Anime & Manga > Capitan Harlock
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Autore: danish    15/03/2011    4 recensioni
la storia si svolge in un angolo dell'universo chiamato "triangolo della pace" in cui gli abitanti vivono in perfetta armonia, o così almeno sembra. Il capo del triangolo è uno strano Governatore....
l'Arcadia con a bordo i nostri eroi si sta dirigendo proprio lì.
Leggete e lasciatemi i vostri commenti (anche negativi!!).
Piccola precisazione : ho deciso di modificare leggermente il nome del governatore da Arkan ad ARCAN in quanto oggi mi sono accorta che,dopo aver pubblicato i primi due capitoli, scritto nel primo modo richiama decisamente troppo il militare serbo noto con il soprannome di Arkan, riconosciuto colpevole di crimini di guerra. IL mio intento è quello invece di evocare un'aria di mistero intorno al governatore proprio attraverso il suono del suo nome (Arcan = arcano, misterioso).
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAP 26
Mimeh stava percorrendo il corridoio in direzione della cabina di Harlock per entrare e congratularsi con lui e con Kei dopo che il dottor Zero le aveva spiegato tutto a proposito di Deneb, quando in lontananza scorse una figura maschile. Notò che era appoggiata alla porta d'ingresso con fare sospetto, sembrava stesse origliando. Percorse allora gli ultimi metri che la separavano dalla cabina in punta di piedi senza emettere alcun suono, quasi fosse un fantasma. Capì avvicinandosi che l'uomo che stava ascoltando di nascosto era Arcan, il quale non si era accorto minimamente del suo arrivo.

"Governatore, che cosa sta facendo?" gli sussurrò ad un orecchio.

Arcan sobbalzò colto di sorpresa e restò a guardarla per alcuni attimi mentre il suo cervello si arrovellava per trovare una risposta accettabile alla domanda della donna.

"....volevo comunicare la mia intenzione di tornare su Nexus il prima possibile...." rispose sottovoce, leggermente imbarazzato per essere stato colto in flagrante.

"E allora perché non entrate? " rispose Mimeh appoggiando una mano sul pomello della porta con l'intenzione di aprirla ulteriormente.

"No...un attimo!" disse Arcan fermandola appena in tempo. "....aspetta per favore....forse non è il momento più adatto per disturbarli..."

"Aaaah.....non è che per caso avete paura che Harlock vi conci ancora per le feste?" insinuò Mimeh sorridendogli con gli occhi.

"Credi che non mi abbia già cambiato i connotati abbastanza? Secondo te potrebbe infierire ulteriormente?" chiese Arcan con ironia.

"beh, quello che avete fatto è molto grave... però se vi ha lasciato in vita vuol dire che una piccola speranza l'avete di uscire dalla nave sulle vostre gambe!" rispose seriamente Mimeh. "Coraggio, vi faccio strada così potrete comunicare loro la vostra decisione."
Spinse l'anta della porta bussando lievemente ed entrando per prima nell'alloggio di Harlock.

"Harlock, Kei, il governatore Arcan avrebbe bisogno di parlarvi della sua decisione" disse Mimeh avanzando verso la scrivania a cui stava seduto Harlock. Deneb vi era seduto sopra e stava tirando i capelli al padre ridendo divertito.

Arcan, che era entrato subito dopo Mimeh, si era fermato immediatamente vedendo i due già in grande confidenza. Aveva provato una stretta al cuore nonostante sapesse che il piccolo non fosse suo figlio. Eppure provava per lui molto affetto. Lo provò sin dal primo momento in cui potè tenerlo in braccio. Era stato lontanto dal palazzo governativo proprio durante il periodo in cui Kei lo diede alla luce, a causa di molteplici impegni di lavoro. Ricostruire il triangolo non era certo una passeggiata e gli inconvenienti si presentavano uno dietro l'altro senza sosta. Eppure era riuscito a ritagliarsi un paio d'ore a distanza di un mese esatto dalla nascita di Deneb ed era corso subito a fare la sua conoscenza. Per qualche tempo aveva voluto credere che fosse davvero suo figlio ma ogni volta che posava il suo sguardo su di lui non poteva evitare di vedervi impressi i lineamenti di Harlock. Il fatto stesso che il piccolo fosse nato, teoricamente, di otto mesi costituiva un enorme dubbio sul fatto che lui potesse esserne il vero padre.

