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Autore: IsaMarie    14/03/2011    11 recensioni
Bella e Jasper sono i gemelli Swan che vivono con il padre Charlie e la cugina Rosalie a Forks. Le loro vite si intrecceranno con i ragazzi Cullen: Edward, Alice e Emmett.
(Scritta con sara_cullen)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie, Jacob/Leah
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Cap. 79 EFP
Buongiorno e buon lunedì!
Io e Sara volevamo ringraziarvi per i meravigliosi complimenti ricevuti per il capitolo scorso! Ci avete fatto gongolare parecchio, inutile negarlo.
Ma soprattutto siamo orgogliose del fatto di essere riuscite a trasmettervi tutte le sensazioni derivanti da quella particolare situazione.
In questo capitolo avremo il punto di vista di Edward. Ci scusiamo per la ripetizione, ma è un momento talmente importante che ci sembrava giusto offrirvi la visione d'insieme.
Naturalmente, essendo lui un ragazzo, troverete emozioni diverse, a tratti più irruente, a tratti più dolci e a volte, speriamo, anche divertenti. Il linguaggio che userà Edward nei suoi pensieri sarà decisamente più colorito, ma speriamo che, nonostante tutto, non lo troviate troppo volgare. Edward è un uomo e come tale pensa.
D'ora in poi, in situazioni d'intimità, i pov di Edward saranno più coloriti e passionali, quindi se qualcuno trova offensivo già questo capitolo, vi pregheremmo di saltare a piè pari i capitoli in cui verranno descritte situazioni intime con il pov Edward, dato che non è nostra intenzione turbare nessuno.
Detto questo vi lasciamo al chappy ringraziando come sempre tutte voi che ci seguite con affetto!
BUONA LETTURA DA MANU E SARA!

Come sempre per chi può, consigliamo la versione non censurata!

CAPITOLO 79 rating rosso!


