una testa di granito all'angolo dello scaffale.
- Cos'ha che non va? -
- Prima stava facendo l'occhiolino. -
Ci volle poco perché Gray urlasse oscenità all'indirizzo di una Sherry guardona. Ci volle ancora meno affinché l'acuta voce della ragazza raggiungesse i due, additando Fullbuster di codardia, deficienza e impotenza. A quest'ultimo insulto si aggiunse anche la sentita risata di Leon e il colossale imbarazzo di Lluvia (promettendo mentalmente di affogare al più presto quella fragola marcia).
Dopo cinque minuti di insulti triviali, la statua si riaddormentò, riacquistando la sua immobilità, e le acque si calmarono da tutte e due le parti.
Gray era ancora seccato dalla squilibrata di Lamia Scale e solo grazie a quello stato d'animo riuscì a tirare fuori una domanda che gli premeva sulla bocca da decisamente troppo tempo.
- Lluvia, ti ho fatto qualcosa? -
Mancò poco che la ragazza svenisse dalle palpitazioni.
E ora? Che diamine faceva?
Che cazzo gli diceva???
- Ehm... - Provò a fatica. - I-i-in che senso, Gray-sama? -
- Nel senso che sei strana. Tanto. E solo con me. -
Perfetto. L'aveva beccata.
Al diavolo Loki e le sue trovate bacate!
- Lluvia pensa che tu abbia preso un abbaglio, Gray-sama. - Esalò. Le uscì una voce strana e capì di aver trattenuto il respiro per troppo tempo. Inspirò, quindi, profondamente.
- Non credo. - Le rispose camminando e svoltando l'angolo di una libreria. - Ma cosa diavolo è? Un labirinto? - Borbottò, trovandosi davanti altri libri.
- Può darsi. In fondo questa stanza è talmente grande che... -
- Non mi hai risposto. -
E che cavolo! Sbraitò mentalmente la maga dell'acqua, mettendosi le mani tra i capelli.
- Riguardo cosa? -
- La mia domanda. - Ringhiò, finalmente stufo.
Lluvia non sapeva più dove sbattere la testa. - Q-quale domanda? -
Gray stava per urlare dalla frustrazione quando un particolare salvò Lluvia in corner.
Erano arrivati un un piccolo spiazzale tondo in mezzo a tutto quel serpeggiare di librerie.
Al centro c'era un piedistallo in cristallo, sopra il quale era aperto un grosso libro.
- Cosa diavolo è? -
- Un libro, Gray. Si legge. -
Il mago del ghiaccio si girò infastidito, ritrovandosi davanti Leon.
- Finalmente siete arrivati. Cosa stavate facendo? - Ridacchiò Sherry, maliziosa.
- Oca. -
- Taci, Fullbuster. -
Avvicinandosi al tomo, Lluvia poté osservarlo meglio.
Le pagine sembravano molto pesanti ed erano ingiallite. La scrittura era piena di arabeschi a suo parere inutili e i fogli erano decorati da fantasie dall'aria antica e datata. Il capitolo che aveva davanti (il XX, per la precisione) era abbellito da una miniatura allegra. Scrutandolo con attenzione, poté notare la copertina di pelle.
Il foglio aveva scritto una cosa che catturò la sua attenzione:
 

Acqua con Acqua
Terra con Terra
Nettare d'Oro.
L'aver codeste gioie
è la grazia ultima del mio invito.

Entrate, messeri.
 

- Un bel casino, eh? -
Lluvia alzò gli occhi e incontrò il viso dubbioso di Sherry.
- Sembra un permesso. - Borbottò, incuriosita. - Chiede dei requisiti. -
- È il diario del cavalier Smirf. Quella è l'ultima pagina. -
- Come lo sai? -
- Io e Leon abbiamo avuto il tempo di guardarlo da cima a fondo, mentre voi due stavate a fare chissà cosa. -
- Vedo che hai tanto ossigeno da sprecarlo. - Rispose a tono Lluvia. - Che dici, vuoi provare a rimanere in apnea? -
- Oh, manichino, siamo suscettibili? - Chiocciò Sherry, ritornando ai bei vecchi nomignoli. - Dai, bambolina, usa il cervello. Che vuole dire? -
- Lluvia non sa tutto, stupida. -
- Parla di acqua. Ne sai qualcosa? -
- Lluvia non è ricollegabile a tutto ciò che ha a che fare con l'acqua. Ma che idea ti sei fatta? -
- Di un manico di scopa con il corpo liquido, ecco che idea mi sono fatta. -
- Non sparare cavolate e ricopia questa cosa. Magari facendolo vedere al Signore ci potrà riferire qualcosa. -
- È un'idea. - Accettò di buon grado, cominciando a scrivere sul pezzo di carta quelle parole. - Fatto. Ora raccattiamo quei due idioti e andiamo dal committente. Forse questa è la volta buona. -