"Di che decisione si tratta, Arcan?" chiese Kei guardandolo pensierosa.

Il governatore ritornò subito alla realtà. "Vorrei che mi lasciaste usare una delle vostre navette per tornare su Nexus velocemente. L'Arcadia non funziona ancora a pieno regime ed è necessario che io torni il prima possibile per predisporre subito le misure necessarie alla salvezza dei tre pianeti. Il raggio sembra aver funzionato ma il tempo è comunque breve per far evacuare tutte le popolazioni..." rispose in tono formale.

"D'accordo." rispose Harlock senza esitazione. "Kei, vuoi accompagnarlo tu all'hangar?" domandò inaspettatamente cogliendo tutti di sorpresa.

"...va bene..." rispose lei domandandosi il motivo di quella decisione.
Si avvicinò alla scrivania e diede un bacio a Deneb sui capelli. Poi baciò velocemente Harlock sulle labbra sorridendogli subito dopo con complicità. "Torno subito!" disse strizzando un occhio.

Mentre si incamminavano in direzione dell'hangar passarono davanti alla cabina di Kei che era rimasta vuota e nelle stesse condizioni in cui lei l'aveva lasciata due anni prima.
"Puoi aspettarmi un attimo?" chiese ad Arcan mentre entrava nella sua stanza.
Ne uscì alcuni minuti dopo e gli fece cenno di proseguire il cammino lungo il corridoio. A pochi metri da loro vi era la cabina che era stata adibita a giardino di cui si era sempre occupata lei. Fu colta dalla curiosità di sapere se la stanza esistesse ancora.

"chissà se qualche fiore è sopravvissuto" si domandò ad alta voce.

Arcan la guardò con aria interrogativa non capendo a cosa si stesse riferendo. Kei aprì la porta e gli fece cenno di seguirla all'interno. Con enorme felicità vide che tutto quanto era rimasto intatto, anzi era ancora più bello di quanto si ricordasse. I rosai erano fioriti ed il loro profumo riempiva tutta la stanza.

"Che strano...non avrei mai pensato che su una nave di pirati potesse esserci un giardino..." commentò Arcan guardandosi intorno. "E' davvero un posto splendido.."

"Si...questo è il mio regno..."

Kei si mise di fronte ad Arcan e allungò una mano verso di lui, tenendola chiusa a pugno.

"E questo è per te." disse, sorridendo nel vedere l'espressione confusa e stupita apparire sul viso di lui.

"..per me? Che cos'è?" chiese esitante mentre allungava la mano verso quella di Kei che si apriva lentamente.

"Ti restituisco il tuo regalo. Ricordi quando ci siamo incontrati la prima volta su Domino?"
mostrò l'astuccio di velluto rosso che aveva chiuso nuovamente con il nastro bianco dopo avervi messo all'interno la sfera rosa che Yattaran aveva scolpito a forma di cuore incidendovi sopra il teschio con le tibie incrociate, simbolo dei pirati.

"Tutto è cominciato con questo astuccio e tutto si concluderà restituendotelo. Il cerchio si chiude." disse Kei posando il contenitore tra le mani di Arcan.

"Il cerchio si chiude." ripeté Arcan stringendo l'astuccio tra le dita. "...forse sarebbe più corretto dire che il triangolo si chiude..." aggiunse abbozzando un sorriso.

Uscirono dalla cabina e proseguirono il percorso verso l'hangar fino a raggiungere la navetta che uno degli uomini aveva preparato per il decollo.