CAPITOLO 79 



La mia Bella



Pov Edward

Io e Bella eravamo completamente nudi e con i nostri corpi abbandonati l’uno sull’altro. Le avevo appena regalato un piacere sconfinato, lo stesso che avrei voluto provare io, dato che ancora ero palesemente eccitato e insoddisfatto… Bella avvicinò la sua mano al mio volto e mi osservò con attenzione, mordicchiandosi il labbro… che fosse ancora desiderosa delle mie attenzioni?
Dio, sperai di sì, con tutto il cuore! Ci avventammo di nuovo sulle nostre labbra, in un bacio colmo di passione, desiderio, irruenza, ingordigia… non ne avevo abbastanza, non mi sarei mai stancato della sua bocca infuocata, del suo corpo fatto apposta per essere adorato da me…
Nel frattempo accarezzavo la sua schiena, fino a giungere al suo sedere da urlo: artigliai con bramosia quelle natiche sode e perfette e poi iniziai a massaggiarle in modo circolare e irruento…
-Mmm… dio, che meraviglia!- sospirai ammirato da quel culetto mozzafiato. Per tutta risposta lei cominciò ad accarezzarmi il torace, facendomi fremere… dio quanto avrei desiderato che quelle mani scendessero decisamente più in basso! D’istinto la abbracciai addossandola al mio corpo: volevo annullare ogni fastidioso centimetro che ci separava… il mio gesto fece venire a contatto le nostre intimità, provocandole un urlo di pura lussuria, che mi infiammò ancora di più.
Approfondii il bacio, che divenne un gioco perverso fatto di lingue e gemiti; sentivo la sua calda entrata già pronta, richiamo irresistibile di una sirena incantatrice…
D’un tratto sentii la sua mano arrivare nel punto da me tanto agognato e una specie di ringhio di pura bramosia mi uscì dalla gola…
Poco dopo cominciai a percepire un altro tipo di calore: la mia panterina smaniosa aveva avvicinato ancora di più le nostre intimità… ahh, cazzo, vengo!!, pensai. Con uno scatto improvviso contrassi tutti i muscoli, per evitare una clamorosa figuraccia a quel lussurioso contatto… inarcai la schiena e gemetti, al colmo della libidine…
Poi in un attimo di lucidità osservai Bella, stupito da quel gesto tanto audace: la mia regola del solo petting stava andando a farsi fottere…
La mia ragazza era ansimante, accaldata, eccitata e stupenda…
-Edward…- il suo sussurro era una supplica: mi desiderava, voleva fare l’amore! Merda! Il mio autocontrollo era agli sgoccioli… lei mi voleva, io la volevo… Dio, quanto l’amavo!
-Bella…- un soffio eccitato il mio: i nostri corpi nudi, intrecciati, ansimanti, vogliosi di abbandonarsi l’un l’altro… Ero solo un ragazzo innamorato, non una fredda pietra!
Non ero più in grado di resisterle, non più!
-Edward… non potrei desiderare un momento più perfetto di questo! Ti amo… ti voglio in me… adesso!- mi supplicò con una sincerità sconcertante. Cristo! Alla sua accorata preghiera mi si mozzò il respiro… deglutii per l’emozione… non ci potevo credere! Al diavolo il perfetto week end! La volevo mia!! Subito, adesso!! Aveva ragione Bella: non poteva esistere un istante più perfetto di questo! Era arrivato finalmente il nostro momento! Io e lei… stavamo per diventare ‘noi’: un unico corpo, un unico cuore, un’unica anima… il mio sogno…
La osservai, incantato: era stupenda, bellissima, eccitata, avida di godere e di farmi godere… una tentazione irresistibile… e io avevo deciso di non resisterle più…
Le sorrisi con amore e dolcezza, mentre con una mano sfiorai la sua gota infuocata dal desiderio. Ero commosso, emozionato, felice, turbato, voglioso… ma, prima di ogni cosa, avevo bisogno della sua conferma…
-Sei… sei sicura, amore?- le chiesi con ansia e timore, ma anche con la gioia selvaggia di farla mia.
-Ti voglio... dentro di me, Edward!- mi implorò intensamente. Oh cazzo! Cazzo! Le sue parole… ora sì che ero eccitato all’inverosimile… oh, cazzo!
Alla sua supplica il mio Super amico impazzì di desiderio: me lo sentivo vigoroso come non mai per la bramosia di possedere quel corpo e quell’anima, di cui ero follemente innamorato... non avevo mai provato quel vortice di passione e amore, mai…
-Anch’io, ti voglio, Bella... da impazzire!- le risposi bramoso come neanche una volta mi ero sentito. Maledizione, ero troppo su di giri… mi serviva un po’ di tempo per riprendere il controllo, ero eccessivamente irruento e voglioso… avrei rischiato di essere troppo prepotente e violento… per non parlare poi del fatto che avrei rischiato di venire nel giro di pochi istanti, come un ridicolo pivello…
Tentando di calmarmi e di regolarizzare il mio respiro affannato, mi inginocchiai nuovamente su di lei, afferrandole la mano: le baciai il palmo, per poi salire lungo la piega del gomito verso la spalla e il collo. Lì mi soffermai ad assaporarne la dolce fragranza e poi continuai, giù nell’incavo tra le spalle, e poi sempre più giù, soffermandomi sul seno soffice e delicato e poi sulle parti più nascoste del suo corpo.