*

Lord O'Biò non fu di nessun aiuto.
A parte riempire le tasche dei nostri eroi di cioccolatini di ogni tipo e di sfornare complimenti su complimenti a Sherry e Lluvia (facendo imbestialire Leon e Grey oltre ogni dire), fu deludente vederlo rispondere con la sua voce paciosa la sua impossibilità di dare una mano.
Ritornare nelle camere d'hotel fu un'esperienza assurda perché tutti e quattro erano troppo impegnati a riflettere su quelle parole per attaccar briga l'uno con l'altro.
Stesa sul letto, Lluvia stropicciava l'angolo del suo foglietto, cercando di trovare una soluzione a quell'enigma, invano.
Distolse l'attenzione solo quando sentì bussare la porta e, dopo un -Avanti. - deciso, Gray entrò nella stanza. Senza maglietta.
- Gray-sama, la maglia. -
- Dannazione. -
Dopo tre minuti, Gray rientrò (vestito) e si sedette sulla poltrona, vicino il letto della ragazza.
- Allora? - Chiese, vedendola mettersi seduta sorridendo. - Sei arrivata a qualcosa? -
- No. Queste parole in sé sono scialbe ma dirette. - Spiegò, per una volta tranquilla. - Chiede espressamente tre cose per essere invitati. -
- Ne abbiamo una. - La bloccò, guardandola. - Tu. Sei tu l'acqua. -
- Lluvia non pensa. Anche se non si può sapere per certo, ma non crede faccia parte di questa roba. -
- Lo spero. Non mi va di saperti in mezzo ai casini. - La informò, facendola arrossire.
- C'è l'acqua, – Continuò lei, senza guardarlo in faccia. - la terra e il nettare d'oro. Lluvia non riesce proprio a capire cosa sia. -
- Il vino. - Ghignò Gray. - L'acqua fa male, il vino fa cantare! - E mimò un brindisi, facendola ridere.
- Dovresti smetterla di bere. Ti fa male. -
- A te invece non ti ho mai visto ubriaca. - Grey stava registrando con una minima parte di cervello quella conversazione, ma per una volta voleva vedere fino a quel punto Leon potesse avere ragione. Con l'aiuto di qualche boccale di birra fatta poco prima col mago di Lamia Scale. - Saresti memorabile. -
- Non sembra una cosa bella. -
- Dal mio punto di vista sì. - La osservò serio. - Saresti tenera. - Da mangiarsela, aggiunse mentalmente.
Inutile dire che Lluvia prese fuoco in un istante.
- Sei ubriaco? - Domandò cautamente.
- Non direi. Non ancora. -
- Gray-sama, non ti fa bene! Lo sai che effetto ti fa. - Lo rimproverò, alzandosi e avvicinandosi. - Farai a botte con qualcuno e ti faranno rapporto. -
Si abbassò al livello della sua faccia, scrutandogli gli occhi per vedere fino a che punto aveva bevuto.
Ovviamente fraintendendo, Gray le poggiò una mano sulla guancia, facendole spalancare gli occhi dalla sorpresa.
Con uno scatto fulmineo Lluvia si raddrizzò, imbarazzata al massimo, cercando di calmare il battito frenetico del suo cuore e lasciando la mano del ragazzo ad accarezzare l'aria.
Lui la guardò con una faccia da cucciolo bastonato che le fece venire voglia di prendersi a pizze da sola per l'occasione persa.
- Perc... -
- N-non volevo! - Lo bloccò lei, cercando di frenando l'irreparabile. - Gray-sama, Lluvia è imbarazzata! Tanto tanto! -
- Capisco. -
- No! No! Gray-sama, non capisci! - Era assolutamente isterica.
- Lluvia, calmati. Ti assicuro che ho capito. - Le sorrise dolcemente cercando di tranquillizzarla. Ovviamente ottenne l'effetto contrario.
- No, non è vero! Lluvia è una stupida, una grandissima, incommensurabile stupida! - Sbraitò lei. Gray non l'aveva mai vista così e gli fece una tenerezza assurda. - Gray-sama non si deve offendere, davvero. È solo che... è presto! -
- Presto? -
- Sì, presto! Anzi, no, tardi! È tardi, tardi e... Lluvia è una stupida. -
Gray si alzò, sempre sorridendo e, dandole un bacio sulla fronte (paralizzandola), la guardò negli occhi. - Hai ragione, è tardi. Buonanotte, Lluvia. - E se ne andò, dandole un'ultima carezza sul capo.
Lluvia, quando si fu ripresa, chiuse gli occhi.
Buonanotte un paio di scatole! Pensò, rossa e ad un passo da una perdita di sensi. Forse sarebbe stato un buon sonno per lui. Lei, di certo, non sarebbe riuscita a chiudere occhio.
 

Wow, ho fatto schifo!
Sono in ritardo di ben 28 giorni, ma spero di essere più piacevole di una mestruazione XD
Sorry! Davvero! Spero di non rifarlo mai più... spero. Non mi picchiate!
In compenso sono riuscita a far attivare le sinapsi di Gray, spero non in modo troppo forzato. Fatemi sapere: la velocità di apprendimento del nostro mago del ghiaccio preferito (velocità... un altro po' più lento e andava indietro nel tempo!) mi mette in dubbio.

Kiya_: Visto? Alla fine ce l'ho fatta in questa settimana XD Sì, Gray cuoce ed in questo capitolo è quasi al dente. Fra un po' di tempo sarà mangiabile XD Fammi sapere! Un bacio bella!

SakuraHaruno: Ma grazie mille! Mi riempi sempre di complimenti complimentosi! Oddio, non so di per certo se erano accenni. Volevo farne ma mi sono parsi piuttosto fiacchi come accenni Natsu/Lucy... se li vedi come tali ben venga XD Qua ci serviva Leon ad accendere la lampadina a Gray, cosa ne pensi? Ci sta arrivando? O è troppo precipitoso? Fammi sapere! Un bacione!

Hellkamirie: Carissima non ti scusare! Non ci provare nemmeno! Non vedi quanto ci ho messo io? XD Grazie mille per i complimenti, spero ti piaccia anche questo capitolo e che sia all'altezza delle tue aspettative! Un bacio! Alla prossima!

   
 
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Semele