Prima di salirvi a bordo, Arcan si fermò un secondo e si girò verso Kei per un ultimo saluto.

"Bene, il momento è arrivato....ma prima che io vada vorrei che tu sapessi una cosa: è vero che all'inizio di questa storia tu eri solo una pedina del gioco....ma ammetto di non aver calcolato bene le mosse successive. Non pensavo di trovare in te una donna forte, pronta a qualsiasi sacrificio per il bene dei suoi compagni e soprattutto dell'uomo di cui è innamorata."

"Credevi che fossi una piagnucolona che si perde alla prima difficoltà? La vita sull'Arcadia non è certo rose e fiori, soprattutto se sei l'unica donna dell'equipaggio....escludendo Mimeh e la cuoca naturalmente!"  rispose Kei.

"Quando Oxyria ci ha imprigionati nei sotterranei della base di Nexus, qualcosa è cambiato....e siccome sono solito ottenere tutto ciò che desidero,  in quel momento ho desiderato di avere te al mio fianco. Non ti sei mai persa d'animo di fronte ai pericoli e hai lottato con tutta te stessa....e poi... picchi duro! Il mio viso ne sa qualcosa in proposito!"  
Arcan si strofinò le guance con la mano, sorridendo nel ripensare ai vari ceffoni che Kei gli aveva ammollato nel corso del tempo, senza curarsi che stesse colpendo un governatore, il capo di ben tre pianeti.

"Ora vai finché sei in tempo. Harlock potrebbe cambiare idea e venire qui a finire il discorso lasciato in sospeso...." gli rispose,  spingendolo lievemente verso la scaletta che serviva per salire a bordo della navicella.

"Aspetta....io volevo solo dirti che....mi sono amaramente pentito di come mi sono comportato nei tuoi confronti....vorrei andarmene sapendo che un giorno riuscirai a perdonarmi...." aggiunse Arcan con gli occhi lucidi.

"Vai tranquillo. Non ti serberò rancore. Lo faccio perché dopo la nascita di Deneb, sebbene tu sapessi non essere figlio tuo, lo hai trattato come se lo fosse. Mi sono sempre chiesta come potessi non esserti accorto dell'incredibile somiglianza con Harlock....invece te n'eri accorto eccome..." rispose Kei accarezzandogli lievemente un braccio.
Arcan prese la mano di Kei e se la portò alle labbra sfiorandogliela con un bacio.
Salì velocemente la scaletta e poco prima di decollare aggiunse: "Abbi cura di te e del piccolo Deneb. Addio."


"Guarda, sta dormendo come un angioletto!"  disse il dottor Zero osservando Deneb riposare tranquillo sul lettino dell'infermeria.

"Già! Si è preso un bello spavento quando il raggio ha colpito la stella Hysis....per fortuna poi si è calmato!" rispose Mimeh versando del vino al dottore.
"Arcan se n'è andato vero? Spero che Harlock e Kei possano parlare tranquilli di quanto è successo e che trovino un po' di serenità.....per questo ho proposto loro di far riposare Deneb qui...." aggiunse , bevendo a sua volta direttamente dalla bottiglia.

"Hai avuto una bella idea." rispose la cuoca Masu che li aveva raggiunti da poco e si era unita alla bevuta.

"Io esco a fare due passi." disse Mimeh alzandosi e dirigendosi verso l'uscita dell'infermeria.

"Ma che ha quella ragazza? Mi sembra un po' strana oggi...." mormorò Masu sistemando le coperte a Deneb.

"Strana? no, è solo un po' ubriaca.....forse è meglio che vada a controllare che non combini guai.." rispose il dottor Zero.

"....si bravo. Tu non sei proprio sobrio ma è meglio se vai a darle un'occhiata!" brontolò la cuoca.