Ad ogni mio bacio si contraeva in modo sensuale e le sue labbra mi esortavano a continuare per darle sempre più piacere. Ogni suo bacio mi provocava un godimento immenso e non faceva altro che aumentare la mia eccitazione.
Quante volte avevo immaginato di stare con Bella in quel modo, di poterla stringere a me e farla mia, di immergermi in lei per sentire il calore e la morbidezza del suo corpo aderire al mio!
Sostenendomi al materasso con la mano sinistra, mi sollevai un po’, avvicinando ancora di più i nostri bacini; solo quello sfioramento mi procurò una serie di brividi da mandarmi in tilt… chissà come sarebbe stato immergermi totalmente in quel lago colmo di desiderio! Cristo, non vedevo l’ora! Ma il mio istinto di affondare in lei era guidato dall’immensa tenerezza per il mio amore… bambolina, era la sua prima volta…
-Ti amo più della mia vita, Bella…- mormorai, e con estrema attenzione mi posizionai sopra di lei. Questo mio movimento aveva fatto scontrare le nostre intimità, e un gemito infuocato fuoriuscì dalle labbra di entrambi…
-Ti amo… ti amo… ti amo…- mormorai senza sosta. Mai, mai avrei potuto immaginare che l’eccitazione che sarebbe nata dentro di me potesse essere così smodata, così totalizzante. Ci muovevamo in simultanea e traevamo un intenso godimento delle nostre movenze. Ad un tratto sentii il bisogno disperato di unirmi a lei, il prima possibile. Ero di nuovo arrivato al limite della sopportazione, volevo possederla con tutto me stesso, senza freni, senza inibizioni.
-Ti amo. Ti voglio. Adesso!- ripetei le sue identiche parole con voce roca, poi guardai il viso eccitato di Bella: ogni cosa di lei mi supplicava di farla mia. Ricominciai a baciarla avidamente, con insaziabile ingordigia, mentre i nostri corpi si muovevano in sincronia perfetta e godevano delle nostre carezze reciproche, finché arrivai alla soglia della tolleranza umana: non resistevo più, volevo solo possederla, entrare per la prima volta nel suo caldo corpo. E anche lei mi voleva.
Iniziai a sfiorare con la punta delle mie dita l’interno delle sue cosce, per arrivare poi al centro della sua intimità, e per rendermi conto, con una gioia mai provata prima, che io ero pronto per fare l’amore per la prima volta in vita mia, e che la mia stellina era pronta ad accogliermi dentro di lei. Stavo vivendo un sogno incredibilmente meraviglioso!
Assaporai quel momento indimenticabile, attimo per attimo. Un fremito di desiderio attraversò nel medesimo istante i nostri corpi ansimanti, ed entrambi sospirammo all’unisono dall’eccitazione. Le mie mani, aggrappate ai suoi fianchi, le sollevarono leggermente il bacino, e lo spostarono più in giù, per farlo aderire perfettamente al mio.
-Oh, sì, Edward! Sì!- mi implorò, accorgendosi che ero pronto per affrontare finalmente quel passo così desiderato e importante per entrambi. Dio, che sensazione esaltante! La mia donna aveva capito perfettamente come farmi morire... e io ero suo, il suo uomo! Lei mi voleva come la bramavo io... stavo per perdere il controllo, rischiando però di possederla un po’ troppo vigorosamente.
Ma fortunatamente il mio immenso amore per lei mi guidò ancora una volta, e cercai di essere il più delicato possibile. Dannazione, avevo il terrore di farle molto male…
-Dimmi se ti faccio male…- le sussurrai all’orecchio quando giunse il momento. Lei non rispose ma affondò le mani alla base della mia schiena per farmi capire quanto fosse pronta.
Sul suo viso però apparve quasi subito un’espressione di tensione e io mi fermai terrorizzato, all’idea di averle causato anche un minimo di dolore. Mi sentivo leggermente ostacolato dal suo corpo nel mio cammino dentro di lei, e per un secondo pensai di dovermi assolutamente fermare… ero inquieto, nervoso, eccitato…
-Bella! Ti faccio male, amore?- le sussurrai spaventato all’orecchio, stringendo i pugni ai lati della sua testa bruna.
-Oh, no Edward, ti prego continua!- mi implorò e la sentii premere nuovamente la base della mia schiena verso di lei. Sospirai: le sue parole e i suoi gesti mi rasserenarono, donandomi la giusta armonia tra mente e corpo… calmati, Edward, rilassati… mi ripetei come un mantra.
Ero consapevole che purtroppo le avrei procurato del dolore: era la fisiologia umana, ed era inevitabile… sperai solo che non fosse insopportabile e sperai che la sofferenza fosse di breve durata… io potevo solamente essere delicato e attento…
Convintomi di questo, la lasciai fare, abbandonandomi alle nuove sensazioni che nascevano in me, cercando di usare la giusta attenzione e cautela. Nel mio corpo iniziarono a sprigionarsi un calore e un piacere mai sperimentati prima… riuscivo solo a gioire con la mente e col corpo, pensando che Bella stava diventando mia, che ero immerso in lei!! Non poteva esistere felicità maggiore!
E poi... accadde.
Si trattò di una sensazione improvvisa ed esaltante, contemporaneamente. Percepii chiaramente il mio cammino aprirsi e le porte di quel paradiso accogliente mi si spalancarono!
Sentii il mio corpo tremare dalla gioia e dovetti autocontrollarmi parecchio, per non cedere all’intenso impulso di venire all’istante… Bella però, proprio in quell’attimo, chiuse gli occhi, si aggrappò alle lenzuola e si morsicò il labbro inferiore. Povera la mia cucciola, chissà quanto dolore stava provando… io potevo aiutarla in un unico modo… aiutando anche me stesso a non fare la figura di un brufoloso tredicenne… serviva ad entrambi un momento di calma per riprendere fiato…
Ma per fortuna il mio amore per quella stupenda creatura prese di nuovo il sopravvento: avrei fatto di tutto per la mia stellina, ma quant’era arduo!!
-Ti amo… ti amo… ti amo… ti amo…- le ripetevo senza sosta, per tentare di placare il mio istinto più impetuoso e per rasserenare la mia dolcissima Bella.
Dopo un paio di minuti, tutti i suoi muscoli si rilassarono e compresi che il momento peggiore per lei era ormai passato e questo mi aveva dato, allo stesso tempo, la possibilità di riprendere il controllo di me stesso. Cercavo di essere ancora prudente e delicato: non potevo conoscere il grado della sofferenza che lei aveva provato…
Era semplicemente meraviglioso essere parte di lei… dio, la sentivo così tanto! E quando percepii che anche lei si stava lasciando completamente andare, il mio cuore traboccò di gioia, e la mia mente e il mio corpo impazzirono dalla frenetica eccitazione.
Bella continuava a pronunciare il mio nome ansimando, urlando e gemendo per l’estasi di sentirci per la prima volta uno parte completa dell’altro. In un istante capii che in quel momento avevo detto addio alla mia inesperta ragazza: al suo posto c’era una donna eccitata, appassionata, maledettamente sensuale e consapevole di esserlo. Sì! La stavo facendo diventare una donna, la mia donna!
-Ohhh… Bella… Bella… sei la mia Bella… sei mia… tutta mia!- gemetti soffiando sul suo collo profumato, mordicchiandolo e leccandolo con foga per incamerare il più possibile il suo inebriante odore.
Spinta dalla passione, anche lei ricominciò ad invocare il mio nome… Ed io non potevo che essere entusiasta che lei mi cercasse, che mi invocasse, che mi implorasse di continuare e di stringerla a me sempre più vigorosamente. Non potevo credere che avesse scelto me per provare, assieme a lei, quella gioia immensa, il nostro paradiso...
-Ahh… mia Bella… ahhh… ti amo…- sospirai in preda alla più folle pazzia d’amore, che mi faceva pretendere sempre di più: maggiore piacere provavo e donavo al mio angelo, maggiore ne reclamavo per me stesso e per lei...
Ad un tratto, sentii risvegliarsi la parte più selvaggia di me… ma non avevo più la forza per controllarla… e la nostra danza divenne sempre più passionale… Cristo santo, che estasi! Ero in trance, in un’altalena di passione, bramosia e pura lussuria…
Persi nelle nostre sensazioni e nei nostri gemiti sentivo che il suo corpo si stava adattando sempre più al mio, in modo perfetto. Eravamo un uomo e una donna, due amanti del corpo e dell’anima.
Ed era semplicemente meraviglioso ed esaltante sapere che io ero l’unico in grado di farle raggiungere le più alte vette del piacere!
Dopo pochi attimi, Bella si abbandonò completamente alle emozioni che solo l’appagamento completo era in grado di regalare e d’istinto si aggrappò alle mie spalle, affondando le unghie nella mia schiena. Dio, che goduria: adoravo la mia pantera!!
Ad un tratto una scossa, ancora più forte delle precedenti, attraversò il mio corpo, mentre lei ancora si teneva aggrappata alle mie spalle, continuando ad affondare le unghie nella mia schiena.
Cristo! Mi faceva impazzire sentirla così presa da me!
Il piacere che provavo in quel momento diventò quasi impossibile e il mio corpo iniziò a tremare… sentivo una possente energia scorrermi dentro e non vedevo l’ora di liberarla... infine, unito alla mia Bella, mi lasciai andare anch’io al mio primo, potente, meraviglioso orgasmo di puro amore…
Niente, non esisteva nient’altro al mondo di così sublime e perfetto!!