Il dottore uscì leggermente barcollando, portando con se la bottiglia. Si incamminò lentamente alla ricerca di Mimeh sbirciando qua e là tra le varie stanze ma di lei non c'era ombra. Arrivò all'ingresso del corridoio che conduceva alla cabina del capitano e dopo aver impiegato qualche istante per mettere a fuoco l'immagine, riconobbe Mimeh di fronte alla porta della cabina, leggermente piegata in avanti.

'ma che sta facendo? sta spiando dalla porta?' si domandò il dottore muovendo qualche passo in avanti.

"Mimeh! che fai? non vorrai entrare e disturbarli?" le disse sottovoce una volta raggiuntala.

"Shhhh! state zitto! volete che ci scoprano?" rispose mettendo un dito davanti alle labbra del dottore.
"State in silenzio e lasciatemi guardare...." aggiunse ritornando a sbirciare da una fessura.

"che cosa vedi?"

"Harlock di spalle sdraiato sul letto coperto fino alla vita..."

"e Kei dov'è?"

"...non so...vedo solo la schiena nuda di Harlock....un momento...vedo anche la gamba di Kei..."

"Fammi dare un'occhiata!"

"si ma fate in fretta voglio vedere anch'io!"

"vediamo...si, direi che lui è di spalle ma lei....ah! eccola....oddio...oddio...."

"Dottore che succede? Stanno male?"

"....perbacco....che evoluzioni....non pensavo....."

"..e allora? che stanno facendo?"

".....si stanno chiarendo....oh santo cielo....forse è meglio che smetta di guardare...."

"Ma io non sento parlare...."

"Mimeh....a volte non è necessario chiarirsi con le parole...comunque ti assicuro che stanno facendo un bel discorso articolato e......anche piuttosto movimentato!!"

Il dottore si staccò dalla porta e prese Mimeh per un braccio, conducendola lontano dalla cabina del capitano verso l'infermeria. 


"Harlock....perchè ad un certo punto ti sei messo a fare il buffone e mi hai chiesto di reggerti il gioco?"
chiese Kei sdraiata al suo fianco con la testa appoggiata tra la spalla e il collo dei capitano.
"...perchè ho avuto come l'impressione che qualcuno ci stesse spiando dalla porta....e non ho resistito...."
rispose sorridendo divertito, stringendola a se.
"Credi che qualcuno ci abbia visti?" domandò arrossendo e portandosi una mano alle labbra.
"Ne sono sicuro. Per questo ho interpretato prima la fenice poi l'orso polare  e per finire l'unicorno !"
Rispose Harlock mimando nuovamente ad uno ad uno i tre animali. Kei scoppiò a ridere di gusto, quasi contorcendosi dalle risate.
"Beh, perché ridi? Ora è il tuo turno e vedi di trovare qualcosa di strepitoso!!" rispose ridendo a sua volta, dandole dei pizzicotti leggeri sul fondoschiena.
"Vedrai che saprò meravigliarti!" rispose mettendosi seduta sopra di lui. "Per cominciare potrei farti....la mangrovia tropicale!"
"mmmh....interessante...." rispose guardandola con aria pensierosa. Poi cambiò leggermente espressione,  attirando Kei verso di se, facendola sdraiare completamente contro il suo corpo.
"Prima di essere avvolto completamente dai tuoi rami e perdere il senno, vorrei dirti una cosa..." mormorò accarezzandole il viso e scostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Io ti amo, Kei Yuki."
"E io amo te Capitan Harlock!"


Il dottore e Mimeh raggiunsero barcollando l'infermeria dove Masu stava ancora vegliando Deneb il quale dormiva beatamente.

"Io proporrei un brindisi!" disse il dottore riempiendo due bicchieri ed offrendoli alle donne.

"Io non mi tiro certo indietro!" commentò Mimeh

"bene, allora dottore, a cosa brindiamo?" chiese Masu

"A questo piccolo angioletto e soprattutto alla felice conclusione di questa lunga storia" rispose il dottore alzando il bicchiere.

"Al lieto fine!" risposero in coro Masu e Mimeh.







   
 
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