Ansimanti e soddisfatti, ci abbracciammo stretti, immobili per riprendere fiato. Nessuno dei due aveva voglia di compiere nemmeno il minimo movimento: ero addossato sopra di lei, il mio viso affondato tra i suoi morbidi capelli e il profumato incavo del suo collo… Ad un tratto sentii l’urgente bisogno di perdermi nel suo sguardo, e sollevai il mio viso per abbandonarmi nelle sue profonde pozze di cioccolato… alla superba vista del mio angelo appagato, trattenni il fiato per l’emozione: quella donna era talmente divina… ed era mia!
-Ti amo, mia Bella…- mormorai appassionatamente, stringendo il suo corpo e incollandolo al mio. Il mio angelo meraviglioso mi donò un radioso sorriso e cominciò a riempirmi il volto di tanti dolci bacetti, che mi fecero mugolare di piacere… dio, quanto l’amavo!
-E’ stato bellissimo Edward… e anche io ti amo da morire!- esclamò trionfante, serena ed appagata. Dio, com’ero felice! Avevo colmato di gioia l’amore della mia esistenza! Sentivo il suo battito ancora martellare ad un ritmo agitato e d’istinto mi abbassai all’altezza del suo cuore, riempiendo di baci il suo profumato e soffice seno. Mmm, che goduria!
-Ti amo infinitamente- mormorò estasiata guardandomi con i suoi splendidi occhi ricolmi di gioia e di passione.
-Anch’io Bella, per sempre, dolcissimo amore mio!- sussurrai ancora in paradiso, mentre lei mi regalava sguardi di amore e adorazione. Sarei rimasto in quella posizione ore ed ore, ma era arrivato il momento di togliere il mio ‘dolce’ peso dal suo esile corpo…
Con un movimento fluido e deciso la afferrai per i fianchi e stando ben attento a non sciogliere i nostri corpi, invertii le nostre posizioni, lasciando il mio angelo sopra di me. Lei subito appoggiò il capo sul mio petto ricoperto da un leggero strato di sudore, avvolgendomi con le sue morbide e vellutate braccia; in risposta, la circondai con le mie. I capelli arruffati le coprivano il viso; glieli baciai almeno mille volte e poi li spostai dolcemente per guardarla: era incantevole e rilassata. Ancora lievemente arrossata, e bellissima, respirava con le labbra impegnate in un sorriso estasiato, riflesso del mio.
Sei la mia donna, per sempre, amore mio!, pensai compiaciuto e trionfante. Era semplicemente meraviglioso accarezzarla tutta abbracciata a me, i nostri corpi completamente nudi ed appagati da un piacere immenso...
Ad un tratto mi accorsi che una lacrima scese a rigarle una guancia. Si vedeva che era commossa, emozionata, ebbra di gioia… come me!
Mi avvicinai con le labbra al suo dolcissimo volto e raccolsi quella goccia d’acqua salata con un sorriso. Aveva degli occhi intensi e profondi… due laghi scuri di passione e desiderio soddisfatto… due pozze marine ricolme di incanto e magia…
-Mi ricordano il mare, sai?- mormorai in un soffio, rapito da quell’inebriante visione. La mia cucciola però non riuscì a comprendere le mie parole. Sfido io, come avrebbe potuto seguire le mie strampalate elucubrazioni mentali? Sorrisi e le lasciai un bacio su quella bocca così rossa, morbida ed invitante.
-I tuoi occhi, stellina mia… mi ricordano il mare...- spiegai incurvando le labbra all’insù.
-Edward Anthony Cullen… fare l’amore ti ha dato completamente alla testa!- sghignazzò la spiritosona, battendo l’indice sulla mia tempia, per comunicarmi il suo parere sulla mia sanità mentale. Bè, su quello aveva pienamente ragione: ero pazzo di lei!! Le mordicchiai quel dito impertinente, poi la punta del nasino.
-Su questo ti devo dare pienamente ragione, principessa! Mi hai fatto impazzire! E’ stata la sensazione più intensa che abbia mai provato in vita mia… è stato… assolutamente fantastico e sono stra ultra mega felice! Tanto, tanto felice che mi metterei a cantare, ballare e urlare per tutta la stanza…- le rivelai con una punta di imbarazzo. Per tutta risposta la sua risata argentina riempì tutta la stanza di un trillo gioioso. Mi faceva un enorme piacere vederla così serena, ma ci tenevo a spiegare la mia frase.
-Però Bella… quello che ti dicevo prima è la pura verità… vedi, non è importante il colore… i tuoi occhi sono così meravigliosi e intensi che mi ricordano l’affascinante profondità del mare… quell’incantevole distesa d’acqua che nei meandri dei suoi abissi diventa scura, come i tuoi occhi; ma che cela al tempo stesso, al suo interno, un mondo stupefacente, colmo di colori e sfumature variopinte, come straordinari sono la tua anima e il tuo cuore…- spiegai, facendo incatenare i nostri sguardi. Le mie parole la emozionarono nuovamente, perché altra acqua salata iniziò a sfiorare le sue guance. Che tenera la mia gattina! Aveva bisogno di un potente abbraccio!
Con estrema riluttanza sciolsi l’intreccio col suo meraviglioso corpo caldo, la avvicinai al mio petto e la circondai con le mie braccia, per comunicarle tutto il mio amore.
-Basta cucciola… ti prego non piangere… ti amo…- mormorai, cullandola tra le braccia. -Non sei felice, tesoro mio? No, sai… perché, se non l’avessi capito, te lo comunico di nuovo: io sono stra ultra mega felice!- affermai riuscendo a rasserenarla.
-Ma certo, amore! Scusa, sono solo molto emozionata…- spiegò un po’ impacciata. Capivo che lei aveva appena vissuto un momento fondamentale, una tappa importante nella vita di una donna… ma ora volevo rivedere il suo sorriso radioso!
-Non mi hai detto se sei felice, però…- mi imbronciai, sporgendo in fuori il labbro inferiore e tentando biecamente la sempre vincente mossa del tenero cucciolotto in cerca di coccole.
-Non direi felice…- bofonchiò con impaccio. Cazzo, no! Che coglione! E io che credevo di averla resa felice! Che stronzo! Io che ero convinto di averla portata con me in paradiso…
Ma potevo essere più demente?! Avevo rovinato la sua prima volta!! Che disgraziato!!
-Direi che io sono stra ultra mega felice!!- urlò d’un tratto aggrappandosi di slancio al mio corpo. Che streghetta malefica!! Che spavento mi ero preso!!
Dopo un sospiro di sollievo, iniziai a sghignazzare anch’io, palesemente più rilassato, mentre continuavo a cullare la mia cucciola nel mio abbraccio, ripensando alla gioia più grande della mia vita.
Avevo appena fatto l’amore, per la prima volta nella mia esistenza… le sensazioni che avevo provato erano state meravigliose, intense e sconvolgenti. Ripensai alle mie passate esperienze e concordai con Emm, Jazz e Jake: fare l’amore per me era stato un godimento unico, un’esperienza magnifica! In assoluto il più grande ed esaltante piacere della mia esistenza… chissà se lei invece aveva sentito molto dolore… chissà se ne provava ancora… avevo paura di farle quella domanda, ma volevo che mi rassicurasse.
-Ehi piccola, come ti senti?- le chiesi, dopo un po’.
-Non sono mai stata meglio…- mi rispose, sospirando felice. Sorrisi… anch’io mi sentivo così, ma non era ciò che volevo sapere.
-Non mi riferivo a quello… volevo sapere se senti… male da qualche parte…- mormorai preoccupato, continuando ad accarezzare quella pelle di velluto. Un risolino divertito le scappò.
-No, sto a meraviglia! E poi il dolore non è nemmeno una piccola frazione di tutto il piacere che mi hai fatto provare!- mi spiegò. Sospirai di sollievo… molte volte mi ero soffermato a pensare che nonostante il fatto che l’avesse sempre desiderato con tutte le sue forze (ed io con lei!), ci sarebbe stato il rovescio della medaglia, perché lei avrebbe comunque sentito dolore. Naturalmente da uomo non potevo sapere quanto e di che genere, ma per sentito dire, la prima volta per una ragazza non era poi così piacevole come per noi maschietti… e avevo il terrore, nonostante le sue dolci rassicurazioni, che anche in quel momento avesse continuato a sentirsi anche solo un po’ indolenzita. Avevo cercato di essere il più delicato possibile, e fino ad un certo punto ero consapevole di esserlo stato… ma poi… il mio lato oscuro e selvaggio aveva inesorabilmente preso il sopravvento ed ero stato più irruento che delicato! Mi sentivo un po’ in colpa… anche se lei in effetti sembrava stare bene, molto bene!
Sapevo che alle volte potevo risultare eccessivamente apprensivo… era un mio difetto; ed ero anche consapevole che questa cosa, se da una parte le faceva piacere, dall’altra la esasperava parecchio… ma era più forte di me!
La strinsi forte al mio petto e poi improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno, mi resi conto che non saremmo rimasti soli ancora per molto... fanculo!!
Oh cazzo! Cazzissimo! Non volevo assolutamente rischiare che Charlie ci potesse trovare in quelle condizioni! Non avrei permesso a nessuno di rovinare quella magica serata e ciò che di meraviglioso era accaduto tra noi! Sbuffai sonoramente, attirando l’attenzione di Bella.
-Qualcosa non va, Edward?- mi chiese, subito preoccupata.
-Merda, è quasi l’una! Sarà meglio che ci rivestiamo, amore… di solito fino a che ora dura la festa?- le chiesi con un tono ansioso e triste, sperando che in realtà mi rispondesse che gli altri non sarebbero tornati ancora per parecchie ore…
-Oddio, no! Me ne ero dimenticata, che scema! Hai ragione… dovrebbero rientrare tra poco… è solo che… sì, insomma, mi dispiace un casino che non possiamo dormire insieme, nudi e abbracciati… perché ti giuro che non mi staccherei da te per tutto l’oro del mondo!- esclamò imbronciata.
Sogghignai, approvando ogni singola parola. Anche lei, come me, non avrebbe voluto interrompere quell’idilliaco momento. Ecco perché avevo sempre tenuto molto alla nostra serata perfetta: sapevo che poi ci sarebbe costato uno sforzo enorme separarci per un’intera notte… se avessimo aspettato il nostro speciale weekend avremmo passato tutto il tempo insieme a fare l’amore, ancora e ancora…
Ma… chissenefrega! Finiscila con le seghe mentali, Edward!, mi insultai.
Non avevo il minimo rimpianto di non aver aspettato! Non ci sarebbe potuto essere momento più perfetto di quello che avevamo vissuto! E, prepotenti, le immagini del mio corpo immerso nel suo paradiso caldo ed accogliente esplosero nella mia mente, facendo risvegliare la mia eccitazione in un batter d’occhio…
Rotolai su di lei e premetti di nuovo il mio bacino sulla sua intimità, giusto per chiarire il concetto che non sarebbe stata la sola a soffrire per l’obbligata separazione notturna...
Al mio gesto irruento, il respiro le si mozzò in gola, mentre un impellente desiderio esplodeva di nuovo nel mio corpo e nel suo, facendoci fremere all’unisono…
-Dio… lo senti, Bella? Ho sempre e costantemente voglia di te!- mormorai roco, lambendo il suo orecchio, e facendola gemere sommessamente. A quello splendido suono una scossa si irradiò nel mio corpo fermandosi all’altezza del mio inguine.
-Anche io… amore mio! Ora che so cosa si prova a sentirti dentro di me… ti voglio ancora di più!- mi confessò, mugolando e cercando di strusciarmi per approfondire quel meraviglioso contatto. Sospirai… quanto avrei voluto di nuovo perdermi in lei… ancora e ancora e ancora…
Ma non potevamo, accidenti! Avremmo rischiato troppo con il baffuto sceriffo! Soprattutto io e i miei delicati e preziosi gioielli di famiglia…
-Stai buona panterina mia! Non possiamo farci beccare proprio stasera! Non voglio che Charlie mi rovini i gioielli di famiglia per sempre! E inoltre sappi che niente e nessuno dovrà rovinare questa magnifica serata!- la ammonii, tenendola ferma per i fianchi.
-Ma hai iniziato tu!- si difese, sorridendomi maliziosa; -Non puoi mica lanciare il sasso e poi nascondere la mano!- mi rimproverò, imbronciandosi. Scoppiai a ridere di fronte a quel musetto triste… Dio solo sapeva quanto immensa era la mia voglia di lei!
-Non l’ho fatto apposta, è colpa di Super Cullen! Quando gli sei vicina è particolarmente intraprendente e vivace! E poi… stare dentro di te… dio, sei così calda, morbida, profumata… il tuo corpo è un invito a cui non si può resistere!- mi difesi, mordicchiandole un seno.
-Ahh! Edward…- urlò, presa alla sprovvista dal mio gesto improvviso. Alzai il viso da quella meraviglia, per perdermi nel mare di cioccolata dei suoi occhi.
-Se continui così, giuro che non mi alzo più da questo letto…- sussurrò, con gli occhi scintillanti di desiderio, specchio dei miei. Sospirai a fondo… aveva ragione! Ci dovevamo dare una smossa e alla svelta.
-Amore, ti prometto che il prossimo weekend sarà tutto nostro e niente e nessuno potrà disturbarci! Sarà ancora più stupendo di stasera, te lo garantisco!- soffiai sulle sue labbra, succhiando quello inferiore che tanto amava torturare con i suoi denti. Mugolò di nuovo, facendomi sorridere ancora. Ormai era completamente in balia delle mie stesse emozioni e non potevo che esserne più felice!
Mi imposi, anche se a malincuore, di staccarmi da quel corpo divino, colmo di milioni di inebrianti promesse… mi sedetti sul letto e la trascinai con me, in modo da poterla trattenere ancora un po’ tra le mie braccia, senza che le nostre intimità continuassero a restare a stretto contatto… stavo veramente uscendo fuori di testa!
-Mi daresti qualche indizio, cucciolo? D’altronde ora puoi anche rivelarmi cosa avevi preparato per noi, no?- provò a convincermi, sorniona. Si vedeva lontano un miglio che era curiosissima, ma decisi di farla soffrire ancora un po’.
-Scordatelo, stellina mia! Si tratta comunque del nostro primo mesiversario e io ho tutta l’intenzione di farti trascorrere la serata romantica e perfetta che ti avevo promesso… e naturalmente sarà anche piena di fuoco e di passione! Non avrà nemmeno il tempo per respirare, signorina Swan!- le promisi, mentre nei suoi occhi ardeva viva la fiamma del desiderio. Ci lasciammo andare ad un ultimo bacio appassionato e poi ci alzammo.
Cercammo di dare una sistemata alla camera, facendo sparire tutte le tracce del nostro amore e poi, dopo esserci vestiti e preparati per la notte, decidemmo di scendere a mangiare qualcosina… in fondo nessuno dei due aveva cenato, e dopo l’intensa quanto piacevole attività fisica, mi ero riscoperto affamato come un lupo! E lei con me.
Ci accomodammo sugli sgabelli della cucina e iniziammo a divorare i tramezzini che ci aveva preparato mia madre, ridendo e scherzando, più felici che mai.
Dopo nemmeno cinque minuti di chiacchiere spensierate e baci a fior di labbra, sentimmo le auto arrivare in garage… cazzo, che culo: appena in tempo!

ANTEPRIMA CAPITOLO 80

-Allora sorellina… che mi racconti di bello?- esclamò Jazz d’un tratto alle nostre spalle, facendoci sobbalzare spaventati a causa della sua improvvisa irruzione in cucina.
-Ma Jazz, che vuoi che ti dica?!- risposi con una mano sul cuore, ancora spaventata, facendo ghignare Edward sul mio collo.
-Che se continui così mi farai venire un infarto!- ribattei piccata. Dio, avevo ancora il cuore in gola! Quel ragazzo era un felino: aveva sempre avuto, fin da piccolo, l’irritante capacità di strisciare silenzioso in una stanza senza che nessuno riuscisse ad accorgersi di niente… essenzialmente l’esatto contrario della sottoscritta, che di solito, quando compiva la propria entrata produceva rumori più o meno assordanti, dato che o cadevo o scontravo qualche antipatico oggetto che testardamente si ostinava ad infilarsi tra i miei piedi incolpevoli…
Mio fratello sogghignò alle mie parole, venendo a darmi un bacio; chissà se era riuscito ad intuire qualcosa… si sedette sullo sgabello accanto al nostro e con una mossa inaspettata e fulminea mi attirò sulle sue ginocchia, provocando le sonore proteste di Edward.
-Ehi, la mia ragazza!- si lagnò il mio ragazzo con lui, mettendo un broncio attira baci e incrociando le braccia al petto.
-Oh, per favore! Non fare il maiale, datti una calmata, che te la sei spupazzata tutta la sera!- lo rimproverò Jazz, facendomi di nuovo scaldare le guance. Accidenti! Allora era possibile che si fosse accorto di qualcosa…
-Allora, Bells? Sto aspettando…- aggiunse con un tono serio, aggrottando un sopracciglio.



V
i ricordiamo l'altra nostra fiction Segreti e Inganni

e il nostro blog Le fan fiction di Manu e Sara

Volevamo segnalarvi un nuovo forum aperto da  due scrittrici molto brave: Yara89 e essebi! 
Andate a fare una visitina, ne vale la pena!
E&Y'world: il mondo delle fanfiction

Ecco alcuni blog di bravissime autrici che meritano una visita!

Il sorriso in una pagina
Mad about you
yara's mind
Nel mondo di Elisa e Yara
Les mots de Chloè
L'anima delle stelle
silviettafanfiction
A casa di Lisa
USADDICTED
L'angolo creativo
Lalayasha

Alcune fiction ancora in corso che meritano di essere seguite!


Solo per un week-end di Isabella v (sara_g)
Rock my life  di Isabella v (sara_g)
Testa o Cuore? di Isabella v (sara_g)
Lightning in my life di elisa1975
NASTY GAME di elisa1975
UNA SERA, PER CASO ... di endif
Un'altra opportunità  di eli777
Farfalle colorate di Stupid Lamb
A volte, il destino... ti sorprende di yara89
Il Guardiano del Faro di  Lele Cullen
Il precettore di porporina
L'altra metà del cuore di sara_g
Due anime legate ad un destino di loulou72
Red Dazzling Passion di Miss Simy Pattinson
Relazioni nascoste di Aleuname
La duchessa di essebi
Day by day... but? di _Betty_
La Donna del Re Supremo di Lalayasha
Ricominciare da zero di  yara89
Sogni Proibiti di  Lele Cullen 
The Masquerade di Shona
From Juliet, with love di
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Wish upon a star di
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